martedì 24 marzo 2020

Quarantena, riflessioni e "Oltre le apparenze" di Charlotte Link

La quarantena sta proseguendo e - cosa di gran lunga peggiore - il numero dei decessi per coronavirus è sempre molto alto in tutta Italia... 😥
Si spera che, vivendo tutti in quarantena e rispettando attentamente tutte le norme comportamentali che ci vengono comunicate quotidianamente attraverso i media, questa pandemia rallenti fino a scomparire del tutto... 
Quante persone se ne sono andate, senza poter vedere per un'ultima volta i propri cari... 😥 È terribile e se ci rifletto un attimo (e ultimamente ne abbiamo di tempo per concederci qualche profonda riflessione...), mi sento proprio male: provo a mettermi nei panni dei familiari delle vittime del coronavirus e... Un incubo! Non ci sono parole per descrivere una situazione talmente drammatica da risultare incredibile e inaccettabile. Nel mio piccolo, qui, all'interno di questo mio spazio virtuale, posso esprimere a tutte le persone che hanno perso i propri cari la mia più sincera vicinanza e il mio affetto. 💖
È dal 7 di marzo che non vedo più i miei genitori e i miei fratelli ed è da molto più tempo che non vedo la mia cara amica (che ha dovuto combattere recentemente contro la perdita di una persona cara e ora, come se non bastasse, si è ritrovata, insieme a tutti noi, in questo scenario da incubo...) e mi rendo maggiormente conto di quanto sia speciale un abbraccio, un bacio, o il semplice contatto visivo (non che i miei siano così favorevoli alle coccole o ai gesti affettuosi... Ma io sì: io non posso farne a meno. Per me un giorno senza una carezza, un bacio o una risata non può definirsi come una giornata degna di essere vissuta).
Dicono che questa terribile esperienza ci cambierà: sarà davvero così? Ci renderemo finalmente conto che non sono le cose materiali ad avere un senso in questo mondo? Riusciremo a comprendere l'importanza del contatto umano e dei sentimenti? 
Boh... Chi lo sa... Ne usciremo, non ho dubbi, e cambiati. Saremo in grado, questa volta, di portare il dovuto rispetto alla natura? Boh... Chi lo sa... Mi auguro di sì.
Mi fermo con tutte queste riflessioni (i social, ultimamente, pullulano di opinionisti e filosofi, perciò lascio a loro la parola), ma ho pensato che fosse doveroso - vista la situazione in cui è coinvolto il mio Paese - esprimere le mie perplessità e il mio pensiero verso coloro che hanno perso qualcuno di importante.💗
Voglio passare ad un argomento più soft: la mia quarantena. La vostra come sta procedendo?
Io continuo ad essere dell'idea che restare in casa non sia così noioso e pesante: personalmente, non sono ancora riuscita a trovare un momento di tranquillità! 😕😁
È da sabato scorso che ho aggiunto ai miei impegni pomeridiani (tipo svuotare gli armadi, rimuovere la polvere, distruggere vecchi mobili con mio marito per riscostruirne di nuovi con materiale di riciclo e le altre abituali faccende domestiche) una sessione di esercizi fisici: flessioni, addominali, esercizi per i glutei e step per trenta minuti consecutivi, senza fermarmi. Il mio bambino ha deciso di unirsi alla mia attività quotidiana e... Ci diamo da fare!
E poi, giusto oggi pomeriggio, insieme a mio marito, abbiamo preparato brioches alla marmellata e alla nutella ed éclair ripiene di crema pasticcera al cioccolato. 😋
L'ultima volta avevo accennato ad una delle mie ultime letture: un bel thriller psicologico... E ora ve ne parlerò. 😉




Samson Seagal è uno strano vicino di casa: lui non ha amici, né una fidanzata, ma osserva le vite degli altri, illudendosi di farne parte...

"Spiava tante di quelle persone...! S'imprimeva il modo in cui trascorrevano le giornate, le loro abitudini, si sforzava di esplorare a fondo le loro esistenze. Non sarebbe riuscito a spiegare a nessuno che cosa l'affascinasse tanto in quell'attività: era come un vortice in cui sprofondare." 

"Un'altra vita accanto all'esistenza vera."

Una persona in particolare ha catturato la sua attenzione: Gillian Ward, donna in carriera, felicemente (felicemente?...) sposata e con una figlia adolescente leggermente ribelle e in contrasto con la madre...
Nel frattempo, a Londra si verificano dei terribili omicidi: le vittime sono donne anziane e sole, uccise in un modo davvero sadico. 
E poi c'è l'affascinante John Burton, un ex agente di polizia (di Scotland Yard), nonché allenatore di pallamano della figlia di Gillian. Un uomo misterioso, con un passato alle spalle altrettanto ricco di mistero...
Infine c'è Tara Caine, procuratore di Londra e migliore amica di Gillian.
Non tutto è come sembra e, sicuramente, questo romanzo ne è la prova. L'autrice del thriller - a detta de La Stampa - ha una vocazione al best seller ed, effettivamente, riesce ad intrappolare il lettore negli "ingranaggi mentali" dei suoi personaggi. La suspense è alta e i colpi di scena di certo non mancano!
Un bel libro! Certo, alla fin fine tutti i thrller, per un aspetto o per l'altro, tendono ad assomigliarsi; ma per gli amanti del genere "Oltre le apparenze" vale la pena di essere letto. 👍
Nel frattempo ho letto un racconto del "maestro" Stephen King e ho cominciato a leggere i racconti della sua raccolta intitolata: "Tutto è fatidico".
Ve ne parlerò... 😉
Ah, per quanto riguarda il mio romanzo inedito "Mio fratello - la storia di Pietro": sto continuando a pubblicare un capitolo alla settimana. Oggi ho aggiunto il secondo capitolo: "Vittoria" (eccovi il link: capitolo 2 "Vittoria" di: "Mio fratello - la storia di Pietro"). Mi piacerebbe sapere la vostra... Potete commentare direttamente su wattpad e (magari!!! 🙏) aggiungere una stellina come valutazione. Ogni critica è bene accetta e, naturalmente, i complimenti fanno un gran piacere; inoltre offrono un motivo in più per continuare a scrivere.💖😊
Per ora mi fermo, vi mando un bacione e ricordiamoci: andrà tutto bene. 😘😘
P.s. Fatevi sentire anche soltanto per dire come state e, se vi fa piacere, per raccontarmi come state impiegando il vostro tempo in quarantena. Sarebbe bello poterci confrontare. Ancora un bacio.😘


mercoledì 18 marzo 2020

Coronavirus e quarantena 😥

È trascorso nuovamente un sacco di tempo dal mio ultimo appuntamento con queste pagine elettroniche... 😑
Non è stato e non è tuttora, di certo, uno dei periodi più rosei per la mia terra: l'Italia ❤. Prima è toccato alla Cina e ora all'Italia: il terribile coronavirus si sta sviluppando a macchia d'olio e, purtroppo, nella mia penisola ha causato, fino ad oggi, il decesso di circa 2500 persone... 😢
È da circa una settimana che vigono delle restrizioni (restare in casa e muoversi esclusivamente per motivi di lavoro, di necessità o per urgenze; lavarsi accuratamente le mani e prestare le dovute attenzioni nel momento in cui si varca la soglia di casa) ed è da circa una settimana che l'Italia è stata definita: "zona rossa". 
E noi viviamo in quarantena, segregati il più possibile all'interno delle nostre abitazioni proprio per evitare che questo maledetto virus si estenda maggiormente. Eppure ci sono ancora persone che girano quasi indisturbate per la strada o che non possono far a meno di rinunciare alla propria passeggiata quotidiana... 😡

No, non sto scherzando! Ma vi sembra possibile?? 

Si parla di "unione" per uscire vittoriosi da questa aspra battaglia, ci si esibisce sulle terrazze di mezza penisola dando vita a questi "flashmob" o come si chiamano e poi? Qualcuno non ha ancora capito, anzi, non si è ancora ficcato nella testa che è nostro dovere di Italiani restare a casa?! Io non ho parole, davvero... 😨
Come si fa a non capire che potremo vincere soltanto se saremo in grado di rispettare pienamente le regole?!
Boh... Oggi ho già polemizzato sui social e direi che per il momento potrei fermarmi qui. Però non ci sto! Perché io e tanti altri come me riusciamo a starcene in casa, riusciamo a trovare un sacco di attività da svolgere e, invece, altri, "poverini", si annoiano?

Si annoiano??

Ultimamente, ogni mia mattina si apre con lo svolgimento dei compiti del mio bambino: cerco di tenerlo allenato nello studio ogni giorno (ogni mattina svolgiamo gli esercizi che, di volta in volta, gli vengono assegnati dalle maestre, facciamo dei ripassi e gli propongo interrogazioni e verifiche scritte) e tento di affrontare giornalmente con lui due o tre materie scolastiche.
Poi si cucina, si cucina e si cucina. E se non si è impegnati a cucinare, allora significa che ci si sta dedicando ad altre faccende domestiche: pulizie di primavera, rimuovere la polvere (che si annida ovunque, specialmente in una casa di campagna come la mia...), pulire i vetri, stendere il bucato, gettare vecchi indumenti e vecchi accessori ecc. ecc.
C'è un sacco da fare in casa! 😱 E ogni giorno tutte queste attività mi tengono impegnata dalle tre alle quattro ore pomeridiane...
E se non metto in ordine (o rivoluziono 😕😁) la casa, allora cucino (prevalentemente dolci). Poco fa ho preparato una torta di mele e cannella con crumble e ho così seguito una ricetta preziosa... L'ultima ricetta che mi aveva suggerito mio suocero. Ho sminuzzato le mele pensando a lui. 😊❤
Mettendo in ordine e svuotando gli armadi di casa, io e mio figlio abbiamo ritrovato vecchi giochi e così, questi vecchi passatempi sono tornati nuovamente di moda! 
Ah, oggi, dato che c'era un bel sole caldo, abbiamo anche pensato di dedicarci al giardinaggio, così abbiamo sradicato lunghe erbacce dai miei vasi di piante grasse e di rose. 
La vita procede e, nonostante la drammatica e inquietante situazione attuale (a volte, lo ammetto, mi sembra di vivere in un film horror), dobbiamo proseguire a ricercare il buono e il positivo: possiamo fermarci e assaporare piccole cose che la frenesia della vita di tutti i giorni non ci permette di notare.
Per quanto riguarda le mie nuove letture, preferirei parlarne al prossimo appuntamento con questo mio caro diario elettronico (e descriveró un thriller psicologico davvero molto interessante...); per quanto concerne, invece, la mia passione per la scrittura, beh, ho perso un pochino le speranze... Il mondo dell'editoria è sempre più saturo (chiudono persino le grandi librerie) e quindi ho deciso di scendere dalle mie soffici nuvolette per fissare ben bene al suolo i miei piedi; tuttavia, giusto ieri (dopo aver svuotato e sistemato la stanza di mio figlio), mi è venuta un'idea: provare a pubblicare settimanalmente un capitolo di un mio manoscritto inedito (ricordate quello basato sulla biografia romanzata del mio prozio?) sulla piattaforma wattpad. 
Un altro tentativo: un modo per avvicinarmi ai miei possibili lettori e, perché no, per ricevere direttamente da loro consigli costruttivi. A proposito: date una sbirciata al mio primo capitolo... Ci tengo!❤ Basta cercare su wattpad la storia intitolata: "Mio fratello - la storia di Pietro" di Valentina Mandraccio e poi leggiucchiare il capitolo 1, ovvero "la brillantina". 😉 Oppure, facciamo prima e vi aggiungo il link al quale accedere per curiosare! Ecco: capitolo 1 "Mio fratello - la storia di Pietro"
E poi, mettiamola così: in un momento come questo (in cui TUTTI dobbiamo fare la nostra parte restando a casa) si può disporre di più tempo anche per leggere, no? Quindi, dai, leggete il mio primo capitolo! 
È una storia molto profonda, di un uomo che ha dovuto vedersela non soltanto con la cruda realtà della guerra, ma anche con la malattia... Con la solitudine e la depressione. C'è comunque uno spiraglio di luce, che si riverbera su un profondo legame d'amore: un amore disinteressato che lega il mio protagonista, Pietro, alla sorella, Virginia.
Dai, vi aspetto, eh? 😉 Un bacione a tutti e ricordiamoci: andrà tutto bene! 💪❤😙

venerdì 10 gennaio 2020

"L'idiota" di Fëdor Dostoevskij

È passato un sacco di tempo dall'ultimo mio appuntamento con questo mio piccolo diario elettronico! Sono stata molto impegnata: con la mia famiglia ci siamo recati in Valle D'Aosta per partecipare al favoloso matrimonio sotto la neve dei nostri carissimi amici Antonella e Francesco; poi ci sono stati i preparativi per il saggio natalizio di aikido del mio bimbo e molti altri piacevoli impegni (incluso il Natale in famiglia, la festa di capodanno con gli amici e il compleanno del mio piccolo!).
E mio marito era in ferie, a casuccia con noi, perciò non potevo perdermi un solo istante in sua compagnia. ❤
La mia ultima lettura, terminata prima delle festività, merita di essere presa in considerazione...




La mia idea riguardo lo stile e il carattere di Dostoevskij non cambia: lui era ed è tuttora un mito! Credo che ben pochi autori siano riusciti ad andare così in profondità nell'animo umano come fece il grande scrittore russo... Dostoevskij riuscì a rintracciare la contraddittorietà alla base delle azioni umane, le debolezze, i limiti, la nevrosi. Lui "dipingeva con l'inchiostro" in maniera molto realistica i difetti degli uomini e i suoi finali lasciano sgomento il lettore, incredulo, sospeso.

"A volte alla gente capita: improvvisi ricordi insopportabili, soprattutto se connessi alla vergogna, paralizzano le persone sul posto, di solito per un minuto."

Il principe Myškin, protagonista del romanzo (l'idiota in carne e ossa), ritorna in Russia dopo aver trascorso alcuni anni in una clinica svizzera (per guarire dalla sua "idiozia" e da strani attacchi di natura nervosa...). Il principe conosce il giovane Rogožin proprio sul treno che lo sta portando a Pietroburgo. Rogožin si è invaghito della incantevole Natas'ja Filippovna e vuole conquistarla con il suo denaro appena ricevuto in eredità.
Ma Natas'ja è una donna molto tormentata e una vittima del suo passato: dopo essere stata sedotta dal suo tutore, la ragazza dovrà convivere con l'etichetta di donna perduta... 😩

""La cosa fondamentale è che in coi c'è una sorta di infantile fiducia e una sincerità inusuale," disse il principe "lo sapete che già questo soltanto vi riscatta profondamente?"".

Il principe Myškin ha un animo buono e nobile, sicuramente più di tutti coloro che lo considerano un idiota... Lui non vuole male a nessuno, non è malizioso e vede il mondo così: tutto rose e fiori.
Ho amato molto questo personaggio, forse perché, in parte, sono riuscita a riconoscere in lui me stessa. ❤

""Ma quante cose, a ogni piè sospinto, sono talmente meravigliose che anche l'uomo più disperato le vede meravigliose? Guardate un bambino, guardate la divina aurora, guardate come cresce l'erba, guardate gli occhi che vi guardano e che vi amano..."".

Quanta poesia in frasi come queste?! Per un attimo ho pensato alla canzone di Modugno, "Meraviglioso"... Ed è proprio così: non possiamo essere tristi con tutte queste bellezze che ci girano intorno. ❤

Poi c'è Aglaja, avvenente ragazza da marito, appartenente al ceto nobile, della quale il principe si innamora; tuttavia, il giovane, grazie alla sua ingenuità e alla sua bizzarra mitezza, riesce a conquistare entrambe le donne: la giovane nobile (un tantino viziata e antipatica) e la giovane "perduta".
E Rogožin non può che meditare vendetta...

Un altro passaggio ha particolarmente catturato la mia attenzione, trovandomi in perfetto accordo con quanto espresso...

"Ma una certa ottusità d'intelletto, si direbbe, è una qualità praticamente indispensabile se non a qualsiasi persona attiva, almeno a qualsiasi persona seriamente dedita ad accumulare patrimonio."

Un po' di ottusità è necessaria! 😁
Grande, grande Dostoevskij! Un romanzo davvero molto corposo (conta circa 700 pagine), ma che merita di essere letto dagli amanti, come me, dell'autore russo e non solo...

martedì 29 ottobre 2019

"Il cacciatore del buio" di Donato Carrisi




"Chi sono io?" Marcus si sforzava di capire.
"L'ultimo rappresentante di un ordine sacro. Un penitenziere."

Marcus è il protagonista del noir di Donato Carrisi: "Il cacciatore del buio" ed è un sacerdote un tantino particolare: non un prete ordinario, bensì un "penitenziere". Una sorta di investigatore per conto della Paenitentiaria Apostolica: il più antico dicastero del Vaticano (realmente esistente! Ed è lo stesso autore che lo menziona e ne spiega la funzione proprio dopo il finale del romanzo). I sacerdoti che lavorano per "l'Archivio dei Peccati" sono molto simili a dei poliziotti e offrono il loro contributo alle forze dell'ordine qualora (perlopiù in un caso di omicidio) fosse difficile decifrare il male.. 
Una scoperta davvero molto molto interessante!

Marcus, che ha perso la memoria in seguito ad un colpo di pistola alla tempia, viene contattato da Clemente (un altro prete, al quale è stato assegnato dalle "sfere alte" il compito di addestrare il penitenziere) per risolvere un caso orripilante: l'assassinio e lo smembramento di una giovane suora, all'interno della città del Vaticano.


"Questa è Roma, pensò fugacemente Marcus. Un posto dove ogni verità nascondeva a sua volta un segreto."

L'autore ci offre l'immagine di una Roma misteriosa, di una Roma fatta di catacombe e di passaggi sotterranei che nascondono verità mai rivelate...

Poi c'è Sandra Vega, una fotoreporter della polizia, che dovrà immortalare una nuova scena del crimine: l'assassinio di una coppietta ad Ostia.

"Il compito di Sandra era congelare la scena, prima che il tempo e la ricerca delle risposte potessero alterarla. Usava la macchina fotografica come uno schermo fra sé e l'orrore, fra sé e il dolore."

Dopo il caso (irrisolto) della giovane suora, Sandra e Marcus (che, nel frattempo hanno stretto un particolare legame d'amicizia e di fiducia) dovranno investigare su alcuni delitti: le vittime sono sempre delle coppiette e il modus operandi dell'assassino è sempre lo stesso.

"Il male è quell'anomalia davanti agli occhi di tutti ma che nessuno riesce a vedere."

Così aveva spiegato Clemente al penitenziere.
Ma, a questo punto, resta da chiedersi quale sia questa anomalia e, soprattutto, se esiste una netta distinzione tra il bene e il male... 
Mi è piaciuta molto la spiegazione fornita dall'autore (sempre dopo il finale del romanzo), secondo il quale: 

"nel corso della storia, il bene si è evoluto insieme con l'umanità, mentre il male è rimasto sempre uguale a se stesso."

Un'affermazione molto interessante. Il male non è progredito, mentre il bene sì.
In questo romanzo l'idea tradizionale di bene e di male viene ampiamente messa in discussione. E questo mi è piaciuto moltissimo: tutto va messo in discussione poiché nessuno di noi possiede la certezza della verità. L' "ipse dixit" è ormai obsoleto; l'elasticità mentale, a mio avviso, ci consentirebbe di avvicinarci il più possibile alla verità (come un asintoto che si avvicina agli assi cartesiani, senza, però, arrivare a toccarli...).
Comunque, il noir di Carrisi mi è piaciuto molto e ho apprezzato la suddivisione della storia in capitoli brevi, caratterizzati quasi sempre da colpi di scena spezzati sul finale (così, giusto per tenere sulle spine il lettore... Una tecnica quasi urticante, ma di grande effetto e fascino).
Ho scoperto con piacere, inoltre, che questo romanzo fa parte di una serie, dopo la pubblicazione de "Il tribunale delle anime"... Andrà letto, sicuramente! Ma, per il momento, riprenderò il mio amato Dostoevskij e proseguirò a leggere "L'idiota". 
Sono una persona di parola. 👍😊
Buona giornata! 😘🙋

venerdì 18 ottobre 2019

Quanto tempo! 😮😁

È da un sacco di tempo che non mi faccio viva in questo mio piccolo angolo di pace e di riflessione... Il mio piccolo diario elettronico! Chissà... Magari, un giorno, mio figlio si sbellicherà dalle risate leggendo le pagine di quella scriteriata appassionata di scrittura, di lettura e di meditazione di sua madre?! 😅
Non so che cosa mi riserverà il futuro (sto ancora rompendo le scatole a riviste online ed editori, nella speranza che, prima o poi, qualcuno ceda e decida di rispondermi... 😨😂) e mi auguro che un giorno mio figlio possa dire una sola cosa: "mia madre non si è mai arresa!"; ma so che cosa è capitato nel mio passato, o meglio: nella scorsa estate.
È stata un'estate piena: la presentazione del mio noir, le nostre uscite in canoa, le nostre escursioni subacquee, le mie lezioni private ai ragazzi delle scuole medie e il nostro nuovo impegno del week-end come babysitter... Io e il mio bambino abbiamo indossato i panni di Mary Poppins e abbiamo seguito un vivace e simpaticissimo bambino di quattro anni e uffa! Quanto mi manca la compagnia della sua mamma (una collega di lavoro di mio marito, con la quale ho stretto un'amicizia unica!), in cambio non mi mancano le scenate di gelosia di mio figlio (avevo colto la palla al balzo per tentare di responsabilizzarlo un pochino, ma... Ritenteremo! 😕😂).
Che cosa aggiungere ancora? Ah, sì! Ricordate che ero stata scelta come lettrice in quel concorso letterario? Beh, ho completato giusto qualche giorno fa la mia decima e ultima recensione e... boh... Staremo a vedere.
Ho anche partecipato con un mio vecchio romanzo inedito ad un concorso gratuito ed ero persino riuscita a posizionarmi tra i dieci finalisti, ma, sfortunatamente, non ho raggiunto il podio e mi sono classificata sesta... 😟 Ma in mezzo ad altre trecento persone è pur sempre un buon risultato, no? 😊
Quindi, ricapitolando, durante l'estate appena trascorsa mi sono letta dieci romanzi inediti (dei quali, purtroppo, non potrò parlare pubblicamente...) e, poco prima di affrontare questo piacevolissimo compito, ho deciso di affrontare una nuova e curiosa lettura: "Lo Shintoismo - Onorare i Kami" di Sasori.
Vi avevo già più volte esposto i miei dubbi circa la religione cattolica e ogni occasione, per me, è valida per scoprire  nuove fedi religiose e filosofie di vita.
Devo ammettere che le religioni/filosofie orientali esercitano sempre un certo fascino su di me: mi piace molto, riguardo allo Shintoismo, l'idea che tutti noi ci generiamo dalla natura e che, pertanto, dovremmo rispettarla e, anzi, adorarla alla stregua di una divinità. ❤ Ho preso, invece, le distanze dall'idea della genesi del mondo in questa fede orientale (la creazione da parte di alcune divinità mi ha ricordato le religioni politeiste e, sinceramente, le trovo delle suggestive leggende) e da altri punti. La mia religione ideale sarebbe una miscela di tanti aspetti di diverse religioni! 😁 Comunque, mi sto sempre documentando...
Ve l'ho detto che ho partecipato ad altri due concorsi letterari gratuiti (son ligure, eh?! 😂)? Ho mandato due racconti, buttati giù esclusivamente per le due occasioni e, incrocio le dita... Il verdetto non arriverà prima del 2020, quindi, mi metto il cuore in pace e, nel frattempo continuo a leggere (e a perseguitare case editrici e redazioni... 😠 No, non sono una stalker, ma rimarco la mia presenza, ecco 😂). 
Vi ho detto che un mio racconto sul sogno è stato scelto per l'antologia "Il Risveglio del Mattino"? Beh, in caso vi fosse sfuggito...


Altre cose?... Dunque... Aspettate... Dopo tre mesi di silenzio e di ritiro dai social (sì, ho deciso di estraniarmi un pochino da questo mondo leggermente fittizio e un tantino ipocrita e credo che non sarò più attiva come un tempo) è difficile raccogliere tutte le idee che mi sono sfrecciate nella mente, le immagini, i suoni, le parole che ho collezionato in questo tempo... 
Ah, beh, ricordate il mio ultimo libro? "Analysis"? Ora, grazie ad una mia cara amica e mamma di un compagno di scuola di mio figlio, il mio libro è disponibile (e in vetrina!) presso la libreria "L'Acchiappasogni" di Pietra Ligure. Ora vi mostro le prove... 😉😀





Il libro è presente anche presso la libreria "Cento Fiori" di Finale Ligure e presso la libreria "Come un romanzo" di Finalborgo. Basta! Ora mi fermo con questa attività promozionale... 😂
Che altro dire? Al momento sto leggendo "Il cacciatore del buio" di Donato Carrisi (me lo ha regalato mio figlio quest'estate. Mi ha fatto una sorpresa, sbucando fuori dal negozietto sotto casa con quel librone nero tra le manine😊❤) e si sta rivelando un noir davvero molto intrigante e diverso dai soliti romanzi di questo genere. 
Quest'estate, prima di intraprendere l'avventura di lettrice per il concorso, avevo iniziato a leggere "L'idiota" del mio amatissimo Fëdor Dostoevskij, ma poi ho dovuto abbandonare questo romanzo squisito perché avevo un limite di tempo per recensire queste dieci opere inedite e... Oh, mi sento in colpa nei riguardi del mio autore preferito! 😑😁 Ricomincerò a leggerlo subito dopo aver terminato il romanzo di Carrisi. A proposito: proprio bravino questo Carrisi! 😊
Per quanto riguarda la scrittura, invece... Diciamo che mi sono presa una pausa. Non nutro più le speranze di un tempo e poi, guardiamo in faccia la realtà: di autori e autrici ce ne sono a palate (e che talenti!), perciò, sì, mi prendo una pausa e resto con i piedi ben saldi al suolo, ma, lo ammetto, con la testa ancora lassù: tra le nuvole, a prendere una boccata d'ossigeno e a respirare il vento dei sognatori. Un vento che riempie i polmoni e il cuore di aria e di idee. 😀
Un bacione e buon fine settimana a tutti. Ciao! 😘🙋

P.s. Questa volta è deciso: smetto di fumare e non solo: dopo una lunga riflessione (indotta dalle mie esperienze di vita perlopiù negative...), smetto anche di essere troppo buona. Sì, smetto di lasciare il diritto a chiunque di dirmi tutto ciò che gli/le frulla per la testa e comincio ad esporre la mia opinione, fregandomene delle conseguenze, ma pensando, finalmente, a me stessa e ad un orgoglio che troppe volte è stato calpestato.
La mia nuova massima di vita: onesti e buoni sì, ma non stupidi! 😉😊
Passo e chiudo. 🙈🙉🙊

mercoledì 31 luglio 2019

È andata così... Ma io non potrò mai dire di non averci provato! 💪😯

Mi sono sempre reputata una sognatrice: una di quelle persone che non smettono mai di credere e di sperare...
Fino a qualche tempo fa, ogni volta in cui vedevo il riflesso del mio volto allo specchio, non potevo non gioire scoprendo quel luccichio che animava le mie iridi verde-azzurre e più lo intravedevo e più i miei occhi si mettevano a brillare.
Lo confesso: questa mia pagina di diario odierna potrebbe essere scambiata tranquillamente per lo sfogo di una donna depressa, ma non è così (ho avuto motivi ben più validi per crollare psicologicamente, eppure, nonostante il mio delicato involucro esterno, io sento una grande energia brulicare dentro di me 😁). Non sono depressa: sono soltanto consapevole di molti meccanismi del mondo; meccanismi che, fino a qualche tempo fa, mi erano estranei (o forse fingevo con tutta me stessa di non conoscerli?).
Beh, fatto sta che stamani ho aperto la mia casella di posta elettronica nella speranza di trovare una qualsiasi risposta da parte di almeno una - dico una! - delle svariate riviste/testate giornalistiche online che ho contattato ultimamente per ottenere un piccolo impiego in qualità di articolista (evitando, d'ora in poi, di dedicare le mie giornate alla stesura di articoli per ottenere poi 0,50 centesimi...) e invece che cosa trovo? 
Un messaggio da parte di uno dei tre editori con i quali ho pubblicato i miei romanzi che mi informava sul fatto che tra circa una settimana uno dei miei romanzi (forse uno di quelli cui tengo di più), per motivi logistici, uscirà dallo store online della casa editrice per essere consegnato ai magazzini e, successivamente, al macero...
Se non fosse per il fatto che ho già provato quasi tutti i tipi di umiliazione/dolore/vergogna e chi più ne ha più ne metta, molto probabilmente i miei occhi avrebbero versato qualche lacrima, lo ammetto.
E ora che ci penso - e che, forse, realizzo pienamente la delusione scrivendo qui, nel mio piccolo taccuino elettronico: quello che avrebbe dovuto raccogliere le mie avventure da scribacchina - dentro avverto un grande vuoto. Lo so, sembrerò un tantino esagerata, ma per me è come perdere un figlio della mia fantasia, della mia mente, del mio cuore e delle mie notti insonni...
Ma è stato deciso così, per ovvi motivi logistici...
E noi, esseri umani, ci riduciamo a dei banali motivi logistici... Mi rendo sempre più conto dell'importanza che rivestiamo realmente, di quanto possano valere i nostri stati d'animo, le nostre emozioni, l'amore in un mondo in cui ciò che conta è l'apparenza; in un mondo in cui i nostri piccoli o grandi sogni (il mio era davvero ambizioso, lo so...) si fanno ingombranti e, per questo, meritano di essere consegnati al macero...
Non voglio farmi portavoce del pessimismo leopardiano, capisco la logica imprenditoriale, ma dopo un anno dalla pubblicazione è proprio triste...
E non è finita qui! Qualche tempo fa ho saputo da un altro dei tre editori con i quali ho pubblicato che tra non molto chiuderà baracche e burattini e i tre romanzi che ho pubblicato con questa casa editrice o perderanno il marchio e diventeranno autopubblicati, oppure svaniranno dal commercio subendo esattamente lo stesso destino dell'altro romanzo di cui vi parlavo poco fa...
È triste, ma è la realtà dei fatti. Ci ho sperato molto. Ricordo che nel 2016, quando sono riuscita a veder pubblicato il mio primo libro, "Riflessi di coscienza", il mio cuore aveva cominciato a far capriole ed ero andata in solluchero. Credevo di aver toccato il cielo con un dito e quel luccichio bruciava le mie iridi, che ora si riflettono spente e opache, ma consapevoli.
Resta sempre il mio terzo editore, è vero, ma non voglio pronunciarmi troppo... Staremo a vedere. Per il momento, la promozione di cui mi avevano tanto parlato poco prima di firmare il contratto è stata pressoché assente: io mi sono sbattuta e a mie spese, ma uno ci prova prima di gettare definitivamente la spugna. Uno ci prova prima di rinunciare ai propri sogni, perché, dopotutto, la vita è una sola e io voglio provarci.
Magari, tra un anno, dovrò fare il conto con altre batoste come queste; ma almeno io avrò tentato...
Boh, il mio morale è a terra, infatti ho lasciato da diversi mesi la scrittura, ma sto leggendo molto (come ho fatto oggi, principalmente per non dover pensare...).
Mi ero iscritta ad un concorso letterario e no, non sono riuscita a passare in finale (ma sapevo perfettamente quanto fosse difficile arrivarci, quindi non ho subito forti delusioni, almeno qui... 😕😂); tuttavia, sono stata selezionata come lettrice e dovrò giudicare ben dieci libri inediti in circa tre mesi di tempo. Ma sì... Mi butto anche in questo per non dover pensare.
Che dire? Avevo cominciato a leggere "L'idiota" del mio amato Dostoevskij, ma ho dovuto mettere in pausa questa stravagante e curiosissima lettura per dedicarmi al mio nuovo ruolo di lettrice giudice!

giovedì 11 luglio 2019

La mia primissima presentazione... 😨😂

Era da un po' di tempo che ci rimuginavo su e in più qualche notte insonne, lo ammetto, da quando ho fissato con la mia amica Romina (proprietaria di una storica caffetteria-pasticceria di Pietra Ligure e amministratrice di un'associazione culturale) la data di questa presentazione. 
La prima vera e propria presentazione di uno dei miei libri (in passato avevo presenziato ad un paio di giornate firma copie) e... Mamma mia, che emozione!! 😮
Premetto: non amo parlare in pubblico (l'ultima volta in cui l'avevo fatto è stato davanti a dei docenti universitari, durante la discussione della mia tesi di laurea in filosofia ed è passato parecchio tempo... 10 anni, per l'esattezza! 😧) e sono un tipo molto solitario e introverso. 
Beh, quando l'oratore della serata mi è arrivato incontro con il microfono, sarei svenuta lì, di fronte a tutti i partecipanti (una ventina, su per giù), poi sarei rinvenuta per svenire un'altra volta e così via per il resto della serata. 😩😂
Ma non ho avuto scelta e con la mia vocina da bambina, un tremore costante, un caldo asfissiante e una "simpaticissima" signora che non faceva altro che lamentarsi per il volume del microfono, ho dovuto cominciare a rispondere alle domande riguardanti il mio ultimo noir, "Analysis".
Una mia carissima amica di vecchia data pareva più agitata di me e poco prima della presentazione, mentre stavo per addentare una fetta di pizza in compagnia dei miei genitori e del mio bambino (che si è rivelato come la vera anima della serata! A proposito, ne approfitterei per ringraziarlo anche qui, caso mai un giorno volesse dare una sbirciata al vecchio diario elettronico di quella pazzerella di sua madre: ti amo, Cesare! ❤), mi ha chiamata dicendomi: "Vale, vieni su da me a rinfrescarti!"
E io mi sono precipitata su da lei, che mi ha buttata sotto una doccia gelida per combattere la calura estiva (ma che caldo fa quest'estate?! 😠) e poi mi ha truccata, "phonata" (con aria rigorosamente fredda), infine mi ha braccata e mi ha messo un delizioso braccialetto con la stessa delicatezza con cui i poliziotti ammanettano i criminali, proprio lì, sull'uscio, mentre stavo per uscire dal suo stupendo appartamento. 😂 No, scherzo! È stata delicatissima: per me lei è un vero esempio in quanto ad eleganza e a charme, inoltre è una di quelle rarissime persone al mondo dotate di una magnanimità sconfinata! ❤
Mitica, assolutamente unica e più ansiosa di me, continuava a ripetermi: "È una serata importante... Il discorso ce l'hai in mente?"
E io: "Sì, sì, ce l'ho", ma in realtà stavo soltanto cercando di rassicurarla. La verità era che io non avevo preparato alcun discorso!... Mi ripetevo mentalmente la sinossi del romanzo, ma volevo improvvisare ed evitare di dare l'idea di aver studiato a memoria delle frasi o un copione. All'università mi preparavo dei discorsi, ma ad un evento in cui avrei dovuto parlare a proposito della mia passione per la scrittura, proprio non me la sono sentita di memorizzare qualcosa e credo di aver toppato... Se mi fossi preparata qualcosuccia a memoria, avrei evitato momenti imbarazzanti nati perlopiù a causa della mia timidezza... E va beh, col senno di poi...
Ma è andata! E mi sono presentata senza finzioni o recite: io, Valentina Mandraccio,  mamma di trentuno anni, con una laurea in filosofia, una passione sfrenata per la scrittura e il grande desiderio di trasmettere emozioni.
È stata una nuova esperienza di vita e mi va più che bene. Ho cominciato a combattere contro le mie paure (ripeto: parlare in pubblico non è assolutamente facile per me) e anche questo è stato positivo. E niente... A questo punto, ci terrei a lasciarvi alcune fotografie scattate durante la serata.


In primo piano: il mio nuovo noir, "Analysis". 
Eccovi la sinossi...

"ANALYSIS"

Richard Poe è un data scientist del Virginia. Lavora presso la Data Center, ha una splendida fidanzata e una nuova casa in una subdivision di Chesapeake City.

La sua vita non potrebbe procedere meglio se non fosse per una strana agenda rinvenuta in quella casa... La storia di un fantasma o un "semplice caso" di stalking da parte di uno psicopatico? L'analista potrà scoprirlo strada facendo, sfogliando quelle pagine.
E non ci sarà più un netto confine tra la realtà e la finzione.


Cristina e Romina: le organizzatrici dell'evento e poi il mio Alessio! 😊❤


Lo so: questo striscione non si addice agli scrittori seriosi e sicuri di sé, ma io non sono seriosa, né sicura di me. Mi ritengo autoironica e no, non mi prendo quasi mai troppo sul serio (la mia carissima amica ed ex alunna Sara lo sa perfettamente... 😁❤).


Nura: la mia migliorissima amica del cuorissimo 😂❤



Il momento della torta dedicata al mio noir! 😋😊



In mezzo a mamma e a papà... ❤


E mi fermerei qui con gli scatti. 😉😊 
Indovinate che cosa sto leggendo? "L'idiota" del mio adorato Dostoevskij! 😊 Il mio scrittore preferito in assoluto... 
Un bacione e buona serata a tutti! 😘🙋        Vale.