venerdì 15 dicembre 2017

primo capitolo di: "Al faro", di Virginia Woolf

Il mio impegno del mattino, il mio bimbotto con i suoi primi compiti scolastici, i ragazzi che devo seguire durante il loro studio, al pomeriggio e la mia passione per la scrittura: i miei impegni quotidiani, che mi portano via parecchio tempo ed energie e così mi devo accontentare di una manciata di minuti al giorno per potermi dedicare alla lettura... 😟
Ieri ho terminato il primo capitolo del romanzo modernista di Virginia Woolf.
Complicato! Moltissimo. Almeno, per me è così... La trama, secondo il mio modesto parere, non è così rilevante in questo racconto e oserei dire che essa costituisce un semplice "sfondo", in lontananza. Sembra quasi di sentire il suo eco: "trama-trama-trama!" 😁 Scherzi a parte, è proprio così: non esiste una trama vera e propria. Non ti aspetti il colpo di scena da un momento all'altro, non leggi con la suspense che ti divora lentamente... Si tratta di una lunga e profonda introspezione dei protagonisti del racconto: la loro sfera psicologia emerge durante uno scambio di battute, per tutta la durata di uno sguardo, o grazie allo spostamento di una saliera al centro della tavola! 
Mi pare di aver captato la sofferenza e l'instabilità dei personaggi: la loro insicurezza, il più delle volte mascherata e il loro filosofeggiare riguardo al senso dell'esistenza, menzionando particolari molto superficiali (come il vuoto al centro di un dipinto o il maltempo che non permetterà al piccolo James e alla sua famiglia di compiere la famosa gita al faro).
Amo la protagonista del racconto, la signora Ramsay: una donna energica, che ricerca sempre il consenso della gente attorno a sé, che insegue i complimenti e gli elogi (e qui si può constatare una bassa autostima, mascherata dalla sua forza esteriore).
C'è molto di più in questa opera di Virginia Woolf, che per molti aspetti risulta come una lettura davvero ostica: confesso che, spesso, mi trovo costretta a leggere e a rileggere più volte lo stesso passaggio per poterlo comprendere fino in fondo!
Non è possibile una lettura superficiale di questo libro: le parole vanno studiate e ponderate. C'è un profondo sognificato filosofico... Al momento, dopo il primo capitolo, mi sono già fatta un'idea del messaggio che la grande scrittrice britannica ha voluto comunicare ai suoi lettori, ma, naturalmente, attendo la fine del romanzo, prima di poterla formulare...
E, nel frattempo, sono sempre nell'attesa di un'importante notizia riguardo al mio percorso di scrittura... Mi trovo ad un bivio: da una parte c'è la strada che procede sempre dritta (anche se non so bene dove mi potrà condurre...) e dall'altra c'è una strada che termina con un vicolo cieco... Spero di non dover imboccare la seconda strada e, nel caso in cui dovessi proseguire sulla prima, mi auguro solamente che essa mi possa portare verso il progresso e il cambiamento. 
Il cambiamento che sfuggo, ma che ricerco al contempo! 😉😊

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