Una volta, ho aiutato una ragazza a studiare filosofia ( la mia grande passione ) e, ad un certo punto, mentre eravamo concentrate a capire alcune teorie di Karl Marx, lei mi ha chiesto, spiazzandomi: - Se ti trovassi tu, dietro ad una cattedra di scuola, come insegneresti filosofia?
Io, colta alla sprovvista, ho incominciato a pensare a quelle che sarebbero risultate come le risposte più ' ortodosse ' e serie da fornire ad una alunna del liceo; poi, ho quasi immediatamente allontanato quei boriosi discorsi pronti e ho ascoltato il mio cuore, controbattendo all'incirca così: - La filosofia non è qualcosa che va ricercato metodicamente all'interno dei libri scolastici! Sì, certo: devi servirti di un supporto cartaceo per tenere a mente la vita e le opere dei diversi pensatori, però, la vera filosofia, a mio parere, va ricercata e inseguita fuori dalle mura scolastiche: per la strada, osservando la vita quotidiana; dove la gente tenta di tirare avanti ogni giorno...
- Perciò, tu ci porteresti fuori dall'aula, ogni volta... ? - mi ha chiesto, meravigliata.
- Perché no! Magari, dopo aver visto rapidamente la vita e le opere dei principali filosofi ( che mai vi chiederò durante un'interrogazione, perché mi ostino a combattere contro allo studio mnemonico! ), vi chiederei di ricavare le idee di Marx, prestando la dovuta attenzione alla relazione datore di lavoro-dipendente. Oppure sarebbe interessante chiedere ai passanti: " che cos'è? ", come faceva Socrate, quando rivolgeva tale quesito alle persone intorno a sé, indagando all'interno delle conoscenze comuni ( o meglio: non conoscenze... ).
- Certo, così sarebbe bello!! - mi ha sorriso.
- Già... Bello ed utopistico!!
Perché esistono pur sempre degli schemi ed esiste anche la monotonia del quotidiano, che distrugge la passione che può pervadere un insegnante...
Io ho i miei metodi e, forse, la scuola non è il posto ideale per me... ( lo so: apparirà come un mio capro espiatorio per il semplice fatto che non riuscirò mai ad insegnare all'interno di un edificio scolastico; ma non è così! Io rimango pur sempre un'idealista ed uno spirito libero! ).
Quando ' soccorro ' i ragazzi nello studio, io sono più interessata a far emergere la loro idea riguardo ciò che stanno studiando, piuttosto che all'anno in cui nacque tal dei tali... Ritengo più importante sviluppare un senso critico circa il mondo che ci circonda e le ' verità ' che ci vengono affibbiate come tali quotidianamente...
Il mio più grande desiderio? Creare uno spazio libero, in cui tutti possano essere pienamente se stessi, senza venir giudicati; tenendo conto e valutando le idee di ciascuno e non la persona al cui interno si erigono questi pensieri! Un posto in cui non esiste un'etichetta per ogni categoria; dove non esiste il pensiero di destra o di sinistra, ma il PROPRIO modo di vedere le cose. Utopistico anche questo mio desiderio, vero?!
Ma sognare è meraviglioso e io credo nei sogni!
Nella pratica quali sarebbero le azioni all'interno di questo mio e perché no: ' nostro ' spazio? Ad esempio commentare momenti di vita quotidiana: un gesto, una frase, film, un libro ecc... Io credo che le conoscenze possano nascere dal confronto sociale.
Perché non provarci?? 😉
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