È da luglio che mi sono iscritta su facebook ( a dire il vero, ci avevo già provato qualche anno fa, ma, alla fine, ho rimosso il mio account perché non lo seguivo granché... ). Questo mio ultimo tentativo di accedere ad un social è stato motivato perlopiù dal fatto di dover pubblicizzare il mio manoscritto e per mantenere i contatti con persone che, come me, amano la scrittura e la lettura. Certo, ho provato anche un mondo di piacere nel riscoprire amicizie legate alla mia infanzia e al mio passato... 😊
Comunque sto incominciando solo ora a riflettere sui meccanismi di queste piattaforme: queste sono nate, a mio parere, per farci sentire un pochino meno soli... Grandioso obiettivo! Perché nel momento in cui qualcuno mette un: ' mi piace ' ad una nostra immagine, ad un nostro post o ad una nostra affermazione, noi siamo felici e soddisfatti, vero?
Io parlo per me e non potrei mai capire con esattezza le motivazioni che spingono la maggior parte delle persone a condividere alcuni dei loro istanti di vita quotidiana con altri; però, credo di trovarmi nel giusto nell'affermare che ognuno di noi ha spesso il bisogno e la necessità di essere accettato, no?
Potrebbe capitare quella giornata negativa, in cui tutto sembra andare a rotoli e, come per magia, un: ' mi piace ' o un bel commento sarebbero in grado di aggiustarcela, almeno in parte, vero... ?
Se c'è una cosa che sto imparando, a 29 anni e un giorno, è proprio questa: bisogna abbandonare l'orgoglio e comprendere che siamo animali sociali ( come disse Aristotele ) e che, per questo motivo, abbiamo bisogno di sentirci parte integrata di un gruppo ( piccolo o grande che sia! ).
Personalmente, la cosa che mi colpisce maggiormente, riguardo questi social, è la dolcezza e l'affetto che vengono il più delle volte sprigionati nei miei confronti e verso gli altri utenti. E noi abbiamo assolutamente bisogno di calore e sentimenti!
A volte, lo ammetto, mi chiedo se questi sentimenti espressi in rete siano totalmente sinceri; ma poi, interrompo i miei dubbi e mi dico: " ma sì! Va bene così!! " e abbandono questi miei boriosi e inutili esperimenti mentali, pensando all'effetto che alcune azioni ( nella fattispecie: parole scritte ) provocano in me e tralasciando la ricerca di verità in esse... Inoltre, esistono pur sempre le rappresentazioni di Schopenhauer, dico bene... ? 😉
Ma sì... È giusto e doveroso credere in qualcosa, in un mondo in cui le emozioni e la sfera individuale di ognuno di noi passano in secondo, anzi ultimo piano... E voi che cosa ne pensate? I social rappresentano un mondo reale, oppure sono solo una ' idea platonica ' della nostra quotidianità, dove tutto è senza grinze e dove ognuno di noi ha la disibinizione di esprimere il proprio parere e giudizio?
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