La psicologia umanistica di Carl Ramson Rogers mi incuriosì molto, durante il mio periodo universitario ( al punto da dedicarle la mia tesi di laurea ), essenzialmente per la sua considerazione di ogni sigolo uomo come di un essere unico e irripetibile e per l'assenza di giudizio da parte dello psicologo o counsellor ( definito: ' facilitatore ' ) nei riguardi del suo paziente ( detto: ' cliente ' ).
Spesso, quotidianamente, sentiamo pareri troppo affrettati nei riguardi delle persone; oppure, siamo noi stessi gli artefici di giudizi eccessivamente frettolosi e dettati dall'istinto!
Penso sia giustissimo ed umano crearci un'opinione riguardo un accaduto e nei confronti delle persone, protagoniste di tali accaduti... Una cosa, a mio parere, andrebbe maggiormente rispettata e vale a dire: la riflessione ben ponderata prima di emettere un qualunque giudizio. Perché la vita è proprio strana: oggi noi potremmo anche rivestire il semplice ruolo di spettatori; ma, domani potremmo diventare i protagonisti e, allora, ciò che abbiamo giudicato nella giornata di oggi tanto pesantemente, domani potrebbe interessare la nostra stessa persona... Io parto fondamentalmente dal presupposto che noi esseri umani non siamo affatto perfetti, quindi, credo sia doveroso il ' metterci nei panni ' degli altri di tanto in tanto e valutare il fatto che quei panni ( non gli stessi, ma molto simili ) potremmo indossarli anche noi, prima o poi... In conclusione: non giudichiamo!! Secondo me solo un'entità suprema e senza difetti sarebbe in grado di farlo. Perciò sarebbe preferibile coltivare la propria idea circa il mondo con tutta calma, dentro la nostra mente. Io penso che solo attraverso un atteggiamento non giudicante saremmo in grado di comprenderci meglio e, soprattutto, di comprendere noi stessi. Certo, non è semplice, ma bisognerebbe entrare nell'ottica che non abbiamo sempre ragione e nemmeno sempre torto! Tutto è opinabile e tutto va considerato con attenzione...
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