mercoledì 29 novembre 2017

Saune e aforisma... 😊

Stamattina mi sarei recata al mio abitudinario impegno quotidiano con indosso un accappatoio ed infradito ai piedi!... 😂
Peccato che sia terminata la mia vacanza presso la meravigliosa spa in cui ho trascorso quattro magici e rilassanti giorni, in occasione del mio compleanno, insieme ai miei famigliari.
Dalla sauna mediterranea (dove per poco non mi giocavo mia suocera a causa di un calo di pressione...😕😂) alla terribile sauna finlandese: si sfioravano i 90 gradi centigradi e al termine della "sofferenza" urgeva un bagno ghiacciato (ovvero il "frigidarium". In più, mio marito si divertiva a lanciarmi cubetti di ghiaccio... Va beh...😩😂).
E poi ho fatto il mio ingresso nel "calidarium", ossia i bagni turchi: nel vapore intenso che si sprigionava in quella stanza non riuscivo ad avvertire la presenza di altri ospiti e annaspavo finché non mi si sono parate davanti agli occhi alcune nudità maschili!!  😕😂
Un sederone dalla peluria scura ben in vista a pochi centimetri dal mio volto. Ho abbassato lo sguardo e ho scoperto che mio marito si stava sganasciando dalle risate per via della mia istantanea reazione oculare... 😂😂
E poi le acque termali e le diverse piscine con l'idromassaggio... Tutto favoloso! ❤
Il cibo delizioso e i buffet strabordanti di dolci, marmellate e formaggi buonissimi e dall'aspetto davvero curato ed invitante.
Non ho mai visto mio figlio mangiare con tanto gusto e, inoltre, durante le sue visite al buffet, ha fatto amicizia con quasi tutto il personale dell'hotel e ieri, poco prima della nostra sofferta partenza, ha voluto salutare il giovane chef addetto alle colazioni, regalandogli un biglietto scritto con la sua manina. Il ragazzo lo ha letto e poi si sono abbracciati davanti alle cucine dell'albergo. E io mi sono commossa e ho versato due lacrime... Eh già... 😩😊
Mio figlio è dolce e si affeziona alle persone (mi ricorda tanto me...❤).
Infine ho deciso di acquistare un libro, pubblicizzato dall'albergo, che si intitola: "Dalla mente al cuore" di Franz X. Bühler.
È una raccolta di consigli per allontanare la negatività del quotidiano: un invito ad esaltare le nostre azioni corrette invece di fissarci sugli inevitabili sbagli che si commettono. È interessante, davvero. Sfidando il mio stomaco, ne ho letto una cinquantina di pagine durante il rientro, mentre mio marito si trovava alla guida.
Ho messo momentaneamente da parte il libro di Virginia Woolf, ma oggi riprenderò a leggerlo e poi... Dulcis in fundo: un mio aforisma è stato scelto per la rubrica di un editore!! Purtroppo non verrà riportato il mio nominativo accanto ad esso perché... Perché sono tendenzialmente una cretina! Ohps! No, no, ritiro tutto: in fondo devo valutare i miei gesti positivi... 😂 Comunque, stavo dicendo che a causa di una mia omissione (mi sono "solamente" scordata di indicare il mio nome e cognome nel momento dell'invio dell'aforisma... 😠), non comparirà la mia firma, ma... Sarà presentato come un aforisma di Cesare!! 😁 Eh sì... Perché l'editore, giustamente, si è basato sul nominativo presente sul mio indirizzo email e lì è riportato il nome del mio Cesare! 😊
Credo che le cose capitino perché dovevano capitare e che vadano in un certo verso proprio perché seguono una sorta di piano. No, non sto delirando! 😂 Il fatto è che quella frase era stata formulata proprio da mio figlio, Cesare e mi aveva rapita particolarmente. Io non ho fatto altro che riportarla, arricchendola con qualche termine in più (rispettando il numero massimo di battute). 
E così siamo stati scelti e il 4 dicembre la rubrica dell'editore verrà presentata a Roma. Sono stata invitata, ma, purtroppo, a causa della distanza e dei miei impegni lavorativi, non potrò unirmi a questo evento. Sicuramente la pubblicizzerò su facebook e vi mostrerò il nostro dolce aforisma... 😉
P.s. Durante la mia vacanza sono riuscita a terminare le correzioni al mio ultimo libro e da domani procederò a rompere le scatole a un buon numero di editori non a pagamento! 😁
Inoltre, sto portando avanti la mia idea, all'interno del mio nuovo manoscritto: per ora è in fase di concepimento, poi vi saprò dire... Comunque, MI PIACEEE! 😂

venerdì 24 novembre 2017

30 anni

Si avvicinano i miei trent'anni...
Alle ore 17.25 del 25 novembre di trent'anni fa mia madre mi partoriva, senza troppe complicazioni, tra i lampi e i fulmini di una giornata piovosa.
Ho una famiglia tutta mia: un bimbo testardo quanto me e stupendo di sei anni, un marito dolce e comprensivo ed una cagnolina simpatica e affettuosa.
Certo... Dal punto di vista lavorativo non mi sento ancora pienamente realizzata, ma tiriamo avanti! 😁
Ricordo perfettamente la domanda che mi rivolse il mio professore di filosofia del liceo, durante un viaggio per visitare l'università San Raffaele di Milano (il mio insegnante sperava che io mi iscrivessi lì per il mio percorso di studi in filosofia).
"Che cosa vuoi fare da grande? Dove ti vedi impegnata tra una decina/ventina d'anni?", mi chiese, con occhi fissi sulla strada di fronte a sé.
"Ad insegnare filosofia in un liceo, oppure a scrivere...", risposi senza la minima esitazione.
Credo che mi stessi riferendo alla scrittura di testi filosofici.
E, invece, la mia laurea in filosofia non mi ha condotta dietro ad una cattedra e nemmeno a pubblicare opere filosofiche... 
Ho scritto alcuni romanzi e, al momento, solo due di essi sono stati pubblicati. Il mio thriller: "Riflessi di Coscienza", che manifesta il mio lato oscuro e i miei timori attraverso una storia totalmente inventata (seppur ispirata ad un fatto di cronaca nera realmente accaduto, quando ero un'adolescente).
E, infine, il mio dolce e malinconico "Iside e Celeste", che esprime la mia cocciutaggine e il mio costante bisogno di amare ed essere amata. ❤
E niente... Ciò che conta, secondo me, è lasciare un segno di sé e della propria passione. Penso di aver iniziato a farlo...
Il mio terzo racconto, come ho già accennato, è stato scartato e il mio quarto romanzo è in fase di consultazione da parte del mio editore. Incrocio le dita... 😧😊
Il mio quinto racconto sta ancora subendo alcune piccole modifiche e poi, anche "lui" si allontenerà da me per "crescere" o per fare ritorno dalla sua ideatrice (spero vivamente nella prima possibilità...). Ho utilizzato appositamente il pronome soggetto "lui" perché per me è così: ogni mia storia nasce, cresce e si evolve, oppure si spegne. 
La scrittura è come un parto: il generare un racconto, che viene concepito all'interno della propria mente e non solo... Si crea dall'unione di mente, cuore e corpo. Sì, anche il corpo viene coinvolto: ogni volta in cui scrivo, il cuore mi batte forte e l'adrenalina si impadronisce di me. E poi ti auguri (come per un figlio) che il frutto del tuo impegno riesca a districarsi tra i numerosi e inevitabili ostacoli che incontrerà lungo il difficile cammino della vita...
Gioie, dolori, frustrazioni, eccitazione si combinano in una nuova storia di fantasia su un sottofondo di emozioni vere e irripetibili nella loro unicità.
Scrivo e scriverò anche tra altri 10/20 anni! E domani, per festeggiare il mio compleanno (che trascorrerò con la mia famiglia presso un meraviglioso centro termale), oltre a spendere delle ore bellissime con i miei cari, mi dedicherò alla nuova idea che mi frulla nella testa, poi studierò (ho già aggiunto nella valigia le mie lezioni di neuropsicologia riguardo ai disturbi della personalità) e, naturalmente, proseguirò la mia lettura del momento, ossia: "Al faro", di Virginia Woolf... Insomma, farò ciò che più mi piace! 😊 ❤

mercoledì 22 novembre 2017

Notte insonne e "Al faro" di Virginia Woolf

Forse una cena troppo calorica, forse "l'accesso" di una nuova idea nella mia mente... Diverse motivazioni (unite all'irrequietezza notturna di mio figlio, il quale, piombando nel mio letto, non ha fatto altro che prendermi a calci, durante un suo incubo... 😨😁) mi hanno costretta a restare ad occhi spalancati e vigili, questa notte... 😩
Tralasciando il particolare dell'abbondante pasto, ho trascorso una notte quasi priva di sonno per via della mia idea...
Ho iniziato a scrivere un nuovo racconto giusto ieri pomeriggio. Ero cupa, perciò ne ho sentito il bisogno e ho abbozzato il mio incipit.
Questa volta vorrei basarmi su una storia reale. Una vicenda che ha interessato la mia nonna materna. Non mi è stato possibile conoscerla di persona, perciò, attraverso i racconti di mia madre, desidero "ricostruire" alcuni momenti della sua vita e uno in particolare, legato a suo fratello...
È il mio modo di riportarla qui, da me, per poterla osservare con la potenza dell'immaginazione; per poterla ringraziare. La sua forza e la sua determinazione le hanno permesso di superare più eventi drammatici e vorrei trarne un elogio alla sua tenacia e al suo buon cuore.
Ho buttato di getto il mio incipit e ora attendo altri elementi. Chiaramente dove non mi sarà possibile conoscere il reale, mi lascerò guidare dalla fantasia, sperando le sia gradita dal posto in cui si trova... ❤
E intanto mi sto dedicando alla lettura di: "Al faro" di Virginia Woolf.


Una lettura, a mio parere, molto complicata a causa degli innumerevoli feedback. 
La signora Ramsay è una donna forte, con il compito di trasmettere parte della sua sicurezza al marito, un insegnante di filosofia. Mi viene naturale pensare: "dietro ad ogni grande uomo c'è una grande donna"... 😊 
La donna deve accudire la bellezza di otto figli e pare che tutti la amino (persino una certa pittrice...). 
"La natura," aveva detto una volta Bankes, nel sentirla parlare al telefono, commosso da quella voce che gli stava semplicemente dando un'informazione sull'orario dei treni, "non ne ha molta di quell'argilla con cui ha fatto lei." Uno dei pensieri del signor Bankes riguardo alla signora Ramsay. ❤ Parole splendide, che ogni donna vorrebbe sentirsi dire.
Chissà che cosa dovrò ancora scoprire sul conto di questa donna... Vado a leggere!

domenica 19 novembre 2017

"Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi

"Il mistero del diamante", "Atom-crack", "La piattaforma" e "Incubi" sono le ultime storie raccolte nel libro: "Incubi. 13 storie per non dormire".
Ne "Il mistero del diamante" si assiste ad un efferato omicidio e tutto ruota attorno alla presenza di un diamante maledetto... Il racconto termina con un'aporia (come, dopotutto, ogni storia del misterioso libro di Maggi): non esiste una spiegazione logica e razionale... Si tratta di eventi inspiegabili, tutto qui! Tutto qui?? 😠 Io ho provato rabbia più e più volte!! 😠😁 Al termine del racconto, ho cercato di formulare una mia possibile spiegazione degli eventi, ma... Nulla!
È proprio questo uno dei motivi per cui mi sono sentita attirata e risucchiata da questi cupi racconti: l'assenza di chiarimenti. Sta a noi lettori interpretare e decidere cosa pensare riguardo a questi incubi.
"Atom-crack" non mi ha coinvolta particolarmente. "Una macchina da scrivere che tramutava in fatti reali tutto quello che scriveva", con questa citazione sintetizzo il racconto. No, voglio essere sincera: questa storia non mi ha entusiasmata.
"La piattaforma" si presenta come una corrispondenza tra moglie e marito, impegnato per l'appunto su una piattaforma dispersa nell'Oceano Pacifico. Uno scambio di informazioni inquietante ed una presenza aliena in agguato, dagli abissi...
Nelle note finali dell'autore è presente un saggio consiglio: "è sempre meglio lasciar perdere quando ci si imbatte in qualcosa che è più grande di noi." Consiglio che Norm, il protagonista della vicenda, non ha seguito. La sete di conoscenza (e di denaro) lo ha spinto ad intraprendere questa pericolosa e claustrofobica avventura nell'oceano, a grande distanza dai suoi famigliari.
E, infine, "Incubi": il racconto conclusivo. Paul Castle è il protagonista e non sembra nemmeno umano: uccide senza scrupoli, senza pietà. Apatico, squilibrato, stermina chiunque non sia in grado di "sognare"... 
Inizialmente questo racconto non mi è piaciuto, anzi... Ho provato un certo fastidio, o meglio: "un pizzicorio" (restando in tema e utilizzando un'espressione legata al sadico Paul Castle), ma sul finale sono riuscita a cambiare idea e un po' di giustizia è stata fatta! 😊
L'epilogo stesso riporta un incubo. "Quando nel corso della nostra vita si prova un'emozione, un sentimento, un dispiacere o un dolore si è in qualche modo purificati da quelle sensazioni; e lo stesso vale per tutta quella serie di emozioni che si "vivono" durante queste oniriche aberrazioni notturne."
Quindi, secondo l'autore del libro, gli incubi avrebbero un'azione purificatrice?! Essi ci permetterebbero di "sfogare" le nostre emozioni negative e ci garantirebbero un po' di pace al risveglio.
"Un romanzo è scritto bene se il lettore, nel momento in cui sta leggendo, non si accorge di leggere." La prefazione che accompagna i racconti di Stephen King, nel libro: "Scheletri"; la prefazione che ha spinto Mirco Maggi ad animare i suoi racconti. Sì, perché le sue storie riescono a vivere anche tenendo le distanze dal loro creatore. 😊 
E ora non mi resta che proseguire nei miei studi: tra disturbi schizofrenici, dell'umore e della personalità... Nell'attesa del secondo test per ottenere il mio attestato di partecipazione al corso di neuropsicologia. 😉😊
Ah! Il mio "Iside e Celeste" è arrivato a collocarsi al 55° posto all'interno della classifica dei bestseller di narrativa italiana rosa, su ibs!! 😊
Vi presento uno dei miei ultimi acquisti, che mi accompagnerà nei miei momenti di lettura e di scrittura...❤

martedì 14 novembre 2017

Test, intervista, lettura, scrittura e la mia cara amica ❤

Dunque... Da dove cominciare? Ah, sì, giusto! Ho superato brillantemente il mio primo test di neuropsicologia! 😊 Cito testualmente ciò che mi è stato riferito: "Il risultato del primo test è eccellente, poichè le risposte date sono tutte corrette, rispondono senza uscire fuori tema e hanno rispettato il limite imposto di 3 righe."
Il mio primo step: superato! 😉😀 E ora non mi resta che continuare a studiare: superata la parte strettamente anatomica e medica, ora potrò dedicarmi alla psicologia cognitiva. Ricordo di aver sostenuto un esame all'università proprio riguardo a questa branca della psicologia... Era andato alla grande! 😊 Spero che mi possa tornare utile nella mia nuova ed eccitante avventura di studi... Ah! Ho pianificato di proseguire nell'ambito della psicologia clinica. 😉
Ecco un mio caro ricordo di studi... Otto anni fa mi laureavo a pieni voti in filosofia psico-pedagogica... 😟😀

Punto 2: la mia intervista di sabato. Ne ho già parlato a grandi linee, comunque si è rivelata una bella esperienza: sono rimasta incollata al mio tablet per tre ore di fila, tentando di rispondere il più velocemente possibile (e nel modo più esaustivo) alle diverse domande che mi sono state rivolte. Lo ammetto: a volte dico troppo... Mi lascio coinvolgere dalle mie forti emozioni e confesso tutto ciò che penso, tenendo in considerazione il mio punto di vista (sempre nel rispetto degli altri, si intende...), lasciando galoppare il mio stato d'animo e tentando di far emergere la profondità che sento di possedere; ma molti miei interlocutori potrebbero scambiarmi per una pazza svitata, o, ancor peggio, per una leccaculo che mette in scena atteggiamenti eccessivamente melensi... No! Non sono una leccaculo! Sono fatta così: forse pecco di immaturità, questo sì, ma sono me stessa: una persona fondamentalmente romantica e decisamente troppo passionale... 😩😀
Forse, crescendo, cambierò ed insisterò sulle mie passioni esclusivamente all'interno dei miei racconti... È che io odio l'apatia! Comunque, ci lavorerò su...
3) La mia lettura del libro: "Incubi. 13 storie per non dormire" sta procedendo, a rilento, ma sta procedendo!
Ho letto il racconto: "Plaything (il giocattolo)". "Frrr, frrr, frrr" è il rumore che emette lo strano giochino maledetto... Un rumore che ti accompagna lungo tutto il racconto e, quando meno te lo aspetti: "Frrr, frrr, frrr"! Interessante l'utilizzo di questa onomatopea: questo balocco, con la sua demoniaca presenza, ha il potere di trapanare il cervello del lettore. Tuttavia, all'interno di questo brano, non ho rinvenuto la profondità e lo spunto di riflessione contenuti negli altri racconti.
Il racconto successivo si intitola: "Lettera" e credo che raccolga la frase più bella dell'opera: "L'amore è una cosa che non ha limiti. È l'unico spazio infinito che può stare in eterno nei nostri cuori e nella nostra mente. Non ha spie rosse che ne indicano la "riserva"". Bella... 😍 L'amore è l'unica energia che dura in eterno: nel tempo e nello spazio. ❤
"La tana del lupo" mi ha entusiasmata. "E ho scelto la vita, l'amore, la musica. Sono veramente ricco, anzi l'uomo più ricco della terra. Io amo." Altra bellissima citazione, tratta da questo brano.
La sete di giustizia prosegue nella storia: "Il tempio della mente", dove un saggio sensei consiglia al suo allievo di compiere ogni suo gesto come se non gli venisse mai più offerta la possibilità di ripeterlo... Insomma: vivere pensando alla morte, alla caducità della vita. Un insegnamento davvero difficile da mettere in pratica!
Infine, ho letto: "Il mistero del diamante". Elementi soprannaturali dominano il racconto: un diamante maledetto e un sogno premonitore... Una  bella ed eccitante storia di intrattenimento, ma anche in essa non ho avvertito l'impulso a riflettere e a pormi interrogativi di natura etica. 
Punto 4: la mia scrittura. 😁 Sto "inseguendo" il mio solito e quinto romanzo... Mi sono immersa in una difficile ricerca. La ricerca della parola giusta: della sfumatura migliore, in base al sentimento che desidero far emergere. Staremo a vedere... 
Ultimo punto, ma non in quanto ad importanza (solo per una questione di rispetto degli avvenimenti cronologici 😆): la mia amica. Finalmente siamo riuscite ad incontrarci per un caffé! Stamattina ho messo da parte i miei appunti di neuropsicologia e il mio tablet per disporre due tazzine colme di caffé bollente ed amaro (come piace a te) sulla penisola in granito del mio piccolo salotto e lì ci siamo scambiate due parole in tutta intimità. Mi piace parlare con te! 😉 So che potrei anche non parlare, senza che tu me ne faccia una colpa, perché siamo simili: viviamo nei nostri piccoli mondi e non ci piace parlare di uno e dell'altro. Ci piace conoscerci, ci piace indagare all'interno dei nostri sentimenti. È bello. Essere se stessi! 😊❤

venerdì 10 novembre 2017

La mia intervista: domani, dalle h. 17.00 alle h. 20.00! 😊


Con giveaway! 😊

"Sogni per il futuro?"
"Il mio sogno sarebbe quello di potermi dedicare esclusivamente alla scrittura e alla lettura, facendo in questo modo ciò che mi piace realmente e avendo così più tempo libero da dedicare alla mia famiglia."
Questa è stata una delle mie risposte durante la magnifica intervista di ieri pomeriggio, organizzata da un gruppo di mie compagne di letture e di scrittura.
È stato tutto così speciale! Mi sono sentita al centro dell'attenzione per tre ore di fila e sono stata sommersa da mille quesiti! 😨😁
Ero eccitata. Mi è stata offerta la possibilità di "venire allo scoperto". Vorrei proporre alcune delle domande che mi sono state rivolte in questa bellissima esperienza.
"Che cosa non deve mancare, secondo te, in un racconto?"
"Il sentimento: che sia sofferenza acuta o gioia sfrenata. La cosa importante è la sincerità del sentimento."
"Che cosa hai provato quando hai scritto la parola "fine" ai tuoi libri?"
"Quando ho messo la parola "fine" ai miei libri, ho fatto un sospiro di sollievo perché ho finito di "dar voce" alla mia anima, ma, al tempo stesso, una domanda mi ha assillata: "e mo che scrivo?..." 😁
"Puoi dirmi qualcosa di te?"
"Sono una mamma che scrive per passione. Scrivo per conoscermi e per mostrare la mia parte più profonda alle altre persone. Credo nella forza dell'amore e sono costantemente alla ricerca di un po' di giustizia: queste mie caratteristiche emergono sia nel mio thriller che nel mio rosa. Vorrei comunicare amore e speranza anche nelle situazioni più difficili, anche all'interno di un thriller dai colori tetri..."

martedì 7 novembre 2017

Test di neuropsicologia e "Incubi. 13 storie per non dormire" di Mirco Maggi

Sto studiando le mie prime quattro lezioni di neuropsicologia. 😊
Difficile, ma interessante. La prima parte del corso si basa essenzialmente sull'anatomia del sistema nervoso e devo ammettere che non è per nulla semplice ricordarsi tutti i nervi o le patologie proprie del sistema... 😨😁Tutti gli esami neurologici: EEG, ENG, TC ecc... 
Comunque, mi sto dando da fare e non appena trovo cinque minuti liberi, mi dedico al mio studio! 😀 Dovrò affrontare un primo test, questa settimana.
Dalla quinta lezione fino al termine del corso verranno trattati argomenti più psicologici: cognitivismo, depressione, attacchi di panico e altri disturbi legati alla psiche (senza una specifica correlazione ai meccanismi fisiologici). Argomenti, per me, ancor più interessanti e poi, avendo già sostenuto diversi esami in materia di psicologia, pedagogia e psicopedagogia (durante i miei anni universitari), mi trovo avvantaggiata nel proseguire questa mia nuova avventura di studio! 😊
Lo faccio per me stessa e poi, certo, per arricchire il mio curriculum vitae.
I miei spazi destinati alla lettura si sono drasticamente rimpiccioliti, tuttavia sto continuando a provare curiosità ed interesse per la raccolta di storie di Mirco Maggi, intitolata: "Incubi. 13 storie per non dormire".
"Le foglie bianche" è il terzo racconto del libro ed ha come protagonista una chiave dall'impugnatura a forma di mezzaluna. Una chiave sbucata direttamente dalla bocca dell'inferno... Anche in questo racconto l'elemento horror e soprannaturale, sul finale, acquista connotazioni reali e induce il lettore a riflettere circa la crudeltà umana e le svariate ingiustizie che coesistono sulla Terra...
Particolare davvero il racconto: "La finestra". Mi è piaciuto. Non si presenta come un horror e non vi sono spettacolari colpi di scena (per questo, a mio parere, si distacca molto dai racconti che ho letto fino ad ora); viene descritta la soffocante e palpabile sofferenza di un uomo che sta per perdere la moglie...
"Sarebbe rimasto ad aspettare il risveglio della moglie e, se per caso non si fosse svegliata in un lasso di tempo ragionevole per la sua integrità mentale, sarebbe andato a casa e si sarebbe sparato con la sua Walther P38 direttamente al cuore..." 
È una storia triste, struggente. È amore. Quel sentimento puro senza il quale non puoi andare avanti... Mi ha commossa, moltissimo.
L'ultima storia che ho letto: "Un grande amore". L'autore approda nuovamente al genere horror: morti viventi e punizioni "inferno-divine"... 
Mi piace la brama di giustizia che permea ogni racconto e poi, il Pub Story's deve essere un locale strepitoso! 😊 Non è giusto: vorrei unirmi anche io alla clientela di questo locale dalle insegne al neon rosa e prepararmi ad ascoltare le storie più misteriose e inspiegabili, alle quali si tenta di offrire una spiegazione più razionale possibile, anche se la ragione non ci azzecca nulla... 😉

venerdì 3 novembre 2017

Ho smesso di fumare! 😑😊

È da lunedì mattina che non tocco una sigaretta... 
Non che fossi una fumatrice incallita, però... Mi fumavo le mie cinque o sei sigarette al giorno. Ero quasi convinta che potessero arrivare in mio soccorso nel tentativo di rilassarmi un po'; ma, soprattutto, esse rappresentavano il mio momento di trasgressione dalle regole della quotidianità.
E ora non fumo più...
L'ho letto diversi anni fa (quindi non ne ho un ricordo così limpido), ma mi sembra di seguire i passi di Zeno Cosini, il protagonista de: "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo.
Zeno Cosini, alla stregua del suo ideatore, presentava il vizio del fumo.
Il personaggio si fece persino rinchiudere in una clinica privata per provare a tenere quel suo viziaccio il più lontano possibile da sé, tuttavia, egli non fu in grado di smettere.
Lo stesso Italo Svevo incontrò molte difficoltà nell'abbandono della sigaretta.
Al liceo mi ero cimentata in un compito molto divertente: avevo immaginato di fare un'intervista a questo grande scrittore e mi ero servita di alcune parole in Friulano (il dialetto della sua terra natia) per fargli "vuotare il sacco" circa le sue problematiche legate al fumo! 😁
Io ho smesso. La mia principale motivazione: non volevo più dipendere da un banalissimo oggetto; anzi, mi correggo: un miscuglio di sostanze che facilita la comparsa del cancro polmonare, o alla gola e di molte altre patologie gravi.
Certo, non sto brillando per la mia consueta indole "pacifica", in questi ultimi giorni... 😕😁
Sono nervosa, elettrica e scatto per un nonnulla! 😟
Ma passerà... E, forse, ho scelto anche il momento migliore per smettere. Uno dei periodi per me più difficili. Per la prima volta il mio editore ha rifiutato un mio manoscritto (il quarto in ordine di scrittura) e ora non mi resta che sperare nel mio terzo romanzo, inviato a breve distanza da quello bocciato.
Il mio quinto elaborato, invece, è ancora in fase di correzione e di rifinitura! 😊
Già... Ho subito una prima sconfitta nell'ambito della scrittura. 😟 Ho fatto una cavolata: avevo buttato giù quel racconto senza il mio cuore, lasciandomi trasportare, sballottare e fagocitare dal mare in burrasca che avevo alle spalle...
E va beh... La cronaca di una morte annunciata, senza dubbio.
Spero solamente che il mio pessimo elaborato non vada a pregiudicare i manoscritti che lo seguiranno...
Comunque, stavo dicendo che questo potrebbe risultare il periodo migliore per il mio abbandono della nicotina proprio perché manifesta tutte le caratteristiche per essere eletto come "il peggiore": lo stress è alle stelle in molti frangenti e se sarò in grado di superare questa dura prova di resistenza ad una boccata di fumo, beh... Sono a cavallo! 😂 Oh mamma, ora che ne ho parlato, mi viene una gran voglia di accendermi una sigaretta... No, non posso! Devo desistere! 😩😁
Altro motivo di stress: il mio impegno mattutino, ultimamente, mi sta assorbendo più del solito e così il tempo da dedicare alla lettura, alle mie correzioni e allo studio delle mie lezioni di neuropsicologia (l'esame incombe...😨😁) scarseggia sempre di più!
Direi che è il momento peggiore per smettere di fumare (non lo avevo ancora detto, per caso?... 😁), ma, una volta affrontata la tempesta, dopo non mi rimarrà altro da fare che contemplarmi una suggestiva alba o un romantico tramonto, accovacciata sulla sabbia tiepida. ❤
Ora scappo perché voglio proseguire nel mio studio! P.s. Ho acquistato "Al faro" di Virgina Woolf: non vedo l'ora di iniziare a leggerlo e, nel frattempo, continuo i racconti horror di Maggi.
Uno scrittore mi ha fornito un suo parere circa il mio "Iside e Celeste", ritenendo ridicola la ripetizione della lettera iniziale di una parola ogni volta in cui desidero far balbettare i miei personaggi, a causa dell'emozione.
Mmm... Forse tenterò di non farmi prendere troppo la mano in questa modalità di espressione dei protagonisti; tuttavia, nonostante la mia inesperienza, credo che ogni scrittore debba essere libero di utilizzare una propria personale tecnica. Certo, alcuni difetti vanno smussati, ma determinate imprecisioni, a mio parere, rendono unico/a un autore, un'autrice.
Detto ciò, continuo a ringraziare lo scrittore per i consigli ricevuti.
L'umiltà è il presupposto essenziale per imboccare la strada della crescita e del miglioramento... ❤