giovedì 4 ottobre 2018

"Oltre la finestra" di Alessandro Petrelli

Un thriller accattivante quello di Alessandro Petrelli! Si intitola: Oltre la finestra e il suo autore, come me, ha pubblicato con la casa editrice Lettere Animate.

"La vita di una persona normale non potrà mai essere scossa drasticamente all’improvviso."

Inizia così il romanzo di Alessandro. Il protagonista si chiama Davide e si è trasferito insieme alle sue sorelline, Elisa ed Eleonora, presso la casa della nonna, nel piccolo e suggestivo paesino di San Foca. I genitori di Davide hanno perso la vita durante un incidente stradale. Il ragazzo, chiaramente, è ancora fortemente scosso da una perdita così dolorosa...

"Se mi avessero chiesto di disegnare Laura in quel momento avrei disegnato una montagna illuminata dal sole. Una montagna dello stesso colore dei suoi capelli. Avrei fatto due ghiacciai leggermente sopra la metà della montagna. Da quei ghiacciai avrei fatto partire un fiume, affiancato da terra marrone, che sarebbe andato a finire in una zona dove i fiori mostravano il loro massimo splendore. Percepii qualcosa di erotico in quel disegno. Qualcosa che avrei capito solo io."

Laura è la fidanzata di Davide. Studia psicologia all'università ed è molto innamorata del suo compagno. Si sostengono a vicenda e si percepisce un fortissimo legame tra i due. La descrizione della montagna... L'ho trovata splendida! Vedere una persona come un elemento naturale. L'acqua, i ghiacciai, i fiori, la terra e la roccia. Molto molto romantico e dall'effetto piacevole! ❤ Passione, tenerezza, naturalezza.

"Chiesi a Sergio se credesse in Dio. Mi rispose di si. «Anch’io,» ribattei. «Lo faccio perché è confortante credere che ci sia qualcosa più grande di noi. Anche se la scienza potrebbe contraddirmi.» «E chi ti dice che non sia Dio l’artefice di ogni azione scientifica?»"

Uno scambio di pareri tra Davide e il suo amico, nonché collega di lavoro, Sergio. È carina l'affermazione di Sergio! "Chi ti dice che non sia Dio l'artefice di ogni azione scientifica?". Sembrerà banale, ma chissà... Molte volte ci arrovelliamo il cervello nella ricerca di una spiegazione attendibile sui misteri che ci circondano e magari quella spiegazione è sempre rimasta lì, davanti ai nostri occhi... 😕😊 

"Mia madre mi diceva sempre di affrontare qualsiasi problema con il sorriso stampato sul volto. “Non c’è niente di più fortificante”, mi diceva."

Un consiglio molto saggio quello della mamma di Davide. Affrontare tutto con un bel sorriso sulle labbra. Condivido pienamente! E poi, mettiamola così, dopo una giornataccia, un sorriso forzato potrebbe dare origine sul nostro volto a uno sguardo da completi ebeti e un bel: "Guarda che cretino che sono!" contribuirebbe a sollevarci il morale, no? 😂
Ma sì... Un po' di sana autoironia è quello che ci vuole. Sempre, a mio parere.
Certo, Davide ha una grossa gatta da pelare... Un assassino si aggira intorno alla sua abitazione e "deve" uccidere coloro che sono nati nel mese di febbraio, o meglio: durante una notte di luna piena, in un venerdì di febbraio.

"Non posso credere nella Chiesa che condannò Giordano Bruno e che fece abiurare Galileo … non posso. Ma comunque sia credo in un Dio, in qualcosa di più grande di noi, in qualcosa che si trova oltre. Ognuno lo prega a modo suo. Dal Cristianesimo al Buddhismo, dall’Induismo alle Divinità Egiziane, cambia solo il modo di immaginarselo e di pregarlo. C’è qualcosa più grande di noi, qualcosa che decide per tutti anche le cose più difficili, qualcosa che forse risiede nella natura, nel cielo, oppure dentro ognuno di noi."

Davide non crede nell'istituzione della Chiesa, ma pensa che, da qualche parte, possa esistere un'entità che ci sorveglia e che decide per noi quotidianamente. 
Beh, io la penso esattamente come il protagonista di questo romanzo. Non credo nella Chiesa, ma penso che esista un ordine alla base del tutto. Ogni piccola parte dell'universo ha il suo preciso scopo: ogni atomo, ogni organo del nostro corpo... 
È tutto troppo funzionale e mirato a un obiettivo per poter dubitare sulla presenza di un ordine. Sì, io lo chiamerei così: un preciso ordine.

"Camminai per qualche minuto dando un’occhiata intorno. Tutti i padiglioni erano di colore beige e la maggior parte delle finestre erano ormai senza vetri. Molte erano aperte. Tutta la struttura era circondata da verde. Alberi altissimi e prati inglesi. Notai una porta aperta alla quale mancava un’anta e mi orientai verso di essa. Salii qualche gradino e oltrepassai un arco che portava sotto dei portici che proseguivano per tutto il padiglione. Oltrepassai la porta e avvertii un brivido che mi percorse la spina dorsale. La luce scarseggiava e l’ambiente era spettrale. Tutte le porte e le finestre erano rotte e sgretolate. Sui muri mancava l’intonaco. Per terra c’era di tutto: polvere, scope, giochi per bambini, scarpe bucate, un paio di manette, delle candele consumate e di fronte, nell’altra stanza, si intravedeva una sedia a rotelle vecchia di cent’anni. Un altro brivido percorse la mia schiena. Da che parte vado?"

Davide viene perseguitato da questo stranissimo serial killer, perciò decide di condurre alcune ricerche. Penetrerà di soppiatto in un vecchio manicomio in disuso di Voghera. E... brrr... da brividi! 😱 Avete presente il film Shutter Island con Leonardo Di Caprio? Ecco, alcune descrizioni me lo hanno ricordato e mi hanno fatto un pochino accapponare la pelle...

Chiaramente non vi rivelerò l'identità dell'assassino, ma vi assicuro che il finale vi lascerà a bocca spalancata! 😮
"Ma dai? Nooo, non ci credo ecc ecc.", queste sono state più o meno le mie reazioni! 😁😜
Un thriller carino e originale. Ho notato un po' di errorini e poi un eccessivo utilizzo del linguaggio parlato tipico delle zone del sud d'Italia. L'uso del gergo rende, a mio avviso, più autentici i dialoghi tra i diversi personaggi; ma non mi piace granché nella voce narrante... De gustibus, chiaro. 
Un bacione e buona giornata! 😘

Nessun commento:

Posta un commento