Commenti per un libro tutto particolare ( 4 stelle su 5 )
Da lettrice è la prima volta che mi capita una cosa del genere: dedicarmi a una lettura per la quale si conosce in partenza l'autore...lo si conosce di persona e anche quanto questo libro gli sia costato impegno, profondendoci passione, amore e pure fatica.
Trattandosi di una autrice emergente permettetemi di spezzare una lancia in suo favore se qualcuno dovesse trovare critiche; come prima opera di una esordiente la storia si rivela interessante con personaggi ben curati e anche se in una prima stampa siano presenti errori è stata subito resa disponibile una nuova edizione ricorretta...errori che comunque non sono del tutto imputabili all' autice ma andiamo avanti con sincerità anche perchè ho i gusti difficili e se c'è qualcosa che non mi garba lo mollo lì e basta, ma qui non è successo per nulla XD
Volevo leggere questa storia tuttavia ero in ansia che il mio parere potesse risultare alterato dal fatto sopracitato, invece questa si è rivelata altresì una piacevole scoperta di un genere al quale non sono abituata ad accostarmi e che mi ha saputo prendere;
inoltre il mio lato puntiglioso con l' età non fa che acuirsi e quindi posso dire che questo giudizio si sia mantenuto neutrale, intendo riconoscendo punti che ho gradito e altri per i quali avrei preferito una diversa esposizione.
Riconosco un "rallentamento" dopo la metà ad andare avanti, tuttavia anche se il ritmo diminuisce il finale è calzante. Cosa non sempre semplice dato che è facile sbagliare terminando con finali buttati lì, che hanno solo il sapore dell' inconcludente.
Brevissimamente, di cosa tratta?
Vita di Alexander Proust un uomo, padre di famiglia che purtroppo è stato toccato in tenera età da una tragedia che ha distrutto il suo nucleo originario. Alexander però è riuscito a conquistare una volta divenuto adulto un suo equilibrio, costituito da una moglie e una figlioletta che gli hanno fatto riscoprire il calore e l' affetto da lui ricercati; ha pure un lavoro che ama e perciò si potrebbe dire che la sua vita si sia sistemata.
Non tutto è al suo posto in realtà e ben presto degli incubi lo spingeranno a ritornare al triste passato, alla ricerca di ciò che l' animo umano alla fine sempre è spinto: la verità.
La struttura di questa storia inizialmente mi ha colpita per i brevi capitoletti che da principio per introduzione ai fatti si rivelano di presentazione, proprio questo modo di narrare ha consentito all' autrice di costruire le vicende della vita del protagonista dando a noi lettori la conoscenza di questi episodi, stimolando la visione di insieme che mano a mano apprendiamo dal racconto. Punto a favore questo;
altro punto a favore è che, benchè i fatti esposti si dividano fra: narrazione del presente, parti invece accadute in precedenza e ancora altre appartenenti alla vita di Alexander in gioventù e tutto ciò non sia sempre raccontato per ordine, c'è la nota positiva di mantenere una linea cronologica che si sviluppa senza creare confusione ma integrandosi delle questioni che ci vengono presentate.
Essendo i temi abbastanza spiacevoli e il carattere del racconto che ci mette dinnanzi a un caso di delitto famigliare, questa crudeltà ci fa ben comprendere quanto l' esistenza del protagonista ne sia stata stravolta.
Per Alexander il dolore è doppio perchè il colpevole che ha fatto rimanere soli lui e suo padre è una persona a loro vicinissima e noi come lui ci ritroviamo a chiederci se davvero l' omicida abbia potuto compiere tale gesto; analizzando si va a sfruttare un elemento di mistero verso il responsabile, mistero perchè nemmeno il protagonista è certo della precisa identità di quest'ultimo.
E qui si ha un altro di quei temi che trovo sempre degni di fascino: la perdita di parte della memoria in casi di traumi e metodi di protezioni inconsci che scattano relativi al cervello :) Sì, mi piace perdermi in queste cose!
Per questo discorso entra in scena la figura di Sarah Brown, psicologa che segue il caso di Alex fin da bambino e lo aiuterà a tentare di trovare la giusta via per accedere alla sua parte di ricordi "sigillata".
Oltre a Sara strumento che è stato adoperato in questo libro per il recupero delle proprie memorie sono i sogni, sfruttati per creare un atmosfera angosciante a riguardo dell' accaduto.
Personaggio al quale mi sono affezionata è Jacob Proust, papà che riveste una figura centrale per il nostro protagonista e non solo in senso genitoriale;
Jacob mi è rimasto particolarmente nel cuore per diversi motivi e ho trovato commovente e incredibilmente doloroso che nonostante il degrado della malattia che purtroppo lo affligge, quest' uomo cerchi in un modo tutto suo di condurre il figlio verso la comprensione del sapere.
La minuzia descrittiva dell' Alzheimer che lo consuma ne fa un personaggio chiaro e assolutamente vero, capace di conquistarsi un posto per essere ricordato.
Altre cose che me lo hanno fatto amare sono l' aver dovuto sopportare le critiche e le accuse contro la moglie, il suo continuo resistere per proteggere il figlio, unico affetto che gli era rimasto e l'amore senza fine verso Margareth...moglie per la quale seguita a dichiarare l' innocenza anche dopo essersi ritrovato il mondo contro e perfino lo stesso Alex.
Tassello dopo tasello, attraverso i ricordi del passato e il racconto della vita del protagonista, noi lettori ci facciamo un' idea del colpevole ed è lecito indignarci per l' accaduto avendo sviluppato una opinione in merito; solo il procedere verso la fine riuscirà a dare le risposte, rivelandoci che la realtà può avere soluzioni che non sempre nell' immediato è possibile capire.
Benchè giunta a metà lettura una mia supposizione mi avesse fatto intendere la dinamica dei fatti una cosa che posso affermare è che questo noir non si basa tanto su quella che è la scoperta del colpevole; anzi questo si rivela essere solo un espediente per raccontarci i sentimenti che si sono scatenati...se Jacob crede fermamente in Margareth si può avere una contrapposizione differente per Alex e il rapporto di odio infinito che prova verso sua madre;
e sarà questo rapporto di amore/odio che è cambiato dall' età infantile e adulta e per il quale Alex si è ritrovato a rinnegare la propria genitrice, a suggerirci un pensiero che questo libro riesce a mettere in luce: la riflessione su quanto un genitore sia disposto a sacrificarsi per il bene di un figlio.
Ultima nota a riguardo del nome del libro: Riflessi di Coscienza. Mai davvero ho trovato un nome così adatto a un titolo!
Grazie amica mia per il tempo che mi hai dedicato e per le tue critiche costruttive. Vale.
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