venerdì 30 dicembre 2016

Aspettative per il 2017...

Che cosa ci attendiamo con l'arrivo del nuovo anno?
Le aspettative, più o meno, risultano sempre le stesse, quali: il seguire una nuova dieta alimentare; trovare un lavoro, oppure un'occupazione migliore e la tanto stupenda ( sebbene, purtroppo, irreale... ) pace nel mondo! 😐
Io, personalmente e molto egoisticamente, desidererei trovare un posto di lavoro fisso ( o, perlomeno, in regola ) e, certo, non mi dispiacerebbe ricevere qualche altra fantastica soddisfazione leggendo recensioni da parte di nuovi lettori o lettrici... 😯😊
Toccherei il cielo con un dito se l'editore del mio manoscritto decidesse di accogliere anche il mio secondo libro... Magari!!! Intanto io incrocio le dita e attendo il suo verdetto, che, a breve, dovrebbe farsi sentire... 😯
In fondo, io sento di avere tutto. Ho una bella famiglia, la nostra casa è piccola piccola, ma siamo felici. 😊 Abbiamo la salute, che rappresenta sempre il bene più prezioso, quindi, il resto è tutto ' grasso che cola '!
Se, in qualità di scrittrice, dovessi incominciare a raccogliere i frutti del mio impegno, io non potrò fare altro che esultare; altrimenti, non importa: continuerò a provarci e, con ogni forza, tenterò di migliorarmi.
La cosa che mi preme di più è la serenità e il benessere dei miei cari e auguro anche a tutti voi tanta felicità e buona salute! Che sia per tutti noi un anno migliore su ogni fronte! 
Ci ' rivediamo ' nel 2017, nella speranza di fare ritorno qui come una nuova Valentina: più matura e sempre più volenterosa e testarda nei suoi obiettivi di vita! Grazie e ancora: auguri!!! 🍷🍸🍻❤

giovedì 29 dicembre 2016

Umiltà

Sono trascorsi alcuni giorni dal mio ultimo post, ma le feste natalizie mi hanno fatto abbandonare momentaneamente questo mio piccolo e semplice diario. 😊
Piccolo e semplice come mi sento io ( trasformando, ovviamente, questi due attributi al genere femminile! 😁 ). Sì, io credo di poter affermare di essere una persona umile e non voglio vaneggiarmi... 
L'umiltà è, secondo il mio parere, quella ' tendenza ' a non considerarci come ' superiori ' agli altri; quella presa di coscienza riguardo i nostri limiti e, per questo motivo, essa ci spinge a superarli, migliorandoci giorno dopo giorno...
La mia massima preferita è il famoso: " So di non sapere " di Socrate perché sapere di non sapere ci conduce a ricercare e al desiderio di conoscenza; brama che le persone presuntuose ed arroganti non presentano... 😐
Nella mia piccola realtà quotidiana incontro spesso gente che reputa di essere già a conoscenza di ogni cosa su questo mondo e, frequentemente, impone e ' forza ' il proprio pensiero e le proprie idee sui pensieri e sulle idee di chi ha accanto...
Io, sempre dalla mia piccola isola utopistica, penso che se al mondo ' andasse un po' più di moda ' l'umiltà, allora avremmo maggior libertà perché saremmo tutti più costruttivi, andando ad inseguire la conoscenza e mettendo in dubbio persino quelle ' verità ' assolute che credevamo di detenere!
Tutto è confutabile e ogni pensiero è meritevole di attenzione. La verità è un cocetto altamente complesso e nessuno può affermare se esista o meno; tuttavia ci sono le nostre diverse prospettive... L'umiltà, a mio parere, ci permetterebbe di raggiungere un ' accordo ' tra i molteplici punti di vista, senza dover riccorrere agli scontri verbali, o, ancor peggio alla guerra...
Faccio una mia piccola riflessione personale: io credo di essermi atteggiata da presuntuosa nel momento in cui ho deciso di lasciare che pubblicassero il mio libro, perché chi sono io al confronto di un grandissimo Stephen King o ( facendo un salto indietro nel tempo ) nei riguardi dell'illustre Luigi Pirandello?? Lo ammetto: ho peccato di presunzione, ma so di avere ancora moltissimo da imparare da noti maestri della letteratura come loro. Io non aspiro a diventare una grande letterata ( non è, almeno, il mio obiettivo principale ), però vorrei far trasparire la semplicità delle mie emozioni... Spero di poterci riuscire... Un bacio. Valentina.

mercoledì 21 dicembre 2016

Recita di Natale ed ebooks in regalo per tutti!! 😀

Quest'oggi mio figlio parteciperà alla sua ultima recita di Natale, presso la scuola materna ( il prossimo anno lui si troverà in prima elementare ).
C'è uno spettatore che non potrà sedersi tra le prime fila... Uno spettatore speciale, che per motivi di salute non era stato in grado nemmeno in passato di presenziare a questa recita... Il suo nonno...
Ieri, mio figlio mi ha confessato di aver svolto le prove della recita immaginando di poter stringere la mano di mio suocero. Inoltre, mi ha confidato di esserselo immaginato lì, accanto a lui, con il suo solito sorriso nascosto tra i suoi baffetti e con il suo giaccone blu invernale...
Forse è proprio così: forse, quest'anno, finalmente, riuscirai a vedere tuo nipote... Ti immaginiamo con le gambe accavallate tra i primi posti, con aria seria ed impegnata, mentre osservi i primi ' atti ' sul palcoscenico; poi, un sorriso radioso ti colorerà il volto, nel momento in cui, soddisfatto, ti alzerai per applaudire! 😐😊
Sì, sarà proprio così... Questa recita è dedicata a te, Luci! ❤

Non amo la pubblicità aggressiva, tuttavia, oggi mi sembra doveroso mettere al corrente chiunque accederà al mio blog riguardo la super promozione lanciata dal mio editore, in occasione delle festività natalizie.
Dalla giornata di ieri fino al 25 dicembre tutti gli e-books editi da Lettere Animate saranno scaricabili in modo completamente gratuito, sul sito di Amazon. Nel catalogo, ovviamente, è presente il mio manoscritto: " Riflessi di Coscienza ". 


Il mio link:
https://www.amazon.it/gp/aw/d/B01LVUW01V/ref=mp_s_a_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85Z%C3%95%C3%91&qid=1482306880&sr=8-1&pi=SY200_QL40&keywords=riflessi+di+coscienza&dpPl=1&dpID=51E5UuVxukL&ref=plSrch
È una grande occasione! Io mi sono già fatta un bel ' pieno ' di libri!! 😀
Spero, in questo modo, di aver ' partecipato ' nel mio piccolo a farvi un po' di regali di Natale! 😁😘
Buona giornata a tutti e buone feste con il ❤! Che sia ipocrisia o meno, restiamo tutti in famiglia e facciamolo con un bel sorriso sulle labbra, perché l'unione è l'unico strumento di cui disponiamo per sconfiggere il dolore e le sofferenze della vita! Un bacio immenso.

lunedì 19 dicembre 2016

Natale...

Domenica prossima sarà Natale. Generalmente, ad una settimana prima del lieto evento, io mi sentivo più gioiosa e impaziente; ma, quest'anno non si può dire la stessa cosa...
Ieri mi trovavo a casa dei miei suoceri e non ho potuto fare a meno di accogliere un tonfo al cuore, avendo notato l'assenza di mio suocero al suo solito posto, a tavola, o la sua brochure sui paesini della Provenza: posti nei quali saremmo dovuti andare per una battuta di pesca...
Poi, dulcis in fundo, una delle sue ultime bottiglie di vino ( imbottigliate da lui stesso, con tanto di etichetta riportante il nome del vino: scritto con la sua mano... ).
A tavola, nella mia mente sono sfrecciati ricordi legati a lui: progetti, parole, risate, prese in giro, battute, sarcasmo, momenti imbarazzanti, sorrisi sinceri, tenerezza... Sorseggiando un po' di quel suo vino, ho ripensato a quella volta in cui ne bevvi due bicchieri e incominciai a ridere senza motivo; riuscì persino a farmene andare un po' di traverso e, a quel punto, mio suocero scoppiò in una fragorosa risata! Il nostro amato Gutturnio...
Da quel momento in poi, Luci mi scaricava la solita battuta: " Hey Vale, allora? Ce lo facciamo un bicchiere di Gutturnio... ? " e, puntualmente, riscoprivo la bottiglia di quel delizioso vino sulla sua tavola... 😊 
No, ieri non c'era il Gutturnio... Ieri non c'era la voglia di vivere di mio suocero; la sua sfrenata ostinazione a proseguire, nonostante tutto...
Il Natale, per me, quest'anno non può essere vero e, forse non lo sarà nemmeno il prossimo anno e l'altro ancora... Perché qualcosa manca: un punto di stabilità, un uomo preciso, rompiscatole e affettuoso come era lui, Luciano...
Vado avanti e indosso un bel sorriso sulle labbra, attendendo l'arrivo di Babbo Natale in compagnia di mio figlio... Luci avrebbe voluto così! ❤
Comunque, per me, non sarà Natale!


P.s. aggiungo una tua foto, perché, conoscendo un pochino il tuo aspetto più istrionico, so che ti avrebbe fatto un gran piacere mostrarti all'opera in un istante del tuo hobby preferito!! Ti voglio bene Luci. ❤

giovedì 15 dicembre 2016

integrazione culturale

Oggi vorrei condividere con voi un fatto che si è verificato recentemente, presso la scuola materna frequentata da mio figlio.
I piccoli alunni della scuola ( mio figlio compreso ) hanno allestito, insieme alle maestre e alla collaboratrice scolastica, alcuni presepi, un bell'albero con i tipici addobbi natalizi e hanno preparato una lista di canzoncine, da cantare in occasione della recita. All'interno di queste dolci canzoncine e filastrocche sono presenti elogi e preghiere rivolte a Gesù...
Premetto una cosa: io sono cattolica per ' imposizione ', ovvero, sono cresciuta con questa religione, ma non l'ho mai sentita mia... Motivo per cui, infatti, a breve, cambierò il mio pensiero... 
Il fatto, comunque, è stato indicativamente questo: durante una riunione tra insegnanti e genitori, un genitore ( di altra fede religiosa ) ha sollevato alcune critiche alle insegnanti, affermando che i presepi e le preghierine tipicamente cattoliche dovrebbero essere rimossi... Tra i diversi genitori è scoppiata una bufera nel momento in cui la collaboratrice ha dovuto forzatamente rimuovere il piccolo presepe che si trovava all'ingresso della struttura. 
Io non ho detto una sola parola, ma mi sono limitata a chiedere un parere legale e, ovviamente, dentro di me è nata un'idea circa l'accaduto...
Legalmente parlando, la scuola ( come gli ospedali e tutti gli altri enti pubblici ) dovrebbe restare laica: in teoria, non bisognerebbe esporre addobbi natalizi tipici di una particolare religione e non sarebbero nemmeno previste recinte di alcun tipo... 😕
La legge, certo, è sempre dalla parte della ragione; tuttavia, esiste, anche un'altra ragione: quella del buon senso... Pur non essendo io cattolica, accetto ( magari non condivido, ma accetto ) gli usi e i costumi della maggior parte della gente. Se in un determinato paesino ( come il mio ) esistono alcune tradizioni, è bene, secondo me, lasciarle dove si trovano; pur continuando, per conto mio, a seguire la mia strada e la mia corrente di pensiero.
Io credo che potremmo vivere tutti in buona armonia, se solo fossimo in grado di accettarci e rispettarci per davvero!
In questo caso specifico ( quello, appunto, verificatosi nella scuola di mio figlio ) io penso che esista un po' di ' ragione ' da entrambe le parti: sia dalla parte dei genitori contrastanti con l'idea del presepe, sia dalla parte dei genitori cattolici.
L'eliminazione del presepe è stata, a mio parere, una mossa avventata e dittatoriale ( dal momento in cui non sono stati ascoltati i pareri dei genitori cattolici ). Io credo che con il dialogo avremmo potuto trovare una via intermedia ( oh Aristotele!! ) e, perché no: magari, accanto a Giuseppe, a Maria e a Gesù avremmo potuto aggiungere un'altra figura sacra per un'altra cultura religiosa; oppure avremmo potuto aggiungere alle tipiche preghiere cattoliche, una preghiera anche in favore di questa ' altra ' religione...
Forse starò bestemmiando, mostrandomi come blasfema... Se così fosse, io vi prego ( per restare in tema... 😀 ) di accettare le mie scuse! Ma, dopotutto, buddisti, cattolici, islamici ecc ecc... non siamo tutti uguali su questo mondo?? Certo che lo siamo!!
Ciò che manca, tuttavia, è la vera integrazione: ci assaliremo sempre e solo per degli ideali, perché ci illuderemo sempre di essere migliori degli altri...
La mia soluzione al problema in questione? O tutti o nessuno! O integriamo i nostri presepi, alberi ecc ecc... con elementi di altre religioni ( in modo da far sentire più ' a casa ' il nostro prossimo ), oppure togliamo tutto e rendiamo veramente laica la nostra istituzione scolastica, abbracciando, in tal modo la legge. Personalmente, sarei più a favore della prima soluzione; e, in caso dovesse mai vincere la seconda ( come è stato ), noi genitori dovremmo venirne a conoscenza, prima della sua realizzazione nella pratica...
Detto questo, mi piacerebbe aggiungere un proverbio: " Paese che vai, usanza che trovi... " ed io sosterrei ancora: " bello preservare le tradizioni, ma ancor più bello sarebbe crearne di nuove, fondendoci con altri popoli, idee, stili di vita... ". Passo e chiudo! 😊

mercoledì 14 dicembre 2016

Un sogno speciale

Che cosa sono i sogni? Se lo chiedevano anche i protagonisti della famosa pellicola di Wes Craven, ' Nightmare '...  Certo, loro dovevano sconfiggere Freddy Krueger, il quale si animava grazie alle loro paure e, quindi, per questioni di vita o di morte, avevano l'impellente necessità di conoscere il significato del mondo onirico!! 😁
Per fortuna, nel mondo reale, non esiste un mostro simile a Freddy; tuttavia resta un grande interrogativo: che cosa sono, dopotutto, i sogni?
Semplici creazioni del nostro subconscio ( o inconscio che sia ) ? O qualcosina di più... ? Essi sono il riflesso dei nostri timori o desideri più reconditi, oppure una ' banale ' riproduzione reinterpretata da noi stessi della nostra giornata di impegni, gioie, difficoltà ecc ecc... ?
Io mi chiedo: e se fossero una modalità di ' contatto ' con altri mondi? Nessuno, alla fine, potrebbe contestare questa mia idea con prove schiaccianti sulla sua assurdità!
Perché tutto è opinabile, tutto è degno di dubbio e riflessione, no? 
Scienziati, medici e altri studiosi mostrano, la maggior parte delle volte, prove sull'inesistenza di una vita dopo la morte... Che tristezza!! Ma... E se si sbagliassero... ?
Dopotutto siamo esseri umani, limitati e finiti, perciò come potremmo noi comprendere l'infinità e l'illimitatezza?
Comunque, dopo questo mio filosofico preambolo, vorrei raccontare qui, tra le ' pagine ' di questo mio diario elettronico, il sogno che ha colorato di gioia la mia notte scorsa...
La mia migliore amica ( scomparsa alla tenera età di 10 anni ) mi stava attendendo nella mia vecchia camera da letto ( la stanza in cui io e lei solitamente giocavamo ) ed era serena. 😊 Una donna bella, elegante e serena. L'ho abbracciata di impulso, dimenticandomi del mio lavoro o di tutti quegli appuntamenti fissi che scandiscono le mie giornate... Infine, ho visto persino mio suocero. Era intento a contemplare il mare ed un sub, che stava esplorando il fondale... Non gli ho detto nulla, ma mi sono limitata a sedergli accanto e ad osservare insieme a lui... ❤

lunedì 12 dicembre 2016

Amore

Sarà, forse, a causa dell'approssimarsi del Santo Natale, ma oggi mi sento più romantica del solito... 😊 Infatti, vorrei tentare di esprimere la mia idea di amore. ❤
Esistono diversi tipi di amore: quello che si prova verso i propri genitori; nei riguardi di fratelli/sorelle o amici; verso il/la proprio/a compagno/a; quello che si rivolge ai propri figli e ancora quello per i propri animali domestici! 😊
Amori distinti, spesso molto analoghi tra di loro, ma ricchi di particolari che li differenziano.
Tutte forme distinguibili di affetto, seppur uguali per intensità e forza! 
Con tutta onestà, dal momento in cui sono diventata mamma, mi sono resa conto di quanto sia difficile svolgere il ruolo di genitore!! Nessuno ti offre un libretto di istruzioni, sul quale andare a ricercare le soluzioni alle diverse problematiche quotidiane... Devi agire di istinto, servendoti al contempo della ragione e inseguire quella famosa strada intermedia tra il ' bastone ' e la ' carota '!!
Facile, eh?? 😲 E mai come nei momenti problematici che mi si presentano ( abbastanza con frequenza, come in ogni contesto di mamma... ), ho riflettuto sulla difficoltà della ' professione ' del genitore e sulla pazienza e l'affetto che i miei mi hanno sempre rivolto... Quando tornavo a casa dall'università e mi ritrovavo i vestiti lavati e stirati; ogni volta in cui rientravo stanca e davanti a me, sulla tavola, c'era un bel piatto di pasta calda... Quando mia mamma mi porgeva i soldi per fare benzina, oppure accorreva in mio soccorso per saldare le rate della mia prima automobile... 
Sono tutte quelle piccole cose che ti dimostrano l'affetto che hai intorno a te: una parola buona durante i crucci amorosi o un abbraccio ogni volta in cui avverti un tuo fallimento personale... Piccole cose cui, spesso, sul momento, non si bada... Peccato! 😰
Beh, che dire... Grazie mamma e papà! L'amore che ho ricevuto è stato immenso e spero di poterne offrire altrettanto a mio figlio. 😊 
Per un figlio faresti qualunque cosa e, se necessario, ti lanceresti anche sui carboni ardenti! 
Con i fratelli, le sorelle o con gli amici ( quelli veri... ), si instaura, invece, un rapporto di ' appoggio ' e dell' 'esserci '. Io, personalmente, non ho un legame così intenso con i miei fratelli ( per differenze caratteriali e di età ), ma so che loro ci sono per me ed io per loro!
Mentre, per quanto riguarda l'amore verso un compagno o compagna... Beh... Un tipo di amore spirituale e non solo... Il desiderare, anzi necessitare di una persona al proprio fianco; il bisogno di ricevere un suo abbraccio di tanto in tanto o anche soltanto il piacere di incrociare il suo sguardo a tavola, dopo una giornata pesante di lavoro... Quel desiderio di unirsi e intrecciarsi a lei, che ti fa cancellare le fatiche della giornata trascorsa... Wow...
E, infine ( ma non per importanza ), quanto è rilevante l'amore verso i nostri animali domestici?? Tantissimo e, per me, indispensabile! Io non potrei immaginarmi neanche un singolo giorno privo delle svariate feste che la mia cagnolina Zoe mi fa, ogni volta in cui rincaso!! No, davvero... Io, senza amore, sarei perduta!

sabato 10 dicembre 2016

È tutta una sfida con me stessa!!

Oggi mi piacerebbe dare voce a ciò che ho dentro e che ' ribolle ' nella mia anima...
Ho utilizzato la parola ' sfida ' nel titolo di questo mio post, perché per me è così: una continua sfida con me stessa; una ricerca e un controllo dei miei limiti ( più mentali che fisici, dal momento in cui io non sia una sportiva estrema... 😃 ). 
Ed è quando mi viene richiesto di rivedere o, addirittura, di studiare ex novo un argomento, che la sfida per me incomincia...
Non posso sottrarmi! È così... Risulta più forte in me l'idea di cimentarmi in qualcosa di diverso e mai o scarsamente esplorato dalla sottoscritta, rispetto ad un semplice e logico: " non è il mio ambito, quindi lascio perdere... ".
Perché sono fatta così? Boh... Io credo che questo mio desiderio di conoscere, sperimentare, vincere e fallire ( frequente quest'ultima possibilità... 😠😅 ) nascano in me per ' sopperire ', in un certo senso, alla caducità delle cose del mondo; per combattere, anche se in modo illusorio, l'idea della fine...
Il grande filosofo Seneca sosteneva che non basterebbe una vita intera per conoscere. Uffa!!!! Aveva ragione! Esistono infiniti argomenti e infiniti punti di vista dai quali osservarli... Non basterebbero nemmeno 100 anni per approdare o solo sfiorare tutti i particolari che ci circondano!
Seguire i ragazzi nello studio di svariate discipline mi permette di far ' camminare ' la mia mente in mezzo alla scienza e questa è per me una delle più ampie soddisfazioni che possa provare! Studiare la matematica ( materia che ho sempre rifiutato durante i miei anni adolescenziali ), immettermi in ragionamenti e calcoli per arrivare alla giusta soluzione... Grandioso! Per pochi istanti, quando raggiungo il mio obiettivo, mi pare di poter toccare il cielo con un dito! 😃 
Non lo so... Sì, ammetto che la nostra esistenza terrena sia effimera, ma raggiungere nuove informazioni e vivere più vite servendosi della scrittura, mi permettono, in un qualche e misterioso modo, di percepire una maggior completezza nel mio essere.

mercoledì 7 dicembre 2016

Parolacce virtuali

Oggi sono un po' in vena di polemica... 
Stavo facendo il mio solito ' giro ' tra i social, quando mi sono imbattuta in post ' abbelliti ' ( dato che ci troviamo in periodo prenatalizio ) di parolacce, quali: ' fanc..., cazz... ' ecc ecc... 
Molto spesso io condivido quegli stessi post, perché mi divertono; oppure li trovo interessanti e in ' simbiosi ' con il mio modo d'essere o con il mio stato emotivo del momento; tuttavia, io, personalmente, non amo l'eccesso nell'uso di parolacce o termini poco consoni all'interno dello scambio interpersonale...
Ogni tanto, la parolaccina può essere simpatica e riesce anche a strappare un sorriso, ma un uso frequente di essa, secondo me, guasta! Come ogni eccesso, dopotutto...
Io credo ( forse mi sbaglierò ) che molti di noi siano attratti dagli anticonformisti e che, perciò, rintraccino nell'utilizzo della parolaccia o di altre parole sgarbate una sorta di manifestazione dell'atteggiamento anticonvenzionale. Con questo io non mi permetterei mai di generalizzare, sostenendo che gli anticonformisti si servano di un linguaggio ' scurile ' per esprimere le loro idee: lungi da me!!! Voglio solo dire che, andando contro al bon ton della società, le parolacce potrebbero essere viste come un mezzo di ribellione contro alle tradizionali norme comportamentali... E molti sono attratti da queste espressioni negative; molti riconoscono in coloro che le hanno utilizzate una  certa e spiccata autorità e carisma... Io, con tutta onestà, non riesco ad ammirare un atteggiamento simile! Penso che ci si possa ribellare ed esprimere un proprio parere contrario anche senza l'ausilio di determinate parole, come: ' caz... '!! 

domenica 4 dicembre 2016

Referendum...

C'è un interrogativo che oggi come oggi mi ronza nella mente: ma come è possibile che, in prossimità dei seggi elettorali, tutti si trasformino per magia in politici, politologi, opinionisti ecc ecc... ??
Il voto non dovrebbe essere segreto? E invece, sui diversi social, ( volenti o nolenti ) ci vengono sbattute in faccia le scelte degli altri; le star della tv chiariscono il loro parere e il voto che effettueranno... Mi sorge una domanda lecita: ma chi se ne frega di chi o cosa voterà tal dei tali?? 
Il voto deve restare qualcosa di segreto, altrimenti ci converrebbe batterci per l'eliminazione delle cabine elettorali e aggregarci in piazza ad urlare la nostra decisione come durante l'asta ad un mercato del pesce, no?
Io, la mia scelta politica, non la rivelerò. Mi sono recata ai seggi, poiché questo è un mio diritto e dovere come cittadina della Repubblica italiana; tuttavia io credo che ci sia davvero poca differenza tra le alternative che ci vengono proposte al momento della votazione... Perché, a mio parere ( e dati i trascorsi... ), una volta raggiunto il potere, ben pochi individui sono in grado di esaudire le promesse mantenute durante le campagne elettorali; ben pochi sono capaci di osservare per davvero l'interesse della collettività a discapito del proprio interesse personale... Non è forse così? Il potere, spesso, molto spesso, fa male: a chi lo dovrà subire e alla stessa persona che dovrà gestirlo...
Questa è l'opinione di una perfetta ignorante in materia di politica! 

martedì 29 novembre 2016

Primo capitolo di: " Riflessi di Coscienza "

Premetto una cosa: non sopporto coloro che devono a tutti i costi vendere il proprio prodotto, sbattendolo su ogni ' vetrina ' online...
Personalmente, se sono in procinto di provare interesse per qualcosa ( sia questo un libro, un film, un ristorante ecc... ), non amo sentirne già gli elogi preconfezionati, o, ancora peggio: sentirmi bombardata di dettagli positivi su tale prodotto...
Insomma: io non voglio annoiarvi parlandovi sempre e solamente del mio romanzo, però mi piacerebbe condividere con voi e su questo mio ' diario elettronico ' ( prestatemi questo termine, al posto di: blog... ) alcuni stralci del mio libro.
Già, dopo il saggio preambolo che ho fatto, vi starete chiedendo quanto io sia ippocrita?! Beh, non lo nego: oltre a condividerlo con voi, amerei metterlo un pochino in mostra ( come si usa fare con un dipinto, durante una mostra d'arte ), ma senza dovermi ' macchiare ' di una pubblicità aggressiva! 
Alla stregua di un dipinto, il mio libro potrebbe benissimo rimanere dove si trova, oppure, perché no: potrebbe rapire il cuore e farsi portare a casa da altre persone, che, come me, credono nella forza dei sentimenti... Ma, bando alle ciance! Eccovi il mio primo capitolo:

RIFLESSI DI COSCIENZA

     RIFLESSIONI SUL BLUE LAKE

Mentre passeggiavo lungo una via della piccola Saint César, mi ripetevo che avrei fatto la cosa giusta...
Dopo tutto questo tempo, doveva essere fatta giustizia e solo io potevo apportare dei cambiamenti davvero significativi.
Mi sono fermato. Ho deciso di riflettere ancora un altro po', davanti al Blue Lake.
Questa enorme distesa d'acqua dolce, che riflette tutta la natura arborea che la circonda, ha la capacità di distendere i miei nervi e di farmi provare quella illusoria sensazione di pace interiore.
Contemplavo le acque immobili e limpide, quando ho notato alcuni guizzi in superficie; si trattava, con ogni probabilità, di alcuni salmoni o di altri pesci di acqua dolce, che popolano questo magnifico specchio d'acqua.
Il mio pensiero è volato subito verso mio padre. Mi portava al lago per pescare insieme, la domenica.
Mamma preparava il cesto del picnic; papà, invece, si dedicava alla sistemazione delle lenze nelle canne da pesca. Mark, mio fratello, era ancora troppo piccolo per unirsi ad una battuta tra veri uomini! Lui, perciò, rimaneva a casa con nostra madre ed io salivo sulla quattro per quattro di mio padre, pronto ed eccitato per la giornata che ci avrebbe atteso.
Fu indimenticabile quella volta in cui ci trovammo di fronte ad un orso grizzly!
Ma il mio vecchio aveva sempre un asso nella manica: portava con sé, ad ogni nostra uscita al lago, un fucile da caccia, del quale se ne sarebbe servito in casi estremi. Quel giorno lui lo estrasse giusto per tentare di spaventare questo temibile animale della fauna canadese. Mio padre non esitò a sparare un colpo tra la boscaglia e l'orso, tenendoci sempre di mira, indietreggiò fino a scomparire tra gli enormi aceri.
Davanti a quella spaventosa sorpresa provai terrore e mi irrigidì sulla sponda del lago, dove ci collocavamo solitamente con i nostri attrezzi da pesca.
Proprio lì, dove mi trovavo io in quel preciso momento; in quell'istante così fatidico della mia esistenza...
La sera tornammo a casa come due eroi di guerra. Raccontammo ogni particolare di quell'incontro a mia madre. Lei, inizialmente scioccata, una volta appresa l'intera storia, mi abbracciò versando qualche lacrima e poi mi domandò con voce tremante se mi fossi spaventato.
Mio padre tentò di rassicurarla dicendole che finché con noi c'era quel fucile, non ci sarebbe capitato nulla di male e lui non era un completo sprovveduto; qualcosa, in quanto ad animali, se ne intendeva, dal momento in cui era un veterinario.
Nonostante ciò, mia madre lo rimproverò e gli ricordò la pericolosità di una battuta di pesca in zona, in completa solitudine. Così le giurammo ( più allo scopo di tranquillizzarla ) che avremmo proseguito con le nostre uscite presso il Blue Lake solo, però, in compagnia di altri pescatori, perché dopotutto: “ L'unione fa la forza! “, come lei sapeva ricordarci saggiamente.
Dopo lei riprese ad imboccare Mark, il quale era trepidante per l'attesa della sua prossima cucchiaiata, dall'alto del suo seggiolone. Quella sera mangiammo: storioni, salmoni e lucci in gran quantità.
Fu una delle cene più gustose e soddisfacenti per me. Io ero un bambino di sei anni, che adorava andare a pesca e sentirsi adulato, ad ogni boccone, per aver catturato il maggior numero di prede!
Andai a letto orgoglioso del sangue freddo che ero riuscito a mantenere in una cirocostanza così rischiosa, come quella che ci si presentò quel pomeriggio d'autunno, di oramai 33 anni fa.
Dopo quell'esperienza, io e mio padre tornammo al lago in compagnia di un suo amico, che nutriva la nostra stessa passione e che già si era unito a noi, solo in alcune occasioni. L'uomo aveva un figlio di poco più grande di me, con il quale instaurai un'amicizia; giocavamo insieme, rincorrendoci per il perimetro della distesa d'acqua e mi scherniva per il mio stile di pesca!
Furono, tuttavia, le nostre ultime uscite spensierate e serene...
Poi, sulle labbra di mio padre, quel sorriso di fierezza per il pescato del giorno e soprattutto per la nostra complicità scomparve...
Non ci andammo più a pescare.
Era terminato, nelle nostre vite, il tempo della gioia e delle risate in famiglia.
Qualcosa si era spezzato a causa dell'irreparabile...
Ed io, questa mattina, ero immerso in quel suggestivo paesaggio lacustre ad osservare le acque del Blue Lake. Solo con i miei pensieri e con i miei ricordi dolorosi, ma dovevo pur rialzarmi e portare a termine ciò che mi ero prefissato di fare.
Lo dovevo ai miei genitori.
Lo dovevo specialmente a mia madre e a Mark.
Così mi sono deciso di rincamminarmi.

sabato 26 novembre 2016

Il mondo ideale sui social

È da luglio che mi sono iscritta su facebook ( a dire il vero, ci avevo già provato qualche anno fa, ma, alla fine, ho rimosso il mio account perché non lo seguivo granché... ). Questo mio ultimo tentativo di accedere ad un social è stato motivato perlopiù dal fatto di dover pubblicizzare il mio manoscritto e per mantenere i contatti con persone che, come me, amano la scrittura e la lettura. Certo, ho provato anche un mondo di piacere nel riscoprire amicizie legate alla mia infanzia e al mio passato... 😊
Comunque sto incominciando solo ora a riflettere sui meccanismi di queste piattaforme: queste sono nate, a mio parere, per farci sentire un pochino meno soli... Grandioso obiettivo! Perché nel momento in cui qualcuno mette un: ' mi piace ' ad una nostra immagine, ad un nostro post o ad una nostra affermazione, noi siamo felici e soddisfatti, vero? 
Io parlo per me e non potrei mai capire con esattezza le motivazioni che spingono la maggior parte delle persone a condividere alcuni dei loro istanti di vita quotidiana con altri; però, credo di trovarmi nel giusto nell'affermare che ognuno di noi ha spesso il bisogno e la necessità di essere accettato, no? 
Potrebbe capitare quella giornata negativa, in cui tutto sembra andare a rotoli e, come per magia, un: ' mi piace ' o un bel commento sarebbero in grado di aggiustarcela, almeno in parte, vero... ?
Se c'è una cosa che sto imparando, a 29 anni e un giorno, è proprio questa: bisogna abbandonare l'orgoglio e comprendere che siamo animali sociali ( come disse Aristotele ) e che, per questo motivo, abbiamo bisogno di sentirci parte integrata di un gruppo ( piccolo o grande che sia! ).
Personalmente, la cosa che mi colpisce maggiormente, riguardo questi social, è la dolcezza e l'affetto che vengono il più delle volte sprigionati nei miei confronti e verso gli altri utenti. E noi abbiamo assolutamente bisogno di calore e sentimenti! 
A volte, lo ammetto, mi chiedo se questi sentimenti espressi in rete siano totalmente sinceri; ma poi, interrompo i miei dubbi e mi dico: " ma sì! Va bene così!! " e abbandono questi miei boriosi e inutili esperimenti mentali, pensando all'effetto che alcune azioni ( nella fattispecie: parole scritte ) provocano in me e tralasciando la ricerca di verità in esse... Inoltre, esistono pur sempre le rappresentazioni di Schopenhauer, dico bene... ? 😉
Ma sì... È giusto e doveroso credere in qualcosa, in un mondo in cui le emozioni e la sfera individuale di ognuno di noi passano in secondo, anzi ultimo piano... E voi che cosa ne pensate? I social rappresentano un mondo reale, oppure sono solo una ' idea platonica ' della nostra quotidianità, dove tutto è senza grinze e dove ognuno di noi ha la disibinizione di esprimere il proprio parere e giudizio?

giovedì 24 novembre 2016

Un bel libro!


5,0 su 5 stelle  Un bel libro

di - 20 novembre 2016 
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Ho letto questo libro che ho trovato girando sul web.Nonostante siaun po' intricato per quanto riguarda la lettura per via dei continui salti temporali,la storia procede lineare e ti invoglia a sapere come procede.
Sicuramente una storia di una profondità chebti fa riflettere.
Inoltre a mio parere l'intuizione che ha avuto l'autrice è stata geniale.
Se qualcuno sa se esistono altri testi di questa autrice mi può avvisare alla mail:nelbluprofondo80@gmail.com

Ho voluto condividere con voi questa magnifica recensione del mio romanzo. Che dire... ?
Sono al settimo cieloooooooooo!!!!!!!! 😁😁
Subito dopo averla letta, la mia prima reazione sarebbe stata quella di andare in giro per le strade a baciare e ad abbracciare gli ignari passanti ( che, con ogni probabilità, mi avrebbero scambiata per una pazza e avrebbero contattato uno dei più vicini centri di igiene mentale!! 😂 ); ma poi mi sono presa qualche secondo, ho inspirato profondamente e mi sono detta: " calmati, Vale! " 😁
L'autore di questa recensione ha ammesso che il mio manoscritto invita ad una profonda riflessione: era proprio il mio intento!! 😊 La cosa che più mi allieta è il fatto di essere stata in grado ( anche con una sola persona ) di aver trasmesso emozioni e di aver spronato alla riflessione. 
A questa persona io non posso che dire: grazie. Un grazie dal cuore e dalla mia anima per un regalo così bello ed inaspettato, in prossimità, oltretutto, del mio compleanno... ( domani compirò 29 anni ). Di certo, la sua positiva reazione al mio elaborato, mi spingerà a proseguire e a spingermi anche oltre lungo questo impervio cammino per diventare scrittrice.
Il mio è un sogno audace, lo ammetto, ma, dopotutto, vale la pena inseguirlo, altrimenti non varrebbe nemmeno la pena vivere! Mi interrompo con questi miei slanci romantici e carichi di pathos e vi auguro una piacevole serata!    Valentina.

giovedì 10 novembre 2016

La routine della quotidianità

La routine della vita quotidiana distrugge tutto, come farebbe un tornado con le abitazioni che incontra sul suo cammino...
Ma, in fondo, noi tutti siamo destinati alla ripetitività dei nostri giorni: alzarsi alla solita ora, prepararsi, portare i figli a scuola, andare a lavoro. Osservare l'orologio e scoprire che è già trascorsa una giornata intera, senza quasi accorgercene! Fagocitati dallo scandire robotico delle consuete azioni del giorno, senza avere il tempo di chiederci: " Beh, allora? Che cosa avrei voluto realmente fare oggi... ? ".
La desolante condizione umana dell'insoddisfazione perenne: quanto aveva ragione Schopenhauer!! Egli sosteneva più o meno che noi viviamo in una realtà ingannevole e che, perciò, ci creiamo continue rappresentazioni per poter sopravvivere... E oltre la rappresentazione? Il nulla...
Mi chiedo, a questo punto: meglio illuderci o fiondarci nel vuoto del nulla?? Io, francamente, scelgo la prima e accolgo qualunque tipo di piccola rappresentazione o squarcio del reale che mi si potrebbe presentare durante la mia giornata, nella vana e stupida speranza che questa rottura possa durare il più possibile e che mi possa far sentire viva! Al momento, stringo forte a me queste piccole illusioni, credendo fermamente, a differenza del filosofo, che oltre il velo di Maya ci sia l'Amore puro: quello fine a sé stesso... Credendo e sperando fermamente di poterlo raggiungere una volta terminata questa serie di sogni e creazioni della mia mente, che mi rendono solo un pochino più dolce questa strada terrena...

lunedì 7 novembre 2016

L'affinità mentale deve per forza coincidere con quella fisica?

In quinta liceo avevo un professore di filosofia che mi ha fatta perdutamente innamorare della sua materia!
Quando il mio prof spiegava e raccontava la vita e le idee di un nuovo filosofo, io mi perdevo nelle sue spiegazioni: restavo quasi incantata dalla magia che avvertivo nell'atmosfera... Pensavo alle teorie di filosofi come Kierkegaard, Schopenhauer e la mia mente veniva rapita dalle loro idee: mi accorgevo di quanto il mio pensiero camminasse lungo il loro stesso binario. 
Fin dalla terza superiore avevo nutrito un forte legame con la filosofia, ma in quinta, quando il mio erudito professore mi esponeva i diversi concetti, io ampliai la mia ammirazione verso i pensatori del passato.
Il mio professore ci metteva la passione! Non si limitava, pertanto, a leggere un libro o a riportare mnemonicamente e roboticamente la lezione da imparare!
Lui improvvisava e i suoi occhi sprizzavano di orgoglio e gioia, mentre si apprestava ad insegnarci qualcosa.
Ebbene sì: io ero innamorata della mente del mio professore! Non si trattava di attrazione fisica ( nemmeno lontanamente ), ma di pura affinità spirituale. Ed è grazie a precettori come lui che oggi come oggi, in tutto quello che io faccio, tento di metterci il mio cuore e la mia voglia di stimolare emozioni! 
Quindi, alla domanda: l'affinità mentale deve per forza coincidere con attrazione fisica? Io rispondo: assolutamente no! Ma, a volte, la sola affinità mentale fine a sé stessa può diventare molto più potente di una relazione fisica e mentale! 
Detto questo, posso dire: grazie prof!!

sabato 5 novembre 2016

Il franco parere della mia amica sul mio romanzo!

Commenti per un libro tutto particolare ( 4 stelle su 5 )

Da lettrice è la prima volta che mi capita una cosa del genere: dedicarmi a una lettura per la quale si conosce in partenza l'autore...lo si conosce di persona e anche quanto questo libro gli sia costato impegno, profondendoci passione, amore e pure fatica.
Trattandosi di una autrice emergente permettetemi di spezzare una lancia in suo favore se qualcuno dovesse trovare critiche; come prima opera di una esordiente la storia si rivela interessante con personaggi ben curati e anche se in una prima stampa siano presenti errori è stata subito resa disponibile una nuova edizione ricorretta...errori che comunque non sono del tutto imputabili all' autice ma andiamo avanti con sincerità anche perchè ho i gusti difficili e se c'è qualcosa che non mi garba lo mollo lì e basta, ma qui non è successo per nulla XD

Volevo leggere questa storia tuttavia ero in ansia che il mio parere potesse risultare alterato dal fatto sopracitato, invece questa si è rivelata altresì una piacevole scoperta di un genere al quale non sono abituata ad accostarmi e che mi ha saputo prendere;
inoltre il mio lato puntiglioso con l' età non fa che acuirsi e quindi posso dire che questo giudizio si sia mantenuto neutrale, intendo riconoscendo punti che ho gradito e altri per i quali avrei preferito una diversa esposizione.
Riconosco un "rallentamento" dopo la metà ad andare avanti, tuttavia anche se il ritmo diminuisce il finale è calzante. Cosa non sempre semplice dato che è facile sbagliare terminando con finali buttati lì, che hanno solo il sapore dell' inconcludente.
Brevissimamente, di cosa tratta?
Vita di Alexander Proust un uomo, padre di famiglia che purtroppo è stato toccato in tenera età da una tragedia che ha distrutto il suo nucleo originario. Alexander però è riuscito a conquistare una volta divenuto adulto un suo equilibrio, costituito da una moglie e una figlioletta che gli hanno fatto riscoprire il calore e l' affetto da lui ricercati; ha pure un lavoro che ama e perciò si potrebbe dire che la sua vita si sia sistemata.
Non tutto è al suo posto in realtà e ben presto degli incubi lo spingeranno a ritornare al triste passato, alla ricerca di ciò che l' animo umano alla fine sempre è spinto: la verità.
La struttura di questa storia inizialmente mi ha colpita per i brevi capitoletti che da principio per introduzione ai fatti si rivelano di presentazione, proprio questo modo di narrare ha consentito all' autrice di costruire le vicende della vita del protagonista dando a noi lettori la conoscenza di questi episodi, stimolando la visione di insieme che mano a mano apprendiamo dal racconto. Punto a favore questo;
altro punto a favore è che, benchè i fatti esposti si dividano fra: narrazione del presente, parti invece accadute in precedenza e ancora altre appartenenti alla vita di Alexander in gioventù e tutto ciò non sia sempre raccontato per ordine, c'è la nota positiva di mantenere una linea cronologica che si sviluppa senza creare confusione ma integrandosi delle questioni che ci vengono presentate.
Essendo i temi abbastanza spiacevoli e il carattere del racconto che ci mette dinnanzi a un caso di delitto famigliare, questa crudeltà ci fa ben comprendere quanto l' esistenza del protagonista ne sia stata stravolta.
Per Alexander il dolore è doppio perchè il colpevole che ha fatto rimanere soli lui e suo padre è una persona a loro vicinissima e noi come lui ci ritroviamo a chiederci se davvero l' omicida abbia potuto compiere tale gesto; analizzando si va a sfruttare un elemento di mistero verso il responsabile, mistero perchè nemmeno il protagonista è certo della precisa identità di quest'ultimo.
E qui si ha un altro di quei temi che trovo sempre degni di fascino: la perdita di parte della memoria in casi di traumi e metodi di protezioni inconsci che scattano relativi al cervello :) Sì, mi piace perdermi in queste cose!

Per questo discorso entra in scena la figura di Sarah Brown, psicologa che segue il caso di Alex fin da bambino e lo aiuterà a tentare di trovare la giusta via per accedere alla sua parte di ricordi "sigillata".
Oltre a Sara strumento che è stato adoperato in questo libro per il recupero delle proprie memorie sono i sogni, sfruttati per creare un atmosfera angosciante a riguardo dell' accaduto.
Personaggio al quale mi sono affezionata è Jacob Proust, papà che riveste una figura centrale per il nostro protagonista e non solo in senso genitoriale;
Jacob mi è rimasto particolarmente nel cuore per diversi motivi e ho trovato commovente e incredibilmente doloroso che nonostante il degrado della malattia che purtroppo lo affligge, quest' uomo cerchi in un modo tutto suo di condurre il figlio verso la comprensione del sapere.
La minuzia descrittiva dell' Alzheimer che lo consuma ne fa un personaggio chiaro e assolutamente vero, capace di conquistarsi un posto per essere ricordato.
Altre cose che me lo hanno fatto amare sono l' aver dovuto sopportare le critiche e le accuse contro la moglie, il suo continuo resistere per proteggere il figlio, unico affetto che gli era rimasto e l'amore senza fine verso Margareth...moglie per la quale seguita a dichiarare l' innocenza anche dopo essersi ritrovato il mondo contro e perfino lo stesso Alex.

Tassello dopo tasello, attraverso i ricordi del passato e il racconto della vita del protagonista, noi lettori ci facciamo un' idea del colpevole ed è lecito indignarci per l' accaduto avendo sviluppato una opinione in merito; solo il procedere verso la fine riuscirà a dare le risposte, rivelandoci che la realtà può avere soluzioni che non sempre nell' immediato è possibile capire.
Benchè giunta a metà lettura una mia supposizione mi avesse fatto intendere la dinamica dei fatti una cosa che posso affermare è che questo noir non si basa tanto su quella che è la scoperta del colpevole; anzi questo si rivela essere solo un espediente per raccontarci i sentimenti che si sono scatenati...se Jacob crede fermamente in Margareth si può avere una contrapposizione differente per Alex e il rapporto di odio infinito che prova verso sua madre;
e sarà questo rapporto di amore/odio che è cambiato dall' età infantile e adulta e per il quale Alex si è ritrovato a rinnegare la propria genitrice, a suggerirci un pensiero che questo libro riesce a mettere in luce: la riflessione su quanto un genitore sia disposto a sacrificarsi per il bene di un figlio.
Ultima nota a riguardo del nome del libro: Riflessi di Coscienza. Mai davvero ho trovato un nome così adatto a un titolo!
Grazie amica mia per il tempo che mi hai dedicato e per le tue critiche costruttive. Vale.

venerdì 4 novembre 2016

Autunno

L'autunno ha fatto il suo ingresso qualche giorno fa nel nostro cielo, nei boschi che ci circondano e nel cuore di ognuno di noi...
Le diverse gradazioni, dall'aspro giallo al rosso intenso, delle foglie degli alberi mi incantano e mi privano di parole.
In genere, l'autunno e l'inverno vengono giudicati come le stagioni più malinconiche e cupe... Io credo, invece ( pur amando moltissimo la primavera e l'estate ), che le stagioni più fredde siano maggiormente in grado di far emergere la nostra parte romantica; il nostro desiderio di calore e affetto e l'impellente necessità di sentirci amati e abbracciati! ❤
È proprio durante queste giornate uggiose e malinconiche che avverto il desiderio di lasciarmi scaldare il cuore e voi... ?
Il fuocherello schioppettante di un camino, un plaid e una buona storia possono trasformare i nostri freddi autunni e inverni in un indimenticabile periodo dell'anno...

mercoledì 2 novembre 2016

Halloween

Halloween è una festa dalle origini americane, eppure, da qualche anno a questa parte, noi Italiani abbiamo incominciato a mascherarci e ad ' intrufolarci ' in questa festività non di nostra appartenenza...
Io, sinceramente ( a differenza di quanti polemizzano per questo fatto... ), non mi sento di giudicare in modo negativo questa nuova tendenza all' ' americanizzazione '!! Credo che la festa in occasione di Halloween possa rappresentare un'opportunità per i ragazzi e i più piccini per divertirsi con maschere, scherzi e dolcetti... 
In fondo, la vita è già così seriosa di per sé... Perché non dimenticarsi, anche per un solo misero istante, delle difficoltà del quotidiano... ? 
Ridere, gioire, divertirsi!!! Ma sì!!!
C'è sempre tempo per riflettere sulla crisi economica e sulla caducità delle cose su questo mondo, no?
P.s. In occasione di una collaborazione tra scrittori, nella notte di Halloween, mi sono messa alla prova, scrivendo una decina di righe finalizzate ad un racconto di paura!! L'obiettivo è molto nobile: il denaro raccolto sarà devoluto a favore dei terremotati... 
Un bacio a tutti! Vale.

mercoledì 26 ottobre 2016

Un pezzo di ghiaccio

Quando ero bambina, mia madre mi ha sempre ricordato che, a questo mondo, sono ben poche le amicizie vere e sincere...
Quanto aveva ragione!!
Di certo, il mio carattere introverso e timido non ha mai giocato a mio vantaggio, all'interno delle relazioni interpersonali... Quelle rare volte in cui mi sono trovata all'interno di un gruppo di persone, me sono rimasta zitta e tranquilla ad ascoltare e a sorridere di tanto in tanto. Per quale motivo? Beh, ovvio: sempre a causa di questo mio incessante timore di venir giudicata in modo negativo!! 😡
E così, sono giunta alla perla di saggezza: " meglio tacere, al dire scempiaggini! " e l'ho fatta mia... Mia come legge di vita, mia come barriera sociale! 😟
Complici di questa mia chiusura al mondo esterno sono stati diversi fattori, tra cui: rapporti di amicizia falliti, o addirittura privi di esistenza e una mia spiccata permalosaggine!!
Il problema è che, quando io incontro una persona che mi piace, sono subito pronta ad offrirle su un piatto d'argento il mio cuore. Così, io ho sempre combinato dei pasticci! 
Con il tempo e l'esperienza che ne consegue, sto imparando a trattenere un po' di più quelle mie profonde emozioni e perché no: le conservo per i miei manoscritti.
Un altro mio grosso difetto risiede nel fatto che io abbia uno spirito eccessivamente romantico: oltre alla mia forte emotività, io non dimentico nulla e nessuno!
Ad esempio, se fosse stato per me, io avrei continuato a intrattenere i rapporti con i miei ex compagni di università, oppure delle medie ecc... Il fatto è che, quando ti senti dire che il tempo ci ha trasformati e che sarebbe troppo difficile continuare le nostre amicizie, allora getti la spugna e finisci col diventare un pezzo di ghiaccio come tanti, in questo mondo sempre più freddo!

martedì 25 ottobre 2016

Emozioni forti!


Dal 3 ottobre il mio manoscritto è ritornato in commercio, senza quelle imperfezioni grammaticali che avevo rinvenuto ( rileggendolo per la centesima volta!! 😠 ).
Potrebbe contenere ancora delle imprecisioni, ma le più grosse dovrebbero essere state spazzate via!! 😊
Forse lo avevo già detto, all'interno di questo mio blog, ma ci tengo a ribadirlo: non avrei mai e poi mai immaginato che, un giorno, il mio manoscritto sarebbe capitato tra le mani di altre persone diverse da me...
Io ho inventato, mi sono agganciata a fatti di cronaca nera e ho incluso anche alcuni miei sprazzi di vita! Spero che chi lo toccherà e sfoglierà saprà amarlo come l'ho amato ( e continuo ad amarlo ) io. ❤
Al momento so con certezza che due persone lo stanno leggendo... Chissà che cosa potranno pensare? Chissà se sarò in grado di mostrare loro una piccola parte oscura e nascosta della mia anima? La ameranno, oppure la odieranno?? 
E se la odieranno?? 😰 
Perché, in fondo, come ogni persona, anche io possiedo il mio lato oscuro e credo di aver incominciato a dar voce ad esso, tramite questo mio romanzo.
Una delle mie due lettrici mi ha incominciato a confessare di aver percepito un'esplosione di emozioni... Deve ancora terminarlo e il mio cuore attende trepidante e tremante...
Io ho sempre temuto il giudizio altrui, ma da qualche tempo a questa parte, ho deciso di lanciarmi nel vuoto con la scrittura... Mille dubbi e interrogativi sfrecciano nella mia mente, ma, ad un certo punto, io, una risposta me la sono data: è giusto tentare e, soprattutto, inseguire sé stessi! La vita è troppo breve per essere vissuta solo all'ombra dei pensieri: bisogna agire! E che qualcuno, da lassù, me la mandi buona! ❤

sabato 22 ottobre 2016

Le mie idee

Una volta, ho aiutato una ragazza a studiare filosofia ( la mia grande passione ) e, ad un certo punto, mentre eravamo concentrate a capire alcune teorie di Karl Marx, lei mi ha chiesto, spiazzandomi: - Se ti trovassi tu, dietro ad una cattedra di scuola, come insegneresti filosofia?
Io, colta alla sprovvista, ho incominciato a pensare a quelle che sarebbero risultate come le risposte più ' ortodosse ' e serie da fornire ad una alunna del liceo; poi, ho quasi immediatamente allontanato quei boriosi discorsi pronti e ho ascoltato il mio cuore, controbattendo all'incirca così: - La filosofia non è qualcosa che va ricercato metodicamente all'interno dei libri scolastici! Sì, certo: devi servirti di un supporto cartaceo per tenere a mente la vita e le opere dei diversi pensatori, però, la vera filosofia, a mio parere, va ricercata e inseguita fuori dalle mura scolastiche: per la strada, osservando la vita quotidiana; dove la gente tenta di tirare avanti ogni giorno...
- Perciò, tu ci porteresti fuori dall'aula, ogni volta... ? - mi ha chiesto, meravigliata.
- Perché no! Magari, dopo aver visto rapidamente la vita e le opere dei principali filosofi ( che mai vi chiederò durante un'interrogazione, perché mi ostino a combattere contro allo studio mnemonico! ), vi chiederei di ricavare le idee di Marx, prestando la dovuta attenzione alla relazione datore di lavoro-dipendente. Oppure sarebbe interessante chiedere ai passanti: " che cos'è? ", come faceva Socrate, quando rivolgeva tale quesito alle persone intorno a sé, indagando all'interno delle conoscenze comuni ( o meglio: non conoscenze... ).
- Certo, così sarebbe bello!! - mi ha sorriso.
- Già... Bello ed utopistico!! 
Perché esistono pur sempre degli schemi ed esiste anche la monotonia del quotidiano, che distrugge la passione che può pervadere un insegnante...
Io ho i miei metodi e, forse, la scuola non è il posto ideale per me... ( lo so: apparirà come un mio capro espiatorio per il semplice fatto che non riuscirò mai ad insegnare all'interno di un edificio scolastico; ma non è così! Io rimango pur sempre un'idealista ed uno spirito libero! ).
Quando ' soccorro ' i ragazzi nello studio, io sono più interessata a far emergere la loro idea riguardo ciò che stanno studiando, piuttosto che all'anno in cui nacque tal dei tali... Ritengo più importante sviluppare un senso critico circa il mondo che ci circonda e le  ' verità ' che ci vengono affibbiate come tali quotidianamente...
Il mio più grande desiderio? Creare uno spazio libero, in cui tutti possano essere pienamente se stessi, senza venir giudicati; tenendo conto e valutando le idee di ciascuno e non la persona al cui interno si erigono questi pensieri! Un posto in cui non esiste un'etichetta per ogni categoria; dove non esiste il pensiero di destra o di sinistra, ma il PROPRIO modo di vedere le cose. Utopistico anche questo mio desiderio, vero?!
Ma sognare è meraviglioso e io credo nei sogni! 
Nella pratica quali sarebbero le azioni all'interno di questo mio e perché no: ' nostro ' spazio? Ad esempio commentare momenti di vita quotidiana: un gesto, una frase, film, un libro ecc... Io credo che le conoscenze possano nascere dal confronto sociale.
Perché non provarci?? 😉

martedì 18 ottobre 2016

Oggi mi va di sfogarmi!

Oggi non è una giornata rosea per me! 😠😃
Innanzitutto, sono ritornata giusto ieri sera da una minivacanza con la mia famiglia e, come ogni rarissima volta in cui faccio una vacanza, posso velenosamente constatare quanto voli via in fretta il tempo... 😣 
Ma perché, mi chiedo, deve sfuggirci così dalle mani questo dannato tempo, quando siamo impegnati a divertirci, eh??
Seconda obiezione: oggi ho dovuto far rientro a lavoro... Il mio non è un lavoro fisso, ma faccio quel che posso e, soprattutto: quel che rimane da fare... Ancora grazie che possiedo, comunque, una piccola e " traballante " occupazione, altrimenti mi sarei potuta scordare anche di compiere quella minivacanza!!
Il fatto è questo: perché un datore di lavoro ha la facoltà di spremere i suoi dipendenti come fossero dei limoni?! Perché egli o ella deve infierire su di essi, facendo leva sul fatto che questi abbiano un estremo bisogno di lavorare?! E dunque, egli o ella si può anche permettere di allungare le ore lavorative, oppure di richiedere mansioni che non spetterebbero di fare a quei suoi bisognosi dipendenti... Ma è così che funziona ed è così che è sempre stato! Dopotutto: se non ti va bene in questo modo, o te la fai andare, oppure ti indicano la porta!
E poi ci sono i figli di papà o altre nuove specie di raccomandati, che ti passano davanti e si accomodano sulle prime fila, senza nemmeno il bisogno di obliterare il biglietto...
Mi vien voglia di urlare: " Viva la meritocrazia!! ".
La mia, ad ogni modo, vuol essere una semplice e generale riflessione polemizzante sul mondo del lavoro ( o meglio: desolazione del lavoro, dato che la parola: ' mondo ' presuppone un po' di vita... ) e sulle angherie che la maggior parte delle persone è costretta a subire ogni cavolo di giorno, solamente per portare a casa un tozzo di pane o per vedere riunita, una volta tanto, la propria famiglia in vacanza.
Hegel ipotizzava un rovesciamento del ruolo padrone-servo: perché il servo ha bisogno del padrone, ma il padrone ha ugualmente necessità del suo servo... Chissà... Nella vita, mai dire mai; anche se, il numero di noi servi aumenta sempre più vertiginosamente!!  
P.s. una lieta notizia priva di polemiche!! 😂 Il blog: " Il Regno dei Libri " ha pubblicato una segnalazione del mio libro e una mia prima biografia...  Ecco il link!

http://ilregnodeilibri.blogspot.it/2016/10/new-writers-new-hearts_15.html
Se mi faceste sapere che cosa ne pensate voi: riguardo il lavoro, o la relatività del tempo, o sul mio libro, ve ne sarei davvero molto grata! Grazie.

martedì 11 ottobre 2016

Costretta a letto... 😧

Domenica ho incominciato ad avvertire i primi sintomi influenzali, perciò mi sono sdraiata sul mio letto e... Febbre a 38,8!
Così sono rimasta a letto e ho iniziato a valutare alcuni modi per trascorrere il mio tempo così relegato alla noia... Ho preso il mio libricino di Edgar Allan Poe ( i " 7 racconti neri " ) e mi sono dedicata alla lettura del racconto: " hop-frog ". 
Non avevo mai letto nulla di questo famosissimo autore americano e, allora, mossa dalla mia ignoranza e dal fatto che quel libro in questione fosse stata l'unica lettura di mio marito ( così mi ha riferito lui: non lo sto infangando!! 😂 ), l'ho acquistato.
" Hop-frog " era il racconto che mi mancava per terminare la raccolta di Poe e devo dire che, a discapito degli altri 6, in questo mi sono ritrovata a tifare per hop-frog stesso; nonostante questi fosse l'assassino. I soprusi che riceveva insieme alla sua compagna erano veramente irritanti. Premetto che ho amato tutti e 7 i racconti; tuttavia, nei 6 precedenti non sono stata coinvolta!! Gli assassini di queste altre storie sono persone psicolabili, che uccidono senza un movente reale preciso... Con questo non voglio asserire di essere dalla parte della vendetta tramite giustizia privata, eh?! Dico semplicemente che hop-frog aveva più " motivazioni " per giustiziare quegli uomini crudeli, rispetto ai protagonisti delle altre storie.
Sto anche terminando il libro di una mia collega scrittrice: molto corposo ( e io non amo i libri troppo voluminosi... ), però interessante... 
Ogni volta in cui mi sento poco bene, mi viene naturale ripetere quei gesti che compivo da piccola ( come leggere un libro ) e, unitamente a questi, ricordare ( con una velata nostalgia ) le coccole e il calore che mi riservava mia mamma...

Ora, invece, devo farmi forza e, al pari di ogni mamma, devo rialzarmi il prima possibile per poter seguire meglio mio figlio! 

È proprio vero: non si apprezza mai abbastanza un gesto di tenerezza e di affetto, finché non lo si perde... 😢 Ti voglio bene, mamma. ❤

giovedì 6 ottobre 2016

Questo è per te... ❤

Il mio post di oggi è indirizzato ad una persona in particolare, di cui, naturalmente, non farò il nome... Glielo voglio dedicare perché la mia passione è la scrittura; pertanto, io desidero regalarle qualcosa di mio: poche semplici righe.
Questa mia amica, ieri sera, mi ha rivelato dei particolari davvero tristi riguardo le sue condizioni di salute...
Appena ho saputo, mi sono irrigidita e non ho trovato le parole esatte per descriverle quanto io sia addolarata e dispiaciuta per lei...
Davvero strano! In genere, le parole, per iscritto, mi sgorgano senza sosta!
Eppure, in una circostanza come quella che mi si è presentata ieri, la mia mente si è annebbiata: una coltre di rabbia e angoscia si è depositata dentro di me e in quell'area che cerco tanto di stuzzicare, ogni volta in cui mi dedico alla stesura dei miei romanzi...
Perché le sto dedicando questo mio post ora?? Perché, nonostante ci conosciamo poco, lei, con il suo messaggio di ieri, è una delle rarissime persone che mi hanno toccato il cuore! E poi, vorrei poterle offrire qualcosina di più profondo, rispetto a ciò che le ho risposto...
È una donna che lotta per se stessa, ma soprattutto per la sua famiglia!! Da quelle poche parole che ci siamo scambiate, io ho intuito che lei è una donna forte: una combattente che non getta tanto facilmente la spugna!
Una donna che afferra la vita e i problemi legati ad essa con i denti, traendo forza dal calore che le trasmettono i suoi famigliari.
Vai avanti così: stringi forte quei dannati problemi e dai loro un calcio!
Ti sono vicina. Un bacio grande grande e un abbraccio ancor più vigoroso.

martedì 4 ottobre 2016

Ogni volta in cui scrivo...


Premessa: alle scuole medie o al liceo, quando si presentava il fatidico giorno del " tema in classe ", io incominciavo a sudare a causa dell'ansia!!
" Come iniziare... ?  Conoscerò sufficientemente i contenuti? E il finale? L'originalità... ? " E finivo il più delle volte col beccarmi il mio sei tirato!! I motivi? Il mio allontanamento dai contenuti imposti dall'insegnante e le continue e boriose ripetizioni all'interno del mio elaborato...
Insomma: io odiavo il tema in classe!! E proprio per questo motivo non avrei mai e poi mai pensato che, in vita mia, io sarei stata in grado di far pubblicare un mio romanzo!!! 😂😂
Credo che il mio principale problema risiedesse nella " forzatura " delle indicazioni dei miei insegnanti: i titoli dei miei temi scolastici vertevano quasi sempre su argomenti storici, politici e di attualità; se si fosse presentata una possibilità di esprimere: emozioni, sensazioni e il mondo interiore di sé o di altri individui, forse io avrei potuto spaziare maggiormente all'interno di quei miei elaborati così scarni e desolanti...
Ogni volta in cui scrivo, io mi lascio trasportare dal mio animo e dal mio cuore: è un po' come se fossi in estasi ( e ci tengo a precisare che non ho mai fatto uso di sostanze stupefacenti e che mai le utilizzerò! ) e, perciò, butto giù per iscritto tutto ciò che vortica nella mia testa; tento di trasformare in parole le immagini che nascono in me e non mi curo assolutamente ( purtroppo... ) del modo in cui scrivo, perché seguo il flusso momentaneo della mia creatività e poi... Solo in un secondo momento mi rendo conto degli errori grammaticali da me compiuti!! 😬
Comunque, quando scrivo, io mi rilasso e mi eccito al contempo; mi " svuoto " e mi riempio di sensazioni meravigliose e spesso contrastanti tra di loro...
A causa della mia timidezza ed introversione, la scrittura è diventata, oltretutto, un mezzo, per me, di libera e piena espressione dei miei stati d'animo e del mio modo di vivere e di vedere il mondo!!
Come si cambia, con il passare del tempo... 

mercoledì 28 settembre 2016

primi commenti sul mio romanzo...




Stiamo provvedendo, io e il mio editor, ad eliminare quelle piccole imperfezioni grammaticali presenti nel testo e poi, il mio libro, in versione definitiva, tornerà " fresco e pulito " in commercio!! 😂
Nel frattempo, una mia cara amica d'infanzia ci ha tenuto a farmi sapere che lo ha già acquistato ( nonostante i refusi ) e... Ha iniziato ad esprimermi un suo parere riguardo il mio piccolo manoscritto...
Quando ho letto il suo messaggio ( circa un'ora fa ), il mio cuore ha incominciato a scalpitare e a fare capriole!! 😄
La mia amica l'ha trovato interessante!! Certo, non ha ancora terminato la sua lettura; tuttavia, ha desiderato avvertirmi su questo suo primo parere. Ed io non posso che esultare!! 😊😊 
Il fatto che a qualcuno possa essere piaciuta la mia idea e il modo in cui le ho fatto prendere vita sprigiona in me una sensazione di estrema gioia e di benessere generale! Poter offrire emozioni alle persone intorno a me mi rende davvero orgogliosa e fiera delle mie fatiche! Ed è uno dei motivi per cui mi sono già messa all'opera con il mio terzo romanzo... 
Che dire... ? Grazie amica mia e grazie a chiunque apprezzerà il mio elaborato di emozioni!! Un bacio a tutti e a tutte! Valentina.

lunedì 26 settembre 2016

La coerenza è diventata un optional... ?

Oggi sono in vena di polemica! Quando devo affrontare giornate come questa, io stessa non sopporto le mie lamentele, ma alcuni fatti quotidiani mi accendono particolarmente...
Faccio un esempio: questa mattina ho aperto la mia pagina facebook e non sono riuscita a trattenere il mio sdegno di fronte ad una dedica intrisa di miele da parte di una mia conoscente nei riguardi di una nostra amica in comune...
Preso da sé il fatto potrebbe anche risultare bello e puro, ma il problema è che questa mia conoscente non ha fatto altro che riversare spazzatura sull'amica che abbiamo in comune!!
Questo è solo un caso come tanti, ma ha innescato in me una serie di dubbi... Una domanda, infatti, mi sorge spontanea: la coerenza è solo un optional nei rapporti sociali... ?
Se a me una persona sta letteralmente sulle palle, allora cerco di evitarla; o, comunque, non la frequento assiduamente.  Giustamente potrebbe anche capitare che il mio giudizio nei confronti di questa cambi con il trascorrere del tempo; tuttavia, se a pelle non avevo avvertito quella " scintilla " dell'amicizia, io non potrò mai arrivare al punto da elogiarla...
Mio marito, il più delle volte, ci tiene a sottolinearmi questa esagerata pretesa di coerenza tra i miei pensieri e le mie stesse azioni... Ma non dovrebbe essere così??
Certo, a molti fa comodo recitare la propria parte per secondi fini... Io, nonostante i miei innumerevoli difetti, non riesco proprio a scendere a compromessi o a fingere sentimenti che non provo... 
In quelle rare occasioni in cui sono costretta a fingere, i miei occhi non riescono a trattenersi dall'esprimere il proprio parere...
Insomma, non si può quasi mai essere se stessi al di fuori delle proprie mura domestiche?? Ed io rimango la solita idealista speranzosa, in un mondo spesso così vuoto e ricco di messe in scena...