venerdì 28 luglio 2017

Dall'astratto al concreto! ❤

Oggi, il mio post lo intitolo così: "dall'astratto al concreto". 
"L'astratto è tutto ciò che non si può toccare", più o meno uso queste parole per spiegare ai miei studenti più piccini il significato di: nome astratto, durante un esercizio di analisi grammaticale.
"Il concreto, invece, si riferisce a ciò che possiamo vedere, toccare, annusare ecc ecc."
E, oggi, ho potuto constatare la concretezza di un mio sogno... 😍

Sono arrivati a casa mia, tramite pacco postale.
Uno di questi è per me e per la mia famiglia; un'altro è destinato ai miei genitori; uno a mia suocera (e al mio adorato suocero, nella speranza che lo possa vedere dal posto in cui si trova... 😟) e, infine, uno di questi quattro libri sarà inviato a due persone speciali: i genitori della mia cara amica Hilary. ❤
Non appena sono arrivati, ne ho preso uno e l'ho contemplato con occhi sgranati, poi l'ho sfogliato. La copertina scura con queste mani in primo piano, il grande titolo scritto in rosa e le pagine giallognole... Mi piace tantissimo!!
È tutto così strano... Un lavoro di mesi e mesi, nato da una mia "idea notturna", che si materializza così! La materializzazione di una mia idea, il concretizzarsi del mio astratto... Ecco a cosa sto pensando, tenendo questi manoscritti tra le mie mani tremanti di gioia! 😊

mercoledì 26 luglio 2017

Mi faccio un goccino di pubblicità... 😁

Lettere Animate [ROSA]

❤️ Iside e Celeste di Valentina Mandraccio ❤️ è disponibile a € 2,99 su #IBS https://goo.gl/cKTFe1






"Iside Feuerbach e Celeste Svevo: due donne e due storie d’amore appartenenti ad epoche distinte. Tutto ha inizio con un racconto da parte della cara paziente Iside sulla Prima Grande Guerra. La timida infermiera Celeste si trasformerà in un vero punto di sfogo per la donna, la quale sta consumando i suoi ultimi giorni di vita all’interno di una clinica privata destinata ai malati in stadio terminale, spiata dalla misteriosa presenza dello scrittore Karl. Iside conserva un oscuro segreto, legato al suo passato... Celeste riceverà alcune lettere dalla donna e compirà delle drammatiche scoperte riguardo alla gioventù della paziente, trascorsa in epoca nazista. Un crocefisso appeso al collo è tutto ciò che rimane alla povera Iside Feuerbach... "

martedì 25 luglio 2017

Al ristorante

Domenica sera, io, mio marito e mio figlio, dopo un bellissimo pomeriggio trascorso al mare, ci siamo recati a cena fuori.
Premetto: (per coloro che non lo avessero ancora capito...) io sono una persona molto difficile. Ho i miei tempi (lunghi, date le mie incessanti riflessioni 😀): ad esempio, io non ho quasi mai fretta e, se mi chiedono di attendere, beh, attendo (approfittandone per chiacchierare con la mia famiglia, oppure, in caso fossi sola, per estrarre uno dei miei libri, sempre presente all'interno della mia borsa, ed iniziare a leggiucchiarlo); invece, noto con frequenza che alcune persone proprio non riescono a "piegarsi" ad una breve e semplice attesa e attaccano le loro lamentele del tipo: "ma io ho prenotato" ecc ecc. 😩
Poi ci sediamo al nostro tavolo, ordiniamo i nostri piatti e scopro che, se voglio farmi udire da mio marito o da mio figlio (entrambi a pochi centimentri di distanza da me), non devo far altro che gridare, per poter combattere contro il tono di voce ascendente dei clienti alle nostre spalle e ai nostri lati. Ma non si potrebbe mantenere un tono un tantino meno elevato?... Giuro: non sono una rompiballe e mi va bene quasi sempre tutto, ma un filino di educazione e di contegno nei riguardi della propria gioia ed eccitazione, noo?...
Non sto dicendo che, una volta entrati in un locale pubblico, bisogna per forza di cose assumere l'atteggiamento di una mummia, lungi da me!! 😂 Credo, tuttavia che manchi proprio un senso di rispetto nei confronti del nostro prossimo. 
Gli unici clienti silenziosi (oltre a noi) erano un ragazzo ed una ragazza... Impegnati entrambi a consultare il loro smartphone, senza nemmeno degnarsi di uno sguardo... Boh... Sono un po' delusa, ma tanto è così e penso che sarà sempre peggio! Il concetto di umanità si sta lentamente sbriciolando sotto all'uso eccessivo delle tecnologia e, ancor peggio, sotto alla crescente maleducazione.

domenica 23 luglio 2017

La mia prima intervista! 😊

http://curiosando.altervista.org/iside-celeste-valentina-mandraccio/

Ciao a tutti e buona domenica!
Qui sopra ho riportato il link della mia prima intervista: per chi volesse dare una sbirciata... 😉 
Mi piacerebbe moltissimo poter instaurare un rapporto di amicizia con i miei possibili lettori. Intanto, in questo breve scambio di parole, inizio a far emergere una piccola parte di me stessa. Spero vi piaccia! 
Sono una donna molto molto semplice e molto molto timida ed introversa; ma tutto ciò che vivo mi trasmette sempre un'emozione e tento di dimostrarlo nei miei manoscritti. Va beh, ora la pianto! 😁 Un bacioooone. 😘

giovedì 20 luglio 2017

Vite parallele e... Istinto vs Ragione!

Ho iniziato a condurre alcune ricerche in rete a proposito delle "vite parallele".
Secondo quanto ho letto in un articolo, noi potremmo vivere vite differenti, simultaneamente... Mah... A dire il vero, io resto molto scettica e riluttante nei riguardi di queste frasi d'effetto, prive di un qualche straccio di prova attendibile...
Allo stesso tempo, però, non abbandono alcuna possibilità: dopotutto, non siamo altro che minuscoli ammassi di atomi in un minuscolo pianeta chiamato Terra (se si pensa alla vastità dello spazio...).
Comunque, sto curiosando tra le diverse notizie presenti in rete, perché questo argomento, nonostante il mio scetticismo, mi affascina molto e chissá... Magari , potrebbe rivelarsi come un mio nuovo punto di inizio per il mio prossimo racconto... Boh, perché no?...
Il mio cuore, ultimamente, è pieno. Di cosa non saprei con esattezza... Lo sento gonfio, come, forse, non è mai stato.
Il mio principale vizio? Mi lascio trascinare dalle passioni.
Sento che l'unico modo per ovviare a questo mio grosso difetto sia lo scrivere, il ricercare ed apprendere nuove informazioni. Mai come in questo periodo avverto la necessità di indagare e scrivere!! 😧
Ho un'immaginazione eccessivamente galoppante. Fin da bambina riuscivo ad immaginarmi e a crearmi mentalmente situazioni cui sarei potuta andare incontro, le reazioni che avrei potuto suscitare  e gli effetti di un'azione mia o altrui. Ho da sempre romanzato (giuro: sono anche in grado di vivere nel mondo reale! 😁), ma, il problema è che, da qualche tempo a questa parte, la parte più bizzarra di me (quella, per l'appunto, che si immagina i possibili risvolti e le svariate possibilità, dando loro un contorno a matita nella mia mente, per poi riempirle di colore nel momento in cui le analizza) non è funzionante. In questi ultimi tempi (nove mesi, per l'esattezza), ho perso leggermente di vista la mia parte razionale (o, almeno, le ho rimboccato le coperte e le ho augurato la buonanotte 😁) e mi sono lasciata guidare quasi esclusivamente dalle sensazioni, dal cuore, dalla velocità con cui il mio sangue circola nelle mie vene.
Certo, tutto ciò è davvero utile a scopo creativo (se si pensa che alcuni pittori entravano in una sorta di trance per far sgorgare le proprie sensazioni ed emozioni su una nuda tela), ma il fatto è che io, ora come ora, non sto producendo nulla di scritto: sto "componendo" le note della mia vita e sono perfettamente consapevole della presenza di alcune note che stonano nell'intero pezzo...
Mi scuso anticipatamente per il mio squilibrato soliloquio e tento di destare la mia parte razionale, mettendo a nanna quella istintiva, che, alla stregua di una bambinetta dispettosa e capricciosa, non si rilasserà o ammutolirà di buon grado...
Il giusto mezzo! Quanto aveva ragione Aristotele!! Ma è cosa assai dura perseguirlo! 😰😊

domenica 16 luglio 2017

"Ulisse" di James Joyce

Ho iniziato a leggere l' "Ulisse" di James Joyce... Difficilissimo! 😦 Almeno, io lo sto trovando così... Credo sia a causa della tecnica del flusso di coscienza. Ho la netta impressione che l'autore abbia voluto buttare giù di getto tutti i pensieri che vorticavano nella mente dei suoi personaggi; il punto critico, a mio parere, risiede proprio nell' "accompagnare" queste loro affermazioni, spesso disconnesse dai discorsi che stanno facendo.
Un'impresa molto ardua, devo ammetterlo; ma amo questa sfida! E poi si tratta del grande James Joyce, perciò vale la pena scervellarsi nel proseguimento di questa lettura.
Generalmente, quando leggo, tento di spiegarmi le diverse proposizioni che mi capitano "sotto agli occhi": cerco di seguire il filo del discorso e, molte volte, faccio dietrofront per rivedere ed analizzare frasi precedenti; ma, in questo romanzo, ciò non mi riesce molto bene... Penso che l'approccio migliore con questo libro consista nel "lasciar scorrere" i pensieri, introducendosi in questi diversi flussi, senza porsi troppi interrogativi.
Forse, al termine della mia lettura, avrò compreso ben poche cose, o, magari, tutto! 😮😃 Boh... È un romanzo molto particolare (e, oserei dire: unico nel suo genere), ma nutro il forte desiderio di scoprirlo e di imparare. 😊
Nel frattempo, sto proseguendo nella rivisitazione del mio romanzo "Riflessi di coscienza": sto rintracciando molte espressioni ripetitive e, per questo motivo, sto avvertendo una pesante monotonia all'interno del testo. Inoltre, ho rinvenuto molti termini gergali, un uso improprio della punteggiatura e alcuni errorini grammaticali insopportabili!
Mio marito asserisce che io sia un po' troppo pretenziosa nei miei stessi riguardi, ma è pur vero che non si smette mai di apprendere e, per potenziarci, necessitiamo di un lavoro costante. Sì, io voglio migliorarmi sempre di più: per questo motivo non vivo un giorno privo di lettura. 
Penso di essere maturata un pochino per quanto riguarda il mio "Iside e Celeste", ma devo continuare, imperterrita, questo cammino verso il miglioramento della tecnica.

giovedì 13 luglio 2017

Un primo step... 😊


Si intitola: "Iside e Celeste" ed è il mio secondo manoscritto. 😊
Non è ancora presente la versione cartacea del testo e, a breve, sarà disponibile sui diversi store online (amazon, mondadori, ibs ecc.). Al momento è possibile trovarlo come ebook su Amazon e su bookrepublic.
Intanto, io ve lo presento come se fosse il mio terzogenito (dopo mio figlio e "Riflessi di Coscienza" 😁): un sereno periodo di gestazione ed un travaglio abbastanza complicato, ma ne è valsa proprio la pena! 😁
Ho preferito controllarlo per filo e per segno, in un modo molto minuzioso (onde evitare gli errori commessi nel mio primo romanzo. A proposito: lo sto rivedendo molto accuratamente).
Credo di essermi migliorata un po'. Il genere è cambiato: non più un thriller psicologico, bensì un rosa/drammatico (anche se, ammetto di averci introdotto un "pizzico" di thriller sul finale... 😉).
Boh, che dire?... Spero tantissimo che vi possa esser gradito... Grazie. 😘

sabato 8 luglio 2017

"Felicità in questo mondo" di Giuseppe Cloza

Buona sera! Ultimamente, durante i miei brevi ritagli di tempo (ancor più brevi del solito, dato che ora il mio bambino si trova a casa con me), sono riuscita a leggere un libricino molto molto interessante. Premetto il fatto che io sia molto attratta dalla filosofia orientale e, nello specifico, dalla filosofia del Buddismo.
Ho divorato questo libro! 😊
Avevo la necessità di ottenere qualche informazione in più su questa religione/stile di vita e questo piccolo manoscritto è stato in grado di far luce su alcuni miei dubbi.
In esso sono contenuti dei cenni storici riguardo a questa meravigliosa filosofia e consigli per praticarla nella nostra vita di tutti i giorni.
Il Buddismo "è una religione con duemilacinquecento anni di storia, che affronta il mistero della vita", così viene presentato nella prima pagina.
Il suggerimento che ho colto ed elaborato a modo mio, più o meno è questo: dovremmo raggiungere una serenità interiore, che si origina, quindi, da una nostra condizione interna e non da uno o più fattori a noi esterni. I fattori esterni sono mutevoli: un istante possiamo ricevere una buona notizia e sentirci al settimo cielo e l'istante dopo potremmo deprimerci a causa di un problema o di un particolare negativo appartenente al mondo esterno.
Il dolore esiste ed è inevitabile: dovremmo cambiare semplicemente il modo di vedere e di affrontare le problematiche. Ogni situazione, per spiacevole che sia, porta già in sé le possibili soluzioni e sta a noi modificare il nostro pensiero per riuscire a vedere al di là della nostra piccola e "ristretta" esistenza. Tutto è trasformazione, persino la morte. Non si parla, dunque, di "fine", bensì di "trasformazione".
Ho gradito molto il paragonare la vita all'immagine del mare: l'esistenza non sarebbe altro che un'onda e la morte consisterebbe nel ritorno dell'onda al mare, il suo fondersi nuovamente con le acque.
Beh, con tutta onestà, una visione di questo tipo del dolore e della morte mi rincuora molto!
Vi sono anche alcuni richiami alla filosofia della Grecia antica (essendo io un'appassionata di questo argomento, non ho potuto fare altro che sgranare gli occhi evidenziando tutti i passi per me più salienti) e si considera l'idea di molti filosofi (da Socrate a Plotino) riguardo ad una forza preesistente, che sceglie e determina le condizioni in cui veniamo in questo mondo.
Credo di aver compreso che, secondo la filosofia buddista, il nostro obiettivo in questa vita sia quello di vivere bene! Sembra banale, ma è così: vivere bene, tentando di migliorare il nostro karma via via che ci trasformiamo (è evidente la fiducia in una sorta di metempsicosi a discapito di un'idea di fine generale del corpo e della mente).
Non lo so... Sì, io sono scettica per natura, però, mi sono affacciata su questo nuovo pensiero e devo dire che mi incuriosisce molto. Qui non si parla di pregare una divinità (certo, Budda resta il simbolo supremo in questa fede), ma più che altro di comprendere e pregare se stessi: scoprire le proprie potenzialità e aiutare il nostro prossimo.
"Nam myho renge kyo" è la preghiera che ha come scopo lo sviluppo della potenzialità che esiste dentro di noi.
Sì, io ci proverò. Un'introspezione e un po' di buona meditazione non possono che portare giovamento. Sento la vicinanza di questa dottrina alla mia esistenza, la sento dentro di me! ❤
P.s. Se qualcuno avesse consigli da fornirmi, libri e/o informazioni utili sul Buddismo, io li accetterei ben volentieri!
P.s.s. Sto rivisitando il mio primo romanzo ("Riflessi di coscienza"): vorrei modificarlo un pochino ed eliminare tutte quelle imperfezioni e sviste presenti in esso, rimuovendo anche alcune formule ripetitive... La lettura e la scrittura mi stanno dando impulso al continuo cambiamento (restando in tema Buddismo! 😀) e ce la sto mettendo proprio tutta per tentare di migliorarmi e di spingermi un pochino oltre... Spero di ottenere via via un buon risultato.😊

mercoledì 5 luglio 2017

"Gente di Dublino" di James Joyce

Ho terminato di leggere i racconti di Joyce e devo dire che mi sono piaciuti molto.
Le emozioni che mi ha regalato questo libro? Tristezza, malinconia e disillusione.
Emozioni non proprio positive, è vero... Ma Joyce ci fornisce un'immagine veritiera della condizione umana: l'insoddisfazione dei suoi personaggi, che conducono una vita spesso molto lontana dall'esistenza che avrebbero voluto.
Un senso di "paralisi" li blocca e li costringe ad avviarsi verso un cammino che li conforma e li amalgama con la maggior parte degli individui di Dublino. Una Dublino fatta di maschere e di ipocrisia, in cui quasi tutti i personaggi dovranno fare i conti con la propria vuotezza di spirito...
Ho trovato interessanti in modo particolare i racconti: "Una piccola nube", "Eveline" e "I morti".
In "Una piccola nube" il protagonista si ritrova con un suo amico di gioventù. Egli riflette (riflessioni mai espresse ad alta voce, ma rinchiuse nella sua mente solitaria) sulla sua impotenza, dopo una sorta di "attacco di invidia" nei confronti dell'amico mondano e dalla brillante carriera lavorativa. Il protagonista maledice la sua timidezza, che lo ha bloccato e non gli ha permesso di esprimere al massimo il suo potenziale e la sua buona cultura. Egli farà ritorno a casa, trovandovi una moglie non innamorata di lui e un neonato, suo figlio, che piange disperato.
"Eveline" è il nome della nostalgica protagonista, che si preparerà per fuggire con il suo fidanzato da una vita di stenti e di schiavitù (in seguito alla morte della madre e al conseguente asservimento alla famiglia della stessa ragazza), per poi decidere all'ultimo di non salpare con il suo amato: si limiterà ad osservarlo in lontananza mentre la nave è pronta ad uscire dal porto.
Infine, l'ultimo racconto, intitolato: "I morti" vede Gabriel come protagonista. Un uomo perbene, sposato con Gretta. Sul finire della storia, quando l'uomo respira un profondo senso di realizzazione, osservando la moglie che gli siede accanto, scopre in realtà di essere solo una piccola comparsa nel romanzo della vita della sua Gretta. La donna si commuove, ripensando ad un giovane, morto per amor suo.
E la neve inizia a scendere sui vivi e sui morti.
Un peso sul cuore. Ecco che cosa mi ha lasciato questo libro. Non è di certo il romanzo dal lieto fine, ma vale la pena di leggerlo, perché Joyce scrive da Dio!
"Si chiese di che cosa potesse mai essere simbolo una donna in piedi sulle scale nell'ombra, in ascolto di una musica lontana... "Musica lontana" avrebbe intitolato il quadro se fosse stato un pittore." Concludo con le parole di Gabriel, rivolto alla moglie. ❤