"Il mistero del diamante", "Atom-crack", "La piattaforma" e "Incubi" sono le ultime storie raccolte nel libro: "Incubi. 13 storie per non dormire".
Ne "Il mistero del diamante" si assiste ad un efferato omicidio e tutto ruota attorno alla presenza di un diamante maledetto... Il racconto termina con un'aporia (come, dopotutto, ogni storia del misterioso libro di Maggi): non esiste una spiegazione logica e razionale... Si tratta di eventi inspiegabili, tutto qui! Tutto qui?? 😠 Io ho provato rabbia più e più volte!! 😠😁 Al termine del racconto, ho cercato di formulare una mia possibile spiegazione degli eventi, ma... Nulla!
È proprio questo uno dei motivi per cui mi sono sentita attirata e risucchiata da questi cupi racconti: l'assenza di chiarimenti. Sta a noi lettori interpretare e decidere cosa pensare riguardo a questi incubi.
"Atom-crack" non mi ha coinvolta particolarmente. "Una macchina da scrivere che tramutava in fatti reali tutto quello che scriveva", con questa citazione sintetizzo il racconto. No, voglio essere sincera: questa storia non mi ha entusiasmata.
"La piattaforma" si presenta come una corrispondenza tra moglie e marito, impegnato per l'appunto su una piattaforma dispersa nell'Oceano Pacifico. Uno scambio di informazioni inquietante ed una presenza aliena in agguato, dagli abissi...
Nelle note finali dell'autore è presente un saggio consiglio: "è sempre meglio lasciar perdere quando ci si imbatte in qualcosa che è più grande di noi." Consiglio che Norm, il protagonista della vicenda, non ha seguito. La sete di conoscenza (e di denaro) lo ha spinto ad intraprendere questa pericolosa e claustrofobica avventura nell'oceano, a grande distanza dai suoi famigliari.
E, infine, "Incubi": il racconto conclusivo. Paul Castle è il protagonista e non sembra nemmeno umano: uccide senza scrupoli, senza pietà. Apatico, squilibrato, stermina chiunque non sia in grado di "sognare"...
Inizialmente questo racconto non mi è piaciuto, anzi... Ho provato un certo fastidio, o meglio: "un pizzicorio" (restando in tema e utilizzando un'espressione legata al sadico Paul Castle), ma sul finale sono riuscita a cambiare idea e un po' di giustizia è stata fatta! 😊
L'epilogo stesso riporta un incubo. "Quando nel corso della nostra vita si prova un'emozione, un sentimento, un dispiacere o un dolore si è in qualche modo purificati da quelle sensazioni; e lo stesso vale per tutta quella serie di emozioni che si "vivono" durante queste oniriche aberrazioni notturne."
Quindi, secondo l'autore del libro, gli incubi avrebbero un'azione purificatrice?! Essi ci permetterebbero di "sfogare" le nostre emozioni negative e ci garantirebbero un po' di pace al risveglio.
"Un romanzo è scritto bene se il lettore, nel momento in cui sta leggendo, non si accorge di leggere." La prefazione che accompagna i racconti di Stephen King, nel libro: "Scheletri"; la prefazione che ha spinto Mirco Maggi ad animare i suoi racconti. Sì, perché le sue storie riescono a vivere anche tenendo le distanze dal loro creatore. 😊
E ora non mi resta che proseguire nei miei studi: tra disturbi schizofrenici, dell'umore e della personalità... Nell'attesa del secondo test per ottenere il mio attestato di partecipazione al corso di neuropsicologia. 😉😊
Ah! Il mio "Iside e Celeste" è arrivato a collocarsi al 55° posto all'interno della classifica dei bestseller di narrativa italiana rosa, su ibs!! 😊
Vi presento uno dei miei ultimi acquisti, che mi accompagnerà nei miei momenti di lettura e di scrittura...❤
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