giovedì 13 dicembre 2018

"Il virus benefico" di Pierluigi Dadrim Peruffo




Titolo: "Il virus benefico -Aprirsi la strada per la libertà e la verità in un mondo di sopraffazioni e menzogne"
Autore: Pierluigi Dadrim Peruffo
Genere: saggistica
Editore: Caravaggio Editore
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 96 p.
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Il "virus benefico" è il virus che dovrebbe propagarsi tra la popolazione del mondo, portando bellezza, semplicità, onestà, verità consapevole e percezione di un'unità sostanziale che accomuna ogni forma di vita.
È questo ciò che si augura l'autore, analizzando le principali problematiche della nostra società. La sua è una sorta di denuncia ad un mondo che si basa essenzialmente sulle apparenze, senza indagare in profondità, trascurando quello che è il vissuto interiore del singolo.
Una denuncia molto delicata, per nulla aggressiva che ci porta a riflettere...


"Sino a quando continueremo a ritenere le parole più importanti dell'indivisa e viva realtà che esse dovrebbero indicare, il nostro destino non contemplerà altro che guerra e dolore."

Il linguaggio è uno strumento fondamentale per l'evoluzione, l'autocoscienza e, chiaramente, per la convivenza sociale; ma come ogni utile strumento, se impiegato erroneamente, esso può generare sofferenza e male.

"Oggi più che mai troppi di noi preferiscono vivere una vita piena di conflitti e privazioni inseguendo sogni di potere e ricchezza, invece di impegnarsi in modo onesto, unanime e umile per il vero benessere collettivo."

Il narcisismo egocentrico e l'ottuso infantilismo guidano la maggior parte delle azioni umane: ognuno pensa al proprio utile ed è quasi automatica l'equivalenza tra realizzazione personale e realizzazione economica. Ma siamo proprio convinti che le due cose si identifichino?...
La realizzazione personale è tutt'altro concetto: essa si distacca dal mondo esterno; essa può verificarsi soltanto all'interno del singolo, nel profondo del suo cuore, all'interno delle sue emozioni.
Eppure, esiste una psicologia di massa, che professa "valori" (o disvalori?...) basati sull'avidità e sul culto della personalità.
Beh, chiaramente, dovremmo allontanarci da questi cattivi principi...


"L'essere umano, nel disperato tentativo di fuggire l'ignoranza e la paura provate rispetto alla sua stessa vita, è stato capace di costruire società terribilmente distopiche; rinchiudendo altri esseri umani all'interno di categorie, ha disegnato schemi da cui sono derivati stermini, schiavitù, torture e abusi di ogni genere."

L'umanità ha prodotto molto male nel passato, nel presente e forse continuerà in futuro. Non è mai stata in grado di vivere pienamente il presente, né di lottare per un bene comune. Ed è per queste ragioni che l'autore spera tanto nella diffusione di un "virus benefico". Un virus che smonti le nostre false conoscenze e che ci induca a dubitarne e a metterci in discussione, continuamente, a favore del bene comune.
La stessa scuola, gli educatori e, ovviamente le famiglie che hanno in mano l'arduo compito di crescere gli adulti del futuro, dovrebbero educare e non istruire. "Istruire" deriva dalla parola latina "instruere" e letteralmente significa: "inserire dentro"; mentre "educare" deriva da "educere" e significa: "condurre fuori".
Dunque, i bambini non sono contenitori vuoti da riempire di nozioni, ma mondi a sé, ricchi di emozioni. Emozioni che dovranno uscire dalle loro menti per essere attirate dall'idea di libertà e di condivisione con l'altro di un obiettivo comune, ovvero: il bene collettivo.


Una lettura sicuramente interessante, che sprona le nostre menti a riflettere e a svegliarsi dal torpore quotidiano. Un torpore causato da questi falsi valori che la società ci trasmette giorno dopo giorno. Sì, consiglierei questo manuale a chiunque voglia mettersi in discussione.

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