domenica 31 dicembre 2017

Fine del 2017

E anche questo 2017 ci sta salutando...
Quando scoccherà la mezzanotte, festeggeremo l'arrivo del 2018.
Si spera sempre in qualcosa...
Si spera nella novità, quella bella ed entusiasmante, che, tutta vestita di rosso, arriva e bussa ripetutamente alla nostra porta. Noi le apriamo e lei ci mostra un nuovo percorso. Essa ci prende per mano, trascinandoci in un vortice di cambiamenti positivi.
Il mio 2017 era partito alla grande: un giornalista in gamba mi ha dedicato parte del suo prezioso tempo per scrivere una sua recensione riguardo al mio primo romanzo, "Riflessi di coscienza", all'interno del quotidiano "La Stampa". 😊 Poi è arrivata l'estate e mi ha condotta al mare, insieme al mio bambino e a mio marito. È giunto anche il primo giorno di scuola del mio piccolo. 
La mia relazione con la mia cara amica ritrovata dopo diversi anni si è alimentata giorno dopo giorno e guarda un po'?... Stasera festeggerò proprio insieme a lei, al mio piccolo e ai miei genitori, presso la mia piccola casuccia tanto graziosa! 😊
È da ieri mattina che cucino e spadello. 😩😁 Spero vivamente di poter offrire una buona cena ai miei ospiti. Siamo pochi, ma buoni! 😊
Mio marito, ovviamente, non potrà unirsi ai nostri festeggiamenti. Il suo ruolo da primo chef non gli permette, purtroppo, molti svaghi... 😩 Ma lo attenderemo, come sempre, e se il mio piccolo crollerà tra le braccia di Morfeo prima del suo arrivo, ci sarò io: desta e... non priprio vigile! 😁 Ma ci sarò ad attenderlo con il mio dolce della serata, pronta ad accogliere le sue critiche o i suoi apprezzamenti. 😁
Durante l'anno che ci sta lasciando ho avuto modo di riallacciare i rapporti con mio fratello. Ci siamo ritrovati in un momento di difficoltà e tutto ha ripreso a scorrere come se non ci fossimo mai separati! 😊 Sono molto molto contenta. A volte alcune stupide incomprensioni possono aprire un varco, anzi una voragine in mezzo alle persone e il procedere del tempo tende ad allontanare sempre di più e le nostre sagome si trasformano in puntini via via più piccoli e indistinguibili.
Fortunatamente, io e mio fratello ci siamo lanciati una fune e la nostra umiltà ha fatto in modo che questa corda restasse ben tesa.
Il mio 2017 è terminato con una bellissima recensione da parte di una blogger riguardo al mio romanzo sentimentale "Iside e Celeste".
Ho elencato tutte le vicende positive di quest'anno che sta volgendo al termine; ma, come per ogni essere mortale, ho affrontato anch'io i miei momenti di sconforto e di delusione...
Non so che cosa mi attenderà nell'anno che sta per giungere, ma conosco già il suo incipit: il 4 gennaio festeggeremo il compleanno del mio ometto e il giorno successivo mi troverò impegnata in una giornata firmacopie presso un'edicola di Calice Ligure. Presenterò i miei due romanzi, accompagnata dalla mia semplicità e timidezza. E poi chi lo sa...

Che cosa mi auguro per il 2018? Boh... La salute dei miei cari, certamente. Poi mi piacerebbe ricevere qualche apprezzamento in più per quanto concerne i miei tentativi di scrittura. Siamo davvero in molti a scrivere... Comunque io ci metto la mia passione e il sentimento, sempre.
La mia lettura de "L'inganno" sta andando avanti e mi sta coinvolgendo in un modo pazzesco! Ieri sera ero fissa su quelle pagine, rischiarate dalla debole lucina che utilizzo per non destare mio figlio e mio marito e penso di aver mantenuto gli occhi sgranati durante tutta la mia lettura. Il caporale è davvero un uomo perfido! Non fa altro che adulare le ragazzine del collegio per i suoi loschi fini. Oltre al fine di portarsele a letto, credo che ci sia qualcos'altro sotto sotto...
L'ho odiato profondamente quando la povera Edwina Morrow, follemente innamorata di lui, lo ha scoperto sotto le coperte in compagnia della disinibita Alicia Simms...
Non mi resta che continuare a leggere...
Detto ciò, auguro a tutti voi un felice anno nuovo! 😘😘

giovedì 28 dicembre 2017

"Al faro" di Virginia Woolf

Il Natale ci ha già salutati anche quest'anno. Preparativi su preparativi e, come al solito, la festività si è volatilizzata! 😟
Il mio Natale è stato molto piacevole: a tavola, insieme ai miei cari, tra una risata e l'altra, di fronte alle prelibatezze culinarie della mia mamma.
E mio marito si è nuovamente mascherato da Babbo Natale per la gioia del nostro piccolo (il quale, anche quest'anno, non ha nutrito sospetti sulla vera identità del nostro Babbo!... 😂).
A breve, il cinque gennaio per l'esattezza, ci sarà una giornata firmacopie per i miei due romanzi e... Sono agitata!! 😦😀
Non sono abituata a parlare in pubblico. Non sono proprio abituata a parlare! 😕😁
Preferisco nettamente scrivere e leggere e, per l'appunto, ho appena terminato il racconto di Virginia Woolf.
"Il faro" è il titolo del terzo e ultimo capitolo del romanzo, anzi: elegia di Virginia Woolf.
La signora Ramsay, la figlia Prue e il figlio Andrew non ci sono più... 
La signora McNab e la signora Bast sono come guidate dallo spirito della signora Ramsay a prestare la loro opera per il salvataggio di quella casa, su quella particolare isola a forma di foglia.
In questo ultimo capitolo, il signor Ramsay si imbarcherà finalmente con i figli, Cam e James, per raggiungere gli abitanti del faro e per portare loro alcune provviste.
Lily Briscoe (ovvero Virginia Woolf) è sempre alle prese con il suo dipinto: vorrebbe catturare in esso non il volto, bensì l'essenza della signora Ramsay. È ben consapevolde del fatto che la sua opera, un giorno, verrà riposta in cantina o arrotolata e accantonata in qualche luogo della casa; ma la cosa che più conta per lei è lasciare un segno. Un segno della sua ricerca; un segno della sua esistenza.
Ciò mi ha ricordato molto uno dei miei principali obiettivi per quanto concerne la scrittura: restare. 😊❤
Virginia Woolf scrive per il Faro e grazie al Faro. Esso domina nella sua verticalità sul paesaggio orizzontale e piatto del mare.
Nel primo capitolo, "La finestra", domina la contrapposizione tra il sì della signora Ramsay e il no del marito di fronte alla richiesta del figlio James di approdare a quel faro. La madre, in quel sì che contraddice la realtà (il tempo è avverso alla navigazione) dona all'impossibilità un tempo eterno. Sarà lei a trionfare: vincerà grazie all'imposizione del silenzio, facendo intuire al marito filosofo la vanità del parlare.
L'autrice ha tentato di dare voce al suo prezioso silenzio.
Il racconto è splendido ed è costituito perlopiù da ricordi, memorie dolorose, ripetizioni, immagini poetiche e suggestive.
La scrittrice desiderava "dipingere attraverso le parole" l'immagine della madre (vale a dire la signora Ramsay), deceduta quando la figlia aveva solo tredici anni.
Una madre forte, amorevole e ostinata nell'evocare amore nel cuore di coloro che le vivevano accanto. Bellissima... L'ho adorata! ❤
"Era l'istinto che la faceva andare, lo stesso che le rondini hanno per il mezzogiorno, i carciofi per il sole; quell'istinto la faceva volgere infallibilmente verso la razza umana, nel cuore della quale faceva il suo nido. Ma quell'istinto, come ogni altro, infastidiva la gente che non lo condivideva...", Una riflessione della pittrice Lily Briscoe riguardo alla figura della signora Ramsay.
Non lo voglio nascondere: ho versato qualche lacrima nel momento in cui il signor Ramsay attendeva affetto da parte di Lily, sulla spiaggia, osservando il mare piatto, avvertendo la sua incolmabile mancanza: sua moglie. 😟❤
Mi ha commossa anche il lento inabissarsi della loro casa sull'isola: la descrizione minuziosa del tempo che passa, del tempo che ha permesso ad insetti, piante e uccelli di insediarsi in quella dimora... La casa che si è abbandonata a se stessa: il suo lento disfacimento mi è apparso come una partecipazione emotiva della stessa alla perdita di tre dei suoi abitanti principali.
Stupendo e complicato: non è semplice seguire ed inseguire il flusso dei pensieri della grande scrittrice; ma con uno sforzo, lei è in grado di farci scivolare lungo i suoi ricordi, in una barca, in mezzo al mare, con il faro di fronte a noi.
Sicuramente un libro che mi mancava e grazie al quale mi sento arricchita nell'anima.
Sto proseguendo la lettura de: "L'inganno" di Thomas Cullinan e sì, mi sta attirando sempre di più, pagina dopo pagina. Il caporale McBurney è stato soccorso da Amelia e ora alloggia nel collegio femminile di Martha e Harriet Farnsworth, accudito dalle ragazzine curiose ed eccitate a causa di una presenza maschile in un luogo riservato esclusivamente alle donne...
Il caporale comincia a prendere coscienza, dopo una brutta ferita alla gamba (curata da miss Martha) e dal suo modo di parlare trapela qualcosa di sinistro...
Uno yankee che, ovviamente, non vuole essere spedito tra le braccia dei nemici sudisti; ma che non vuole nemmeno essere consegnato ai suoi commilitoni nordisti... Insolito. Forse si rivelerà come un disertore?... 
Il fascino e il mistero avvolgono la figura del soldato e dominano le prime pagine del racconto. Credo proprio che egli riuscirà ad ammaliare le giovani allieve e penso che capiterà qualcosa di inaspettato... Un omicidio? Non saprei, ma le protagoniste parlano con il senno del poi: sanno già perfettamente che cosa è accaduto in seguito a quella sua permanenza nel collegio e dalle loro parole si intuisce che non è successo nulla di buono... Non mi resta che continuarne la lettura! 😊

giovedì 21 dicembre 2017

"Il tempo passa" e il mio bivio

Sto proseguendo la lettura di "Al faro" di Virginia Woolf. "Il tempo passa" è il titolo del secondo capitolo ed è una parte molto triste... Una piega di uno scialle che si allenta, il raggio del faro, la luna d'estate, la roccia che si frantuma... Tutta una serie di piccoli dettagli che indicano l'inesorabile scorrere del tempo e, unito ad esso, la perdita dei propri cari...
La signora Ramsay e la figlia Prue sono decedute. Triste, davvero!
Credo che l'autrice, Virginia Woolf, sia stata una donna molto molto malinconica: una donna riflessiva e attanagliata dai problemi legati all'umanità, come il dramma del tempo e della sua "noncuranza" a procedere avanti, lasciandosi alle spalle le persone: come la tenace e amorevole signora Ramsey e la giovane Prue, morta di parto.
Credo che i romanzi della Woolf possano suscitare emozioni totalmente opposte: o li ami, o li detesti! Io penso di amarli...
Molte volte ho come la sensazione di leggere senza comprendere bene che cosa ci sia scritto davanti ai miei occhi, ma poi, quando meno me lo aspetto, un ricordo legato alla lettura di "Al faro" mi trapassa la mente...
È difficile da spiegarsi, ma è un po' come se questo romanzo contenesse una sorta di messaggi subliminali tra le righe e, nel momento opportuno, mi raggiungono e comprendo il significato di quella parte che avevo letto, ma che credevo di non aver compreso pienamente.
Non spaventatevi! Io sono sempre così: è la mia abituale condizione di convivenza con il mio "libero pensiero"! 😂 Sono un po' matta, insomma... 😂
La sera, inoltre, dopo aver letto "Geronimo Stilton" al mio bambino per concigliargli il sonno, mi sto dedicando alla lettura de: "L'inganno" (uno dei miei recenti acquisti) e devo dire che mi sta coinvolgendo molto... Più personaggi (le allieve di un collegio femminile, durante la guerra di secessione) e più punti di vista dominano il racconto.
Ogni capitolo ha un suo personaggio come protagonista e, in questo modo, si assiste alla descrizione di un particolare evento da parte di più occhi e di più menti.
Interessante... Specialmente il soldato, trovato nel bosco da parte di Amelia... Una figura inquietante ed affascinante. Dopo questa lettura, mi piacerebbe vedere il film ispirato al libro in questione (anche perché il soldato è interpretato da Colin Farrell e lui è uno dei miei attori preferiti...😍😊).
Ieri il mio bambino ha partecipato alla sua prima recita natalizia presso la scuola primaria e... Bello... Sentirlo ripetere un verso di una poesia natalizia con tanto di microfono mi ha emozionata tantissimo. 😍
Lunedì sera, invece, io e mio marito siamo stati invitati ad una cena speciale, presso l'istituto alberghiero di Finale Ligure. Una cena per festeggiare gli anni di ristorazione di un albergatore della zona. Diversi cuochi dei dintorni si sono "sfidati" lanciando il loro piatto in un menù di sette portate e noi (invitati dal capo di mio marito, con tanto di posti assegnati...) assaggiavamo e giudicavamo.
Un'esperienza proprio carina e diversa dal solito! 😊 Il tutto è terminato con una magnifica rosellina ricavata da una patata, offerta ad ogni donna presente durante la serata.
Per quanto riguarda invece quel mio bivio, beh... Conduceva ad una strada cieca, indubbiamente. L'ho presa male, ma non come mi sarei immaginata: ho reagito, nonostante la grossissima fregatura; ma il mondo ne è pieno, perciò, ciò che conta realmente è "come" vengono accettate le delusioni. A testa alta, con un sorriso che non mi abbandona e con la voglia di rimboccarmi le maniche e di procedere avanti, nonostante tutto, nonostante tutti... Perché se non inseguissimo i nostri sogni, non varrebbe nemmeno la pena di andare avanti... Nasciamo con un duplice obiettivo: portare avanti la specie e realizzare i nostri sogni, tallonando le nostre passioni. Io la vedo così... 😊😉❤

lunedì 18 dicembre 2017

Regalo di Natale e nonna Iside ❤


Mi sono fatta due regali di Natale: "L'inganno" di Thomas Cullinan e "Memorie dal sottosuolo" del mio amato Dostoevskij! 😊
Li ho acquistati giusto ieri. Dopo un giro sul simulatore in 3D (per la gioia di mio figlio! 😁), abbiamo trascorso un'ora e più all'interno di una bella libreria del mio paese di origine, Finale Ligure. 😊
E così, mi sono letta quasi tutti i titoli dei libri esposti e una marea di sinossi!
Mio figlio ha scelto un fumetto (Spiderman 😊), mio marito un testo psicologico (che gli ha conciliato il sonno in meno di cinque minuti! 😂) e io ho scelto questi due romanzi. 
Non è stato semplice, lo ammetto. Afferravo un libro e lo rimettevo a posto... Ne avrei comprati altri e, dato che si erano fatte già le 19, mi sono dovuta allontanare con estrema difficoltà da: "Sulla strada" di Jack Kerouac e non solo da quello... 😟😁
Ieri abbiamo anche fatto visita alla nonna di mio marito: la nonna Iside. ❤
È cambiata moltissimo dall'ultima volta in cui l'abbiamo vista... Assente e molto distante da ciò che le accade intorno, dall'alto dei suoi 98 anni!! 😊
Mi sono commossa, di fronte a lei e di fronte allo strano corso della vita... Mille domande che mi ronzano nella testa, senza riuscire ad ottenere una risposta. 
La vita è proprio fatta di attimi: attimi da cogliere, attimi da vivere.
Un bacio alla nonna Iside. ❤

venerdì 15 dicembre 2017

primo capitolo di: "Al faro", di Virginia Woolf

Il mio impegno del mattino, il mio bimbotto con i suoi primi compiti scolastici, i ragazzi che devo seguire durante il loro studio, al pomeriggio e la mia passione per la scrittura: i miei impegni quotidiani, che mi portano via parecchio tempo ed energie e così mi devo accontentare di una manciata di minuti al giorno per potermi dedicare alla lettura... 😟
Ieri ho terminato il primo capitolo del romanzo modernista di Virginia Woolf.
Complicato! Moltissimo. Almeno, per me è così... La trama, secondo il mio modesto parere, non è così rilevante in questo racconto e oserei dire che essa costituisce un semplice "sfondo", in lontananza. Sembra quasi di sentire il suo eco: "trama-trama-trama!" 😁 Scherzi a parte, è proprio così: non esiste una trama vera e propria. Non ti aspetti il colpo di scena da un momento all'altro, non leggi con la suspense che ti divora lentamente... Si tratta di una lunga e profonda introspezione dei protagonisti del racconto: la loro sfera psicologia emerge durante uno scambio di battute, per tutta la durata di uno sguardo, o grazie allo spostamento di una saliera al centro della tavola! 
Mi pare di aver captato la sofferenza e l'instabilità dei personaggi: la loro insicurezza, il più delle volte mascherata e il loro filosofeggiare riguardo al senso dell'esistenza, menzionando particolari molto superficiali (come il vuoto al centro di un dipinto o il maltempo che non permetterà al piccolo James e alla sua famiglia di compiere la famosa gita al faro).
Amo la protagonista del racconto, la signora Ramsay: una donna energica, che ricerca sempre il consenso della gente attorno a sé, che insegue i complimenti e gli elogi (e qui si può constatare una bassa autostima, mascherata dalla sua forza esteriore).
C'è molto di più in questa opera di Virginia Woolf, che per molti aspetti risulta come una lettura davvero ostica: confesso che, spesso, mi trovo costretta a leggere e a rileggere più volte lo stesso passaggio per poterlo comprendere fino in fondo!
Non è possibile una lettura superficiale di questo libro: le parole vanno studiate e ponderate. C'è un profondo sognificato filosofico... Al momento, dopo il primo capitolo, mi sono già fatta un'idea del messaggio che la grande scrittrice britannica ha voluto comunicare ai suoi lettori, ma, naturalmente, attendo la fine del romanzo, prima di poterla formulare...
E, nel frattempo, sono sempre nell'attesa di un'importante notizia riguardo al mio percorso di scrittura... Mi trovo ad un bivio: da una parte c'è la strada che procede sempre dritta (anche se non so bene dove mi potrà condurre...) e dall'altra c'è una strada che termina con un vicolo cieco... Spero di non dover imboccare la seconda strada e, nel caso in cui dovessi proseguire sulla prima, mi auguro solamente che essa mi possa portare verso il progresso e il cambiamento. 
Il cambiamento che sfuggo, ma che ricerco al contempo! 😉😊

lunedì 11 dicembre 2017

A Natale puoi...

Sabato, il mio tiramisù e la mia lasagna hanno riscosso successo! 😁
Scherzi a parte, è stato fantastico analizzare il cambiamento repentino degli atteggiamenti di mio figlio nei riguardi della mia amica, ospite da noi per pranzo.
L'ha accolta in casa nostra con tanto di sorriso timido e le si è seduto accanto sul divano, mettendo le manine tra le gambe con un lieve imbarazzo e poi, in men che non si dica ci siamo ritrovati tutti e tre ad inseguirci sul terrazzo sguainando le spade di mio figlio! 😂
È stata una piacevole giornata, terminata con una o due partite al gioco di carte propriamente denominato: "merda"! 😂
Ci siamo divertiti. È bello ritrovarsi. ❤
E ieri ci siamo dedicati alle visite natalizie presso i parenti più stretti di mio marito...
Okay, lo ammetto: l'idea di andare a trovare i parenti non mi fa proprio saltare dalla gioia! 😬😁 Le parole, più o meno, sono sempre le stesse e il dialogo comincia all'incirca così: "Come va?" 
E tu inizi a riflettere e a scegliere dentro di te la risposta più originale... Pensa e ripensa e poi ti esce un: "Va bene, dai!"
E tanti saluti all'originalità, dando il benvenuto alla quotidiana banalità! 😂
Con il "Come va?" è preferibile una risposta inerente il tuo stato di salute, oppure la disastrosa situazione lavorativa? 😨
Così scarto a priori lo stato di salute (dato che, ultimamente, mi sento uno zombie che cammina...); scarto anche quella lavorativa (per svariate motivazioni) e perciò non mi resta che sfoderare il poco convinto: "Va bene, dai!"
Sì, non amo quelle frasi di circostanza, è vero; però mi fa piacere andare a trovare i nostri cari. Se poi ti mettono sotto il mento un bel liquorino o un bicchiere di vino rosso (che non si può assolutamente rifiutare, altrimenti i parenti ti lapidano con un'occhiata! 😂), allora i discorsi scorrono che è un piacere e mi ritrovo, come ieri, a domandare riguardo alla vita durante la seconda guerra mondiale. 😀😐
Non voglio scherzare su questo argomento, data la sua grande drammaticità.
Comunque ho raccolto molte informazioni preziose... Per mio interesse personale. Per il mio libro...
Ho preso in prestito anche un antico manoscritto che raccoglie alcune delle abitudini quotidiane dei bambini, durante il periodo bellico, nella zona di Savona.
Non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo nel trovare ogni giorno almeno due pasti caldi, un letto accogliente e molti altri comfort.
I bambini, durante la guerra, si destavano all'alba per iniziare a lavorare nei campi e frequentavano la scuola solo quando pioveva. Non c'era tempo per imparare! Prima il duro lavoro in famiglia. Mamma mia! 😩
Dai parenti non ci siamo potuti presentare a mani vuote, così (per la gioia di mio marito 😂), abbiamo fatto qualche acquisto natalizio presso un negozietto di articoli per la casa e... Wow! Adoro i negozi in questo periodo dell'anno: ghirlande, candele, luci, musichette in sottofondo... Io vengo automaticamente rapita da questa atmosfera. E così mi sono catapultata tra le lanterne, i soprammobili, i candelabri... Sì, ho un gusto molto vintage! 😁 E le essenze, gli olii profumati da utilizzare negli umidificatori... Quante cosucce splendide! 
Un po' di sano materialismo, almeno durante le feste, no? 😉😆
"A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai" recita una canzoncina trasmessa in tv, in questi ultimi periodi... Ma quale grossa ipocrisia è questa?!
Natale è un giorno qualunque (con tutto rispetto nei riguardi dei Cattolici e di coloro che festeggiano l'evento. Io stessa lo festeggerò, seguendo la tradizione dei miei...): bisognerebbe essere più buoni durante tutti i 365 giorni dell'anno, no?
Comunque, il Natale è dei bambini. Mio figlio è ancora piccolo: vedo brillare nei suoi occhietti la magia di questa ricorrenza e mi sembra di poterla rivivere. 
La magia del mio Natale, di qualche anno fa, quando attendevo trepidante l'ambito cicciobello o la fantastica barbie... 
Il Natale è la polvere di stelle dell'infanzia! ❤


giovedì 7 dicembre 2017

Il Natale nell'aria... 😍

Mio figlio, un paio di giorni fa, con gli occhi persi altrove, mi ha confidato che vorrebbe che il suo caro nonno tornasse, in occasione del Natale... ❤
Ho avuto un tonfo al cuore.
Mio suocero manca, manca tantissimo.
Ed è soprattutto nei momenti di festa che ci rendiamo conto della sua pesante assenza... Per il semplice fatto che lui era la festa: sempre sorridente e goliardico, con la sua bottiglia di vino rosso o bianco (sapientemente travasato dalle sue mani 😀) e con la sua battuta sempre pronta.
Lui era un trascinatore e si metteva ai fornelli anche per una giornata intera pur di vedere dipinta la soddisfazione sui visi dei suoi commensali.
E quando riceveva un elogio, riuscivamo a vedere la maestosa ruota di pavone che si apriva dietro di sé! 😁
Luci... Quante cose che vorremmo dirti, quanti pranzi e cene che vorremmo fare ancora, in tua compagnia... 
Capitava, talvolta, che un suo piatto non mi piacesse particolarmente... In quelle situazioni me ne restavo taciturna con lo sguardo basso, ma sentivo i suoi occhi da falco puntati su di me... 😂 Non riesco a mentire, lo ammetto! Sarà per questo che ho veramente pochi amici?! 😂
No, non riesco a mentire, soprattutto alle persone cui voglio bene. E con Luci non fingevo e me ne restavo zitta zitta. Ora che ci penso, sarei pronta anche a dirgli: "buonissimo, divino!" purché lui ritorni in mezzo a noi.
E invece non sarà così semplice. Al mio bimbo ho risposto che lui è sempre con noi: incastonato nel cuoricino del suo unico nipote, il mio Cesare.
Credo sia così un po' per tutti... Il Natale porta con sé la gioia dell'unione in famiglia ed inevitabilmente un po' di amarezza per l'assenza dei nostri cari che ci hanno lasciati.
Quest'anno lo festeggerò con la mia famiglia, insieme alla mia mamma, al mio papà, alla famiglia di mio fratello, con mia suocera ed i nostri adorabili cagnoloni.
Sarà un Natale importante. Perché importante? Perché ogni singolo istante è degno di essere ricordato, se è speso in mezzo alle persone che ti hanno lasciato qualcosuccia nel cuore. 😊
Domani o dopodomani riesumeremo l'albero di Natale e lo addobberemo. Poi penseremo al presepe, alle luci e dulcis in fundo: alle mie adorate candele.😍
Sabato, invece, verrà a farci visita la mia cara amica e pranzeremo insieme: io, lei e il mio bimbo mattacchione. 😂
Ho una novità importante da comunicarle... Anzi, due novità importanti riguardo la mia avventura nell'ambito della scrittura. La renderò partecipe di queste mie ultime news e ne parleremo insieme.
Oggi ho letto pochissime pagine del libro della Woolf. Non riesco a trovare il tempo ultimamente: ho questa nuova idea che mi frulla per la testa e devo darle voce, punto e basta! 😁

sabato 2 dicembre 2017

Sabato al calduccio, tra le mie passioni. 😊


Un sabato freddo, freddissimo!
Ieri, una breve ma intensa tormenta di grandine e neve ha imperversato sul nostro territorio.
E oggi mi sono posizionata di fronte al mio camino a proseguire la mia nuova storia, che mi sta appassionando via via sempre di più! 😊
Ho concluso anche il mio approfondimento in neuropsicologia e ora, dopo un mio secondo ed ultimo elaborato, non mi resta che attendere l'esito finale e l'attestato di partecipazione...
Gli ultimi argomenti si sono rivelati per me come una novità: una tematica che non avevo mai affrontato durante i miei studi universitari. Sessuologia! 
Una disciplina di studi che non si riduce alla mera genitalità, ma che abbraccia tutti i nostri gesti del quotidiano. La sessualità definisce la nostra stessa identità ed è cruciale nella costruzione dei nostri tratti caratteriali.
Ho avuto modo di analizzare alcune delle terapie mirate alla guarigione dalle più note disfunzioni sessuali e ho scoperto i 17 tipi di amore, fondamentali nello studio delle problematiche comportamentali.
È stato un corso molto interessante e, di certo, la mia sete di conoscenza non si arresterà qui! 😀
Ho in mente un corso attinente alla scrittura... Sempre mille progetti e mille idee! 
Mia madre non si sbaglia di molto quando mi dice che fino all'ultimo dei miei giorni io continuerò a ricercare e a domandarmi... 😊 Beh, sì, non ha tutti i torti! 😁
Ho tralasciato la lettura, lo ammetto; ma questa nuova ricerca che sto effettuando sul mio passato mi sta dando una carica esplosiva e le immagini hanno iniziato a lampeggiare nella mia mente... È così che scrivo: la mia mano viene guidata da queste immagini che percorrono la mia mente, in seguito a racconti o a fatti che mi hanno particolarmente colpita. Mi sembra di poter riportare in vita le personalità da me ricostruite e, chiaramente, romanzate all'interno del mio racconto.
Terminerò presto il bellissimo racconto di Virginia Woolf.



mercoledì 29 novembre 2017

Saune e aforisma... 😊

Stamattina mi sarei recata al mio abitudinario impegno quotidiano con indosso un accappatoio ed infradito ai piedi!... 😂
Peccato che sia terminata la mia vacanza presso la meravigliosa spa in cui ho trascorso quattro magici e rilassanti giorni, in occasione del mio compleanno, insieme ai miei famigliari.
Dalla sauna mediterranea (dove per poco non mi giocavo mia suocera a causa di un calo di pressione...😕😂) alla terribile sauna finlandese: si sfioravano i 90 gradi centigradi e al termine della "sofferenza" urgeva un bagno ghiacciato (ovvero il "frigidarium". In più, mio marito si divertiva a lanciarmi cubetti di ghiaccio... Va beh...😩😂).
E poi ho fatto il mio ingresso nel "calidarium", ossia i bagni turchi: nel vapore intenso che si sprigionava in quella stanza non riuscivo ad avvertire la presenza di altri ospiti e annaspavo finché non mi si sono parate davanti agli occhi alcune nudità maschili!!  😕😂
Un sederone dalla peluria scura ben in vista a pochi centimetri dal mio volto. Ho abbassato lo sguardo e ho scoperto che mio marito si stava sganasciando dalle risate per via della mia istantanea reazione oculare... 😂😂
E poi le acque termali e le diverse piscine con l'idromassaggio... Tutto favoloso! ❤
Il cibo delizioso e i buffet strabordanti di dolci, marmellate e formaggi buonissimi e dall'aspetto davvero curato ed invitante.
Non ho mai visto mio figlio mangiare con tanto gusto e, inoltre, durante le sue visite al buffet, ha fatto amicizia con quasi tutto il personale dell'hotel e ieri, poco prima della nostra sofferta partenza, ha voluto salutare il giovane chef addetto alle colazioni, regalandogli un biglietto scritto con la sua manina. Il ragazzo lo ha letto e poi si sono abbracciati davanti alle cucine dell'albergo. E io mi sono commossa e ho versato due lacrime... Eh già... 😩😊
Mio figlio è dolce e si affeziona alle persone (mi ricorda tanto me...❤).
Infine ho deciso di acquistare un libro, pubblicizzato dall'albergo, che si intitola: "Dalla mente al cuore" di Franz X. Bühler.
È una raccolta di consigli per allontanare la negatività del quotidiano: un invito ad esaltare le nostre azioni corrette invece di fissarci sugli inevitabili sbagli che si commettono. È interessante, davvero. Sfidando il mio stomaco, ne ho letto una cinquantina di pagine durante il rientro, mentre mio marito si trovava alla guida.
Ho messo momentaneamente da parte il libro di Virginia Woolf, ma oggi riprenderò a leggerlo e poi... Dulcis in fundo: un mio aforisma è stato scelto per la rubrica di un editore!! Purtroppo non verrà riportato il mio nominativo accanto ad esso perché... Perché sono tendenzialmente una cretina! Ohps! No, no, ritiro tutto: in fondo devo valutare i miei gesti positivi... 😂 Comunque, stavo dicendo che a causa di una mia omissione (mi sono "solamente" scordata di indicare il mio nome e cognome nel momento dell'invio dell'aforisma... 😠), non comparirà la mia firma, ma... Sarà presentato come un aforisma di Cesare!! 😁 Eh sì... Perché l'editore, giustamente, si è basato sul nominativo presente sul mio indirizzo email e lì è riportato il nome del mio Cesare! 😊
Credo che le cose capitino perché dovevano capitare e che vadano in un certo verso proprio perché seguono una sorta di piano. No, non sto delirando! 😂 Il fatto è che quella frase era stata formulata proprio da mio figlio, Cesare e mi aveva rapita particolarmente. Io non ho fatto altro che riportarla, arricchendola con qualche termine in più (rispettando il numero massimo di battute). 
E così siamo stati scelti e il 4 dicembre la rubrica dell'editore verrà presentata a Roma. Sono stata invitata, ma, purtroppo, a causa della distanza e dei miei impegni lavorativi, non potrò unirmi a questo evento. Sicuramente la pubblicizzerò su facebook e vi mostrerò il nostro dolce aforisma... 😉
P.s. Durante la mia vacanza sono riuscita a terminare le correzioni al mio ultimo libro e da domani procederò a rompere le scatole a un buon numero di editori non a pagamento! 😁
Inoltre, sto portando avanti la mia idea, all'interno del mio nuovo manoscritto: per ora è in fase di concepimento, poi vi saprò dire... Comunque, MI PIACEEE! 😂

venerdì 24 novembre 2017

30 anni

Si avvicinano i miei trent'anni...
Alle ore 17.25 del 25 novembre di trent'anni fa mia madre mi partoriva, senza troppe complicazioni, tra i lampi e i fulmini di una giornata piovosa.
Ho una famiglia tutta mia: un bimbo testardo quanto me e stupendo di sei anni, un marito dolce e comprensivo ed una cagnolina simpatica e affettuosa.
Certo... Dal punto di vista lavorativo non mi sento ancora pienamente realizzata, ma tiriamo avanti! 😁
Ricordo perfettamente la domanda che mi rivolse il mio professore di filosofia del liceo, durante un viaggio per visitare l'università San Raffaele di Milano (il mio insegnante sperava che io mi iscrivessi lì per il mio percorso di studi in filosofia).
"Che cosa vuoi fare da grande? Dove ti vedi impegnata tra una decina/ventina d'anni?", mi chiese, con occhi fissi sulla strada di fronte a sé.
"Ad insegnare filosofia in un liceo, oppure a scrivere...", risposi senza la minima esitazione.
Credo che mi stessi riferendo alla scrittura di testi filosofici.
E, invece, la mia laurea in filosofia non mi ha condotta dietro ad una cattedra e nemmeno a pubblicare opere filosofiche... 
Ho scritto alcuni romanzi e, al momento, solo due di essi sono stati pubblicati. Il mio thriller: "Riflessi di Coscienza", che manifesta il mio lato oscuro e i miei timori attraverso una storia totalmente inventata (seppur ispirata ad un fatto di cronaca nera realmente accaduto, quando ero un'adolescente).
E, infine, il mio dolce e malinconico "Iside e Celeste", che esprime la mia cocciutaggine e il mio costante bisogno di amare ed essere amata. ❤
E niente... Ciò che conta, secondo me, è lasciare un segno di sé e della propria passione. Penso di aver iniziato a farlo...
Il mio terzo racconto, come ho già accennato, è stato scartato e il mio quarto romanzo è in fase di consultazione da parte del mio editore. Incrocio le dita... 😧😊
Il mio quinto racconto sta ancora subendo alcune piccole modifiche e poi, anche "lui" si allontenerà da me per "crescere" o per fare ritorno dalla sua ideatrice (spero vivamente nella prima possibilità...). Ho utilizzato appositamente il pronome soggetto "lui" perché per me è così: ogni mia storia nasce, cresce e si evolve, oppure si spegne. 
La scrittura è come un parto: il generare un racconto, che viene concepito all'interno della propria mente e non solo... Si crea dall'unione di mente, cuore e corpo. Sì, anche il corpo viene coinvolto: ogni volta in cui scrivo, il cuore mi batte forte e l'adrenalina si impadronisce di me. E poi ti auguri (come per un figlio) che il frutto del tuo impegno riesca a districarsi tra i numerosi e inevitabili ostacoli che incontrerà lungo il difficile cammino della vita...
Gioie, dolori, frustrazioni, eccitazione si combinano in una nuova storia di fantasia su un sottofondo di emozioni vere e irripetibili nella loro unicità.
Scrivo e scriverò anche tra altri 10/20 anni! E domani, per festeggiare il mio compleanno (che trascorrerò con la mia famiglia presso un meraviglioso centro termale), oltre a spendere delle ore bellissime con i miei cari, mi dedicherò alla nuova idea che mi frulla nella testa, poi studierò (ho già aggiunto nella valigia le mie lezioni di neuropsicologia riguardo ai disturbi della personalità) e, naturalmente, proseguirò la mia lettura del momento, ossia: "Al faro", di Virginia Woolf... Insomma, farò ciò che più mi piace! 😊 ❤

mercoledì 22 novembre 2017

Notte insonne e "Al faro" di Virginia Woolf

Forse una cena troppo calorica, forse "l'accesso" di una nuova idea nella mia mente... Diverse motivazioni (unite all'irrequietezza notturna di mio figlio, il quale, piombando nel mio letto, non ha fatto altro che prendermi a calci, durante un suo incubo... 😨😁) mi hanno costretta a restare ad occhi spalancati e vigili, questa notte... 😩
Tralasciando il particolare dell'abbondante pasto, ho trascorso una notte quasi priva di sonno per via della mia idea...
Ho iniziato a scrivere un nuovo racconto giusto ieri pomeriggio. Ero cupa, perciò ne ho sentito il bisogno e ho abbozzato il mio incipit.
Questa volta vorrei basarmi su una storia reale. Una vicenda che ha interessato la mia nonna materna. Non mi è stato possibile conoscerla di persona, perciò, attraverso i racconti di mia madre, desidero "ricostruire" alcuni momenti della sua vita e uno in particolare, legato a suo fratello...
È il mio modo di riportarla qui, da me, per poterla osservare con la potenza dell'immaginazione; per poterla ringraziare. La sua forza e la sua determinazione le hanno permesso di superare più eventi drammatici e vorrei trarne un elogio alla sua tenacia e al suo buon cuore.
Ho buttato di getto il mio incipit e ora attendo altri elementi. Chiaramente dove non mi sarà possibile conoscere il reale, mi lascerò guidare dalla fantasia, sperando le sia gradita dal posto in cui si trova... ❤
E intanto mi sto dedicando alla lettura di: "Al faro" di Virginia Woolf.


Una lettura, a mio parere, molto complicata a causa degli innumerevoli feedback. 
La signora Ramsay è una donna forte, con il compito di trasmettere parte della sua sicurezza al marito, un insegnante di filosofia. Mi viene naturale pensare: "dietro ad ogni grande uomo c'è una grande donna"... 😊 
La donna deve accudire la bellezza di otto figli e pare che tutti la amino (persino una certa pittrice...). 
"La natura," aveva detto una volta Bankes, nel sentirla parlare al telefono, commosso da quella voce che gli stava semplicemente dando un'informazione sull'orario dei treni, "non ne ha molta di quell'argilla con cui ha fatto lei." Uno dei pensieri del signor Bankes riguardo alla signora Ramsay. ❤ Parole splendide, che ogni donna vorrebbe sentirsi dire.
Chissà che cosa dovrò ancora scoprire sul conto di questa donna... Vado a leggere!

domenica 19 novembre 2017

"Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi

"Il mistero del diamante", "Atom-crack", "La piattaforma" e "Incubi" sono le ultime storie raccolte nel libro: "Incubi. 13 storie per non dormire".
Ne "Il mistero del diamante" si assiste ad un efferato omicidio e tutto ruota attorno alla presenza di un diamante maledetto... Il racconto termina con un'aporia (come, dopotutto, ogni storia del misterioso libro di Maggi): non esiste una spiegazione logica e razionale... Si tratta di eventi inspiegabili, tutto qui! Tutto qui?? 😠 Io ho provato rabbia più e più volte!! 😠😁 Al termine del racconto, ho cercato di formulare una mia possibile spiegazione degli eventi, ma... Nulla!
È proprio questo uno dei motivi per cui mi sono sentita attirata e risucchiata da questi cupi racconti: l'assenza di chiarimenti. Sta a noi lettori interpretare e decidere cosa pensare riguardo a questi incubi.
"Atom-crack" non mi ha coinvolta particolarmente. "Una macchina da scrivere che tramutava in fatti reali tutto quello che scriveva", con questa citazione sintetizzo il racconto. No, voglio essere sincera: questa storia non mi ha entusiasmata.
"La piattaforma" si presenta come una corrispondenza tra moglie e marito, impegnato per l'appunto su una piattaforma dispersa nell'Oceano Pacifico. Uno scambio di informazioni inquietante ed una presenza aliena in agguato, dagli abissi...
Nelle note finali dell'autore è presente un saggio consiglio: "è sempre meglio lasciar perdere quando ci si imbatte in qualcosa che è più grande di noi." Consiglio che Norm, il protagonista della vicenda, non ha seguito. La sete di conoscenza (e di denaro) lo ha spinto ad intraprendere questa pericolosa e claustrofobica avventura nell'oceano, a grande distanza dai suoi famigliari.
E, infine, "Incubi": il racconto conclusivo. Paul Castle è il protagonista e non sembra nemmeno umano: uccide senza scrupoli, senza pietà. Apatico, squilibrato, stermina chiunque non sia in grado di "sognare"... 
Inizialmente questo racconto non mi è piaciuto, anzi... Ho provato un certo fastidio, o meglio: "un pizzicorio" (restando in tema e utilizzando un'espressione legata al sadico Paul Castle), ma sul finale sono riuscita a cambiare idea e un po' di giustizia è stata fatta! 😊
L'epilogo stesso riporta un incubo. "Quando nel corso della nostra vita si prova un'emozione, un sentimento, un dispiacere o un dolore si è in qualche modo purificati da quelle sensazioni; e lo stesso vale per tutta quella serie di emozioni che si "vivono" durante queste oniriche aberrazioni notturne."
Quindi, secondo l'autore del libro, gli incubi avrebbero un'azione purificatrice?! Essi ci permetterebbero di "sfogare" le nostre emozioni negative e ci garantirebbero un po' di pace al risveglio.
"Un romanzo è scritto bene se il lettore, nel momento in cui sta leggendo, non si accorge di leggere." La prefazione che accompagna i racconti di Stephen King, nel libro: "Scheletri"; la prefazione che ha spinto Mirco Maggi ad animare i suoi racconti. Sì, perché le sue storie riescono a vivere anche tenendo le distanze dal loro creatore. 😊 
E ora non mi resta che proseguire nei miei studi: tra disturbi schizofrenici, dell'umore e della personalità... Nell'attesa del secondo test per ottenere il mio attestato di partecipazione al corso di neuropsicologia. 😉😊
Ah! Il mio "Iside e Celeste" è arrivato a collocarsi al 55° posto all'interno della classifica dei bestseller di narrativa italiana rosa, su ibs!! 😊
Vi presento uno dei miei ultimi acquisti, che mi accompagnerà nei miei momenti di lettura e di scrittura...❤

martedì 14 novembre 2017

Test, intervista, lettura, scrittura e la mia cara amica ❤

Dunque... Da dove cominciare? Ah, sì, giusto! Ho superato brillantemente il mio primo test di neuropsicologia! 😊 Cito testualmente ciò che mi è stato riferito: "Il risultato del primo test è eccellente, poichè le risposte date sono tutte corrette, rispondono senza uscire fuori tema e hanno rispettato il limite imposto di 3 righe."
Il mio primo step: superato! 😉😀 E ora non mi resta che continuare a studiare: superata la parte strettamente anatomica e medica, ora potrò dedicarmi alla psicologia cognitiva. Ricordo di aver sostenuto un esame all'università proprio riguardo a questa branca della psicologia... Era andato alla grande! 😊 Spero che mi possa tornare utile nella mia nuova ed eccitante avventura di studi... Ah! Ho pianificato di proseguire nell'ambito della psicologia clinica. 😉
Ecco un mio caro ricordo di studi... Otto anni fa mi laureavo a pieni voti in filosofia psico-pedagogica... 😟😀

Punto 2: la mia intervista di sabato. Ne ho già parlato a grandi linee, comunque si è rivelata una bella esperienza: sono rimasta incollata al mio tablet per tre ore di fila, tentando di rispondere il più velocemente possibile (e nel modo più esaustivo) alle diverse domande che mi sono state rivolte. Lo ammetto: a volte dico troppo... Mi lascio coinvolgere dalle mie forti emozioni e confesso tutto ciò che penso, tenendo in considerazione il mio punto di vista (sempre nel rispetto degli altri, si intende...), lasciando galoppare il mio stato d'animo e tentando di far emergere la profondità che sento di possedere; ma molti miei interlocutori potrebbero scambiarmi per una pazza svitata, o, ancor peggio, per una leccaculo che mette in scena atteggiamenti eccessivamente melensi... No! Non sono una leccaculo! Sono fatta così: forse pecco di immaturità, questo sì, ma sono me stessa: una persona fondamentalmente romantica e decisamente troppo passionale... 😩😀
Forse, crescendo, cambierò ed insisterò sulle mie passioni esclusivamente all'interno dei miei racconti... È che io odio l'apatia! Comunque, ci lavorerò su...
3) La mia lettura del libro: "Incubi. 13 storie per non dormire" sta procedendo, a rilento, ma sta procedendo!
Ho letto il racconto: "Plaything (il giocattolo)". "Frrr, frrr, frrr" è il rumore che emette lo strano giochino maledetto... Un rumore che ti accompagna lungo tutto il racconto e, quando meno te lo aspetti: "Frrr, frrr, frrr"! Interessante l'utilizzo di questa onomatopea: questo balocco, con la sua demoniaca presenza, ha il potere di trapanare il cervello del lettore. Tuttavia, all'interno di questo brano, non ho rinvenuto la profondità e lo spunto di riflessione contenuti negli altri racconti.
Il racconto successivo si intitola: "Lettera" e credo che raccolga la frase più bella dell'opera: "L'amore è una cosa che non ha limiti. È l'unico spazio infinito che può stare in eterno nei nostri cuori e nella nostra mente. Non ha spie rosse che ne indicano la "riserva"". Bella... 😍 L'amore è l'unica energia che dura in eterno: nel tempo e nello spazio. ❤
"La tana del lupo" mi ha entusiasmata. "E ho scelto la vita, l'amore, la musica. Sono veramente ricco, anzi l'uomo più ricco della terra. Io amo." Altra bellissima citazione, tratta da questo brano.
La sete di giustizia prosegue nella storia: "Il tempio della mente", dove un saggio sensei consiglia al suo allievo di compiere ogni suo gesto come se non gli venisse mai più offerta la possibilità di ripeterlo... Insomma: vivere pensando alla morte, alla caducità della vita. Un insegnamento davvero difficile da mettere in pratica!
Infine, ho letto: "Il mistero del diamante". Elementi soprannaturali dominano il racconto: un diamante maledetto e un sogno premonitore... Una  bella ed eccitante storia di intrattenimento, ma anche in essa non ho avvertito l'impulso a riflettere e a pormi interrogativi di natura etica. 
Punto 4: la mia scrittura. 😁 Sto "inseguendo" il mio solito e quinto romanzo... Mi sono immersa in una difficile ricerca. La ricerca della parola giusta: della sfumatura migliore, in base al sentimento che desidero far emergere. Staremo a vedere... 
Ultimo punto, ma non in quanto ad importanza (solo per una questione di rispetto degli avvenimenti cronologici 😆): la mia amica. Finalmente siamo riuscite ad incontrarci per un caffé! Stamattina ho messo da parte i miei appunti di neuropsicologia e il mio tablet per disporre due tazzine colme di caffé bollente ed amaro (come piace a te) sulla penisola in granito del mio piccolo salotto e lì ci siamo scambiate due parole in tutta intimità. Mi piace parlare con te! 😉 So che potrei anche non parlare, senza che tu me ne faccia una colpa, perché siamo simili: viviamo nei nostri piccoli mondi e non ci piace parlare di uno e dell'altro. Ci piace conoscerci, ci piace indagare all'interno dei nostri sentimenti. È bello. Essere se stessi! 😊❤

venerdì 10 novembre 2017

La mia intervista: domani, dalle h. 17.00 alle h. 20.00! 😊


Con giveaway! 😊

"Sogni per il futuro?"
"Il mio sogno sarebbe quello di potermi dedicare esclusivamente alla scrittura e alla lettura, facendo in questo modo ciò che mi piace realmente e avendo così più tempo libero da dedicare alla mia famiglia."
Questa è stata una delle mie risposte durante la magnifica intervista di ieri pomeriggio, organizzata da un gruppo di mie compagne di letture e di scrittura.
È stato tutto così speciale! Mi sono sentita al centro dell'attenzione per tre ore di fila e sono stata sommersa da mille quesiti! 😨😁
Ero eccitata. Mi è stata offerta la possibilità di "venire allo scoperto". Vorrei proporre alcune delle domande che mi sono state rivolte in questa bellissima esperienza.
"Che cosa non deve mancare, secondo te, in un racconto?"
"Il sentimento: che sia sofferenza acuta o gioia sfrenata. La cosa importante è la sincerità del sentimento."
"Che cosa hai provato quando hai scritto la parola "fine" ai tuoi libri?"
"Quando ho messo la parola "fine" ai miei libri, ho fatto un sospiro di sollievo perché ho finito di "dar voce" alla mia anima, ma, al tempo stesso, una domanda mi ha assillata: "e mo che scrivo?..." 😁
"Puoi dirmi qualcosa di te?"
"Sono una mamma che scrive per passione. Scrivo per conoscermi e per mostrare la mia parte più profonda alle altre persone. Credo nella forza dell'amore e sono costantemente alla ricerca di un po' di giustizia: queste mie caratteristiche emergono sia nel mio thriller che nel mio rosa. Vorrei comunicare amore e speranza anche nelle situazioni più difficili, anche all'interno di un thriller dai colori tetri..."

martedì 7 novembre 2017

Test di neuropsicologia e "Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi

Sto studiando le mie prime quattro lezioni di neuropsicologia. 😊
Difficile, ma interessante. La prima parte del corso si basa essenzialmente sull'anatomia del sistema nervoso e devo ammettere che non è per nulla semplice ricordarsi tutti i nervi o le patologie proprie del sistema... 😨😁Tutti gli esami neurologici: EEG, ENG, TC ecc... 
Comunque, mi sto dando da fare e non appena trovo cinque minuti liberi, mi dedico al mio studio! 😀 Dovrò affrontare un primo test, questa settimana.
Dalla quinta lezione fino al termine del corso verranno trattati argomenti più psicologici: cognitivismo, depressione, attacchi di panico e altri disturbi legati alla psiche (senza una specifica correlazione ai meccanismi fisiologici). Argomenti, per me, ancor più interessanti e poi, avendo già sostenuto diversi esami in materia di psicologia, pedagogia e psicopedagogia (durante i miei anni universitari), mi trovo avvantaggiata nel proseguire questa mia nuova avventura di studio! 😊
Lo faccio per me stessa e poi, certo, per arricchire il mio curriculum vitae.
I miei spazi destinati alla lettura si sono drasticamente rimpiccioliti, tuttavia sto continuando a provare curiosità ed interesse per la raccolta di storie di Mirco Maggi, intitolata: "Incubi. 13 storie per non dormire".
"Le foglie bianche" è il terzo racconto del libro ed ha come protagonista una chiave dall'impugnatura a forma di mezzaluna. Una chiave sbucata direttamente dalla bocca dell'inferno... Anche in questo racconto l'elemento horror e soprannaturale, sul finale, acquista connotazioni reali e induce il lettore a riflettere circa la crudeltà umana e le svariate ingiustizie che coesistono sulla Terra...
Particolare davvero il racconto: "La finestra". Mi è piaciuto. Non si presenta come un horror e non vi sono spettacolari colpi di scena (per questo, a mio parere, si distacca molto dai racconti che ho letto fino ad ora); viene descritta la soffocante e palpabile sofferenza di un uomo che sta per perdere la moglie...
"Sarebbe rimasto ad aspettare il risveglio della moglie e, se per caso non si fosse svegliata in un lasso di tempo ragionevole per la sua integrità mentale, sarebbe andato a casa e si sarebbe sparato con la sua Walther P38 direttamente al cuore..." 
È una storia triste, struggente. È amore. Quel sentimento puro senza il quale non puoi andare avanti... Mi ha commossa, moltissimo.
L'ultima storia che ho letto: "Un grande amore". L'autore approda nuovamente al genere horror: morti viventi e punizioni "inferno-divine"... 
Mi piace la brama di giustizia che permea ogni racconto e poi, il Pub Story's deve essere un locale strepitoso! 😊 Non è giusto: vorrei unirmi anche io alla clientela di questo locale dalle insegne al neon rosa e prepararmi ad ascoltare le storie più misteriose e inspiegabili, alle quali si tenta di offrire una spiegazione più razionale possibile, anche se la ragione non ci azzecca nulla... 😉

venerdì 3 novembre 2017

Ho smesso di fumare! 😑😊

È da lunedì mattina che non tocco una sigaretta... 
Non che fossi una fumatrice incallita, però... Mi fumavo le mie cinque o sei sigarette al giorno. Ero quasi convinta che potessero arrivare in mio soccorso nel tentativo di rilassarmi un po'; ma, soprattutto, esse rappresentavano il mio momento di trasgressione dalle regole della quotidianità.
E ora non fumo più...
L'ho letto diversi anni fa (quindi non ne ho un ricordo così limpido), ma mi sembra di seguire i passi di Zeno Cosini, il protagonista de: "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo.
Zeno Cosini, alla stregua del suo ideatore, presentava il vizio del fumo.
Il personaggio si fece persino rinchiudere in una clinica privata per provare a tenere quel suo viziaccio il più lontano possibile da sé, tuttavia, egli non fu in grado di smettere.
Lo stesso Italo Svevo incontrò molte difficoltà nell'abbandono della sigaretta.
Al liceo mi ero cimentata in un compito molto divertente: avevo immaginato di fare un'intervista a questo grande scrittore e mi ero servita di alcune parole in Friulano (il dialetto della sua terra natia) per fargli "vuotare il sacco" circa le sue problematiche legate al fumo! 😁
Io ho smesso. La mia principale motivazione: non volevo più dipendere da un banalissimo oggetto; anzi, mi correggo: un miscuglio di sostanze che facilita la comparsa del cancro polmonare, o alla gola e di molte altre patologie gravi.
Certo, non sto brillando per la mia consueta indole "pacifica", in questi ultimi giorni... 😕😁
Sono nervosa, elettrica e scatto per un nonnulla! 😟
Ma passerà... E, forse, ho scelto anche il momento migliore per smettere. Uno dei periodi per me più difficili. Per la prima volta il mio editore ha rifiutato un mio manoscritto (il quarto in ordine di scrittura) e ora non mi resta che sperare nel mio terzo romanzo, inviato a breve distanza da quello bocciato.
Il mio quinto elaborato, invece, è ancora in fase di correzione e di rifinitura! 😊
Già... Ho subito una prima sconfitta nell'ambito della scrittura. 😟 Ho fatto una cavolata: avevo buttato giù quel racconto senza il mio cuore, lasciandomi trasportare, sballottare e fagocitare dal mare in burrasca che avevo alle spalle...
E va beh... La cronaca di una morte annunciata, senza dubbio.
Spero solamente che il mio pessimo elaborato non vada a pregiudicare i manoscritti che lo seguiranno...
Comunque, stavo dicendo che questo potrebbe risultare il periodo migliore per il mio abbandono della nicotina proprio perché manifesta tutte le caratteristiche per essere eletto come "il peggiore": lo stress è alle stelle in molti frangenti e se sarò in grado di superare questa dura prova di resistenza ad una boccata di fumo, beh... Sono a cavallo! 😂 Oh mamma, ora che ne ho parlato, mi viene una gran voglia di accendermi una sigaretta... No, non posso! Devo desistere! 😩😁
Altro motivo di stress: il mio impegno mattutino, ultimamente, mi sta assorbendo più del solito e così il tempo da dedicare alla lettura, alle mie correzioni e allo studio delle mie lezioni di neuropsicologia (l'esame incombe...😨😁) scarseggia sempre di più!
Direi che è il momento peggiore per smettere di fumare (non lo avevo ancora detto, per caso?... 😁), ma, una volta affrontata la tempesta, dopo non mi rimarrà altro da fare che contemplarmi una suggestiva alba o un romantico tramonto, accovacciata sulla sabbia tiepida. ❤
Ora scappo perché voglio proseguire nel mio studio! P.s. Ho acquistato "Al faro" di Virgina Woolf: non vedo l'ora di iniziare a leggerlo e, nel frattempo, continuo i racconti horror di Maggi.
Uno scrittore mi ha fornito un suo parere circa il mio "Iside e Celeste", ritenendo ridicola la ripetizione della lettera iniziale di una parola ogni volta in cui desidero far balbettare i miei personaggi, a causa dell'emozione.
Mmm... Forse tenterò di non farmi prendere troppo la mano in questa modalità di espressione dei protagonisti; tuttavia, nonostante la mia inesperienza, credo che ogni scrittore debba essere libero di utilizzare una propria personale tecnica. Certo, alcuni difetti vanno smussati, ma determinate imprecisioni, a mio parere, rendono unico/a un autore, un'autrice.
Detto ciò, continuo a ringraziare lo scrittore per i consigli ricevuti.
L'umiltà è il presupposto essenziale per imboccare la strada della crescita e del miglioramento... ❤

lunedì 30 ottobre 2017

"Devi seguire il tuo cuore...❤"


"Devi seguire il tuo cuore e portare la ragione con te." È una delle ultime frasi pronunciate dalla mia dolce protagonista, contenuta nel mio romanzo: "Iside e Celeste". 
La blogger che ha recensito il mio manoscritto è rimasta colpita da questa affermazione e l'ha addirittura postata sulla sua bacheca di facebook!! 😊 I salti di gioia che ho fatto, quando l'ho letta sul suo stato! 😀 Io che sono abituata a riportare passi di famosi scrittori e/o filosofi e poi faccio una scoperta simile! Favoloso!!!!!!! 😍
Stamattina mi è venuta voglia di fotografare questa frase, accostandole una delle mie candele preferite: il cuore rosa regalatomi da mia mamma, in occasione del mio scorso compleanno. 😊 Una candela troppo graziosa e profumata per essere accesa! 😕😁 No, non la accenderò mai! Questa rappresenta un bel ricordo, perciò continuerò a servirmi di quelle candele cilindriche comuni (colorate anch'esse e dall'ottimo profumo) per fare luce, durante le nostre cene, arricchendole di romanticismo. 😍
Quella fiammella che arde, timida, sullo stoppino; la cera che lentamente si scioglie, sprigionando la sua fragranza... Vaniglia, cocco, caramello... Al momento sono queste le mie fragranze preferite.
Una candela sulla tavola, a mio parere, è amore, calore, unione, vita.
Una volta, io e mio marito ci trovavamo a casa di un nostro amico e mi è rimasta impressa la sua commozione nel tenere alimentata la fiammella di quella sua piccola candelina, disposta sulla tavola, durante la nostra cena. Gli ricordava sua moglie (scomparsa a causa di un brutto male... 😟) e il nostro amico pareva rapito da quel pezzo di cera: come se questo avesse potuto colmare l'assenza della compagna. ❤
Penso sia da allora che io abbia apprezzato maggiormente le candele.
Mi abbandono a qualche riflessione, di tanto in tanto e lo faccio soprattutto in questi ultimi giorni perché sono in ferie! 😁 La mia mente, da sabato mattina, è andata in stand-by e così ne approfitto, insieme alla mia famiglia, per fare ciò che più ci piace e ciò che ho sempre rimandato per mancanza di tempo... 
Sabato sera abbiamo organizzato, a casa nostra, una bella cena ispirandoci ad alcuni piatti della cucina messicana, insieme a mio fratello e alla sua famiglia. Ieri ce ne siamo andati a pesca di trote presso uno splendido laghetto di montagna e oggi... Oggi ci dedichiamo a tutte le faccende che tendiamo, in genere, a rimandare... 😩 Come il sistemare i vestiti negli armadi e fare un po' di ordine in generale...😨😵😂
E, nel frattempo, ho terminato di studiare le mie prime due lezioni di neuropsicologia: mentre riordino in giro per la casa, mi ripeto a bassa voce tutti i riflessi spinali o le parti in cui viene suddivisa la corteccia cerebrale... 😂
Insomma: relax alternato a qualche lavoretto domestico e con le mie passioni come sfondo: la mia famiglia, la lettura/scrittura e lo studio! 😉❤

venerdì 27 ottobre 2017

Encefalo e lettura in corso...😁


Encefalo, midollo spinale, tipi di sinapsi e i dodici nervi cranici da sapere a memoria: costituiscono soltanto una piccolissima parte di ciò che sto studiando ultimamente... 😊
Vorrei conoscere più in profondità i meccanismi della mente umana: per raggiungere questo mio obiettivo mi sto concentrando sugli organi che compongono il sistema nervoso centrale e periferico.
Questa mattina, prima di recarmi a lavoro, mi stavo ripetendo a mo' di pappagallo i nomi dei dodici nervi cranici (mia suocera, dal piano inferiore della mia abitazione, avrà pensato che stessi parlando da sola...😨 E va beh! 😂). 
Ce la sto mettendo tutta per ottenere il mio attestato di partecipazione a questo interessante ed arduo corso. Il cuore in tutto, come sempre! ❤😊
E così mi ritrovo le mie due orette mattutine piene: studio e correzione del mio ultimo manoscritto. Sto lavorando molto anche per quanto riguarda la scrittura: esamino attentamente le parole che ho utilizzato, ne studio le diverse sfumature di significato e le emozioni che potrebbero suscitare.
Inoltre, sto continuando (con molta lentezza, dati i miei diversi impegni) la lettura di "Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi.
Anche il secondo racconto, "Le tre sorelle", mi è piaciuto: forse un pochino di meno rispetto al primo, però l'ho trovato interessante e terrificante!
Credevo, inizialmente, di trovarmi "immersa" in una vicenda vampiresca o quant'altro; invece, di elementi soprannaturali non ve n'è l'ombra. Sì, si parla di una setta di Satana, ma le sensuali protagoniste commettono efferati omicidi e si macchiano di cannibalismo per punire gli uomini. Un durissimo passato ha fatto crescere in loro la spietata brama di distruggere gli uomini, dal momento in cui essi non guarderebbero in faccia nessuno per "un po' di sesso"... E così, sul finale, Mike osserverà Rebecca, sperando nell'assoluzione con formula piena per la donna che aveva ucciso e divorato chissà quante persone... 
Ho quasi terminato la lettura del racconto intitolato: "Le foglie bianche" e, per il momento, anche questa vicenda mi sembra particolarmente interessante... 
Facendo una piccola previsione per quanto riguarda gli altri undici racconti che mi mancano per completare la lettura del manoscritto, mi sentirei di avanzare questa mia conclusione: un "mantello" dell'oltretomba e del soprannaturale tende a "coprire" queste vicende e ad arricchirle di mistero, suscitando eccitazione e timore nel lettore; ma poi, verso il finale, questo mantello scivola via lentamente, lasciando scoperta e nuda la cattiveria del genere umano.
Una raccolta di denunce alla nostra società, mascherate da elementi horror e splatter. Credo che non sia per nulla semplice lasciar passare messaggi dalle tematiche così profonde attraverso il canale horror in cui è inserita la serie di racconti di Maggi. Complimenti allo scrittore! 

martedì 24 ottobre 2017

La prima recensione ufficiale di "Iside e Celeste"! 😊

https://libriilnostroangolodiparadiso.blogspot.it/2017/10/recensione-iside-e-celeste-valentina.html

Dunque... Oggi apro questa mia paginetta con un link. Si tratta del link di un blog nel quale è contenuta la prima recensione ufficiale del mio "Iside e Celeste".
È successo tutto ieri sera: la mia cara amica mi ha dedicato un bellissimo post sulla mia pagina facebook intitolata: "I miei libri". Con la sua simpaticissima ironia (un tratto di lei che adoro!), ci ha tenuto a dirmi che i miei personaggi hanno conquistato il suo cuore. ❤
La comicità del suo messaggio è emersa nel momento in cui ha voluto ringraziare Iside e Celeste, come se queste due donne esistessero realmente e fossero loro le autrici della mia storia! 😂
Sul finale, la mia amica si è "sentita in dovere" di ringraziare anche la sottoscritta Valentina Mandraccio per il racconto in questione... 😂 Mitica, davvero! Pazzerella in una maniera squisita! Quanti "piccoli dettagli" che abbiamo in comune, amica mia... 😂
E dopo questo suo strepitoso post, ecco che mi vedo taggare (si dice così, no?...😂) da una gentilissima blogger, la quale, dopo aver letto il mio libro, ha deciso di scriverne una recensione. 😊
Sarò sincera: mentre la stavo leggendo a bassa voce, di fronte a mio figlio e a mio marito, ho avvertito un formicolio lungo la schiena e alcuni brividi, provocati dall'ansia... Poi, man a mano che proseguivo con la lettura, il cuore ha iniziato a rombarmi nel petto, le tempie hanno preso a pulsarmi e le mie guance si sono dipinte di un rosso/magenta. 😂
Ho scambiato qualche parola con Marianna, ovvero la blogger che mi ha dedicato questa recensione e ho scoperto di esserci riuscita... A fare cosa? A trasmettere ciò che volevo trasmettere: l'amore che combatte contro tutto e tutti. Le è piaciuta la forza delle due donne e il loro legame "istintivo e delicato" (riporto gli stessi aggettivi che ha utilizzato Marianna per descrivere questo particolare rapporto di amicizia). La delicatezza e la sensibilità, la calma e il tatto: caratteristiche che Marianna ha rilevato nel mio modo di pormi, nel mio modo di scrivere. 
Le ho semplicemente risposto che ha colto il mio messaggio e che, facendo così, è stata in grado di sfiorare delicatamente la mia anima. Proprio così! Ciao e buona giornata! 😊😘

domenica 22 ottobre 2017

Racconti horror e neuropsicologia...

Domani inizierò il mio corso di neuropsicologia. Sono entusiasta e in fibrillazione! 😊
Le novità tendono a destabilizzarmi, ma mi eccitano al contempo, regalandomi quella scarica di adrenalina che mi fa sentire viva! 😁 Mi sentirò viva finché avrò qualcosa di nuovo da imparare; perciò... Credo proprio che percepirò questa vitalità ed energia dentro di me fino all'ultimo dei miei giorni! 😀
Socrate stesso, poco prima di esalare il suo ultimo respiro, si sentiva ancora pronto ad apprendere. Un filosofo che ho sempre adorato: un maestro di umiltà, colui che spronò gli uomini a conoscere se stessi e ad ammettere di sapere di non sapere.
Se si parte dal presupposto che noi non possediamo ancora la conoscenza, allora saremmo motivati a ricercare e a porci interrogativi. La curiosità come fulcro.
Beh, io sono curiosa. Moltissimo. Ecco una delle ragioni per cui domani inizierò questa mia nuova avventura. La seconda motivazione che mi spinge ad intraprendere questo cammino risiede nella mia volontà di ottenere risposte ai miei dubbi del quotidiano.
E così, oggi, con il pretesto di andare a visitare i miei genitori (un pretesto bellissimo, si intende... 😉😊), mi sono recata nella mia vecchia stanza da letto variopinta e ho riesumato tutti i testi di psicologia, di pedagogia e di psicopedagogia che utilizzavo durante il mio periodo accademico, all'università.
Ho iniziato a sfogliare i miei appunti nell'attesa del nuovo materiale che si aggiungerà ai miei studi. 
Dovendo lavorare ed essendo mamma e scrittrice, ho già fatto i miei rapidi calcoli, arrivando a questa conclusione: mi dedicherò allo studio durante una delle mie due ore libere del mattino; mentre nella seconda mi impegnerò nella correzione del mio ultimo manoscritto. Riuscirò a leggere (per passione e sempre nel tentativo di migliorarmi nella scrittura) durante la mezz'oretta della pausa-pranzo. 😊
Tutto sotto controllo direi... 😁 In questa maniera non dovrò sottrarre a me stessa del tempo prezioso da condividere con la mia famiglia e io potrò seguire i miei interessi e le mie passioni.
Nel frattempo sto leggendo il libro di un rompiscatole! 😂 Un giornalista al quale ho chiesto un parere riguardo al mio "Iside e Celeste"... Mi ha accoppata! 😂
Scherzo! La sua critica è stata molto dura, ma ho cercato di accoglierla e credo (e spero...) di aver fatto miei alcuni suoi consigli. Mi sto impegnando nel seguirli durante la correzione del mio nuovo manoscritto.
Comunque, il suo romanzo, intitolato: "Incubi. 13 storie per non dormire", è una raccolta di racconti dal gusto horror. Per il momento ho terminato solamente la prima storia e devo dire che mi è piaciuta molto.
Essendo io una grandissima amante degli animali, non posso nascondere di aver provato un grosso peso allo stomaco nel momento in cui il protagonista ha maltrattato e ucciso il suo cane... 😠 Ma la punizione per lui non tarderà e il finale mi ha fatto fare un bel sospiro di sollievo.
Ho quasi terminato il secondo racconto: più splatter rispetto al primo. Attendo prima di formulare un mio personale giudizio... Tuttavia, a seguito della lettura del primo racconto, mi sento di dire che, nonostante il genere horror e gli elementi soprannaturali, questo è in grado di fornire una bella lezione di vita, trasportandoci da un piano più "superficiale" e di svago come quello su cui poggia il genere in questione ad uno più profondo: ovvero la cura e l'amore verso coloro che si affidano a noi e cioè i nostri amici a quattro zampe.

giovedì 19 ottobre 2017

"L'ipnotista" di Lars Kepler: fine della lettura! Nuovi progetti...

L'ho terminato ieri sera, mentre mio marito rincasava dal lavoro e il mio piccolo si stava guardando il suo cartone animato preferito, trasmesso dopo cena alla tv.
"L'ionotista" di Lars Kepler è un thriller psicologico molto avvincente, misterioso e in alcuni momenti terrificante!
Benjamin, il figlio di Erik Maria Bark, ha vissuto una terribile esperienza, restando nella casa del suo sequestratore... Ovviamente non rivelerò l'identità del carnefice! 😉
Sul finale, il ragazzo ha lo sguardo perso: come se i suoi pensieri venissero risucchiati da una qualche forza oscura...
Avvincente, soprattutto negli inseguimenti finali e nelle ultime collutazioni.
Sono rimasta a bocca spalancata durante la descrizione delle sessioni di ipnosi tenute dal dottor Bark: lo psicologo si immagina su un fondale marino, in compagnia dei suoi pazienti e osserva le bolle di ossigeno che si sprigionano dalle loro chiome fino a riaffiorare in superficie. Mi è piaciuto molto questo stato di rilassamento e, per un istante, ho creduto di trovarmi lì con loro, su quel fondale, ad ammirare quelle bollicine che risalivano su...
Bello, bello davvero! Mi sono immersa totalmente in questa lettura.
Motivata dalla mia immensa passione per lo studio della psiche umana e, forse, spinta anche un pochino dal racconto di Lars Kepler, ho deciso di riprendere a studiare! Sì, parteciperò ad un corso di neuropsicologia! 😊 La vita è troppo breve e io voglio, anzi: esigo conoscere ciò che mi interessa maggiormente! 😀
Va bene, ora vi lascio e anticipo la mia nuova lettura: "Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi. 😊🙌

domenica 15 ottobre 2017

Un raggio di sole 🌞

Non è un periodo semplice. Per niente!
Ultimamente mi sembra di brancolare nel buio, tastando il suolo con le mani e afferrando le prime cose che mi capitano per scoprire il luogo in cui mi sto muovendo...
Ci sono alcune problematiche che mi assalgono e mi pare di non essere in grado di comprenderle a pieno...
Mio marito mi sta insegnando, tramite la pratica dell'Aikido, ad accettare le situazioni negative e ad accompagnarle (proprio come si fa in questa disciplina orientale) fino a "svuotarle" della loro energia.
È tutta una questione di controllo e di "arresto" dell'impulso. Almeno, mi sembra di aver compreso questo! 😊 
Devo cambiare il mio modo di affrontare le difficoltà (la vita ne è piena...): non prenderle di punta attraverso il mio istinto e la mia esplosione di emozioni, ma accettarle ed allearmi ad esse per renderle inoffensive e poi, nel momento opportuno, stenderle al tappeto! 😊
Comunque, io credo che ogni esperienza ci insegni qualcosa: dagli ostacoli, che spesso ci appaiono come insormontabili e senza una fine tangibile, si può imparare moltissimo. 
Si può scoprire qualcosa in più riguardo a se stessi: i propri limiti, ma anche i propri punti di forza e poi ci si può spingere oltre.
E poco fa, tra una riflessione e l'altra, ho avvertito il calore di un raggio di sole sulla mia pelle! 😊
Una mia amica mi ha mandato un messaggio speciale. Ci ha tenuto ad informarmi che ha letto tutto d'un fiato il mio "Riflessi di coscienza", versando qualche lacrima.
Sono felice! 
Emozionare ed emozionarmi: i miei obiettivi. Con questo suo affettuoso e bellissimo messaggio, mi ha ricordato il motivo per cui io abbia iniziato a "calarmi" nell'impresa della scrittura. ❤
Oggi pomeriggio ce ne andremo a pesca, io, mio marito e il nostro bimbo.
I miei uomini si dedicheranno alle loro canne da pesca, alle lenze e quant'altro; io tenterò di continuare il bellissimo romanzo di Lars Kepler, lasciando per un paio di orette i mie crucci fuori da quelle pagine, per poi riprenderli e affrontarli con un animo un tantino più rilassato. 😊 Buona domenica! 😘🙌

sabato 14 ottobre 2017

"L'ipnotista" e promozione lampo di Lettere Animate!

"... giardini gelati con alberi da frutta spogli e piccole piscine coperte, verande chiuse con mobili di vimini, tappeti elastici sepolti dalla neve, delle strisce di luce colorata che filtrano in mezzo ai cipressi, slittini blu e auto parcheggiate."
L'ambientazione del romanzo di Lars Kepler: una Svezia gelida e grigia. 
La stessa lettura di questo avvincente romanzo viene accompagnata da leggeri brividi di freddo che scivolano giù lungo la schiena...
È inquietante e misterioso. 
Sono giunta a pagina 363 e mi sento via via sempre più coinvolta dal racconto: la strana e problematica figura di Eva Blau, una vecchia paziente del dottor Erik Maria Bark, mi incute timore... Lo stesso dottore avverte qualcosa di bizzarro in questa donna...
Si è verificato un sequestro di persona e il fatto si intreccia con gli omicidi verificatisi, o, almeno, così pare...
È tutto sospeso. Si fanno diverse supposizioni, ma c'è qualcosa di importante nel passato di Erik Maria Bark: un momento cruciale che si collega al suo presente e che il medico sta tentando di far riemergere per poter risolvere la situazione; per poter scovare il rapitore di suo figlio...
Erik Maria Bark è un personaggio insolito: uno psichiatra con il pallino per l'ipnosi, che mastica rilassanti e sonniferi alla stregua forse di uno dei suoi pazienti... 😕
È un romanzo particolare e molto interessante: ogni volta in cui mi devo fermare nella mia lettura, muoio dalla voglia di riprenderla per conoscerne il seguito.
I dialoghi sono scorrevoli e pare di avere di fronte agli occhi i personaggi nati dall'immaginazione dei due coniugi svedesi (che utilizzano lo pseudonimo "Lars Kepler").
Bello, bello davvero!
L'atmosfera che Bark riesce a creare, durante le sue sessioni di ipnosi, risulta ipnotica nei confronti dello stesso lettore (a me, almeno, capita questo): "Al rilassamento seguiva la fase calda e avvolgente dell'induzione, l'allentamento della volontà e dei confini."
Il passato che condiziona ogni azione del nostro presente. Così afferma, all'incirca, il dottore. Una frase molto interessante.
Continuerò la mia lettura e poi lascerò, come sempre, le mia considerazioni finali. 😊

Avviso importante!!! Oggi tutti gli eBooks di Lettere Animate potranno essere acquistati sugli store online (mondadori, amazon ecc...) al prezzo di € 0,99!!
Dai, dai!😁 Anche "Riflessi di coscienza" e "Iside e Celeste" saranno scontati! 😊

sabato 7 ottobre 2017

Il mio appuntamento del sabato mattina... 😀

Approfittando sempre del fatto che il mio piccolo sia ancora immerso nel mondo di Morfeo😁 (non posso nemmeno eseguire qualche lavoretto in casa, altrimenti rischierei di svegliarlo e mi dispiacerebbe: il sabato e la domenica devono restare due giornate di estremo relax), io vengo a bisbigliare alcune cosucce qui... 😁
Ho letto un post su facebook riguardante Virginia Woolf: riportava la sua ultima lettera indirizzata al marito, prima di commettere il suicidio...
Mi ha rattristata moltissimo e mi ha tanto ricordato le lettere di Margareth Stone, ovvero la madre di Alexander Proust (il protagonista del mio primo manoscritto).
Margareth è un personaggio, frutto della mia invenzione; Virginia, invece, si tolse la vita realmente... 😟
Nel frattempo, si è svegliato il mio bimbo e, dopo alcune sue proteste nell'accettazione del suo "destino" di fare i compiti 😁, sono riuscita a portare a termine tutte le faccende della mattinata e ora eccomi qui a concludere questa mia pagina di diario! 😊
Comunque, stavo pensando alla triste fine di questa grande scrittrice; alle parole che ha utilizzato per congedarsi dolcemente dal suo amato compagno di vita...
Virginia soffriva di depressione (così emerge da questo articolo). Non conoscevo la sua storia e non ho mai letto una sua opera: provvederò sicuramente ad acquistare uno dei suoi romanzi (solamente dopo aver concluso il racconto di Kepler).


Intanto, la storia di Lars Kepler mi sta coinvolgendo sempre di più...
Sono arrivata appena a pagina 100. Mi incuriosice moltissimo la tecnica dell'ipnosi e in questo romanzo viene descritta in maniera chiara: "Io invito a compiere una lunga passeggiata nei suoi pensieri, sempre più lontano, fino a quando il bisogno di controllare la situazione quasi cessa." La spiegazione di Erik, nel momento in cui si decide ad ipnotizzare l'unico superstite della strage.
All'università, quando studiavo psicologia generale, avevo sentito parlare delle tecniche ipnotiche di Breuer e di Freud (quest'ultimo, poi, si dissociò dal collega) e mi avevano molto affascinata.
Lessi e studiai a grandi linee il caso di Anna O e di un paio di altri pazienti che furono sottoposti a questo "trattamento" ai fini di scovare le cause più recondite del loro malessere psicologico e, chiaramente, fisico.
Sarei curiosa di provare sulla mia stessa pelle questa tecnica. Solo per pura curiosità e per mia sete di conoscenza! 😊
Che sia un lieto fine settimana per tutti! Il mio lo sarà di sicuro: nel pomeriggio porterò "a zonzo" mio figlio e poi andremo fuori a cena con mio fratello e con la sua bella famiglia. Un bacio a tutti. 😘🙌