sabato 29 dicembre 2018

Un bicchiere di vino, insieme ❤

Come vi dicevo, questo si prefiggeva per me come un Natale leggermente giù di tono a causa delle ultime vicende molto, molto spiacevoli, che si sono verificate nella vita di mio figlio e, quindi, nella mia... 😟 Vicende che hanno troncato di netto la nostra pacifica (così, almeno, pareva...) routine di vita quotidiana.
Ma si va avanti, chiaro. Con più diffidenza, questo sì e con un'importante presa di coscienza di quanto odio e cattiveria possono scorrazzare nel cuore di molti...
E il 24 ho passato una piacevolissima e confortevole serata in compagnia dei miei fratelli e delle nostre rispettive famiglie. Un bel bicchiere di vino e una manciata di parole rincuoranti e sdrammatizzanti erano le cose di cui avevo più bisogno! 😊
Poi, il 25 e il 26 lo abbiamo trascorso a tavola, insieme.
E ci accingiamo a salutare questo 2018: iniziato alla grande, con la pubblicazione di due miei manoscritti, ma terminato in modo negativo (a partire da ottobre...). 😠
Mi auguro che il 2019 possa essere un anno migliore: di pace e serenità. Spero di poter aiutare al meglio mio figlio, durante il suo delicato e tortuoso percorso di crescita e, molto egoisticamente, mi auguro di poter vedere un po' più di luce anche nel mio percorso di scrittrice (perché anche lì, ultimamente, ho fatto decisamente flop! 😟).
Auguro a tutti voi, che state leggendo il mio diario "carta-tecnologico", di trovare la vostra realizzazione nel campo che più vi appassiona. Vi auguro di sognare sempre, con i piedi per terra e di non smettere mai di rincorrere le cose che vi fanno battere forte il cuore. 💓
Un sereno 2019 a tutti da me, la sognatrice romantica con il pallino per la scrittura.💖💝💗
Ciao!🙋😘👋👋

sabato 22 dicembre 2018

"A Christmas Carol" di Charles Dickens




Titolo: "A Christmas Carol"
Autore: Charles Dickens
Tradotto e curato da: Enrico De Luca
Editore: Caravaggio Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 152
Link di acquisto: "A Christmas Carol"


Ho letto "A Christmas Carol" a voce alta, la sera, davanti al mio bambino e al nostro caminetto scoppiettante. Una lettura molto appropriata, visto l'approssimarsi del Natale, e di cui farne tesoro, data l'importanza del suo messaggio.

"Marley era morto, tanto per cominciare."

Marley era socio in affari di Ebenezer Scrooge, il protagonista del romanzo di Charles Dickens. Scrooge è un usuraio e vive a Londra.

"Nessuno lo fermava per strada per dirgli, con un'espressione gioviale: "Mio caro Scrooge, come state? Quando verrete a trovarmi?"

"Ma a Scrooge che importava? Era proprio questo ciò che gli piaceva. Aprirsi una strada lungo i sentieri affollati della vita, ammonendo ogni umana simpatia di mantenere le distanze, era ciò per cui gli uomini di mondo davano dello "svitato" a Scrooge".


Scrooge ha un pessimo temperamento: egoista, avaro e molto chiuso verso il prossimo.

"Un buon Natale, zio! Dio vi protegga!"
"Bah!" disse Scrooge. "Sciocchezze!"

Fred, il nipote, gli fa visita presso la sua ditta e gli augura buon Natale; ma Scrooge proprio non riesce a vedere nulla di buono in questa festività e liquida il nipote perché non ha tempo da perdere.

"È sufficiente per un uomo occuparsi dei propri affari, e non interferire negli affari degli altri. I miei mi tengono occupato costantemente. Buona sera, signori!"

La risposta di Scrooge a due gentiluomini, che gli propongono di aiutare i senzatetto e i più bisognosi con delle donazioni. 
È arrivato il momento per Scrooge di esaminare la sua condotta, di guardarsi dentro, in profondità. Lo spirito del suo socio piomberà nella sua grande dimora per offrirgli l'opportunità di salvarsi...

"Sono qui stanotte per avvertirti che hai ancora una possibilità e una speranza di sfuggire al mio destino. Una possibilità è una speranza procurate da me, Ebenezer."

Marley lo avviserà dell'arrivo imminente di tre spiriti e a Scrooge non resterà che attenderli, terrorizzato.

"L'aria era colma di fantasmi... Ognuno di loro portava catene come lo spettro di Marley... Il tormento di tutti loro consisteva, evidentemente, nel tentativo di interferire, a fin di bene, nelle vicende umane, e nell'averne perduto per sempre la possibilità."

Il primo spirito, quello del passato, gli mostrerà la casa della sua infanzia, la sorella e il luogo del suo primo impiego.

"Non c'è niente al mondo di così irresistibilmente contagioso come il ridere e il buon umore".

Il secondo spirito, quello del presente, gli ricorderà l'importanza dell'unione e della gioia mostrandogli la famiglia di Fred e quella del suo dipendente, Robert Cratchit.

"La sua ricchezza non gli è di nessuna utilità. Non fa alcun bene con essa."

Uno degli innumerevoli commenti sul suo conto, origliato di nascosto, sotto la protezione dello spirito.

"Spettro del futuro!" esclamò. "Vi temo più di ogni spettro che ho visto. Ma siccome so che il vostro proposito è di farmi del bene, e siccome spero di vivere per essere un altro uomo da quello che fui, sono disposto a sopportare la vostra compagnia, e lo faccio con cuore grato."

Infine arriva il terzo spirito, quello del futuro, che gli mostrerà la sua stessa morte. Pochi, anzi, nessuno se ne rattristerà. C'è chi si spartirà i suoi beni e chi si rallegrerà addirittura della sua scomparsa.

"Vivrò nel Passato, nel Presente e nel Futuro!" ripeté Scrooge, saltando giù dal letto.

Una bella lezione di vita, che permetterà a Ebenezer Scrooge di riscattarsi con il suo prossimo. E il Natale, tutto a un tratto, diventerà speciale anche per lui: un'occasione per fare del bene e per essere grato alla vita.
Un racconto molto speciale, con un grande insegnamento da tener stretto stretto e ben custodito nel nostro cuore.

mercoledì 19 dicembre 2018

Un Natale leggermente giù di tono... 😧

Si respira, ormai, l'aria del Natale. Eppure, ieri mattina, impacchettavo i regali con un certo sconforto... Non è stato uno dei periodi migliori per me e per la mia famiglia; anzi, diciamo pure che è stato il peggior momento che abbiamo dovuto affrontare fino ad ora.
Non vi sto ad elencare le motivazioni di tanta delusione e, sì, anche di rabbia; ma posso ammettere di aver aperto gli occhi, di aver iniziato a riconoscere le persone leali da quelle sleali e del tutto prive di scrupoli... A dire il vero, dovrebbe essere mio figlio a palesare la sua totale delusione; ma questo non può accadere, dal momento in cui lui reputa tutto il mondo amico (e come biasimarlo e allontanarlo da un'idea così bella e surreale, nella tenerezza dei suoi 7 anni?!).
La comprensione arriverà anche per lui, con il tempo, gradatamente.
Fatto sta che siamo giunti ad alcuni importanti cambiamenti e, chissà, forse il cambiamento è proprio necessario alcune volte?...
Il cambiamento, di primo acchito, ci destabilizza, questo sì; ma poi, potrebbe rinvigorirci e darci l'impulso a fare meglio, a crescere e a migliorarci -si spera- come esseri viventi. Associo l'idea del cambiamento, che arriverà imminente nelle nostre vite, ad una finestra -rimasta chiusa troppo a lungo- che si spalanca e lascia che l'aria fredda di dicembre si sprigioni all'interno di un'aula. Sì, inizialmente i nostri corpi verranno percorsi da alcuni brividi di freddo, ma poi ricominceremo a respirare aria più pulita, aria nuova.
Ecco, è questo che auguro a mio figlio, a me e a mio marito: una bella boccata di aria fresca e pulita! 😊

giovedì 13 dicembre 2018

"Il virus benefico" di Pierluigi Dadrim Peruffo




Titolo: "Il virus benefico -Aprirsi la strada per la libertà e la verità in un mondo di sopraffazioni e menzogne"
Autore: Pierluigi Dadrim Peruffo
Genere: saggistica
Editore: Caravaggio Editore
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 96 p.
Link di acquisto: "Il virus benefico"


Il "virus benefico" è il virus che dovrebbe propagarsi tra la popolazione del mondo, portando bellezza, semplicità, onestà, verità consapevole e percezione di un'unità sostanziale che accomuna ogni forma di vita.
È questo ciò che si augura l'autore, analizzando le principali problematiche della nostra società. La sua è una sorta di denuncia ad un mondo che si basa essenzialmente sulle apparenze, senza indagare in profondità, trascurando quello che è il vissuto interiore del singolo.
Una denuncia molto delicata, per nulla aggressiva che ci porta a riflettere...


"Sino a quando continueremo a ritenere le parole più importanti dell'indivisa e viva realtà che esse dovrebbero indicare, il nostro destino non contemplerà altro che guerra e dolore."

Il linguaggio è uno strumento fondamentale per l'evoluzione, l'autocoscienza e, chiaramente, per la convivenza sociale; ma come ogni utile strumento, se impiegato erroneamente, esso può generare sofferenza e male.

"Oggi più che mai troppi di noi preferiscono vivere una vita piena di conflitti e privazioni inseguendo sogni di potere e ricchezza, invece di impegnarsi in modo onesto, unanime e umile per il vero benessere collettivo."

Il narcisismo egocentrico e l'ottuso infantilismo guidano la maggior parte delle azioni umane: ognuno pensa al proprio utile ed è quasi automatica l'equivalenza tra realizzazione personale e realizzazione economica. Ma siamo proprio convinti che le due cose si identifichino?...
La realizzazione personale è tutt'altro concetto: essa si distacca dal mondo esterno; essa può verificarsi soltanto all'interno del singolo, nel profondo del suo cuore, all'interno delle sue emozioni.
Eppure, esiste una psicologia di massa, che professa "valori" (o disvalori?...) basati sull'avidità e sul culto della personalità.
Beh, chiaramente, dovremmo allontanarci da questi cattivi principi...


"L'essere umano, nel disperato tentativo di fuggire l'ignoranza e la paura provate rispetto alla sua stessa vita, è stato capace di costruire società terribilmente distopiche; rinchiudendo altri esseri umani all'interno di categorie, ha disegnato schemi da cui sono derivati stermini, schiavitù, torture e abusi di ogni genere."

L'umanità ha prodotto molto male nel passato, nel presente e forse continuerà in futuro. Non è mai stata in grado di vivere pienamente il presente, né di lottare per un bene comune. Ed è per queste ragioni che l'autore spera tanto nella diffusione di un "virus benefico". Un virus che smonti le nostre false conoscenze e che ci induca a dubitarne e a metterci in discussione, continuamente, a favore del bene comune.
La stessa scuola, gli educatori e, ovviamente le famiglie che hanno in mano l'arduo compito di crescere gli adulti del futuro, dovrebbero educare e non istruire. "Istruire" deriva dalla parola latina "instruere" e letteralmente significa: "inserire dentro"; mentre "educare" deriva da "educere" e significa: "condurre fuori".
Dunque, i bambini non sono contenitori vuoti da riempire di nozioni, ma mondi a sé, ricchi di emozioni. Emozioni che dovranno uscire dalle loro menti per essere attirate dall'idea di libertà e di condivisione con l'altro di un obiettivo comune, ovvero: il bene collettivo.


Una lettura sicuramente interessante, che sprona le nostre menti a riflettere e a svegliarsi dal torpore quotidiano. Un torpore causato da questi falsi valori che la società ci trasmette giorno dopo giorno. Sì, consiglierei questo manuale a chiunque voglia mettersi in discussione.

lunedì 10 dicembre 2018

Giornata firma copie a Calice Ligure

Si è tenuta venerdì scorso la mia giornata firma copie a Calice Ligure, presso l'edicola di Tamara e Chiara. 😊
Io e mio marito abbiamo accompagnato il nostro bimbo a scuola e poi via, diretti a Calice Ligure, con i miei due scatoloni pieni di libri! 😁
Chiaramente non poteva mancare la mia carissima amica, che continua a supportarmi (e a sopportarmi... 😕😂). E insieme abbiamo creato un simpatico trio! 😂
Nulla di serioso, ma tanta tanta naturalezza e un sacco di risate in compagnia dei miei nuovi lettori e lettrici. 😀 È bello così, secondo me, scambiare due parole e non prendersi troppo sul serio.
Sapete quale sarebbe il mio sogno? Organizzare una presentazione dei miei manoscritti in maniera davvero goliardica. Non so... magari su un palcoscenico, recitando la mia parte (quella della scrittrice introversa e solitaria) con una buona dose di autoironia (qualità -o forse difetto?... 😕😂- che certamente non mi manca!).
Mi piacerebbe presentarmi così: con una bella risata sincera e puff! la mia timidezza si dissolverebbe e comincerei a parlare con scioltezza, senza troppi intoppi o imbarazzi.
Va beh... io ve la butto lì: in caso aveste la possibilità di farmi mettere in scena un po' della mia autoironia, mi trovereste pronta, ecco! 😂
Sono una mattacchiona, sotto sotto. E con sotto, intendo dire: sotto lo strato superficiale di timidezza. 
Ho voglia di vivere e di gridare al mondo intero: "Sì! Sono io ed eccomi qui: mi metto a nudo e comincio a raccontarvi le mie emozioni attraverso questi miei romanzi! P.s. Abbiatene cura quando vi apprestate a giudicarli, perché essi rappresentano già il superamento della mia battaglia personale, ovvero: la battaglia con me stessa e con la mia chiusura ad ostrica!" 
Sì, la scrittura mi ha aiutata ad uscire dal mio guscio.
Incontrare le persone che hanno apprezzato le mie storie è decisamente emozionante! ❤


Conoscere nuovi lettori, incuriositi dalle motivazioni che mi hanno spinta a scrivere è decisamente emozionante! ❤



Scrivere una dedica ad una signora tanto gentile è decisamente emozionante! ❤


Scherzare con una nuova e simpaticissima lettrice è decisamente esilarante! 😂



Insomma, mi sono divertita! 😊 E niente... ora vado a scrivere per loro, per coloro che hanno reso così speciale questa giornata. 😊❤




martedì 4 dicembre 2018

"Il precipizio" di Diletta Nespeca





Titolo: "Il precipizio"
Autrice: Diletta Nespeca
Editore: Caravaggio Editore
Anno pubblicazione: 2010
Genere: romanzo breve, horror
Pagine: 80 p.
Link di acquisto: "Il precipizio"


"Il bene e il male. L'eterna alternanza nella vita degli uomini.
Immergiti nella lettura, lasciati portare in viaggio, non chiederti dove ti porterà. Nessuno lo sa..."

Il consiglio di un lettore speciale apre il romanzo di Diletta Nespeca, intitolato: "Il precipizio". Non dobbiamo chiederci dove ci condurrà, ma semplicemente lasciarci trasportare da questa storia così intrigante, tenendo presente il suggerimento dell'autrice, ovvero che "il racconto va letto con maggiore attenzione tra le righe anziché nelle righe.".


All'interno dell'introduzione l'autrice definisce il concetto di "bene" come capacità di edificare e si serve delle parole di Sant'Agostino (citando la sua "Civitate dei") per parlare del male come stato di non esistenza. Dio ha creato tutto ciò che esiste, di conseguenza, il male non deriva da Lui.

"Durante i tre giorni che precedettero il Natale, la creatura si ritrovò sulla Terra dell'uomo."

""Quanto è bella questa Terra!" pensò senza nutrire alcun dubbio.
Pensò anche che se gli Scimmia se ne fossero presi più cura, le cose in Terra non sarebbero così penose e suo Padre non ne avrebbe sofferto."

La "creatura" si chiama Angel e giunge sulla Terra tre giorni prima del Santo Natale. "Scimmia" è un epiteto con il quale i Gerarchi di Dio definiscono l'uomo.
Angel rappresenta il bene o il male? Spetta a noi scoprirlo, pagina dopo pagina...

"Voi credete perché non avete bisogno di nulla, ma presto ne avrete la necessità ed Egli ve la negherà. E voi, come tutti gli esseri umani, perderete la fede."

Angel fa diversi incontri. Incontri con gente comune: il venditore ambulante di panini, il sacerdote impegnato ad allestire il presepe nella sua chiesetta, il malvivente che sta per essere freddato dalla sua banda, la prostituta che gli chiede di fare "un giro", il musicista disposto a vendersi la madre pur di combinare qualcosa nella vita...
Tutti "Scimmia", tutti destinati a perdere la fede...

"Vorrei conoscere il motivo per il quale credete di espiare qui le vostre colpe".

Angel si rivolge così ad un volontario del food bank: una mensa per i poveri. 
Chi commette buone azioni, generalmente, ha qualche colpa alle spalle da espiare...


""E voi vorreste arrivare in cima passando per la retta via?"
"Ormai mi sono stancato della retta via! Dopo anni e anni di retta via, eccomi qui a mangiare ancora nelle bettole della città mentre gli altri, quelli furbi che tagliano corto, sono già arrivati. Basta con la retta via!""

Un assaggio della conversazione tra Angel e il musicista. Il desiderio di emergere, di diventare famoso spingerebbe l'artista a rinnegare addirittura sua madre. Angel rimane senza parole e sogghigna.


"Rimettere a posto le cose aveva ormai acquisito per lui un pericoloso sapore di letizia e appagamento."

È questo il compito della "creatura"? Essa vuole credere che sia così: punire i colpevoli e trasformarsi in un vendicatore a tutti gli effetti.

"Ma che cos'era andato storto nel suo compito? Perché le perversioni del mondo avevano infranto in lui l'integrità o l'irreprensibilità in precedenza esemplari?"

Angel, in principio, era una creatura esemplare. Poi, qualcosa è andato storto...
Resta da chiedersi questo: Angel è una vittima o è il colpevole?

"Ma il cieco, picchiettando il bastone, con il viso amimico nascosto dietro a un paio di occhiali scuri..."

Al passaggio della creatura, si affaccia ogni volta questo personaggio altrettanto misterioso...

""Ecco il male", si disse Michele, "questo è il male e questa è la sua ingenuità. L'illusione che tutto gli possa appartenere o che tutto gli sia dovuto.""

Michele, l'arcangelo, riflette sul male. Il male è prepotenza; il male è fondamentalmente ignoranza perché non conosce il bene (e qui mi permetto di aggiungere l'interpretazione socratica del male).

"Perché gettiamo come spazzatura le cose che contano davvero?"

La brama del possesso e tutti i vizi del genere umano ci conducono a sottovalutare e, spesso, a buttare via ciò che più conta nella vita.

"Il male non è nelle cose, men che meno in quelle belle, ma nell'uso che se ne pone in essere."

"Il male non è assoluto perché per distruggere ha bisogno di distruggersi."

"Il bene è sempre costruttivo"

Il bene edifica, mentre il male distrugge e si autodistrugge, per questo motivo esso non può essere assoluto.

"Se tutto fosse nella natura stessa degli uomini, quale valore avrebbe? Sarebbe la stessa indole a indurci verso la scelta migliore. Il valore reale per me è dato proprio dalla scelta, dalla libertà."

La risposta di un passante all'arcangelo Michele. Tutti noi abbiamo la possibilità e la libertà di scegliere la strada migliore per le nostre esistenze mortali ed è proprio il libero arbitrio che ci renderà persone buone o malvagie.


"Ogni giorno, le stesse cose, la stessa "non vita"... la medesima "non esistenza". Incoscienza, non essenza, non esistenza.
Nulla, oltre il silenzio del buio infinito e inevitabile.
Che cosa possiamo fare, se non essere misericordiosi?"

Il male è "non vita", "non esistenza", "non essenza", incoscienza. E il bene non potrà fare altro che provare misericordia nei riguardi del male stesso...

Un romanzo distopico breve, ma davvero profondo.
La riflessione nasce spontanea durante la lettura di questa storia dal gusto horror, dove i personaggi sono velati di mistero e non ci vengono presentati: una scelta consapevole quella di Diletta Nespeca, poiché ha deciso di lasciare al lettore la possibilità di rappresentarseli mentalmente. Non solo! L'autrice non si abbandona a giudizi prettamente personali: il giudizio spetta al lettore. 
Il romanzo mi è piaciuto molto e ha catturato la mia attenzione fino all'ultima pagina. Volete tentare anche voi, o meglio: lasciarvi tentare?... 😉 Non vi resta che cliccare sul link di acquisto.
Un bacio e buona giornata! 😘

lunedì 3 dicembre 2018

"La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne

Non ho potuto far a meno di portare con me, durante la mia vacanza in famiglia, il sublime romanzo di Nathaniel Hawthorne, intitolato: "La lettera scarlatta".
Ve ne parlerò servendomi di alcuni passaggi per me più significativi, stando ben attenta a non rivelarvi troppo... 😉😆



Hester Prynne si trova nel New England. Il marito, uno scienziato inglese, le ha chiesto di attenderlo in quella nuova colonia finché non avesse portato a termine i suoi impegni nel Massachusetts.
Ma quando l'uomo riesce a liberarsi per raggiungere la moglie nella nuova terra, la incontra sul patibolo, con una neonata tra le braccia e una lettera scarlatta ricamata sul petto.


"Una gente per cui la religione e la legge erano pressoché identiche".

La popolazione del New England, che viveva sotto i rigidi dettami del Puritanesimo. La stessa gente che condanna Hester a sfoggiare quella lettera sul petto a causa del suo peccato: la donna si è macchiata di adulterio e non ha intenzione di rivelare il nome del suo compagno di peccato.

"Chi la conosceva e s'aspettava di vederla confusa e offuscata da una nube funerea, rimase attonito e persino sgomento a notare come la sua beltà rifulgeva, cangiando in un alone la sciagura e l'ignomia di cui era ammantata."

Una donna forte, Hester Prynne, ribelle e incurante del giudizio altrui. Segue il suo cuore e non si piega di fronte all'umiliazione pubblica: l'amore che prova nei riguardi del suo compagno misterioso è talmente forte da indurla a non rivelarne l'identità.

""In tal modo costei sarà un sermone vivente contro il peccato, finché la lettera ignominiosa verrà incisa nella sua lapide. Mi rincresce tuttavia che il complice della sua scelleratezza non le stia per lo meno al fianco costassù. Ma si scoprirà!... si scoprirà!... si scoprirà!""

E poi compare il reverendo Dimmesdale: "un giovane sacerdote venuto da una grande Università d'Inghilterra recando tutto lo scibile dell'epoca nelle nostre terre selvose."
Un uomo affascinante, dotato di un grande carisma.

"...in quel giovane ministro del culto c'era qualcosa, uno sguardo apprensivo, trepido, quasi sgomento, come d'un essere che si sentisse affatto confuso e smarrito sul cammino dell'esistenza, e a proprio agio soltanto in un rifugio tutto suo."

Si assiste all'amara scoperta da parte del signor Roger Prynne: l'infedeltà della bella e giovane moglie, messa in piazza con quel marchio infernale.

""Il cuor mio era una dimora capace di molti ospiti, ma solitaria e fredda e senza fuoco domestico."

""Cercherò quell'uomo come ho cercato il vero nei libri; come ho cercato l'oro nell'alchimia."


Un uomo freddo e riflessivo, che si trasformerà lentamente nella mano del diavolo, portando avanti il suo piano di vendetta.

"Ma c'è una fatalità, un sentimento così irresistibile e ineluttabile da aver la forza d'una condanna, che quasi invariabilmente obbliga gli esseri umani ad aggirarsi come fantasmi nei pressi del luogo ove un evento grave e indelebile ha dato il colore alla loro esistenza..."

Un po' come spiriti con un conto in sospeso (per questo ancora legati alla terra), i peccatori resterebbero "agganciati" al luogo in cui si sarebbe verificato il misfatto delle loro esistenze. Una sorta di autopunizione per il raggiungimento della redenzione?... Potrebbe essere una teoria plausibile e sicuramente valida nel caso della impavida Hester Prynne, anche se... non è  soltanto per la sua penitenza che Hester decide di restare nel New England... C'è un altro motivo che la tiene legata a quella colonia e che le permette di sopportare le umiliazioni quotidiane.

"Soprattutto, lo spirito di ribellione che fu di Hester in quell'epoca, s'era perpetuato in Perla. La madre poteva riconoscere il proprio stato d'animo selvaggio, disperato, ribelle, la volubilità dell'umore e persino certe nubi di mestizia e d'abbattimento che allora la gravarono sul cuore."

Perla è la figlia di Hester Prynne, ovvero l' "emblema e il frutto del peccato". Ha ereditato dalla madre quello spirito ribelle e selvaggio, il suo anticonformismo e la sua intelligenza.

"Ovunque siano un cuore e un intelletto, le infermità dell'organismo assumono le proprie tinte dalle caratteristiche di entrambi."

Il reverendo Dimmesdale si sta consumando. Qualcosa lo sta divorando dall'interno...

"Non fidandosi di nessuno in veste d'amico, non poteva riconoscere il nemico quand'esso compariva davvero."

Il reverendo vive una vita solitaria, trascorrendo la maggior parte del tempo nel suo studio, attorniato dai suoi amati libri. Non avendo molti amici, egli non è in grado di riconoscere i suoi nemici, o meglio: il suo nemico, piombato dal nulla nella sua dimora...

"Per l'uomo insincero, è falso tutto l'universo; è impalpabile, si riduce a niente nella sua stretta. E lui stesso, in quanto si mostra sotto una luce falsa, diventa un'ombra, o cessa addirittura di esistere."

Due sono gli uomini insinceri... La loro condotta porterà entrambi ad un destino di sofferenza, al nulla, all'ombra.

"Hester Prynne, il cui cuore aveva smarrito il proprio palpito sano e regolare, errava senza una traccia nel buio labirinto della mente; ora scansando un dirupo insormontabile; ora indietreggiando davanti a una fonda voragine."

Hester continua a vivere per la sua piccola e preziosa Perla e per l'uomo responsabile di quel suo smarrimento. Un amore sofferto, a distanza, che può procedere soltanto nella mente e nel cuore dei due amanti.

"Tremino coloro che conquistano la mano d'una donna, se non ne conquistano insieme l'intera passione del cuore!"

Roger Prynne sapeva già, dentro di sé, che la moglie non avrebbe mai corrisposto il suo amore. Lui l'ha sposata, ma non è stato in grado di conquistare il cuore di Hester.

""Lo sai, figliuola, perché tua madre porta questa lettera?"
"Lo so di sicuro!" rispose Perla scrutandola vivacemente sul volto. "È per lo stesso motivo per cui il pastore tiene la mano sul cuore!""


La perspicacia di Perla, una bambina di soli sette anni! Lei sente le emozioni della madre. ❤

""Hester! Hester Prynne!" disse. "Sei tu? Sei tu in vita?"
"Lo sono" ella rispose. "In quella ch'è ormai la mia vita da sette anni! E tu, Arthur Dimmesdale, sei vivo anche tu?"
...
"Hester" disse "hai trovato la pace?"
Ella sorrise dolorosamente, chinando lo sguardo sul seno.
"E tu?" chiese.
"Nulla ho trovato... null'altro che disperazione!""


Il dialogo tenutosi nel bosco, tra Hester e il reverendo. Mi ha commossa e mi commuove tuttora, mentre lo sto riportando. 💞

"Disonore, Disperazione, Solitudine! ecco i maestri di lei, dei maestri spietati e violenti, che l'avevano resa forte, impartendole tuttavia molte nozioni errate."

Hester: una donna unica, con l'animo della condottiera. Combatte la sua battaglia personale, in nome dell'amore, a costo di passare gli anni della sua giovinezza in completa solitudine, allontanata da chiunque. Ma continua a difendere i suoi ideali. Lei è un grande esempio di donna, o, almeno, il mio modello! 😊

"Nessuno può presentare una faccia a se stesso e un'altra al volgo per un periodo abbastanza lungo, senza finir per restare abbagliato e ignorare qual sia quella vera."

La verità, prima o poi, emergerà...

"I fanciulli partecipano sempre alle agitazioni di coloro a cui sono uniti; sempre, in special modo, intuiscono ogni perturbamento o imminente scompiglio, di qualunque genere sia, nelle circostanze familiari".

Perla avverte l'apprensione della madre, sa che sta soffrendo terribilmente. I bambini hanno sempre una marcia in più rispetto agli adulti nel comprendere i moti dell'animo umano. 💖
E concludo con questa riflessione di Nathaniel Hawthorne:

"È un interessante argomento d'osservazione e d'indagine, stabilire se l'odio e l'amore non siano in fondo la stessa cosa. Ciascuno dei due, al proprio massimo sviluppo, presuppone un alto grado d'intimità e conoscenza del cuore; ciascuno fa sì che una persona dipenda dall'altra pel cibo dei propri affetto e della vita spirituale; ciascuno lascia l'amante appassionato, o il non meno appassionato odiatore, sperduto e derelitto alla scomparsa dell'oggetto a cui tende. Considerandole quindi dal punto di vista filosofico, le due passioni sembrano essere essenzialmente identiche, eccetto che l'una ci avviene di scorgerla in una chiarità celestiale, e l'altra in un fosco bagliore rossastro."


Odio e amore: due sentimenti identici poiché tendono entrambi ad un oggetto e senza di esso perdono nutrimento e sono destinati a morire... Io, però, preferisco nettamente l'amore!! 😉😊

Un romanzo stupendo. Sul finale, non ve lo nascondo, ho trattenuto a stento qualche lacrima e ho provato per tutta la lettura una stretta al cuore. Inguaribile romantica... Non smetterò di appassionarmi a questo genere di letture!

Ho una novità da comunicarvi: venerdì 7 dicembre mi presenterò presso l'accogliente e deliziosa edicola a Calice Ligure delle mie care amiche Tamara e Chiara per una giornata firma copie. Beh... vi aspetto! 😉😘

sabato 1 dicembre 2018

Una vacanza strepitosa! 😮😊

Siamo sbarcati stamane, presso il porto di Savona, con i nostri tre bagagli. L'aria gelida ci ha riportati di colpo alla realtà. 😟😁
Abbiamo visitato Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo e Cefalù e, nonostante la pioggerellina incontrata a Barcellona e a Cefalù, le temperature erano leggermente superiori rispetto a quella in Liguria.
Una vacanza super, su una nave a dir poco stupenda! 😍 Le luci, gli ambienti spaziosi, la cura dei dettagli, la cordialità dell'equipaggio, il cibo delizioso e le musiche in sottofondo... Un sogno!! 😮 
Il mare non era proprio una tavola, ma, pian pianino, ci si abitua a quel costante rollio e ad una generale sensazione di stordimento (sto avvertendo tuttora il mare sotto i miei piedi, fate voi... 😕😂).
Lunedì siamo scesi a Barcellona e di certo non potevamo perderci la Rambla. 
Io e mio marito avevamo già visitato questa magnifica città diversi anni fa (quando non ci conoscevamo ancora... 😕😅) e vi abbiamo fatto ritorno con grandissimo piacere affinché anche il nostro bambino ne rimanesse affascinato e rapito. 😊
Ne abbiamo approfittato per fare un salto presso il grande mercato nei pressi del porto. Ostriche, salumi, frutta, dolciumi di ogni tipo erano lì, ad attenderci sulle bancarelle, in un'esplosione di colori e sapori.
E non abbiamo mai smesso di mangiare: sulla nave e sulla terraferma! 😂
Poi è stata la volta della graziosa e pacifica Palma di Maiorca, con il suo cielo limpido e l'incantevole cattedrale di Santa Maria. E il pranzo è consistito in pesce, pesce e pesce fresco accompagnato da un buon bicchiere di sangria ghiacciata! 😋
Infine siamo approdati a Palermo e abbiamo raggiunto Cefalù: una località molto affascinante, con le sue spiagge impreziosite dalle scure rocce di origine vulcanica. Un paese molto tranquillo, sempre accompagnato dalla voce del mare in sottofondo. ❤
Le nostre serate a bordo sono sempre state molto animate! Una sera, in occasione del mio trentunesimo compleanno, abbiamo cenato presso un ristorantino giapponese davvero esilarante: i due cuochi facevano acrobazie con il cibo e, nel frattempo, continuavano a cucinare e a scherzare davanti alla clientela! Beh, ecco... vi basti sapere che uno degli antipasti doveva essere preso al volo. In bocca, al volo, sì, proprio così! 😕😂
Con un buon bicchiere di vino quasi sempre, anzi, voglio essere sincera: SEMPRE tra la mani, ci siamo abbandonati ad una serie di serate goliardiche! 😂
Ogni tanto ci vuole. Uscire dagli schemi e non riconoscersi più, no?
Il mare, dalla nostra stanza...


Comunque, ora torneremo seri e siamo già pronti a programmare la prossima vacanza... 😉😁 
Buona serata a tutti! 😘
P.s. Ho letto due libri: uno è "La lettera scarlatta" e l'altro... Presto ve ne parlerò! 😉😊

giovedì 29 novembre 2018

"Luce nell'oscurità" di Luca Marcello




Titolo: "Luce nell'oscurità"
Autore: Luca Marcello
Editore: Caravaggio Editore
Anno edizione: 2018
Pagine: 128 p.
Genere letterario: horror/fantasy
Link di acquisto: Luce nell'oscurità


Appartiene alla collana editoriale fantasy il romanzo di Luca Marcello intitolato: "Luce nell'oscurità", edito dalla Caravaggio Editore.
Varnava ha venticinque anni ed è il protagonista di questa storia horror/fantasy ambientata in una Serbia centrale cupa e dominata da una antichissima stirpe di esseri soprannaturali...
Orfano, con un passato triste e molto misterioso alle spalle; tormentato da incubi ricorrenti (una sorta di premonizioni?) e costantemente inseguito da una sensazione di presagio, Varnava saluta Berengar perché sa che dovrà andarsene: il ragazzo vuole fare ritorno a Belgrado.


"Forse la notte, con le sue immagini e suoni, o il giorno e il suo calore insopportabile, che non poteva spiegare. Il suo primo ricordo."

Varnava custodisce un grande segreto. Vive solitario e, spesso, non è in grado di distinguere le creazioni del proprio mondo onirico dai suoi ricordi di vita vissuta.

"Non uscì più durante il giorno, dormiva rinchiudendosi in soffitta e camminava di notte."

A dodici anni scappa dalla donna squilibrata che lo ha adottato e tenta di costruirsi una sua esistenza. Conosce Irena e se ne innamora; tuttavia non gli è possibile vivere una vita "normale" e serena. Deve fuggire. Non può fermarsi. Sente di non appartenere al mondo che lo ospita...

"Non erano mai venuti di persona prima."

Tre auto nere sfrecciano davanti a Varnava. Individui loschi, giunti direttamente dall'inferno, mietono vittime tra gli abitanti e rafforzano via via il loro potere nella Serbia centrale.

"Noi facciamo il mondo e quando ce ne andiamo portiamo via un pezzo con noi."

Varnava ha vissuto la sua vita in una costante attesa. Ora deve agire. Lungo il suo cammino verso Belgrado incontra: Emil, Ana, Aleksej e Kilian, quattro ragazzi che, come lui, cercano di sfuggire all'imminente fine operata dalle forze del male.

"Sai, io non conosco e non capisco i perché che portano gli uomini ad intrecciare i loro destini, ma credo, per certo, che non avvenga per semplice casualità..."

Aleksej spiega il suo punto di vista a Varnava. Aleksej è uno storico e durante i suoi studi e le sue appassionate ricerche viene a conoscenza di questa antichissima stirpe di vampiri che non avrebbe mai smesso di dominare la Serbia.

"Si tratta di una guerra. Quello che tu devi domandarti ora è: sei pronto per la tempesta, o no?"

Aleksej si rivolge così a Varnava in un momento conclusivo della vicenda: combattere, oppure soccombere alle forze del male?
Il finale, chiaramente, lo lascio a voi... 😉😊

Il romanzo è breve e scorrevole, pertanto è possibile leggerlo in un paio di giorni. 
Una storia horror dal gusto fantasy in cui non è così semplice discriminare gli elementi reali da quelli onirici. Tutto è "nebuloso" e offuscato dai ricordi e dal timore del protagonista; si avverte il presagio e il pericolo legato a queste creature infernali, che con la loro presenza appesantiscono l'atmosfera e la rendono quasi soffocante.
A volte, i flashback del protagonista risultano un po' repentini e non vengono anticipati dall'autore: una caratteristica che conduce il lettore direttamente "in medias res", nel cuore dell'azione, o meglio: della "non azione" di Varnava.
Sicuramente un libro interessante, che lascia fantasticare il lettore senza rivelargli troppi dettagli...
In caso foste curiosi di scoprirlo, vi consiglierei di cliccare sul link di acquisto del libro... 😉 
Buona giornata! 😘

venerdì 23 novembre 2018

Crociera e nuova avventura letteraria... 😉

Ho dovuto mettere temporaneamente da parte il meraviglioso romanzo di Nathaniel Hawthorne per dare la priorità ad una nuova storia... Non vi anticiperò nulla riguardo a questa mia nuova "lettura professionale"... 
Ho contattato una casa editrice e ora recensirò alcuni libri del suo catalogo! 😊 Al momento dovrò occuparmi di cinque ebooks, poi vedremo... Dopotutto, leggere è una mia grande passione e farlo a costo zero non è niente male!! 😉
Ricordate il famoso discorso sulla gavetta?... Beh, anche questo può essere considerato come un altro piccolo step lungo il percorso così ostico, ma appassionante, che ho deciso di intraprendere.
E domenica 25 novembre festeggerò il mio compleanno con il mio bambino e mio marito su una bella nave da crociera!
Mio marito è uno chef e l'unico periodo dell'anno in cui possiamo organizzare un viaggetto in famiglia è proprio il mese di novembre, perciò, quest'anno abbiamo optato per la navigazione del Mediterraneo: Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo e Civitavecchia. 
Avevamo già fatto una crociera diversi anni fa, in occasione della mia laurea... Eravamo due fidanzatini spensierati e ci ritrovammo con le infradito ai piedi in uno di quei rarissimi giorni di pioggia al Cairo! 😨😂 Quanto freddo, ragazzi! Mio marito aveva con sé un suo maglioncino e ce lo contendevamo come fosse stato oro! 😂
Quest'anno non ci spingeremo fino in Egitto, ma abbiamo riempito la valigia con abiti invernali! 😕😂
Non potrò connettermi ad Internet e già sento la mancanza del mio blog piccino piccino... Comunque tornerò per parlarvi a proposito della nostra nuova avventura e posterò la mia prima recensione professionale! 💪😆
Auguro a tutti una piacevole giornata e un buon fine settimana! 😘🙋

lunedì 19 novembre 2018

Mercatini di Natale di Tovo S.Giacomo

Sabato e domenica sono stati organizzati i mercatini di Natale presso la piccola e graziosa località di Tovo S.Giacomo (un paesino a poca distanza dal mio).
Ogni artigiano esponeva i propri manufatti: centritavola e palline natalizie, orecchini (ne ho comprato due paia, adoro quelli pendenti!!), suppellettili in legno davvero molto originali e animaletti ricavati dalla zucca! Tante, tante cosucce davvero graziose e particolari... 😊
Si respirava una deliziosa atmosfera natalizia, anche se le raffiche di vento gelido ci hanno spesso costretti ad esibirci, volenti o nolenti, in alcuni passetti di danza (avete presente quando sorge l'impellente bisogno di andare ai servizi, ma non ci sono bagni pubblici nei dintorni?... Beh, il balletto, più o meno, è stato quello... 😩😂).
Il freddo pungente e giunto tutto d'improvviso in questi ultimi tre giorni deve aver contribuito alla decisione di molti di restarsene a casa, al calduccio, magari davanti ad una bella tazza di tè o di cioccolata calda... E come biasimarli! 😨😁
Io, invece, da buona stacanovista (più che altro, da grandissima amante della scrittura), sono scesa in campo e ho allestito il mio piccolo stand con palline di Natale, festoni, lucine e anche un bel globo natalizio!
Infine, ho piazzato sul tavolo un po' di copie dei miei quattro romanzi. 
Lo ammetto: non è andata come speravo; tuttavia è stato divertente. Ho scherzato con la mia cara amica, con mio marito e la mia famiglia e poi ho ricevuto diversi complimenti qua e là. 😊
Credo che tutto faccia parte della mia personale "gavetta": bisogna lanciarsi ed essere molto, molto pazienti e disponibili (sempre con un bel sorriso sulle labbra) verso le altre persone, nonché probabili futuri lettori...
Non è facile, per niente! Ma bisogna crederci affinché gli altri possano credere in noi e in ciò che facciamo.
Comunque, vi lascio qualche scatto in ricordo della giornata di sabato... 😉😊








Lungi da me dal volervele propinare ad ogni costo, ma ne vorrei approfittare per segnalarvi i link di acquisto delle mie piccole "fatiche/gioie" letterarie (anche solamente per dare una rapida sbirciata alle sinossi, o "abstracts"... Figo "abstracts", vero? Gli inglesismi sono troppo cool!! 😁 Ho appreso il termine recentemente da un nuovo editore, perciò lasciatemi gongolare un pochino! 😂). 
Va beh, io ve li butto lì! 😁😉


Ah! I miei libri sono reperibili su tutti, o quasi, gli store online (fatta eccezione per "La percezione dei colori", che non risulta ancora disponibile su diversi canali... 😧). Dai, mi piacerebbe moltissimo un vostro riscontro!!! ❤

Ora torno a leggere "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawtorne (ne approfitto perché sono in pausa...). Baci!!!

martedì 13 novembre 2018

"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Continua a piovere e oggi ho anche una fastidiosa emicrania. 😧 Ma la lettura corre sempre in mio aiuto, persino in queste situazioni di disagio fisico... 😉 A tal proposito vorrei esprimere un mio parere generale su: "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen. Okay, attacco! 😉😁



""Devi imparare un po' della mia filosofia. Ripensa al passato solo nella misura in cui ti dà piacere.""

Elizabeth offre il suo consiglio a Mr Darcy ed, effettivamente, non è poi così da sottovalutare... I rimorsi sono del tutto privi di una qualche utilità: bisognerebbe coltivare un pensiero positivo e rivalutare il proprio passato in una maniera meno pessimista. Dopotutto, non si può piangere sul latte versato e non ci resta che imparare dai nostri errori; portare con noi le nuove lezioni che la vita ci offre strada facendo e... sì, ripensare al passato solo nella misura in cui ci dà piacere.


""Da bambino mi fu insegnato ciò che è giusto, ma non a correggere il mio temperamento. Mi furono trasmessi sani principi, ma mi fu concesso di seguirli nell'orgoglio e nella presunzione.""

Mr Darcy apre il suo cuore ad Elizabeth e, grazie a lei, riesce a trovare dentro di sé quell'umiltà per anni soffocata dal suo orgoglio. Insomma, l'amore può tutto!! 😍😊


"Gli innamorati ufficiali chiacchieravano e ridevano, quelli segreti restavano in silenzio."

Un silenzio che dice tutto. Forse perché non esistono le parole più appropriate quando due persone si amano follemente... ❤


""Alla mia bellezza avevi resistito subito e quanto alle mie maniere... Il comportamento che ho tenuto nei tuoi confronti rasentava quasi la scortesia e non ti ho mai parlato senza il desiderio di darti più fastidio che altro. Ora sii sincero: mi ammiravi per la mia impertinenza?"
"Ti ammiravo per la vivacità della tua intelligenza.""

Un rapporto conflittuale, un continuo battagliare, eppure... Un "Odi et amo", direbbe Catullo! Odio e amore, fascino e repulsione. Sentimenti contraddittori, intensi e così veri!


""Avresti potuto parlarmi di più quando sei venuto a pranzo."
"Un uomo meno innamorato avrebbe potuto, sì.""

E con questa citazione mi vedo costretta a concludere i miei commenti su "Orgoglio e pregiudizio" della meravigliosa Jane Austen. Mi vedo costretta perché, con tutta onestà, non avrei mai voluto vedere la parola "fine" a questa opera così sublime e intrisa di sentimento. 
Mi sono leggermente documentata sulla biografia dell'autrice e innamorata ancor di più del suo strepitoso romanzo! Jane Austen è, a mio parere, Elizabeth Bennet e la sua adorata sorella Cassandra si identifica con Jane Bennet. Due sorelle molto legate da una stima e da un affetto reciproco. Jane venne sempre spronata a proseguire nella stesura delle sue opere letterarie e si spense a soli 42 anni, tra le sue amate mura domestiche, sempre in compagnia di Cassandra. Una grande donna, che dedicò la sua vita al suo talento, alla scrittura. ❤
Un'autrice abbastanza controcorrente per la forza della sua passione e per quella vena di cinismo che si snoda qua e là lungo i suoi racconti e romanzi.
Incominciò a scrivere parodie all'età di 12 anni e proseguì a denunciare le falle della sua società con quella delicatezza ed eleganza che tanto la caratterizzavano.
Un'autrice che resterà nel mio cuore, poco ma sicuro. 
E ora... mi attende una nuova lettura, ovvero: "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne. Era da molto tempo che volevo leggere questo altro capolavoro della letteratura classica e ne approfitterò in questo preciso istante, dall'interno della mia comoda macchinina, mentre il mio bambino è impegnato nella sua lezione di aikido... 😉
Buona serata a tutti e, se vi va, seguitemi durante questi miei pazzerelli monologhi! 😂😘

domenica 11 novembre 2018

Un po' di shopping e una domenica in compagnia del mio bimbo e di Jane Austen ❤

Ieri abbiamo trascorso un piacevole pomeriggio a Serravalle Scrivia, presso il centro commerciale dedicato all'outlet dei capi di abbigliamento. Non ci ero mai stata e devo dire che mi è piaciuto molto. Non sono un'appassionata dello shopping, anzi... però è stato divertente e mi sono lasciata andare in qualche acquisto! 😉
Un piccolo villaggio costituito non da abitazioni, ma da negozi di marca: da Gucci a Dolce&Gabbana fino alla mia preferita: Liu•Jo! 
Stavo pensando giusto oggi, in compagnia di mio marito, che sarebbe un sogno se al posto di quei capi di abbigliamento ci fossero dei libri! Un negozio per ogni grande autore o autrice... 😮 Mica male, non trovate?
E oggi, data la giornata ancora uggiosa, io e il mio bimbo abbiamo improvvisato dei giochi e finto di difenderci da un'invasione di zombie! 😕😂
Sono anche riuscita a proseguire leggermente nella mia lettura del momento e, come mia consuetudine, ve ne parlerò citazione dopo citazione... 😉😊


""Nell'immediato ho la consolazione che non è stato altro che un errore della mia immaginazione, che non ho ferito nessuno se non me stessa.""

Le parole di Jane, la sorella maggiore, di fronte alla sua prima grande delusione amorosa. Mr Bingley si è recato a Londra allontanandosi da Longbourn e da Jane, senza offrirle una valida motivazione. E Jane, buona e dal cuore grande, non riesce ad incolparlo o a provare rancore nei suoi riguardi.

""Sono poche le persone che amo davvero e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo e più mi lascia insoddisfatta; ogni giorno conferma le mie certezze sull'inaffidabilità della natura umana e su quanta poca fiducia si possa riporre su ciò che all'apparenza sembra aver merito o buonsenso.""

È decisamente più spietato il punto di vista di Elizabeth, una donna molto grintosa e dallo spirito combattivo. Sarà lei a scoprire le motivazioni che avrebbero spinto Mr Bingley a raggiungere Londra, ma si rifiuterà di renderle note alla sorella per non ferirne i fragili sentimenti.

""Molto spesso non è che la nostra vanità a illuderci. Le donne amano attribuire all'ammirazione più importanza di quanta ne abbia."
"E gli uomini fanno di tutto perché sia così.""


Continua in questo modo il dialogo tra le due sorelle. Jane si ostina a spezzare una lancia a favore del suo ammiratore; Elizabeth bandisce un tale atteggiamento e gli uomini che approfittano del desiderio femminile di ammirazione.
Elizabeth sa il fatto suo e non si ferma alle apparenze. Un chiaro esempio di donna pratica e indipendente.

""Il mio coraggio cresce a ogni tentativo di intimidirmi."
"Non dirò che vi state sbagliando," replicò lui, "perché non potete credere davvero che io abbia intenzione di intimorirvi. E ho il piacere di conoscervi da abbastanza tempo per sapere che vi diverte molto esprimere opinioni che in realtà non vi appartengono.""


Elizabeth e Mr Darcy. Odio e amore. Frecciatine velenose che nascondono un'intensa passione. Due personaggi molto differenti eppure così simili...

"Fin dall'inizio, potrei quasi dire dal primo momento in cui vi ho conosciuto, il vostro comportamento mi ha dato la certezza della vostra arroganza, superbia, del vostro egoistico disprezzo per i sentimenti altrui..."

Le parole di Elizabeth di fronte all'orgoglio di Mr Darcy. Mica male come primo incontro in solitudine, eh?

Diverse vicende mettono in crisi Elizabeth e l'onore della sua stessa famiglia, a partire dalla fuga amorosa della sorella Lydia con Mr Wickham...

""Per quanto infelice sia questo evento per Lydia, possiamo imparare un'utile lezione; che in una donna la perdita della virtù è irreparabile, che un passo falso la conduce alla rovina eterna, che la sua reputazione non è meno fragile della sua bellezza e che non potrà mai essere troppo cauta nel suo comportamento verso i meno degni rappresentanti dell'altro sesso.""

La sentenza della sorella Mary davanti alla condotta sprovveduta di Lydia. E come darle torto?

Ho quasi terminato questo stupendo romanzo, che, sicuramente, mi lascerà qualcosa (come tutte le grandi opere letterarie). La figura di Elizabeth è strepitosa e Mr Darcy... come si fa a non rimanerne affascinate?! 😍

Per quanto riguarda, invece, i miei continui tentativi di scrittura, beh... ho diversi progetti ultimamente. Innanzitutto, il 17 e il 18 novembre parteciperò ad un evento natalizio che si terrà in un paesino a breve distanza dal mio: avrò a disposizione un tavolino per presentare le mie "fatiche letterarie"! 😁
E poi, forse a fine anno, si svolgerà un'altra giornata firma copie presso l'edicola che mi aveva gentilmente ospitata a gennaio.
Inoltre, sto continuando a rivolgermi a diversi editori per una valutazione (e, si spera, per una possibile pubblicazione...😧) del mio quinto manoscritto. Tengo particolarmente a quel romanzo, dal momento in cui si ispira alla vita di un mio prozio. Insomma, io continuo a sperare e, nel frattempo, a darmi da fare.
Buona domenica a tutti!

martedì 6 novembre 2018

Un lunghissimo Halloween e novità... 😉

Ieri, io e il mio piccolo abbiamo ripreso con la solita routine quotidiana: lui a scuola; io con il mio impegno mattutino e le solite ripetizioni pomeridiane.
Quest'anno abbiamo festeggiato Halloween per la bellezza di tre giorni consecutivi! 😂 
Il 31 siamo stati invitati ad una festa organizzata dai genitori di un compagno di classe di mio figlio; il giorno seguente il mio bimbotto si è organizzato con il suo migliore amico per il famoso "dolcetto o scherzetto" e, infine, domenica ci siamo radunati per avventurarci lungo il "sentiero delle streghe". 😮😊
Un piccolo spettacolo tenutosi a Finalborgo per strappare qualche risata ai bambini (e, diciamocelo, anche a noi genitori...😁). Due attori teatrali ci hanno intrattenuti all'interno del vecchio Palazzo del tribunale del paese. Atmosfera cupa, riproduzioni in miniatura di spaventosi cimiteri, scheletri e mostriciattoli. È stato molto divertente!
E poi, chiaramente, ci siamo dovuti congedare da questo lunghissimo Halloween e abbiamo chiosato il tutto con una bella cena fuori in compagnia del migliore amico di mio figlio.
"Nooo!", "Gli spaghetti si mangiano, non si infilano nel naso del tuo amico", "Il marciapiede non è un ring", "Non si sta a pancia scoperta subito dopo aver cenato, con questo vento gelido!" ecc ecc. Alcune delle nostre affermazioni/comandi durante quella piacevolissima seratuccia in compagnia... 😱😂 
Al ritorno, in auto, soltanto grida. 
"Ci picchiamo un po', ma soltanto perché ci vogliamo un gran bene!" la giustificazione di mio figlio e il suo amichetto, tutto bello fiero e soddisfatto con un sorriso da pestifero stampato sulle labbra. 😕😁 
Levato il mal di testa e lo stordimento generale (a tavola ho creduto di sprofondare nel mio piatto😂), ci siamo divertiti un sacco! Giornate stressanti, ma piene di vitalità, senza dubbio.

Sto continuando a leggere il bellissimo romanzo di Jane Austen. Ma quanto mi piace la personalità di Elizabeth Bennet?! Tantissimo. Una donna con le palle, non c'è dubbio. Una donna che non si arrende e non si concede al primo uomo (un cretino) che le chiede la mano.

"Il mio rifiuto è serissimo. Voi non potreste rendere felice me e sono certa di essere l'ultima donna al mondo in grado di rendere felice voi."

Si rivolge così, Elizabeth, a Mr Collins, il quale avrebbe deciso di sposarla semplicemente per sistemare alcune questioni legate all'eredità...
Ma Elizabeth non si fa di certo piegare ed è anche disposta a perdere il rispetto di sua madre. Una cosa è certa: Elizabeth sa cosa vuole e nessuno potrà mai costringerla a cambiare parere o ad andare contro la sua natura di donna tenace e combattente.

"... seppur incerto dispensatore di felicità, il matrimonio era almeno la loro piacevole protezione dalla miseria."

Una triste, tristissima realtà... E l'amica di Elizabeth, Charlotte Lucas, decide di avvalersi di questa protezione accettando la proposta di matrimonio di Mr Collins.
È un romanzo abbastanza corposo, perciò, con la mia lentezza, nella mia oretta di pausa quotidiana, continuo ad immergermi in questo mondo così dominato dall'orgoglio e dal pregiudizio. Dopotutto, Jane Austen non poteva scegliere titolo migliore! 😊
Vorrei essere come Elizabeth: imparare a infischiarmene delle lusinghe e tenere sempre ben a mente i miei sogni e le mie speranze. 
A proposito: avevo chiesto informazioni presso la biblioteca di Alassio per una remota presentazione dei miei libri e... hanno accettato! Oggi. Non ci speravo più e, invece...
Sarà un segno del destino, che ne dite? ❤
Ho i miei momenti di sconforto, come tutti, ma quando mi rialzo... si salvi chi può!!💪😀Vado! Ora devo proprio tornare a lavorare. Un bacione.

sabato 3 novembre 2018

Orgoglio, sentimenti impulsivi, vanità e una bella torta alle carote!

Un sabato pomeriggio decisamente uggioso e cupo. Io e il mio bimbo ce ne siamo rimasti a casa, al calduccio, davanti alle fiamme del nostro caminetto. Abbiamo giocato, visto un film in tv e preparato una bella tortina alle carote. Piccole cose, ma infinitamente belle!
Inoltre, il mio bambino mi ha aiutata di sua iniziativa a scrivere questa mia pagina di diario: io gli ho dettato alcune parti del libro "Orgoglio e pregiudizio" e lui, bello orgoglioso (restando in tema...😝), ha scritto. 😁

""Ogni sentimento impulsivo dovrebbe essere guidato dalla ragione, e, secondo me, lo sforzo deve essere sempre proporzionale all'obiettivo.""

Assolutamente vero e mai come ora riesco a comprendere l'importanza di questa affermazione... Istintivi sì, ma con una buona "scorta" di ragione con sé! Eppure, io mi sono sempre reputata una persona molto molto riflessiva e razionale. Insomma, ogni volta in cui decido di lasciarmi guidare dall'istinto tendo a commettere delle belinate 😏😂(come diciamo qui in Liguria).
Va beh...

""Nessuna può essere considerata colta se non va ben oltre la media comune. Una donna deve conoscere a fondo la musica, il canto, il disegno, la danza e le lingue moderne, per meritare questa definizione...""

Il parere della capricciosa e vanitosa Miss Bingley. Una donna a dir poco insopportabile e ipocrita. Le signore Bingley sono dotate di una lingua tagliente, sempre pronta a criticare Elizabeth.

"C'è della meschinità in tutti gli stratagemmi che le signore talvolta si abbassano a usare per ammaliare. Tutto ciò che è affine all'astuzia è spregevole."

Mr Darcy esprime la sua idea riguardo alle donne che si servono dell'astuzia per ammaliare gli uomini. E come dargli torto?

"Ma le persone cambiano così tanto che c'è sempre qualcosa di nuovo da osservare."

Concordo in pieno. Tutti noi mutiamo, volenti o nolenti. Il tempo ci cambia, le situazioni ci cambiano. Il dolore e le delusioni ci cambiano.

"Mi domando chi abbia scoperto per primo l'efficacia della poesia per allontanare l'amore!"
"Ho sempre creduto che la poesia fosse il nutrimento dell'amore," disse Darcy.
"Forse di un amore solido, tenace, sano; qualsiasi cosa può nutrire ciò che è già forte. Ma se è solo una lieve simpatia sono convinta che un bel sonetto la farà morire di fame."

Un breve scambio tra Mr Darcy e Miss Bingley. La poesia per allontanare l'amore? No, la poesia, la letteratura in generale (e tutte le forme artistiche), a mio parere, esistono per immortalare l'amore: sia esso una leggera cotta, sia esso il grande amore.

"Il tuo comportamento, come quello di qualunque altro uomo, dipenderebbe in gran parte dal caso..."

E qui non ho potuto far a meno di sganasciarmi dalle risate (malgrado la solennità e il registro davvero molto formale dell'opera). Non sarà per caso una frecciatina da femminista quella di Jane Austen? Ho alcuni sospetti, ma nel dubbio mi sento di parteggiare per questa ipotesi...😉 Grande Jane Austen! Sarà perché ultimamente ho perso molta fiducia nel genere maschile?...

"Quindi per voi cedere subito, e senza esitazioni, all'opera di persuasione di un amico non è un merito."
"Cedere senza convinzione non depone a favore dell'intelligenza di nessuno dei due."

Ecco, un'altra affermazione che mi riguarda molto molto da vicino in questo ultimo periodo. Cedere senza convinzione. Beh, stando al parere di Jane Austen, non posso di certo reputarmi una persona intelligente... In effetti... Ma saprò rifarmi. 🙌

"Sì, la vanità è certamente una debolezza. Ma l'orgoglio... là dove c'è un'intelligenza davvero superiore, l'orgoglio verrà sempre tenuto sotto controllo."

L'orgoglio è un difetto o un pregio? Io, fondamentalmente, l'ho sempre visto sotto una luce negativa; ma ho imparato, proprio in questi giorni, che è necessario di fronte ad alcune situazioni. Sicurezza e orgoglio per andare a testa alta e non permettere a nessuno di minare le nostre piccole certezze.

"E il vostro difetto è detestare tutti."
"E il vostro," replicò lui con un sorriso, "è fraintendere tutti volutamente."

Un dialogo fulmineo tra Mr Darcy ed Elizabeth. Non si sopportano, eppure... Adoro le storie d'amore che nascono da un litigio, da un'incomprensione o addirittura da un'apparente incompatibilità caratteriale. 😍

"Quasi ogni suo comportamento è determinato dall'orgoglio e l'orgoglio è stato spesso il suo miglior amico. Lo ha avvicinato alla virtù più di qualsiasi altro sentimento."

La descrizione di Mr Darcy fornita dall'ufficiale Mr Wickham, nonché pretendente della stessa Elizabeth.

"Siamo entrambi poco socievoli, inclini a essere taciturno, senza alcun desiderio di parlare se non per dire qualche cosa di straordinario che stupisca tutta la sala e possa essere tramandato ai posteri con tutta la solennità di una massima."

Mr Darcy si rivolge così ad Elizabeth durante il tanto atteso ballo organizzato da Mr Bingley.
E niente... Non mi resta che continuare a leggere e continuare a sognare.
Avrei tanto voluto partecipare ad uno di quei balli... E la mia fantasia procede a briglie sciolte...😍
Baci e buona serata a tutti!

mercoledì 31 ottobre 2018

Rieccomi! 😉😊❤

Sono ancora immersa nell'oscurità. Mille pensieri e sensi di colpa mi affliggono. "Avrei dovuto agire in un'altra maniera... Non avrei dovuto... Non... Non... Non...".
Ma sbagliare è umano e io sono un giudice troppo severo di me stessa. Mi vedo seduta al banco dell'imputato con il capo chino, ma non posso più assolvermi. 
Posso soltanto andare avanti e procedere lungo il mio cammino. Questo sì.
Posso imparare a diventare più sicura di me e delle mie capacità. Questo sì. 
Con i sensi di colpa non si arriva molto lontano e avverto quell'umidità dentro di me: la stessa umidità che si propaga nell'aria in questi giorni di pioggia insistente.
Voglio il sole.
Per farla breve: domenica pomeriggio mi sono recata presso una libreria delle mie zone (una libreria della Mondadori) e mi sono lanciata. Ho voluto presentare alla proprietaria i miei manoscritti: il mio cuore, la mia anima che è talmente piena e scalpitante da non riuscire a restare intrappolata nel mio corpo.
Ed è andata bene: mi hanno chiesto di lasciare alcune copie sui loro scaffali e... incrocio le dita! 😊
Per dimenticare le sconfitte non c'è modo migliore di mettersi all'opera. Così ho ripreso a credere in me stessa: ho ricominciato a leggere acquistando in quella libreria così elegante il romanzo di Jane Austen: "Orgoglio e pregiudizio".
Non solo. Ho ripreso a correggere quel mio thriller/horror e ho deciso di proseguire a scrivere il mio tragicomico.
Mai arrendersi. Mai farsi piegare dalle delusioni e prepararsi a ricucire le proprie ferite con la passione, il sentimento, la dedizione.
Okay, ora credo di avere le carte in regola per continuare a sognare. E continuerò a farlo. ❤💗


""L'orgoglio," osservò Mary, che andava fiera della solidità delle proprie riflessioni, "è difetto molto comune, credo. Da tutto ciò che ho letto, infatti, mi sono convinta che sia assai diffuso; che la natura umana vi sia particolarmente propensa, è ben pochi di noi non si compiacciono per un pregio o per un altro, vero o presunto. Vanità e orgoglio sono differenti, anche se i termini sono spesso usati come sinonimi."

Elizabeth è una delle cinque figlie di Mrs Bennet e incontra Mr Darcy, un uomo arrogante e presuntuoso.


E ora vi lascio la riflessione di Charlotte, un'amica di Elizabeth, sul matrimonio:
""Un matrimonio felice è solo questione di fortuna. Se anche i soggetti interessati si conoscono a fondo, o se sono simili, una volta sposati questo non assicurerà la felicità. Nel tempo diventeranno sempre più diversi, cosa che porterà a ognuno la propria dose di malumore: è meglio conoscere il meno possibile i difetti della persona con cui passerai tutta la vita.""

Vi trovate d'accordo? Io in parte. Le persone cambiano, anche se dovessero restare unite in una morsa per tutta la vita, è vero. Potrebbero anche allontanarsi, verissimo. Ma il vero amore consiste nell'accettare i difetti della persona amata. Perché, in fondo, sono proprio i nostri difetti a renderci esseri speciali e chi ama il nostro lato negativo allora ama realmente la nostra essenza. Questo è amore, senza dubbio. 

""C'è un vecchio detto che qui conoscono tutti: "Serba il fiato per raffreddare la zuppa"""

Mi è piaciuta molto questa affermazione. Non c'è nulla di più vero, secondo me. Le parole, a volte, sgorgano come fiumi in piena. Sono i fatti che contano. 
E ora mi coprirò ben bene, aprirò il mio ombrello e me ne andrò a lavorare.
Sì, fuori piove, ma dentro ho il sole. Buona giornata! 😘😘😘