sabato 27 gennaio 2018

Attesa... 😨😁 Promozione ebooks!

Ieri pomeriggio il mio editore mi ha comunicato che il mio ultimo manoscritto sta per essere visionato... 😨
Riguardo al penultimo, però, non ho ancora ricevuto notizie e mi trovo qui, a mordicchiarmi le unghie dopo questa lunga attesa. 😟 Sono trascorsi sei mesi dall'invio del mio racconto e, quindi... Il momento fatidico si sta avvicinando: una riconferma, oppure un secondo e nuovo flop! Chissà...
E nel frattempo sto tentando di allontanare questi miei pensieri attraverso la lettura. 😊Il secondo racconto di Sir Arthur Conan Doyle si apre in un modo del tutto inatteso: viene narrata la storia di un uomo e di una bambina soccorsi da alcuni Mormoni.
Mentre ero impegnata a leggere questo racconto, mi stavo chiedendo, con una certa impazienza: "Ma Sherlock Holmes che c'entra in tutto questo?..." 😕
Successivamente, ho compreso che questa non era altro che la storia raccontata dallo stesso assassino, ammanettato grazie alle strepitose deduzioni dell'investigatore privato.
L'uomo rivela il motivo che lo avrebbe spinto a commettere quel suo duplice omicidio.
La sua è stata una vendetta, ben premeditata durante tutti i lunghi anni che lo separarono dal grandissimo torto subito...
E mi ha sorpresa, davvero! Amo lo stile di Sir Arthur Conan Doyle: pulito ed elegante, con dialoghi molto semplici e scorrevoli ed un bel bagaglio di vocaboli che tengono "a bada" le ripetizioni! 😁
Mi sta piacendo molto. Ma, dopotutto, è molto difficile che un libro non mi catturi: ogni scrittore o scrittrice ha qualcosa da insegnarci, emozioni da trasmetterci, dubbi o misteri personali...
Sto cercando di aggiungere qualcosina all'interno del mio piccolo "bagaglio a mano" di vocaboli, sforzandomi di utilizzare termini a me poco noti, o verso i quali assumevo un atteggiamento leggermente "recalcitrante" (eh?... Che ne dite? Vi ho sorpresi con questo mio "recalcitrante", non è forse così?... 😉😂) per migliorarmi; per raggiungere via via una più sicura padronanza della lingua italiana e per far emergere i miei pensieri e i miei stati d'animo con più nitidezza. Ma sì! È una gran bella scommessa con la mia persona: mal che vada, ne uscirò comunque arricchita! 😆
Sto pensando anche di proseguire i miei studi (ovviamente per via telematica, dati i miei molteplici impegni quotidiani) e credo proprio che, dopo il mio attestato di partecipazione al corso di neuropsicologia, ne otterrò un altro in psicologia sociale. 😉
Comunque, levato il discorso dei miei progetti per l'avvenire, ora vorrei autopromuovermi e promuovere la casa editrice che ha creduto nella mia passione verso la scrittura, ovvero: Lettere Animate.
Per la giornata di oggi e per la giornata di domani è possibile acquistare gli ebooks di Lettere Animate a soli 0,99 centesimi! Beh, una gran bella promozione, no? 😉😊
Ci saranno anche i miei due tesori (non ve lo avevo già detto che per me sono come figli? Beh, se non lo avessi fatto, ora ci terrei a ripetervelo! 😀).

https://www.amazon.it/Iside-Celeste-Valentina-Mandraccio-ebook/dp/B073W2JC31/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1517070743&sr=8-1&keywords=iside+e+celeste

https://www.amazon.it/Riflessi-coscienza-Valentina-Mandraccio/dp/8868827913/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1517070865&sr=8-1&keywords=riflessi+di+coscienza

Inoltre, mi piacerebbe invitarvi a dare una sbirciatina a questo sito così carino, che pubblicizza gratuitamente gli ebooks (ci sono anche i miei 😊) e offre la possibilità di acquistare gratuitamente diversi libri di narrativa e non solo...
Il mio sogno sarebbe quello di poter autografare e fare una bella dedica ai miei futuri o presenti lettori... Beh, chissà... Io lo scanner ce l'ho, quindi, sarei pronta alla grande e meravigliosa evenienza... 😘

martedì 23 gennaio 2018

"Uno studio in rosso" e la relatività dell'importanza della conoscenza

Ho terminato il primo racconto di Sir Arthur Conan Doyle, ossia: "Uno studio in rosso".
Ne ho approfittato ieri, mentre stavo attendendo la fine degli allenamenti del mio bimbotto. 😁 Ormai, il lunedì e il mercoledì saranno i due giorni in cui concentrerò le mie letture. 😊 Ho una buona ora e mezza in entrambi i giorni per poter "dare sfogo" al mio impulso di leggere! 😁
Comunque, bando alle ciance, ho finito il primo racconto e... Boh... Sono rimasta con la bocca leggermente spalancata! Non mi aspettavo un finale simile. E, ovviamente, non vi dirò tutto per filo e per segno, ma, proprio non mi attendevo una cosa simile...
E così l'ho letto tutto d'un fiato dall'interno della mia cara automobile e poi sono scesa per andare a prendere il mio marmocchietto, continuando a domandarmi: "Ma perché? Come è giunto ad una simile conclusione?...", poi riprendevo a guardarmi intorno per mostrare ai passanti che avevo ancora un minimo di contatto con la realtà 😂 e, infine mi sono chiesta: "Non è che, magari, non ho prestato la dovuta attenzione ad alcuni elementi che, lì per lì, mi apparivano come del tutto marginali all'interno della trama?..."
Perché il finale mi ha lasciata di stucco, senza ombra di dubbio.
E niente... Anche in questo preciso istante mi sto chiedendo come abbia fatto Sherlock Holmes ad acciuffare l'assassino... Quali sono stati i ragionamenti che lo hanno indotto a pensare che fosse proprio X l'assassino?? 😨
Boh... Prima di iniziare a leggere il secondo racconto ("La Terra dei Santi"), vorrei tornare sul primo ed esaminarlo per bene... Voglio carpire le informazioni che hanno mosso il famoso investigatore verso le sue nuove, sorprendenti, ma soprattutto veridiche congetture!
Intanto vi lascio una parte del dialogo tra il protagonista e il dottor Watson che mi ha davvero divertita e mi ha dato modo di riflettere... 😉
"«Vede», spiegò, «secondo me, in origine il cervello umano è come un attico vuoto che uno deve riempire con i mobili che preferisce. Uno sciocco assimila ogni sorta di ciarpame gli viene a tiro, così che le nozioni che potrebbero essergli utili vengono spinte fuori o, nella migliore delle ipotesi, accatastate alla rinfusa insieme con un'infinità di altre cose, di modo che ha difficoltà a ritrovarle. Un operaio abile, invece, sta molto attento a ciò che immagazzina nel suo attico-cervello. Non vi metterà altro che gli strumenti che possono aiutarlo nel suo lavoro, ma di questi strumenti ne ha un vasto assortimento, e tutti in perfetto ordine. E sbagliato pensare che quella piccola stanza abbia pareti elastiche che possono allargarsi a piacimento. Creda a me, viene sempre un giorno in cui ogni nozione in più gliene fa dimenticare un'altra che aveva prima. E estremamente importante, quindi, che le nozioni inutili non estromettano quelle utili.» «Ma il Sistema Solare!», protestai. «Che diamine me ne importa?», mi interruppe spazientito. «Lei dice che giriamo intorno al sole. Anche se girassimo intorno alla luna non farebbe un soldo di differenza per me o per il mio lavoro.»"
Un pezzo che mi ha lasciata a bocca spalancata (quasi quanto il finale del tutto inatteso...) e inebetita. 😨😁
Ma quanta verità è contenuta nelle parole proferite da Holmes?!
Ciò che non ci interessa non fà altro che ingombrarci il cervello, perciò sta a noi far entrare esclusivamente le conoscenze davvero utili in relazione alla nostra esistenza.
Motivo per cui, d'ora in avanti, tornerò a credere che la terra sia piatta! 😂
Scherzi a parte, questa teoria, per quanto possa risultare banale e ironica, non è niente male!! Secondo me, questo pensiero può essere applicato anche nei riguardi di tutte le rotture di scatole del quotidiano... O nei confronti del giudizio di tal dei tali, o nel caso di una offesa subita da tizio... Insomma, la questione è questa: "Il tal giudizio ci è davvero utile?" Se la risposta è negativa, và da sé che la nostra mente si sposterà in automatico su questioni di vero interesse per noi, o si muoverà semplicemente per scartarne altre, totalmente irrilevanti.
Questo dialogo mi ha fatto comprendere che non tutto ha rilevanza! 😊 Sembrerà una frase sciocca la mia, ma, per me è un buon punto di partenza! 😉

sabato 20 gennaio 2018

Sherlock Holmes

Mercoledì ho iniziato una nuova lettura. Si tratta del famoso "Sherlock Holmes" di Sir Arthur Conan Doyle.
Faceva un gran freddo ed io mi trovavo lì, impalata, a sbirciare mio figlio durante i suoi allenamenti di calcio. Ad un certo punto mi sono decisa a trascinarmi fino alla mia auto e, dopo essermi rintanata nel mio tiepido abitacolo, al riparo dalle forti e pungenti raffiche di vento, ho "aperto" il mio nuovo ebook, acquistato qualche tempo fa.
Per ora mi trovo solo all'inizio di questo famoso e stuzzicante romanzo: il momento in cui il dottor Watson fà la conoscenza del bizzarro Sherlock Holmes. 😁
Uno studente di medicina un tantino stravagante! 
"Difficile esprimere l'inesprimibile", afferma Stamford, amico di Watson, riferendosi al carattere del protagonista del racconto.
Tutto dedito ai suoi studi, all'interno dei laboratori di medicina. Holmes mi piace moltissimo: è ironico e dotato di una potente e quasi sovrumana deduzione... 
So già che amerò questo ebook dall'inizio fino alla sua fine.
E, intanto, mi sto dedicando alla quotidiana correzione del mio ultimo manoscritto: una storia che si è impossessata del mio corpo e della mia mente, che mi ha coinvolta dalla prima all'ultima parola. L'ho buttata giù in circa due mesi! E ora non mi resta che eseguire il "lavoro sporco" 😁: le correzioni... 😨😧
Il passo successivo, come sempre, sarà la ricerca di un editore non a pagamento (ovviamente proporrò l'opera anche alla mia amata casa editrice "Lettere Animate", nella speranza che possa essere accettata...).
Oltretutto, sto attendendo l'esito del mio quarto manoscritto, che, in teoria, dovrebbe giungere alla fine di questo stesso mese... 😦
Dopo il mio primo flop, spero con tutto il cuore di ricevere una bella notizia. Ne ho un gran bisogno: per proseguire con più forza, con più grinta.
Per ogni mio passo lungo questo cammino così tortuoso e ostico, sento di acquisire via via un po' più di sicurezza. Sicurezza nello stile, ma soprattutto nella mia vita quotidiana.
Eh sì... Perché, per me, la scrittura non è altro che un riflesso della mia vita di tutti i giorni: una specie di mondo parallelo in cui mi viene offerta la possibilità di smussare alcuni difetti dei miei personaggi e accentuarne determinati pregi. È un po' come se lavorassi sulla mia stessa persona... Se posso mutare in un mio ipotetico universo parallelo, posso mutare anche nel preciso punto dello spazio e del tempo in cui mi ritrovo a vivere. Penso che sia questa una delle motivazioni che mi spingono a scrivere e a trovare nei miei ricordi e nella mia immaginazione storie nuove e, si spera, sempre più originali... Io vado avanti.

mercoledì 17 gennaio 2018

Fine di una sconcertante lettura... 😨😊 "Memorie dal sottosuolo" di Fëdor Dostoevskij

"C'incaponiamo di essere chissà quali "uomini in generale", che in realtà non sono mai esistiti. Siamo dei nati morti, noialtri, ed è già da tanto tempo che nasciamo da padri che non sono più vivi, il che d'altronde continua a piacerci sempre di più. Ci stiamo prendendo gusto. Presto escogiteremo un modo di nascere addirittura da un'idea."
Ed è così che termina il lungo racconto dello scrittore russo.
Vladimir Nabokov sostiene che molti lo definirebbero come l'anamnesi di una mania di persecuzione ed effettivamente... 😕
Il protagonista inizia con un soliloquio, di fronte ad un pubblico fantasma: composto perlopiù dalle "persone normali", quelle pratiche, insomma... Gli idioti...
Egli crede di essere un vero intellettuale e ritiene che tutti (o quasi) gli individui attorno a sé siano dei superficiali, perciò conduce una vita nel "sottosuolo": riduce al minimo i suoi rapporti sociali e, appena può, si rintana nel suo appartamento.
Iniziano le sue confessioni, ovvero le sue "memorie".
Si innamora di Lisa, una prostituta. Ma si innamora realmente? Boh...
La lascia andare via, lontano da lui, dopo averla umiliata. Esce di casa per cercarla sotto i fiocchi di neve, calpestando la melma depositatasi sul suolo; ma non percorre più di metà strada e crede che sia meglio così, in fondo egli ammette: "io non potevo già più amare, poiché, lo ripeto, amare per me significava tiranneggiare e godere di una mia supremazia morale."
Lisa, almeno, secondo il suo "fantasticare", avrebbe potuto ricordarlo per sempre. Perché il dolore rimane più impresso rispetto al bene... 😨
Un personaggio davvero problematico, "un uomo-topo della coscienza raffinata".
Il suo domestico, Apollon, devo dire che mi ha strappato qualche sorrisetto... 😁 Il modo in cui Dostoevskij descrive lo strano rapporto del protagonista con Apollon: il giorno in cui il domestico avrebbe dovuto ricevere il "meritato stipendio" da quel pazzo del suo datore di lavoro... 😂 Questa è stata l'unica parte del racconto che mi ha fatta ridacchiare. Gli sguardi tra i due, il fissarsi per minuti interi, nell'attesa di ricevere quella benedetta paga mensile... 😂
Mentre, durante la lettura dei restanti capitoli del romanzo, ho provato un senso di oppressione, di sofferenza, quasi di "soffocamento mentale". Dostoevskij mi piace per questo motivo: suscita in me emozioni negative, ma riesco a trarne piacere e posso riflettervi su...
Sarà per il fatto che provo godimento da un mio dispiacere, come capita di frequente al suo protagonista?... 😰😁
No, scherzi a parte, mi piace perché sento che ogni sua citazione, ogni sua spiegazione contribuisce ad aprire sempre un pochino di più la mia mente.
E oggi pomeriggio, mentre attenderò all'addiaccio che il mio bambino termini i suoi allenamenti di calcio, inizierò a leggere un nuovo romanzo...
Leggerò un ebook, dato che al momento non dispongo di un libro cartaceo (dovrò acquistarne uno il prima possibile). Non amo gli ebooks, lo ammetto. 😟
Preferisco nettamente sfogliare il mio libro tra le mani, fiutare il profumo delle sue pagine; ma, in mancanza d'altro, mi adatterò a ciò che passa il convento... 😂
E, intanto, rimango colpita dalla mia cara amica che, di tanto in tanto, pubblica una o due citazioni dei miei romanzi sulla mia pagina autore di facebook... 😍
Le piace la mia passione. Capisce la mia passione e questo è a dir poco stupendo! ❤
È sempre molto molto bello avere qualcuno accanto che crede in te. Per questo, io ti voglio ringraziare. Sì, sei un'amica, non c'è dubbio! ❤❤❤

sabato 13 gennaio 2018

Un racconto folle e prima recensione di "Iside e Celeste"! 😉

Eccomi qui, di sabato mattina (approfittando del fatto che il mio topolino stia ancora dormicchiando) a scrivere una paginetta sul mio diario dal numero di pagine infinite! 😊 Eh già... Qui, le pagine non avranno mai fine! Uno degli aspetti positivi (forse anche negativo?... 😕) dei mezzi tecnologici di cui possiamo servirci al giorno d'oggi: l'infinito. 😨😀
Comunque, bando alle ciance, sto continuando a leggere: "Memorie dal sottosuolo" di Dostoevskij e... Mi piace! Sarò ripetitiva, ma mi piace! 😁
Il protagonista, un tipino leggermente eccentrico e problematico, (come piace a me, in fin dei conti... 😕😀) sta tentando di mantenere viva l'attenzione del suo lettore e si sta perdendo in alcuni virtuosismi filosofici!
La sua è una protesta contro il secolo decimonono e contro il progresso: "una persona che sia stata toccata dal progresso e dalla civilizzazione europea, una persona nella quale si sia compiuto il 'distacco dal proprio suolo e dai principi del suo popolo'".
Avverso al progresso, in quanto, secondo lui, esso sradicherebbe un popolo, allontanandolo dalle sue origini.
La civilizzazione, a suo parere, potrebbe spingere l'uomo "a cercare godimento nel sangue". L'uomo, secondo la sua visione delle cose (un po' confusa, bisogna ammetterlo...), è un perfetto idiota: egli "ama creare e aprirsi delle strade", ma ama, al contempo, la distruzione e il caos... 😨
Lo stravagante protagonista dello scrittore russo si serve di continui esempi, come quello della formica: a differenza dell'uomo, l'insetto crea il suo edificio, il formicaio e vive in funzione di quel formicaio. "È dal formicaio che hanno cominciato le stimabilissime formiche, e con il formicaio esse finiranno".
L'uomo, per farla breve, è l'unico essere vivente che crea per distruggere e, a questo punto sorge il dubbio del personaggio/Dostoevskij: "non è forse perché egli ha istintivamente paura di raggiungere lo scopo e di portare a termine l'edificio che sta creando?"...
"Alla fin fine, signori miei: è meglio non far niente! È meglio la consapevole inerzia! E dunque evviva il sottosuolo!" E poi: "Al diavolo il sottosuolo!" 😨😊
Che personalità bizzarra!
Non possiamo, secondo lui, dimenticarci del primo dei nostri vantaggi: la fantasia, la follia. Quella che, il più delle volte, ci fà commettere atti contro il raziocinio...
Ma, dopotutto, l'essenza umana non si esaurisce nel raziocinio: esso equivale soltanto ad una ventesima parte del nostro vivere.
E quindi?... In conclusione che cosa sta tentando di comunicarci questo stranissimo tizio, che un momento afferma una cosa e il momento successivo la smonta completamente?
Dopo queste sue riflessioni, egli inizia a raccontarci qualcosa legato al suo passato. Lo farà senza seguire un preciso ordine: lo farà prendendo spunto dalla neve bagnata...
E io proseguirò in questa ardua, ma soddisfacente lettura! 😉
Per quanto concerne, invece, i miei "tentativi di scrittura", ho una buona notizia! Ho ricevuto una splendida recensione a cinque stelle sul canale di vendita Amazon, da parte di una carissima amica. È bello sapere che a qualcuno il tuo libro è piaciuto. Ancor più bello è scoprire che quel qualcuno ha rintracciato in esso le tue principali qualità e debolezze... ❤ Un'analisi della trama, quindi; ma anche un'analisi della mia personalità. 😊 Una recensione molto intima, che conserverò all'interno del "fascio" dei miei ricordi più belli e intensi... Grazie, cara amica. ❤😘
Eccovi il link!

https://www.amazon.it/Iside-Celeste-Valentina-Mandraccio-ebook/product-reviews/B073W2JC31/ref=dpx_acr_txt?showViewpoints=1

Qui sotto faccio uno dei miei pasticci, servendomi del famoso: "copia e incolla"! 😂 Dovete perdonarmi, ma io, con la tecnologia, ci azzecco proprio poco e niente! 😩😂
Iside e Celeste
il 10 gennaio 2018
Una persona l'ha trovato utile

mercoledì 10 gennaio 2018

"Memorie dal sottosuolo" di Dostoevskij

Ricominciare con la solita routine di vita quotidiana... 😨😧
No, non ce la posso fare!! 😩😁 Il tempo uggioso, poi, non viene certo in mio soccorso... 😩
Dopo le bellissime avventure di queste feste: le cene in famiglia, il compleanno del mio piccolo, la presentazione dei miei libri, non riesco proprio a rientrare mentalmente nella piattezza della vita quotidiana! 😧
Per non pensare alle noie, ho iniziato a leggere il romanzo di Dostoevskij (non mi sono ancora ripresa dalla delusione che ho provato nel terminare le ultime pagine de: "L'inganno"... È un po' come se quella storia fosse rimasta sospesa nella mia mente. Le avrei dato un finale diverso... Uffa!). Mi sta piacendo... Sì, assolutamente sì!
"Vi giuro, signori, che l'esser troppo consapevoli è una malattia, un'autentica, assoluta malattia." Una delle frasi che, al momento mi ha colpita di più.
Uno strano protagonista, che si definisce cattivo per il "semplice" fatto di esserlo sempre stato, ma di non essersene mai accorto...
Non è uno di quegli uomini pratici, di azione, no. Lui non si ferma di fronte ai "muri" che la vita, il più delle volte, ci innalza. Lui... Boh...
Pare una sorta di confessione. Il personaggio del grande Dostoevskij vuole raccontarci qualcosa o forse nulla di particolare e lo fa stabilendo da subito un rapporto con noi lettori. Interagisce con noi, ci interroga. 
È geniale! Avrei una gran voglia di stringere la mano allo scrittore russo e porgergli i miei più sentiti complimenti.
Ma, purtroppo, non mi è possibile, perciò continuo a leggere e a venerarlo, davvero.

sabato 6 gennaio 2018

La mia primissima giornata firmacopie 😊❤


Sono partita così, dalla casuccia dei miei genitori, con quel pacco tra le mani contenente alcune copie dei miei libri...
Mi sono lanciata verso l'ignoto. Non sapendo con certezza quanti lettori si sarebbero interessati ai miei manoscritti e tenendo in considerazione che il paese, in cui ha avuto luogo la piccola presentazione dei miei romanzi, non conta un grandissimo numero di abitanti (Calice è una piccola località dell'entroterra ligure come Giustenice, il posto in cui vivo), ho deciso di portare con me solamente una decina di manoscritti: cinque di "Iside e Celeste" e cinque di "Riflessi di coscienza".
Beh... Sono rimasta piacevolmente sorpresa! Contro ogni mia previsione (pessimista anche per una questione scaramantica... 😉), le poche copie sono volate via in un'ora e mezza o giù di lì! 😊
È stata una bellissima esperienza ed io ero molto emozionata: le gambe mi tremavano e anche la mano, ogni volta in cui si fermava sulla prima pagina per scrivere una dedica... 😕😊
Si è rivelata come una bella avventura: interrogata, di tanto in tanto, dai lettori e dalle lettrici e poi la sorta di dialogo inerente i miei manoscritti che si è instaurato tra me e la mia amica, seduta al mio fianco.
Bello davvero! 
La delicatezza e la cortesia dei miei nuovi lettori nel chiedermi una dedica e i loro sorrisi... Mi è piaciuto tutto e, quando mi è stato possibile, ho ricercato il contatto umano con loro, tramite un abbraccio (specialmente con coloro che conoscevo già) o con una vigorosa stretta di mano. 
Lo ammetto: inizialmente mi sono sentita un pesce fuor d'acqua! 😨 Non sono abituata a sedermi su "un trono" e a parlare dei miei libri e, quindi, di me... Ma, dopo un po', tutto ha preso a scorrere e si è giunti a parlare del più e del meno (grazie alla favolosa proprietaria del locale, che è stata in grado di mettermi a mio agio).
Bello, bello davvero! Ogni volta in cui scrivo (utilizzerò le parole di cui mi sono servita per descrivere la mia passione ad una lettrice): "è un po' come se mi accovacciassi in un giardino, per seminare ed accudire i miei sentimenti, le mie emozioni" e ieri, incontrando e scoprendo i miei lettori in carne e ossa, sono riuscita a raccogliere alcuni dei miei fiori... 
Quando scrivo, non penso mai al fatto che qualcuno potrebbe leggere le mie parole... È strano, ma ieri ho avuto una sorta di presa di coscienza! Da una parte mi eccita, dall'altra mi tramortisce... 😨😀 È tutto molto contraddittorio. Metto a nudo la mia anima e resta il solito interrogativo: e se poi non piaceranno le mie idee? E se poi il mio mondo interiore dovesse produrre sgomento tra i miei lettori?
Scrivere è una grossa, grossissima responsabilità. Bisogna avere coraggio!
Io non so se posso considerarmi coraggiosa o semplicemente un'irresponsabile... Direi più la seconda! 😁 Ma mi piace. Scrivere, per me, è come respirare e, giorno dopo giorno, è un atto che acquista sempre più importanza nella mia vita.
Quindi, sì, accetto tutti i pro e i contro che la scrittura potrebbe generare attorno alla mia persona. Se si ama realmente qualcosa o qualcuno niente e nessuno ci dovrà fermare! Nemmeno le nostre ansie, i nostri timori. 😊

Oggi pomeriggio, dopo l'intensa giornata di ieri, ho deciso di rilassarmi un po' e così ho avuto modo di terminare la lettura de "L'inganno" di Thomas Cullinan.
Che finale! 😩😟 Ovviamente non vi rivelerò tutti i dettagli per non privarvi della possibilità di scoprirli in autonomia, ma... Mi sarei attesa un colpo di scena: una motivazione più losca riguardo all'arrivo del caporale presso il collegio femminile... E, invece... Un finale, a mio parere, molto molto piatto e deludente. 😟 Tant'è vero che ho esclamato, tra me e me: "Nooo!"
Mio marito, oltretutto, mi ha lanciato uno dei suoi sguardi perplessi... 😅
Ci sono rimasta proprio male! Scritto benissimo fino all'ultima pagina, ma, secondo il mio modesto parere, è mancato qualcosa... Ho sopravvalutato il caporale e, alla fine, sono arrivata a provare pietà nei suoi stessi confronti. Sono triste, davvero. 😟
Ma, nel complesso, il libro mi è piaciuto.
E ora non mi resta che dedicarmi al mio secondo acquisto di Natale: "Memorie dal sottosuolo" del mio adorato Dostoevskij.

mercoledì 3 gennaio 2018

"Pronta?..." 😥😊

Sto ultimando tutti i preparativi in vista di domani... Domani il mio pulcino festeggerà il suo settimo compleanno. ❤
Nel pomeriggio ho aiutato mio marito a preparare tre vassoi di simpatici stuzzichini per la cena e questa mattina mi sono potuta dedicare al dolce. 😊 I dolci sono la mia passione: amo mangiarli, ma preferisco cucinarli. 😊
E, intanto, mentre terminiamo gli ultimi compiti delle vacanze, o nell'istante in cui sto spalmando la crema pasticcera sul primo strato della mia torta, mi viene da pensare: "Sarò pronta per la mia prima presentazione?" 😨😁
Poi accendo whatsapp e la mia amica mi domanda: "Pronta?" 😁
Boh, a dire il vero, non ne ho idea. 😕 È da parecchi anni che non parlo in pubblico (dal 2009: anno della mia laurea...) e, quindi...
Non amo stare al centro dell'attenzione, ma farò del mio meglio per stare in mezzo alle persone (si spera di raggiungere un buon numero di visitatori...). Mi mostrerò cordiale e semplice: non sarà necessario recitare per risultarlo. 😉😀
Un sorriso stampato sulle labbra (quello che mi caratterizza quotidianamente) e niente... Attenderò di espormi e, se mi verrà concessa l'opportunità, tenterò di spiegare ciò che mi anima ogni volta in cui sono in procinto di scrivere. Sarà molto difficile riuscire a trovare le parole giuste per descrivere l'immensa passione che nutro per la scrittura, ma ci proverò, sperando di non iniziare a parlare con un vocino tremolante e pieno zeppo di emozione...
O forse sì! Forse sarà proprio così che dovrà andare: sarei me stessa, potrei trasmettere tutto l'amore che ci metto... ❤
Andrà come deve andare e non forzerò le cose. Sarò semplicemente me stessa con i miei dubbi e le mie ansie, con la mia timida determinazione e la mia voglia di vivere e di emozionare.
"Basta credere in te stessa, ma!", mi ha ricordato qualche giorno fa mio figlio, mentre ci trovavamo a tavola: io, lui e i miei mille timori. 😵😁
So che la mia strada è ancora ricca di ostacoli e di prove da superare, ma sono ostinata a volerla percorrere, nonostante tutto. 😊
Credo che, a questo punto, l'ansia non riesca a gestirmi! 😂 No, scherzi a parte, so già per certo che domani sera non sarò in grado di chiudere occhio (come mi capitava, dopotutto, prima di ogni esame universitario) e la mia amica si è offerta come mia personale valvola di sfogo per scaricarle tutta la tensione che accumulerò entro domani! 😂 Che bello! Avere una vera amica. 😊❤
Mi fa paura il mettermi in gioco, ma mi sento viva. Ne avevo un gran bisogno: di adrenalina, del terrore di fare una figuraccia. 😕😂
Ora voglio cambiare argomento!
"L'inganno"... Mi avvicino, "gustandomelo" sempre di più, al suo finale e scopro che Miss Harriet, durante un momento di sbronza, racconta degli strani episodi verificatisi tra la sorella, Martha e il loro fratello, Robert (a detta di Martha defunto durante la guerra).
Mezze parole che mi fanno nutrire dei sospetti circa un rapporto di natura incestuosa tra i due... 😕 Non riesco a capire per quale motivo Martha sia additata da Harriet come la vera causa della scomparsa del fratello...
Dulcis in fundo: al caporale è stata amputata una gamba. Miss Martha lo ha operato e si è servita di un paio di bottiglie di vino come anestetizzante... 😨
Non so nemmeno se l'operazione fosse davvero inevitabile per salvargli la vita o se Miss Martha si sia "semplicemente" vendicata nei confronti del caporale a causa della sua pessima condotta nei riguardi delle ragazzine del collegio o per chissà quale altro motivo...
È tutto molto vago. Discorsi che non vengono completati, mezze parole sospese in aria e il falso perbenismo di Miss Martha. È tutto molto inquietante. Le signorine Farnsworth devono nascondere diversi segretucci... E il caporale, forse, si rivelerà come una punizione per le due donne? Per il momento, tuttavia, è lui ad aver subito il maggior danno... Vediamo che cosa succederà. 😯😊