sabato 5 maggio 2018

E se...

Questa sera saranno trascorse 48 ore dalla mia ultima sigaretta!
Ce la farò. Perché ne sono così convinta? Semplice: ho avvertito un peso schiacciante all'altezza del petto e delle fitte pungenti alle ossa della mia gabbia toracica. Basta! Ho interpretato questa mia recente e terribile esperienza come un ultimo avvertimento ed è per questo che non toccherò mai più una sigaretta!
Lo giuro e lo scrivo qui per rafforzare il mio proposito.
Cavolo, la vita è tutto! Nulla batte l'importanza di una buona salute, nulla.
E pensare che mi stresso di continuo con domande del tipo: "Quell'editore leggerà il mio manoscritto? E se lo leggerà, che cosa ne penserà? E nel caso in cui dovesse accettarlo, come lo distribuirebbe? Ecc."
Mi stresso, giorno dopo giorno, leggendo nuovi nomi di case editrici e incrociando le dita nella speranza che non si rivelino come case a pagamento (come mi è capitato giusto ieri...).
E se non contatto un nuovo editore, provo a scrivere un articolo accettabile per alcune riviste online e se non mi trovo impegnata in questi articoli, mi dedico alla ricerca di un blogger interessato a recensire il mio ultimo libro. 
E se non faccio tutto questo, allora mi trovo a lavoro: a eseguire gli ordini in una mansione che non mi piace, o ad aiutare i ragazzi a studiare, o ad aiutare mio figlio a trovare la voglia di sedersi composto per eseguire i suoi compiti scolastici.
Se non sono impegnata in una di queste azioni, vuol dire che sto sbrigando alcune faccende domestiche; ma quando sono libera, allora sto scrivendo, oppure leggendo, o, meglio ancora: sto passando qualche istante spensierato giocando con mio figlio.
Stress, stress e stress!
Lo stress non fa bene. Oggi mi sono presa una pausa: ho scritto. Tra poco leggerò L'interpretazione dei sogni di Sigmund Freud (approfittando del fatto che il mio bimbo sia stato accompagnato dai nonni ad una festa di compleanno) e poi giocherò con lui. 
La vita è preziosa: di tanto in tanto prendiamoci una pausa. ❤

giovedì 3 maggio 2018

"Il piacere" di Gabriele D'Annunzio

Ce l'ho fattaaa! 😁 Nei miei brevi ritagli di tempo sono riuscita a terminare la lettura de: "Il piacere" di D'Annunzio e... Sì, mi è piaciuto! 😉😊
Il romanzo si compone di quattro libri e venne pubblicato nel 1889, suscitando grande scandalo e posso ben intuirne il motivo!! 😮😈😁
Lungi da me dal rivelarvi l'intera trama dell'opera; tuttavia, mi piacerebbe trattare alcuni punti che più mi hanno colpita, per fare in modo che questa lettura rimanga maggiormente scolpita nella mia memoria (come tento di fare sempre ogni volta in cui mi accingo a scrivere qui sul mio blog 😉❤) e, perché no, affinché voi (o anche solo qualcuno di voi... 😉) vi possiate appassionare alle letture che hanno catturato le mie emozioni più intense; quelle letture che hanno intrappolato la mia anima fino all'ultima pagina e che, sibito dopo, l'hanno liberata lasciandole qualcosa... Un sapore diverso, un nuovo ingrediente. 
Beh, di sicuro, "Il piacere" ha avuto un forte effetto su di me: è come se la mia mente fosse stata stretta in una morsa, addolcita poi dalle incantevoli espressioni poetiche del vate. 
"Pareva che, dopo la pioggia, si fosse diffusa su Roma tutta la luminosa biondezza dell'ottobre romano. Roma appariva d'un color d'ardesia molto chiaro. Lunghe e sottili zone di vapori attraversavano i cipressi di Monte Mario, come capigliature fluenti in un pettine di bronzo. Un soffio dell'antica vita gli passò su lo spirito e lo turbò e gli diede un'agitazione di desiderii indeterminati".
E potrei proseguire ancora e ancora nel riportare passi suggestivi come questi. La descrizione che D'Annunzio regala della città eterna è a dir poco meravigliosa: è viva, con i suoi colori, le sue sfumature, i suoi rumori in sottofondo o l'assenza di essi durante una "notte nivale".
Strepitoso e coinvolgente. Una lunga poesia romanzata. Credo che in questo il vate si sia distinto dai suoi colleghi scrittori: D'Annunzio era un grande poeta ed è riuscito ad adattare la composizione poetica al romanzo. Non ci sono parole per tanta bravura! 😮
La storia? Andrea Sperelli è un esteta: sempre alla ricerca del piacere. Ma, ahimé (come avevo già potuto intuire dagli esordi del romanzo), la sua ricerca si farà via via sfibrante e no, non gli farà raggiungere il piacere supremo...
Sperelli vive inseguendo il "nunc", l' "ora", senza curarsi dell'avvenire.
Mhh... 😕
Prima Elena, poi un'infinità di altre donne (beffeggiate dal protagonista e dai suoi amici e trattate senza alcun rispetto, come "oche da possedere"... 😠) e, sul finire, Maria. La povera Maria! 😟 Una donna ben differente da Elena.
"Egli guardò quel povero capo reclinato sotto il peso del presentimento; sentì il premer leggero di quella fronte nobile e triste sul suo petto indurito dalla menzogna, fasciato dalla falsità".
Andrea Sperelli vive ormai di menzogne e si sta prendendo gioco dei sentimenti di Maria: lui ne è consapevole, ma quella, ormai, è la sua esistenza. Il piacere, il lusso, la menzogna e, di conseguenza, la solitudine. Una solitudine che lo opprime e che gli rende desiderabile la morte stessa!
Elena è una donna senza scrupoli, vendicativa, capricciosa, viziata e opportunista: tutte "qualità" che attireranno Andrea, il quale non potrà far a meno di lei, al punto da sperare di trasformare Maria in Elena. 
Il protagonista tentava di fondere le due donne nel suo immaginario per poterne scoprire una terza: quella ideale, quella che avrebbe incarnato con molte probabilità il suo supremo piacere.
Un finale triste, avvilente. Le stanze che aveva occupato Maria a Roma, con il marito e la figlia: vuote, solitarie. Un tramonto rosseggia attraverso quelle finestre e Sperelli acquista all'asta alcuni oggetti appartenuti alla sua ex amante, caduta in rovina economica a causa di un furto del marito.
E a Maria non resta che partire: tornare a Siena con la famiglia e dimenticare Andrea e il nome con il quale l'ha chiamata durante il loro ultimo amplesso... Elena. 
Mi è piaciuto! Che cosa leggerò ora? Beh, continuerò a sfogliare le avventure di Sherlock Holmes (le ho acquistate tutte, perciò...), poi mi dedicherò alla lettura de: "L'interpretazione dei sogni" del mio amato Sigmund Freud (lo adoravo all'università) e, prima o poi, aprirò un libro che ho acquistato circa un mese fa: "La Dora dei miei sogni" di Massimo Torre. Ciaoooo! 💋💋

sabato 28 aprile 2018

La vetta 😧😆

https://www.google.com/search?source=hp&ei=PqjkWsXALcrvUsPuj9AH&q=valentina+mandraccio&oq=&gs_l=mobile-gws-wiz-hp.1.0.35i39l3.0.0..2240...1....0.0..................3.Hn4G0yPFs24%3D

Buona giornata a tutti! Oggi inizio la mia paginetta con un link... Vorrei semplicemente mostrarvi le mie ricerche quotidiane su google! 😁😉
Digito: "Valentina Mandraccio" e mi appaiono i miei tre manoscritti. 😍 E io sono sempre alla ricerca: di qualche novità legata ai miei tre romanzi, di recensioni, commenti, posizione nella classifica di vendite ecc.
No, non scopro granché, lo ammetto. 😟 Ma io ci spero, giorno dopo giorno, tentando, nel frattempo, di migliorarmi, di imparare nuove cose. 😊
È comunque una bellissima soddisfazione! Veder legato al proprio nome e cognome il frutto di una grandissima passione. ❤
Eh sì... La scrittura e la lettura sono le mie più grandi passioni e occupano il secondo posto nel mio cuore: subito dopo il mio bimbo, mio marito e i miei cari. 😊
L'altra sera, davanti ad un buon bicchiere di vino, ho espresso le mie incertezze al mio compagno di vita. Alcune volte mi sento inopportuna e semplicemente infantile: non appena trovo una manciata di minuti per me, mi butto nella scrittura e scrivo, scrivo, scrivo; ma, una volta terminato il mio istante di creatività, mi sorge spontaneo un interrogativo: "Perché? Che cosa voglio?"
E me ne resto ammutolita, roteando gli occhi. Mi prendo anche il mento con una mano e lancio un'occhiata a tutti i lavori cui potrei dedicarmi, al posto di...
Al posto di cosa?... Per quale ragione comincio a scrivere? 😕
Sono ben conscia di aver intrapreso un cammino non difficile, di più! 😨 Sono ben conscia della presenza di tanti, tantissimi autori di gran lunga più bravi di me, eppure... 
Eppure non riesco a smettere. 
"Non ti attendere nulla. Fallo perché ti piace, perché ti fa star bene." È stata questa, più o meno, la risposta di mio marito e io non posso che dargli ragione.
La scrittura è un sogno. Soltanto un sogno, che tende a dissolversi nell'incontro/scontro con la realtà. Per me, almeno, è così; ma mi fa stare bene. 😊
Quando nel 2016 avevo firmato il mio primo contratto per il mio thriller "Riflessi di coscienza", avevo pensato (molto ingenuamente) di aver scalato la vetta, la mia vetta alta. Mi ero immaginata là sopra a ficcare vittoriosa una bandierina riportante l'immagine della copertina del mio libro. 😕😊 
No, non era la mia vetta. Si trattava soltanto di un piccolo gradino: l'opportunità di venir pubblicati senza dover sborsare il becco di un quattrino. Sì, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono riuscita a salire un po'; non abbastanza per sventolare la mia bandierina, ma il necessario per cominciare ad arrampicarmi in mezzo alla nebbia, con gli occhi offuscati dalla foschia ed una pioggerellina dolce e fastidiosa al contempo che mi sfiora le labbra. Per il momento ne ho visti tre, di gradini e, spesso, spessissimo, osservo giù (ad una brevissima distanza dal suolo) e penso che sarebbe meglio fermarmi e smettere di sperare. La vetta è troppo alta ed è tappezzata di bandierine: ce ne sono alcune persino incastrate nella roccia, con forza. Eppure...
Eppure io continuo.
"Per scrivere, devi scrivere, mamma!" le parole di mio figlio, sorte così, a caso, senza che io intavolassi il discorso. 😕😊
Forse ha ragione lui, forse ha ragione mio marito. Ma chi lo sa?! 😰
Non aspiro all'impensabile. Mi piacerebbe avere più riscontri, quello sì.
Qualcuno, tra le mie conoscenze, ha apprezzato i miei libri; ma non me la sento di richiederne una recensione... Non rientra nella mia indole.
Avete presente quando, dopo un'eccellente cena consumata in un ristorante, vi sentite in dovere di complimentarvi con lo chef? Beh, una recensione, a mio parere, dovrebbe nascere spontanea proprio come un bel sorriso al cuoco della serata.
Se si riceve un elogio, non dovrebbe sussistere il dubbio sulla propria buona riuscita. Il complimento, puro e sincero, senza la minima forzatura, rinvigorisce e sprona nella scalata.
Eppure io proseguo e attendo.
Okay, oggi è una di quelle giornate no. Una di quelle giornate in cui mi abbandono un pochino alla malinconia (l'influenza di mio figlio contribuisce alla negatività del mio stato emotivo... 😨😁).
Ma, dopotutto, domani è un altro giorno! 😁😉

martedì 24 aprile 2018

Gabriele D'Annunzio, odio e amo... 😕😉

"Il piacere"... Un romanzo che suscitò grande scandalo all'epoca della sua pubblicazione. L'uomo che insegue l'ideale di bellezza effimero e illusorio.
Andrea Sperelli, il protagonista, è Gabriele D'annunzio, chiaro. 
Non posso sbilanciarmi molto, essendo arrivata solamente a pag. 70, ma posso incominciare a tesserne le lodi per quanto concerne lo stile del grande scrittore italiano: ogni singola parola è frutto di una profonda ricerca tesa al gusto estetico.
"Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non iscambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane." 😮❤
Cene lussuose, impreziosite da gemme preziose, riverberi adamantini, donne e uomini aristocratici. Mah... Volete sapere che cosa ne penso? Con tutta onestà, mi stanno un po' sulle palle! (Senza voler offendere lo splendido romanzo in sé).
È proprio il genere di persone che non mi piace: donne impellicciate e spocchiose (la stessa Elena, ovvero la donna amata da Andrea, mette in scena atteggiamenti da vamp, un tantino odiosi... 😬 E badate bene: mi sto servendo di una manciata di eufemismi... 😁).
Ma l'ambientazione dell'opera (maniere e personaggi annessi) rispecchia il mondo dello scrittore, del famoso esteta. Un mondo dominato dalla ricerca del piacere e del bello.
Personalmente, io non condivido questo tipo di priorità, ragion per cui sto proseguendo questa lettura soffermandomi sulla forza delle parole, sulla loro delicatezza, eleganza, finezza. La trama, invece, non mi attira particolarmente, anzi...
Credo, tuttavia, che sia utile leggere anche ciò che non rientra nei nostri gusti: nel tentativo di rendere più elastica la nostra mente, nel tentativo di imparare qualcosa.
Perché non si smette mai di imparare e, riflettendoci su, mi viene naturale domandarmi questo: ci sarà qualcosa nello specifico, più in profondità, che mi fa allontanare da questo tipo di lettura? Beh, voglio scoprirlo... Magari sarò in grado, al termine di questa opera letteraria, di stanare altri particolari del mio io che non sapevo di possedere... 😕😊
Sono strana, lo so. Tutto è interessante, nel bene e nel male! 😉
"Il lettor vero non è già chi mi compra ma chi mi ama. Il lettor vero è dunque la dama benevolente. Il lauro non ad altro serve che ad attirare il mirto...". Le parole di Sperelli per giustificarsi davanti ad Elena riguardo alla sua lontananza dal grande pubblico.
Mhh... Volete la verità? Odi et amo. La mia istantanea reazione a questo capolavoro della letteratura italiana.
"Quell'aria aspettava il sio respiro; quei tappeti chiedevano d'esser premuti dal suo piede; quei cuscini volevano l'impronta del suo corpo." 
Andrea Sperelli ha perso completamente la testa per Elena, che lo attira a sé e poi lo respinge... "E gli occhi di ambedue, in quell'attimo, parvero mescersi, penetrarsi, beversi." 😮😍
Devo continuare questa impervia lettura. Impervia per me, dal momento in cui non sopporto il modo di atteggiarsi di Elena, né le eccessive attenzioni di Andrea nei suoi confronti. 😩 Eppure mi piace questo violento e al contempo dolce fluire di parole.
Sì, le parole di D'Annunzio hanno fatto breccia nel mio cuore e sto amando e odiando il suo romanzo. Forse ve lo avevo già detto... 😕😂 Comunque, buon 25 aprile a tutti! 😘

sabato 21 aprile 2018

"Al crepuscolo" di Stephen King

L'ho terminato oggi.
"Al crepuscolo" di Stephen King. Sono andata a leggermi anche le note dello scrittore ad ognuno dei 13 racconti e... che dire? È un grande, punto. 😀
Due di queste storie sono state partorite direttamente dal suo mondo onirico; le altre, invece, espongono le sue fobie più recondite e sprigionano la sua immaginazione riguardo ad una possibile vita nell'aldilà. Perché uno scrittore può inventare e decidere cosa è reale e cosa non lo è...  😉
L'ultimo racconto, "Alle strette", mi ha trasmesso un senso soffocante di pura claustrofobia! 😨
"Il gatto del diavolo" è forse quello che mi ha meno coinvolta rispetto alle altre storie. "Willa" mi ha rattristata molto, "Torno a prenderti" è stato adrenalinico, da fiato sospeso, "Il sogno di Harvey": inquietante e doloroso, "Area di sosta" quello a lieto fine, dal finale giusto! "Cyclette" è stato strambo e inatteso, mentre "Le cose che hanno lasciato indietro" mi ha molto incupita, quasi quanto l'apocalittico: "Pomeriggio del diploma". "N.", ovvero il racconto sulla mania ossessivo-compulsiva e l'altro mondo al di là di quelle pietre disposte in cerchio... Lo straziante "Il New York Times in offerta speciale", che mi ha quasi fatta piangere e la storia intitolata: "Muto", che mi ha presa moltissimo e mi ha sorpresa, davvero! Un finale del tutto inatteso, cinico, mi ha rubato persino una sghignazzata! 😂 E, infine, il racconto strappalacrime "Ayana". Mi sono piaciuti molto.
Il mio preferito? "Muto", senza ombra di dubbio. Tragicomico, cinico, divertente. 😁
Okay, ho terminato questa piacevolissima lettura e ora mi sento triste... 😰😂
E pensare che ho letto appositamente con lentezza, eppure, questo giorno sarebbe arrivato... Poco male! Ora mi resta ancora un cartaceo da finire: "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio (lo avevo momentaneamente messo in pausa, ma, anche se la storia in sé non mi entusiasma granché, voglio terminarlo). Inoltre, di tanto in tanto, mi dedico ad una nuova avventura del mio adorato Sherlock Holmes... 😉
Ah! Ho acquistato un nuovo romanzo, che mi è stato caldamente consigliato... Ve ne parlerò tra qualche tempo. 😉😆
P.s. In caso voleste dare una sbirciatina al sito di Eretica Edizioni e al mio nuovo libro... 😉😊😘
http://www.ereticaedizioni.it/prodotto/valentina-mandraccio-la-percezione-dei-colori/

mercoledì 18 aprile 2018

"La percezione dei colori -Storie cromatiche di vite ordinarie" di Valentina Mandraccio 😉😊

Allora?... Che cosa ne pensate? 😉😊 Carina, no? 
È la nuova copertina del mio ultimo manoscritto (penultimo in fase di pubblicazione...). Fresca fresca di stampa! 
Eretica edizioni l'ha pubblicato giusto ieri. Al momento il libro è reperibile su ibs, amazon, libreriauniversitaria, poi sarà disponibile su altri store online.
Questo è un racconto molto particolare... Ho creato cinque personaggi e li ho fatti nascere e sbucare da cinque colori: il nero, il bianco, il rosso, il giallo e il blu.
Diciamo che mi sono spinta un pochino oltre. Oltre il mio consueto modo di scrivere e ho voluto sperimentare qualcosa di nuovo, di diverso di... colorato, ecco! 😉😆
Non riesco ad appiccicare un'etichetta a questo mio manoscritto. Sentimentale? Sì, chiaro... Il sentimento c'è, eccome! Rabbia, amore, affetto fraterno, eros... Sì, anche un po' di quello! Ve l'ho detto che mi sono spinta un pochino oltre (senza piombare nell'erotico, quello no, assolutamente...). 
Drammatico? Sì. Ci sono due momenti abbastanza dolorosi...
Psicologico! Io credo che questo aggettivo possa sposarsi molto bene con la mia percezione dei colori! 😊 La psicologia dei personaggi e dei colori delle loro esistenze, che, prese singolarmente, non hanno nulla di straordinario (infatti le ho definite: ordinarie!! 😁); tuttavia, combinate insieme -come i colori sulla tavolozza di un pittore- potrebbero generare nuove sfumature, nuove prospettive...
Va beh, ve ne ho parlato abbastanza. Ora mi piacerebbe lasciare la parola a coloro che desidereranno scoprire questa mia raccolta di storie cromatiche di vite ordinarie! 😊
Sto proseguendo la lettura del libro di King. Un racconto mi ha rivoltato letteralmente lo stomaco: "Il gatto del diavolo"... Caspiterina! Un gatto crudelissimo ed un bel finale dal gusto splatter. La mia reazione? Ho chiuso d'istinto il libro con una smorfia disgustata.😱😵 
Ma quanto mi piace la scrittura di Stephen King!! 😮
Il racconto successivo, ovvero: "Il New York Times in offerta speciale", invece, mi ha rattristata moltissimo... Stava anche per scivolarmi una lacrima, lo ammetto. È struggente, è doloroso, soffocante. 
L'abilità del grande maestro nel passare da un pezzo terribilmente splatter ad uno dolce, malinconico, nostalgico, puro, quasi angelico. È mitico e non c'è altro termine per definirlo!
Ora sono alle prese con: "Muto", il racconto seguente. Intrigante, particolare... Inizia con una confessione del protagonista allo strambo sacerdote di una chiesetta e niente... Staremo a vedere che cosa si è architettato questa volta lo strabiliante Stephen King... 😈😆 Un baciooone! 


sabato 14 aprile 2018

Compleanno tra gli scalmanati e "diversa a modo mio"... 😕😁

Che giornata!! Bella, scoppiettante, divertente! 😀 In mezzo agli amici di mio figlio: passeggiate (a passo sostenuto 😨😂) per sorvegliarli durante i loro giretti in bici (ovviamente senza che si accorgessero della mia presenza... 😉😈😁) e poi? "Simpaticissime" salitine di campagna: io a piedi e loro, naturalmente, in bicicletta! 😕😁
Urli e schiamazzi per riportarli all'ordine, unitamente a quella capa tosta di mio figlio, mentre le loro mamme cincischiavano e "ciattellavano"! 😂
Ad un certo punto, mentre stavamo raggiungendo un monumento eretto in onore del nostro paesino, esattamente al 200esimo gradino ripidissimo (basta fermarcisi un secondo di più e le pietre di cui è fatto iniziano a staccarsi e a rotolare giù. Ti volti inorridito con la sensazione di aver scalato una ziggurat dei Sumeri/Babilonesi 😂) mio figlio si blocca e fa un'osservazione guardandomi dritto negli occhi: "Certo che tu sei proprio figa, ma! Non come le donne che parlano e parlano e parlano..."
Di fronte a quel commento, lo ammetto, un sorrisino di adulazione si è impossessato delle mie labbra, che hanno quasi iniziato a tremare dalla commozione! 😊😍 
Credo che lui abbia intuito la mia vera natura: non femminile, non maschile (non segue gli "schemi" dettati dal vivere sociale). La mia natura, il mio animo, il mio cuore, la mia energia. Non so che cosa mi "metta in funzione" con esattezza, né in che cosa consista questo "particolare" che agli occhi di mio figlio mi rende tanto differente... Me lo sono sempre chiesto... Mi sono sempre sentita diversa. Non dico migliore, assolutamente no! Diversa. Nemmeno omosessuale o con altri orientamenti, no. Diversa.
Per mio figlio io sono: "figa"(chiaramente lui non intende da un punto di vista fisico, ma mentale). Per me? Boh, non saprei, con tutta onestà.
Diversa e felicissima di conversare con i bambini e di giocare in loro compagnia. Sarebbe fantastico se potessimo conservare un po' di quella purezza di sentimenti che ci distingue tanto durante l'infanzia... Beh, io penso di averne conservata una fetta... Non vedo mai il male nella gente e, davanti a certi atteggiamenti negativi dapprima mi dispero, ma poi voglio a tutti i costi rintracciarci una motivazione più profonda: un evento altrettanto negativo che potrebbe aver segnato l'esistenza di una persona e che, di conseguenza, la condurrebbe a comportamenti errati e apparentemente privi di scrupoli.
Ma sì! Io voglio vederla così e sapete che cosa vi dico? Dopo un torto, mi sdraio (fisicamente o mentalmente, non importa!) su quel praticello che circonda il monumento del nostro paesino e mi dico: "Che pace!" E respiro a pieni polmoni il vento e mi perdo nei fiori e persino negli ultimi rametti secchi che stanno salutando la stagione fredda. 😊
Ora cambio discorso. Ho letto il racconto "N." di Stephen King... 😮 Da brividi, davvero! Voglio essere sincera: alla fine è caduto un po' sul banale, ma nel complesso mi è piaciuto. L'ordine del cosmo, oggetti disposti in cerchi o in diagonali per mantenerlo, mania ossessivo-compulsiva... "Ho preso a cuore N. e non voglio che entri in quel cerchio di sassi per sempre. Esiste solo nella sua mente, ma questo non significa che non sia reale." Una riflessione del dottor Bonsaint.
E ora non mi resta che affrontare il prossimo racconto: "il gatto del diavolo". 😉
Un bacione e buona domenica! 💋