venerdì 3 novembre 2017

Ho smesso di fumare! 😑😊

È da lunedì mattina che non tocco una sigaretta... 
Non che fossi una fumatrice incallita, però... Mi fumavo le mie cinque o sei sigarette al giorno. Ero quasi convinta che potessero arrivare in mio soccorso nel tentativo di rilassarmi un po'; ma, soprattutto, esse rappresentavano il mio momento di trasgressione dalle regole della quotidianità.
E ora non fumo più...
L'ho letto diversi anni fa (quindi non ne ho un ricordo così limpido), ma mi sembra di seguire i passi di Zeno Cosini, il protagonista de: "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo.
Zeno Cosini, alla stregua del suo ideatore, presentava il vizio del fumo.
Il personaggio si fece persino rinchiudere in una clinica privata per provare a tenere quel suo viziaccio il più lontano possibile da sé, tuttavia, egli non fu in grado di smettere.
Lo stesso Italo Svevo incontrò molte difficoltà nell'abbandono della sigaretta.
Al liceo mi ero cimentata in un compito molto divertente: avevo immaginato di fare un'intervista a questo grande scrittore e mi ero servita di alcune parole in Friulano (il dialetto della sua terra natia) per fargli "vuotare il sacco" circa le sue problematiche legate al fumo! 😁
Io ho smesso. La mia principale motivazione: non volevo più dipendere da un banalissimo oggetto; anzi, mi correggo: un miscuglio di sostanze che facilita la comparsa del cancro polmonare, o alla gola e di molte altre patologie gravi.
Certo, non sto brillando per la mia consueta indole "pacifica", in questi ultimi giorni... 😕😁
Sono nervosa, elettrica e scatto per un nonnulla! 😟
Ma passerà... E, forse, ho scelto anche il momento migliore per smettere. Uno dei periodi per me più difficili. Per la prima volta il mio editore ha rifiutato un mio manoscritto (il quarto in ordine di scrittura) e ora non mi resta che sperare nel mio terzo romanzo, inviato a breve distanza da quello bocciato.
Il mio quinto elaborato, invece, è ancora in fase di correzione e di rifinitura! 😊
Già... Ho subito una prima sconfitta nell'ambito della scrittura. 😟 Ho fatto una cavolata: avevo buttato giù quel racconto senza il mio cuore, lasciandomi trasportare, sballottare e fagocitare dal mare in burrasca che avevo alle spalle...
E va beh... La cronaca di una morte annunciata, senza dubbio.
Spero solamente che il mio pessimo elaborato non vada a pregiudicare i manoscritti che lo seguiranno...
Comunque, stavo dicendo che questo potrebbe risultare il periodo migliore per il mio abbandono della nicotina proprio perché manifesta tutte le caratteristiche per essere eletto come "il peggiore": lo stress è alle stelle in molti frangenti e se sarò in grado di superare questa dura prova di resistenza ad una boccata di fumo, beh... Sono a cavallo! 😂 Oh mamma, ora che ne ho parlato, mi viene una gran voglia di accendermi una sigaretta... No, non posso! Devo desistere! 😩😁
Altro motivo di stress: il mio impegno mattutino, ultimamente, mi sta assorbendo più del solito e così il tempo da dedicare alla lettura, alle mie correzioni e allo studio delle mie lezioni di neuropsicologia (l'esame incombe...😨😁) scarseggia sempre di più!
Direi che è il momento peggiore per smettere di fumare (non lo avevo ancora detto, per caso?... 😁), ma, una volta affrontata la tempesta, dopo non mi rimarrà altro da fare che contemplarmi una suggestiva alba o un romantico tramonto, accovacciata sulla sabbia tiepida. ❤
Ora scappo perché voglio proseguire nel mio studio! P.s. Ho acquistato "Al faro" di Virgina Woolf: non vedo l'ora di iniziare a leggerlo e, nel frattempo, continuo i racconti horror di Maggi.
Uno scrittore mi ha fornito un suo parere circa il mio "Iside e Celeste", ritenendo ridicola la ripetizione della lettera iniziale di una parola ogni volta in cui desidero far balbettare i miei personaggi, a causa dell'emozione.
Mmm... Forse tenterò di non farmi prendere troppo la mano in questa modalità di espressione dei protagonisti; tuttavia, nonostante la mia inesperienza, credo che ogni scrittore debba essere libero di utilizzare una propria personale tecnica. Certo, alcuni difetti vanno smussati, ma determinate imprecisioni, a mio parere, rendono unico/a un autore, un'autrice.
Detto ciò, continuo a ringraziare lo scrittore per i consigli ricevuti.
L'umiltà è il presupposto essenziale per imboccare la strada della crescita e del miglioramento... ❤

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