mercoledì 10 gennaio 2018

"Memorie dal sottosuolo" di Dostoevskij

Ricominciare con la solita routine di vita quotidiana... 😨😧
No, non ce la posso fare!! 😩😁 Il tempo uggioso, poi, non viene certo in mio soccorso... 😩
Dopo le bellissime avventure di queste feste: le cene in famiglia, il compleanno del mio piccolo, la presentazione dei miei libri, non riesco proprio a rientrare mentalmente nella piattezza della vita quotidiana! 😧
Per non pensare alle noie, ho iniziato a leggere il romanzo di Dostoevskij (non mi sono ancora ripresa dalla delusione che ho provato nel terminare le ultime pagine de: "L'inganno"... È un po' come se quella storia fosse rimasta sospesa nella mia mente. Le avrei dato un finale diverso... Uffa!). Mi sta piacendo... Sì, assolutamente sì!
"Vi giuro, signori, che l'esser troppo consapevoli è una malattia, un'autentica, assoluta malattia." Una delle frasi che, al momento mi ha colpita di più.
Uno strano protagonista, che si definisce cattivo per il "semplice" fatto di esserlo sempre stato, ma di non essersene mai accorto...
Non è uno di quegli uomini pratici, di azione, no. Lui non si ferma di fronte ai "muri" che la vita, il più delle volte, ci innalza. Lui... Boh...
Pare una sorta di confessione. Il personaggio del grande Dostoevskij vuole raccontarci qualcosa o forse nulla di particolare e lo fa stabilendo da subito un rapporto con noi lettori. Interagisce con noi, ci interroga. 
È geniale! Avrei una gran voglia di stringere la mano allo scrittore russo e porgergli i miei più sentiti complimenti.
Ma, purtroppo, non mi è possibile, perciò continuo a leggere e a venerarlo, davvero.

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