lunedì 11 dicembre 2017

A Natale puoi...

Sabato, il mio tiramisù e la mia lasagna hanno riscosso successo! 😁
Scherzi a parte, è stato fantastico analizzare il cambiamento repentino degli atteggiamenti di mio figlio nei riguardi della mia amica, ospite da noi per pranzo.
L'ha accolta in casa nostra con tanto di sorriso timido e le si è seduto accanto sul divano, mettendo le manine tra le gambe con un lieve imbarazzo e poi, in men che non si dica ci siamo ritrovati tutti e tre ad inseguirci sul terrazzo sguainando le spade di mio figlio! 😂
È stata una piacevole giornata, terminata con una o due partite al gioco di carte propriamente denominato: "merda"! 😂
Ci siamo divertiti. È bello ritrovarsi. ❤
E ieri ci siamo dedicati alle visite natalizie presso i parenti più stretti di mio marito...
Okay, lo ammetto: l'idea di andare a trovare i parenti non mi fa proprio saltare dalla gioia! 😬😁 Le parole, più o meno, sono sempre le stesse e il dialogo comincia all'incirca così: "Come va?" 
E tu inizi a riflettere e a scegliere dentro di te la risposta più originale... Pensa e ripensa e poi ti esce un: "Va bene, dai!"
E tanti saluti all'originalità, dando il benvenuto alla quotidiana banalità! 😂
Con il "Come va?" è preferibile una risposta inerente il tuo stato di salute, oppure la disastrosa situazione lavorativa? 😨
Così scarto a priori lo stato di salute (dato che, ultimamente, mi sento uno zombie che cammina...); scarto anche quella lavorativa (per svariate motivazioni) e perciò non mi resta che sfoderare il poco convinto: "Va bene, dai!"
Sì, non amo quelle frasi di circostanza, è vero; però mi fa piacere andare a trovare i nostri cari. Se poi ti mettono sotto il mento un bel liquorino o un bicchiere di vino rosso (che non si può assolutamente rifiutare, altrimenti i parenti ti lapidano con un'occhiata! 😂), allora i discorsi scorrono che è un piacere e mi ritrovo, come ieri, a domandare riguardo alla vita durante la seconda guerra mondiale. 😀😐
Non voglio scherzare su questo argomento, data la sua grande drammaticità.
Comunque ho raccolto molte informazioni preziose... Per mio interesse personale. Per il mio libro...
Ho preso in prestito anche un antico manoscritto che raccoglie alcune delle abitudini quotidiane dei bambini, durante il periodo bellico, nella zona di Savona.
Non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo nel trovare ogni giorno almeno due pasti caldi, un letto accogliente e molti altri comfort.
I bambini, durante la guerra, si destavano all'alba per iniziare a lavorare nei campi e frequentavano la scuola solo quando pioveva. Non c'era tempo per imparare! Prima il duro lavoro in famiglia. Mamma mia! 😩
Dai parenti non ci siamo potuti presentare a mani vuote, così (per la gioia di mio marito 😂), abbiamo fatto qualche acquisto natalizio presso un negozietto di articoli per la casa e... Wow! Adoro i negozi in questo periodo dell'anno: ghirlande, candele, luci, musichette in sottofondo... Io vengo automaticamente rapita da questa atmosfera. E così mi sono catapultata tra le lanterne, i soprammobili, i candelabri... Sì, ho un gusto molto vintage! 😁 E le essenze, gli olii profumati da utilizzare negli umidificatori... Quante cosucce splendide! 
Un po' di sano materialismo, almeno durante le feste, no? 😉😆
"A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai" recita una canzoncina trasmessa in tv, in questi ultimi periodi... Ma quale grossa ipocrisia è questa?!
Natale è un giorno qualunque (con tutto rispetto nei riguardi dei Cattolici e di coloro che festeggiano l'evento. Io stessa lo festeggerò, seguendo la tradizione dei miei...): bisognerebbe essere più buoni durante tutti i 365 giorni dell'anno, no?
Comunque, il Natale è dei bambini. Mio figlio è ancora piccolo: vedo brillare nei suoi occhietti la magia di questa ricorrenza e mi sembra di poterla rivivere. 
La magia del mio Natale, di qualche anno fa, quando attendevo trepidante l'ambito cicciobello o la fantastica barbie... 
Il Natale è la polvere di stelle dell'infanzia! ❤


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