Si avvicinano i miei trent'anni...
Alle ore 17.25 del 25 novembre di trent'anni fa mia madre mi partoriva, senza troppe complicazioni, tra i lampi e i fulmini di una giornata piovosa.
Ho una famiglia tutta mia: un bimbo testardo quanto me e stupendo di sei anni, un marito dolce e comprensivo ed una cagnolina simpatica e affettuosa.
Certo... Dal punto di vista lavorativo non mi sento ancora pienamente realizzata, ma tiriamo avanti! 😁
Ricordo perfettamente la domanda che mi rivolse il mio professore di filosofia del liceo, durante un viaggio per visitare l'università San Raffaele di Milano (il mio insegnante sperava che io mi iscrivessi lì per il mio percorso di studi in filosofia).
"Che cosa vuoi fare da grande? Dove ti vedi impegnata tra una decina/ventina d'anni?", mi chiese, con occhi fissi sulla strada di fronte a sé.
"Ad insegnare filosofia in un liceo, oppure a scrivere...", risposi senza la minima esitazione.
Credo che mi stessi riferendo alla scrittura di testi filosofici.
E, invece, la mia laurea in filosofia non mi ha condotta dietro ad una cattedra e nemmeno a pubblicare opere filosofiche...
Ho scritto alcuni romanzi e, al momento, solo due di essi sono stati pubblicati. Il mio thriller: "Riflessi di Coscienza", che manifesta il mio lato oscuro e i miei timori attraverso una storia totalmente inventata (seppur ispirata ad un fatto di cronaca nera realmente accaduto, quando ero un'adolescente).
E, infine, il mio dolce e malinconico "Iside e Celeste", che esprime la mia cocciutaggine e il mio costante bisogno di amare ed essere amata. ❤
E niente... Ciò che conta, secondo me, è lasciare un segno di sé e della propria passione. Penso di aver iniziato a farlo...
Il mio terzo racconto, come ho già accennato, è stato scartato e il mio quarto romanzo è in fase di consultazione da parte del mio editore. Incrocio le dita... 😧😊
Il mio quinto racconto sta ancora subendo alcune piccole modifiche e poi, anche "lui" si allontenerà da me per "crescere" o per fare ritorno dalla sua ideatrice (spero vivamente nella prima possibilità...). Ho utilizzato appositamente il pronome soggetto "lui" perché per me è così: ogni mia storia nasce, cresce e si evolve, oppure si spegne.
La scrittura è come un parto: il generare un racconto, che viene concepito all'interno della propria mente e non solo... Si crea dall'unione di mente, cuore e corpo. Sì, anche il corpo viene coinvolto: ogni volta in cui scrivo, il cuore mi batte forte e l'adrenalina si impadronisce di me. E poi ti auguri (come per un figlio) che il frutto del tuo impegno riesca a districarsi tra i numerosi e inevitabili ostacoli che incontrerà lungo il difficile cammino della vita...
Gioie, dolori, frustrazioni, eccitazione si combinano in una nuova storia di fantasia su un sottofondo di emozioni vere e irripetibili nella loro unicità.
Scrivo e scriverò anche tra altri 10/20 anni! E domani, per festeggiare il mio compleanno (che trascorrerò con la mia famiglia presso un meraviglioso centro termale), oltre a spendere delle ore bellissime con i miei cari, mi dedicherò alla nuova idea che mi frulla nella testa, poi studierò (ho già aggiunto nella valigia le mie lezioni di neuropsicologia riguardo ai disturbi della personalità) e, naturalmente, proseguirò la mia lettura del momento, ossia: "Al faro", di Virginia Woolf... Insomma, farò ciò che più mi piace! 😊 ❤
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