domenica 31 dicembre 2017

Fine del 2017

E anche questo 2017 ci sta salutando...
Quando scoccherà la mezzanotte, festeggeremo l'arrivo del 2018.
Si spera sempre in qualcosa...
Si spera nella novità, quella bella ed entusiasmante, che, tutta vestita di rosso, arriva e bussa ripetutamente alla nostra porta. Noi le apriamo e lei ci mostra un nuovo percorso. Essa ci prende per mano, trascinandoci in un vortice di cambiamenti positivi.
Il mio 2017 era partito alla grande: un giornalista in gamba mi ha dedicato parte del suo prezioso tempo per scrivere una sua recensione riguardo al mio primo romanzo, "Riflessi di coscienza", all'interno del quotidiano "La Stampa". 😊 Poi è arrivata l'estate e mi ha condotta al mare, insieme al mio bambino e a mio marito. È giunto anche il primo giorno di scuola del mio piccolo. 
La mia relazione con la mia cara amica ritrovata dopo diversi anni si è alimentata giorno dopo giorno e guarda un po'?... Stasera festeggerò proprio insieme a lei, al mio piccolo e ai miei genitori, presso la mia piccola casuccia tanto graziosa! 😊
È da ieri mattina che cucino e spadello. 😩😁 Spero vivamente di poter offrire una buona cena ai miei ospiti. Siamo pochi, ma buoni! 😊
Mio marito, ovviamente, non potrà unirsi ai nostri festeggiamenti. Il suo ruolo da primo chef non gli permette, purtroppo, molti svaghi... 😩 Ma lo attenderemo, come sempre, e se il mio piccolo crollerà tra le braccia di Morfeo prima del suo arrivo, ci sarò io: desta e... non priprio vigile! 😁 Ma ci sarò ad attenderlo con il mio dolce della serata, pronta ad accogliere le sue critiche o i suoi apprezzamenti. 😁
Durante l'anno che ci sta lasciando ho avuto modo di riallacciare i rapporti con mio fratello. Ci siamo ritrovati in un momento di difficoltà e tutto ha ripreso a scorrere come se non ci fossimo mai separati! 😊 Sono molto molto contenta. A volte alcune stupide incomprensioni possono aprire un varco, anzi una voragine in mezzo alle persone e il procedere del tempo tende ad allontanare sempre di più e le nostre sagome si trasformano in puntini via via più piccoli e indistinguibili.
Fortunatamente, io e mio fratello ci siamo lanciati una fune e la nostra umiltà ha fatto in modo che questa corda restasse ben tesa.
Il mio 2017 è terminato con una bellissima recensione da parte di una blogger riguardo al mio romanzo sentimentale "Iside e Celeste".
Ho elencato tutte le vicende positive di quest'anno che sta volgendo al termine; ma, come per ogni essere mortale, ho affrontato anch'io i miei momenti di sconforto e di delusione...
Non so che cosa mi attenderà nell'anno che sta per giungere, ma conosco già il suo incipit: il 4 gennaio festeggeremo il compleanno del mio ometto e il giorno successivo mi troverò impegnata in una giornata firmacopie presso un'edicola di Calice Ligure. Presenterò i miei due romanzi, accompagnata dalla mia semplicità e timidezza. E poi chi lo sa...

Che cosa mi auguro per il 2018? Boh... La salute dei miei cari, certamente. Poi mi piacerebbe ricevere qualche apprezzamento in più per quanto concerne i miei tentativi di scrittura. Siamo davvero in molti a scrivere... Comunque io ci metto la mia passione e il sentimento, sempre.
La mia lettura de "L'inganno" sta andando avanti e mi sta coinvolgendo in un modo pazzesco! Ieri sera ero fissa su quelle pagine, rischiarate dalla debole lucina che utilizzo per non destare mio figlio e mio marito e penso di aver mantenuto gli occhi sgranati durante tutta la mia lettura. Il caporale è davvero un uomo perfido! Non fa altro che adulare le ragazzine del collegio per i suoi loschi fini. Oltre al fine di portarsele a letto, credo che ci sia qualcos'altro sotto sotto...
L'ho odiato profondamente quando la povera Edwina Morrow, follemente innamorata di lui, lo ha scoperto sotto le coperte in compagnia della disinibita Alicia Simms...
Non mi resta che continuare a leggere...
Detto ciò, auguro a tutti voi un felice anno nuovo! 😘😘

giovedì 28 dicembre 2017

"Al faro" di Virginia Woolf

Il Natale ci ha già salutati anche quest'anno. Preparativi su preparativi e, come al solito, la festività si è volatilizzata! 😟
Il mio Natale è stato molto piacevole: a tavola, insieme ai miei cari, tra una risata e l'altra, di fronte alle prelibatezze culinarie della mia mamma.
E mio marito si è nuovamente mascherato da Babbo Natale per la gioia del nostro piccolo (il quale, anche quest'anno, non ha nutrito sospetti sulla vera identità del nostro Babbo!... 😂).
A breve, il cinque gennaio per l'esattezza, ci sarà una giornata firmacopie per i miei due romanzi e... Sono agitata!! 😦😀
Non sono abituata a parlare in pubblico. Non sono proprio abituata a parlare! 😕😁
Preferisco nettamente scrivere e leggere e, per l'appunto, ho appena terminato il racconto di Virginia Woolf.
"Il faro" è il titolo del terzo e ultimo capitolo del romanzo, anzi: elegia di Virginia Woolf.
La signora Ramsay, la figlia Prue e il figlio Andrew non ci sono più... 
La signora McNab e la signora Bast sono come guidate dallo spirito della signora Ramsay a prestare la loro opera per il salvataggio di quella casa, su quella particolare isola a forma di foglia.
In questo ultimo capitolo, il signor Ramsay si imbarcherà finalmente con i figli, Cam e James, per raggiungere gli abitanti del faro e per portare loro alcune provviste.
Lily Briscoe (ovvero Virginia Woolf) è sempre alle prese con il suo dipinto: vorrebbe catturare in esso non il volto, bensì l'essenza della signora Ramsay. È ben consapevolde del fatto che la sua opera, un giorno, verrà riposta in cantina o arrotolata e accantonata in qualche luogo della casa; ma la cosa che più conta per lei è lasciare un segno. Un segno della sua ricerca; un segno della sua esistenza.
Ciò mi ha ricordato molto uno dei miei principali obiettivi per quanto concerne la scrittura: restare. 😊❤
Virginia Woolf scrive per il Faro e grazie al Faro. Esso domina nella sua verticalità sul paesaggio orizzontale e piatto del mare.
Nel primo capitolo, "La finestra", domina la contrapposizione tra il sì della signora Ramsay e il no del marito di fronte alla richiesta del figlio James di approdare a quel faro. La madre, in quel sì che contraddice la realtà (il tempo è avverso alla navigazione) dona all'impossibilità un tempo eterno. Sarà lei a trionfare: vincerà grazie all'imposizione del silenzio, facendo intuire al marito filosofo la vanità del parlare.
L'autrice ha tentato di dare voce al suo prezioso silenzio.
Il racconto è splendido ed è costituito perlopiù da ricordi, memorie dolorose, ripetizioni, immagini poetiche e suggestive.
La scrittrice desiderava "dipingere attraverso le parole" l'immagine della madre (vale a dire la signora Ramsay), deceduta quando la figlia aveva solo tredici anni.
Una madre forte, amorevole e ostinata nell'evocare amore nel cuore di coloro che le vivevano accanto. Bellissima... L'ho adorata! ❤
"Era l'istinto che la faceva andare, lo stesso che le rondini hanno per il mezzogiorno, i carciofi per il sole; quell'istinto la faceva volgere infallibilmente verso la razza umana, nel cuore della quale faceva il suo nido. Ma quell'istinto, come ogni altro, infastidiva la gente che non lo condivideva...", Una riflessione della pittrice Lily Briscoe riguardo alla figura della signora Ramsay.
Non lo voglio nascondere: ho versato qualche lacrima nel momento in cui il signor Ramsay attendeva affetto da parte di Lily, sulla spiaggia, osservando il mare piatto, avvertendo la sua incolmabile mancanza: sua moglie. 😟❤
Mi ha commossa anche il lento inabissarsi della loro casa sull'isola: la descrizione minuziosa del tempo che passa, del tempo che ha permesso ad insetti, piante e uccelli di insediarsi in quella dimora... La casa che si è abbandonata a se stessa: il suo lento disfacimento mi è apparso come una partecipazione emotiva della stessa alla perdita di tre dei suoi abitanti principali.
Stupendo e complicato: non è semplice seguire ed inseguire il flusso dei pensieri della grande scrittrice; ma con uno sforzo, lei è in grado di farci scivolare lungo i suoi ricordi, in una barca, in mezzo al mare, con il faro di fronte a noi.
Sicuramente un libro che mi mancava e grazie al quale mi sento arricchita nell'anima.
Sto proseguendo la lettura de: "L'inganno" di Thomas Cullinan e sì, mi sta attirando sempre di più, pagina dopo pagina. Il caporale McBurney è stato soccorso da Amelia e ora alloggia nel collegio femminile di Martha e Harriet Farnsworth, accudito dalle ragazzine curiose ed eccitate a causa di una presenza maschile in un luogo riservato esclusivamente alle donne...
Il caporale comincia a prendere coscienza, dopo una brutta ferita alla gamba (curata da miss Martha) e dal suo modo di parlare trapela qualcosa di sinistro...
Uno yankee che, ovviamente, non vuole essere spedito tra le braccia dei nemici sudisti; ma che non vuole nemmeno essere consegnato ai suoi commilitoni nordisti... Insolito. Forse si rivelerà come un disertore?... 
Il fascino e il mistero avvolgono la figura del soldato e dominano le prime pagine del racconto. Credo proprio che egli riuscirà ad ammaliare le giovani allieve e penso che capiterà qualcosa di inaspettato... Un omicidio? Non saprei, ma le protagoniste parlano con il senno del poi: sanno già perfettamente che cosa è accaduto in seguito a quella sua permanenza nel collegio e dalle loro parole si intuisce che non è successo nulla di buono... Non mi resta che continuarne la lettura! 😊

giovedì 21 dicembre 2017

"Il tempo passa" e il mio bivio

Sto proseguendo la lettura di "Al faro" di Virginia Woolf. "Il tempo passa" è il titolo del secondo capitolo ed è una parte molto triste... Una piega di uno scialle che si allenta, il raggio del faro, la luna d'estate, la roccia che si frantuma... Tutta una serie di piccoli dettagli che indicano l'inesorabile scorrere del tempo e, unito ad esso, la perdita dei propri cari...
La signora Ramsay e la figlia Prue sono decedute. Triste, davvero!
Credo che l'autrice, Virginia Woolf, sia stata una donna molto molto malinconica: una donna riflessiva e attanagliata dai problemi legati all'umanità, come il dramma del tempo e della sua "noncuranza" a procedere avanti, lasciandosi alle spalle le persone: come la tenace e amorevole signora Ramsey e la giovane Prue, morta di parto.
Credo che i romanzi della Woolf possano suscitare emozioni totalmente opposte: o li ami, o li detesti! Io penso di amarli...
Molte volte ho come la sensazione di leggere senza comprendere bene che cosa ci sia scritto davanti ai miei occhi, ma poi, quando meno me lo aspetto, un ricordo legato alla lettura di "Al faro" mi trapassa la mente...
È difficile da spiegarsi, ma è un po' come se questo romanzo contenesse una sorta di messaggi subliminali tra le righe e, nel momento opportuno, mi raggiungono e comprendo il significato di quella parte che avevo letto, ma che credevo di non aver compreso pienamente.
Non spaventatevi! Io sono sempre così: è la mia abituale condizione di convivenza con il mio "libero pensiero"! 😂 Sono un po' matta, insomma... 😂
La sera, inoltre, dopo aver letto "Geronimo Stilton" al mio bambino per concigliargli il sonno, mi sto dedicando alla lettura de: "L'inganno" (uno dei miei recenti acquisti) e devo dire che mi sta coinvolgendo molto... Più personaggi (le allieve di un collegio femminile, durante la guerra di secessione) e più punti di vista dominano il racconto.
Ogni capitolo ha un suo personaggio come protagonista e, in questo modo, si assiste alla descrizione di un particolare evento da parte di più occhi e di più menti.
Interessante... Specialmente il soldato, trovato nel bosco da parte di Amelia... Una figura inquietante ed affascinante. Dopo questa lettura, mi piacerebbe vedere il film ispirato al libro in questione (anche perché il soldato è interpretato da Colin Farrell e lui è uno dei miei attori preferiti...😍😊).
Ieri il mio bambino ha partecipato alla sua prima recita natalizia presso la scuola primaria e... Bello... Sentirlo ripetere un verso di una poesia natalizia con tanto di microfono mi ha emozionata tantissimo. 😍
Lunedì sera, invece, io e mio marito siamo stati invitati ad una cena speciale, presso l'istituto alberghiero di Finale Ligure. Una cena per festeggiare gli anni di ristorazione di un albergatore della zona. Diversi cuochi dei dintorni si sono "sfidati" lanciando il loro piatto in un menù di sette portate e noi (invitati dal capo di mio marito, con tanto di posti assegnati...) assaggiavamo e giudicavamo.
Un'esperienza proprio carina e diversa dal solito! 😊 Il tutto è terminato con una magnifica rosellina ricavata da una patata, offerta ad ogni donna presente durante la serata.
Per quanto riguarda invece quel mio bivio, beh... Conduceva ad una strada cieca, indubbiamente. L'ho presa male, ma non come mi sarei immaginata: ho reagito, nonostante la grossissima fregatura; ma il mondo ne è pieno, perciò, ciò che conta realmente è "come" vengono accettate le delusioni. A testa alta, con un sorriso che non mi abbandona e con la voglia di rimboccarmi le maniche e di procedere avanti, nonostante tutto, nonostante tutti... Perché se non inseguissimo i nostri sogni, non varrebbe nemmeno la pena di andare avanti... Nasciamo con un duplice obiettivo: portare avanti la specie e realizzare i nostri sogni, tallonando le nostre passioni. Io la vedo così... 😊😉❤

lunedì 18 dicembre 2017

Regalo di Natale e nonna Iside ❤


Mi sono fatta due regali di Natale: "L'inganno" di Thomas Cullinan e "Memorie dal sottosuolo" del mio amato Dostoevskij! 😊
Li ho acquistati giusto ieri. Dopo un giro sul simulatore in 3D (per la gioia di mio figlio! 😁), abbiamo trascorso un'ora e più all'interno di una bella libreria del mio paese di origine, Finale Ligure. 😊
E così, mi sono letta quasi tutti i titoli dei libri esposti e una marea di sinossi!
Mio figlio ha scelto un fumetto (Spiderman 😊), mio marito un testo psicologico (che gli ha conciliato il sonno in meno di cinque minuti! 😂) e io ho scelto questi due romanzi. 
Non è stato semplice, lo ammetto. Afferravo un libro e lo rimettevo a posto... Ne avrei comprati altri e, dato che si erano fatte già le 19, mi sono dovuta allontanare con estrema difficoltà da: "Sulla strada" di Jack Kerouac e non solo da quello... 😟😁
Ieri abbiamo anche fatto visita alla nonna di mio marito: la nonna Iside. ❤
È cambiata moltissimo dall'ultima volta in cui l'abbiamo vista... Assente e molto distante da ciò che le accade intorno, dall'alto dei suoi 98 anni!! 😊
Mi sono commossa, di fronte a lei e di fronte allo strano corso della vita... Mille domande che mi ronzano nella testa, senza riuscire ad ottenere una risposta. 
La vita è proprio fatta di attimi: attimi da cogliere, attimi da vivere.
Un bacio alla nonna Iside. ❤

venerdì 15 dicembre 2017

primo capitolo di: "Al faro", di Virginia Woolf

Il mio impegno del mattino, il mio bimbotto con i suoi primi compiti scolastici, i ragazzi che devo seguire durante il loro studio, al pomeriggio e la mia passione per la scrittura: i miei impegni quotidiani, che mi portano via parecchio tempo ed energie e così mi devo accontentare di una manciata di minuti al giorno per potermi dedicare alla lettura... 😟
Ieri ho terminato il primo capitolo del romanzo modernista di Virginia Woolf.
Complicato! Moltissimo. Almeno, per me è così... La trama, secondo il mio modesto parere, non è così rilevante in questo racconto e oserei dire che essa costituisce un semplice "sfondo", in lontananza. Sembra quasi di sentire il suo eco: "trama-trama-trama!" 😁 Scherzi a parte, è proprio così: non esiste una trama vera e propria. Non ti aspetti il colpo di scena da un momento all'altro, non leggi con la suspense che ti divora lentamente... Si tratta di una lunga e profonda introspezione dei protagonisti del racconto: la loro sfera psicologia emerge durante uno scambio di battute, per tutta la durata di uno sguardo, o grazie allo spostamento di una saliera al centro della tavola! 
Mi pare di aver captato la sofferenza e l'instabilità dei personaggi: la loro insicurezza, il più delle volte mascherata e il loro filosofeggiare riguardo al senso dell'esistenza, menzionando particolari molto superficiali (come il vuoto al centro di un dipinto o il maltempo che non permetterà al piccolo James e alla sua famiglia di compiere la famosa gita al faro).
Amo la protagonista del racconto, la signora Ramsay: una donna energica, che ricerca sempre il consenso della gente attorno a sé, che insegue i complimenti e gli elogi (e qui si può constatare una bassa autostima, mascherata dalla sua forza esteriore).
C'è molto di più in questa opera di Virginia Woolf, che per molti aspetti risulta come una lettura davvero ostica: confesso che, spesso, mi trovo costretta a leggere e a rileggere più volte lo stesso passaggio per poterlo comprendere fino in fondo!
Non è possibile una lettura superficiale di questo libro: le parole vanno studiate e ponderate. C'è un profondo sognificato filosofico... Al momento, dopo il primo capitolo, mi sono già fatta un'idea del messaggio che la grande scrittrice britannica ha voluto comunicare ai suoi lettori, ma, naturalmente, attendo la fine del romanzo, prima di poterla formulare...
E, nel frattempo, sono sempre nell'attesa di un'importante notizia riguardo al mio percorso di scrittura... Mi trovo ad un bivio: da una parte c'è la strada che procede sempre dritta (anche se non so bene dove mi potrà condurre...) e dall'altra c'è una strada che termina con un vicolo cieco... Spero di non dover imboccare la seconda strada e, nel caso in cui dovessi proseguire sulla prima, mi auguro solamente che essa mi possa portare verso il progresso e il cambiamento. 
Il cambiamento che sfuggo, ma che ricerco al contempo! 😉😊

lunedì 11 dicembre 2017

A Natale puoi...

Sabato, il mio tiramisù e la mia lasagna hanno riscosso successo! 😁
Scherzi a parte, è stato fantastico analizzare il cambiamento repentino degli atteggiamenti di mio figlio nei riguardi della mia amica, ospite da noi per pranzo.
L'ha accolta in casa nostra con tanto di sorriso timido e le si è seduto accanto sul divano, mettendo le manine tra le gambe con un lieve imbarazzo e poi, in men che non si dica ci siamo ritrovati tutti e tre ad inseguirci sul terrazzo sguainando le spade di mio figlio! 😂
È stata una piacevole giornata, terminata con una o due partite al gioco di carte propriamente denominato: "merda"! 😂
Ci siamo divertiti. È bello ritrovarsi. ❤
E ieri ci siamo dedicati alle visite natalizie presso i parenti più stretti di mio marito...
Okay, lo ammetto: l'idea di andare a trovare i parenti non mi fa proprio saltare dalla gioia! 😬😁 Le parole, più o meno, sono sempre le stesse e il dialogo comincia all'incirca così: "Come va?" 
E tu inizi a riflettere e a scegliere dentro di te la risposta più originale... Pensa e ripensa e poi ti esce un: "Va bene, dai!"
E tanti saluti all'originalità, dando il benvenuto alla quotidiana banalità! 😂
Con il "Come va?" è preferibile una risposta inerente il tuo stato di salute, oppure la disastrosa situazione lavorativa? 😨
Così scarto a priori lo stato di salute (dato che, ultimamente, mi sento uno zombie che cammina...); scarto anche quella lavorativa (per svariate motivazioni) e perciò non mi resta che sfoderare il poco convinto: "Va bene, dai!"
Sì, non amo quelle frasi di circostanza, è vero; però mi fa piacere andare a trovare i nostri cari. Se poi ti mettono sotto il mento un bel liquorino o un bicchiere di vino rosso (che non si può assolutamente rifiutare, altrimenti i parenti ti lapidano con un'occhiata! 😂), allora i discorsi scorrono che è un piacere e mi ritrovo, come ieri, a domandare riguardo alla vita durante la seconda guerra mondiale. 😀😐
Non voglio scherzare su questo argomento, data la sua grande drammaticità.
Comunque ho raccolto molte informazioni preziose... Per mio interesse personale. Per il mio libro...
Ho preso in prestito anche un antico manoscritto che raccoglie alcune delle abitudini quotidiane dei bambini, durante il periodo bellico, nella zona di Savona.
Non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo nel trovare ogni giorno almeno due pasti caldi, un letto accogliente e molti altri comfort.
I bambini, durante la guerra, si destavano all'alba per iniziare a lavorare nei campi e frequentavano la scuola solo quando pioveva. Non c'era tempo per imparare! Prima il duro lavoro in famiglia. Mamma mia! 😩
Dai parenti non ci siamo potuti presentare a mani vuote, così (per la gioia di mio marito 😂), abbiamo fatto qualche acquisto natalizio presso un negozietto di articoli per la casa e... Wow! Adoro i negozi in questo periodo dell'anno: ghirlande, candele, luci, musichette in sottofondo... Io vengo automaticamente rapita da questa atmosfera. E così mi sono catapultata tra le lanterne, i soprammobili, i candelabri... Sì, ho un gusto molto vintage! 😁 E le essenze, gli olii profumati da utilizzare negli umidificatori... Quante cosucce splendide! 
Un po' di sano materialismo, almeno durante le feste, no? 😉😆
"A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai" recita una canzoncina trasmessa in tv, in questi ultimi periodi... Ma quale grossa ipocrisia è questa?!
Natale è un giorno qualunque (con tutto rispetto nei riguardi dei Cattolici e di coloro che festeggiano l'evento. Io stessa lo festeggerò, seguendo la tradizione dei miei...): bisognerebbe essere più buoni durante tutti i 365 giorni dell'anno, no?
Comunque, il Natale è dei bambini. Mio figlio è ancora piccolo: vedo brillare nei suoi occhietti la magia di questa ricorrenza e mi sembra di poterla rivivere. 
La magia del mio Natale, di qualche anno fa, quando attendevo trepidante l'ambito cicciobello o la fantastica barbie... 
Il Natale è la polvere di stelle dell'infanzia! ❤


giovedì 7 dicembre 2017

Il Natale nell'aria... 😍

Mio figlio, un paio di giorni fa, con gli occhi persi altrove, mi ha confidato che vorrebbe che il suo caro nonno tornasse, in occasione del Natale... ❤
Ho avuto un tonfo al cuore.
Mio suocero manca, manca tantissimo.
Ed è soprattutto nei momenti di festa che ci rendiamo conto della sua pesante assenza... Per il semplice fatto che lui era la festa: sempre sorridente e goliardico, con la sua bottiglia di vino rosso o bianco (sapientemente travasato dalle sue mani 😀) e con la sua battuta sempre pronta.
Lui era un trascinatore e si metteva ai fornelli anche per una giornata intera pur di vedere dipinta la soddisfazione sui visi dei suoi commensali.
E quando riceveva un elogio, riuscivamo a vedere la maestosa ruota di pavone che si apriva dietro di sé! 😁
Luci... Quante cose che vorremmo dirti, quanti pranzi e cene che vorremmo fare ancora, in tua compagnia... 
Capitava, talvolta, che un suo piatto non mi piacesse particolarmente... In quelle situazioni me ne restavo taciturna con lo sguardo basso, ma sentivo i suoi occhi da falco puntati su di me... 😂 Non riesco a mentire, lo ammetto! Sarà per questo che ho veramente pochi amici?! 😂
No, non riesco a mentire, soprattutto alle persone cui voglio bene. E con Luci non fingevo e me ne restavo zitta zitta. Ora che ci penso, sarei pronta anche a dirgli: "buonissimo, divino!" purché lui ritorni in mezzo a noi.
E invece non sarà così semplice. Al mio bimbo ho risposto che lui è sempre con noi: incastonato nel cuoricino del suo unico nipote, il mio Cesare.
Credo sia così un po' per tutti... Il Natale porta con sé la gioia dell'unione in famiglia ed inevitabilmente un po' di amarezza per l'assenza dei nostri cari che ci hanno lasciati.
Quest'anno lo festeggerò con la mia famiglia, insieme alla mia mamma, al mio papà, alla famiglia di mio fratello, con mia suocera ed i nostri adorabili cagnoloni.
Sarà un Natale importante. Perché importante? Perché ogni singolo istante è degno di essere ricordato, se è speso in mezzo alle persone che ti hanno lasciato qualcosuccia nel cuore. 😊
Domani o dopodomani riesumeremo l'albero di Natale e lo addobberemo. Poi penseremo al presepe, alle luci e dulcis in fundo: alle mie adorate candele.😍
Sabato, invece, verrà a farci visita la mia cara amica e pranzeremo insieme: io, lei e il mio bimbo mattacchione. 😂
Ho una novità importante da comunicarle... Anzi, due novità importanti riguardo la mia avventura nell'ambito della scrittura. La renderò partecipe di queste mie ultime news e ne parleremo insieme.
Oggi ho letto pochissime pagine del libro della Woolf. Non riesco a trovare il tempo ultimamente: ho questa nuova idea che mi frulla per la testa e devo darle voce, punto e basta! 😁

sabato 2 dicembre 2017

Sabato al calduccio, tra le mie passioni. 😊


Un sabato freddo, freddissimo!
Ieri, una breve ma intensa tormenta di grandine e neve ha imperversato sul nostro territorio.
E oggi mi sono posizionata di fronte al mio camino a proseguire la mia nuova storia, che mi sta appassionando via via sempre di più! 😊
Ho concluso anche il mio approfondimento in neuropsicologia e ora, dopo un mio secondo ed ultimo elaborato, non mi resta che attendere l'esito finale e l'attestato di partecipazione...
Gli ultimi argomenti si sono rivelati per me come una novità: una tematica che non avevo mai affrontato durante i miei studi universitari. Sessuologia! 
Una disciplina di studi che non si riduce alla mera genitalità, ma che abbraccia tutti i nostri gesti del quotidiano. La sessualità definisce la nostra stessa identità ed è cruciale nella costruzione dei nostri tratti caratteriali.
Ho avuto modo di analizzare alcune delle terapie mirate alla guarigione dalle più note disfunzioni sessuali e ho scoperto i 17 tipi di amore, fondamentali nello studio delle problematiche comportamentali.
È stato un corso molto interessante e, di certo, la mia sete di conoscenza non si arresterà qui! 😀
Ho in mente un corso attinente alla scrittura... Sempre mille progetti e mille idee! 
Mia madre non si sbaglia di molto quando mi dice che fino all'ultimo dei miei giorni io continuerò a ricercare e a domandarmi... 😊 Beh, sì, non ha tutti i torti! 😁
Ho tralasciato la lettura, lo ammetto; ma questa nuova ricerca che sto effettuando sul mio passato mi sta dando una carica esplosiva e le immagini hanno iniziato a lampeggiare nella mia mente... È così che scrivo: la mia mano viene guidata da queste immagini che percorrono la mia mente, in seguito a racconti o a fatti che mi hanno particolarmente colpita. Mi sembra di poter riportare in vita le personalità da me ricostruite e, chiaramente, romanzate all'interno del mio racconto.
Terminerò presto il bellissimo racconto di Virginia Woolf.