sabato 28 aprile 2018

La vetta 😧😆

https://www.google.com/search?source=hp&ei=PqjkWsXALcrvUsPuj9AH&q=valentina+mandraccio&oq=&gs_l=mobile-gws-wiz-hp.1.0.35i39l3.0.0..2240...1....0.0..................3.Hn4G0yPFs24%3D

Buona giornata a tutti! Oggi inizio la mia paginetta con un link... Vorrei semplicemente mostrarvi le mie ricerche quotidiane su google! 😁😉
Digito: "Valentina Mandraccio" e mi appaiono i miei tre manoscritti. 😍 E io sono sempre alla ricerca: di qualche novità legata ai miei tre romanzi, di recensioni, commenti, posizione nella classifica di vendite ecc.
No, non scopro granché, lo ammetto. 😟 Ma io ci spero, giorno dopo giorno, tentando, nel frattempo, di migliorarmi, di imparare nuove cose. 😊
È comunque una bellissima soddisfazione! Veder legato al proprio nome e cognome il frutto di una grandissima passione. ❤
Eh sì... La scrittura e la lettura sono le mie più grandi passioni e occupano il secondo posto nel mio cuore: subito dopo il mio bimbo, mio marito e i miei cari. 😊
L'altra sera, davanti ad un buon bicchiere di vino, ho espresso le mie incertezze al mio compagno di vita. Alcune volte mi sento inopportuna e semplicemente infantile: non appena trovo una manciata di minuti per me, mi butto nella scrittura e scrivo, scrivo, scrivo; ma, una volta terminato il mio istante di creatività, mi sorge spontaneo un interrogativo: "Perché? Che cosa voglio?"
E me ne resto ammutolita, roteando gli occhi. Mi prendo anche il mento con una mano e lancio un'occhiata a tutti i lavori cui potrei dedicarmi, al posto di...
Al posto di cosa?... Per quale ragione comincio a scrivere? 😕
Sono ben conscia di aver intrapreso un cammino non difficile, di più! 😨 Sono ben conscia della presenza di tanti, tantissimi autori di gran lunga più bravi di me, eppure... 
Eppure non riesco a smettere. 
"Non ti attendere nulla. Fallo perché ti piace, perché ti fa star bene." È stata questa, più o meno, la risposta di mio marito e io non posso che dargli ragione.
La scrittura è un sogno. Soltanto un sogno, che tende a dissolversi nell'incontro/scontro con la realtà. Per me, almeno, è così; ma mi fa stare bene. 😊
Quando nel 2016 avevo firmato il mio primo contratto per il mio thriller "Riflessi di coscienza", avevo pensato (molto ingenuamente) di aver scalato la vetta, la mia vetta alta. Mi ero immaginata là sopra a ficcare vittoriosa una bandierina riportante l'immagine della copertina del mio libro. 😕😊 
No, non era la mia vetta. Si trattava soltanto di un piccolo gradino: l'opportunità di venir pubblicati senza dover sborsare il becco di un quattrino. Sì, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono riuscita a salire un po'; non abbastanza per sventolare la mia bandierina, ma il necessario per cominciare ad arrampicarmi in mezzo alla nebbia, con gli occhi offuscati dalla foschia ed una pioggerellina dolce e fastidiosa al contempo che mi sfiora le labbra. Per il momento ne ho visti tre, di gradini e, spesso, spessissimo, osservo giù (ad una brevissima distanza dal suolo) e penso che sarebbe meglio fermarmi e smettere di sperare. La vetta è troppo alta ed è tappezzata di bandierine: ce ne sono alcune persino incastrate nella roccia, con forza. Eppure...
Eppure io continuo.
"Per scrivere, devi scrivere, mamma!" le parole di mio figlio, sorte così, a caso, senza che io intavolassi il discorso. 😕😊
Forse ha ragione lui, forse ha ragione mio marito. Ma chi lo sa?! 😰
Non aspiro all'impensabile. Mi piacerebbe avere più riscontri, quello sì.
Qualcuno, tra le mie conoscenze, ha apprezzato i miei libri; ma non me la sento di richiederne una recensione... Non rientra nella mia indole.
Avete presente quando, dopo un'eccellente cena consumata in un ristorante, vi sentite in dovere di complimentarvi con lo chef? Beh, una recensione, a mio parere, dovrebbe nascere spontanea proprio come un bel sorriso al cuoco della serata.
Se si riceve un elogio, non dovrebbe sussistere il dubbio sulla propria buona riuscita. Il complimento, puro e sincero, senza la minima forzatura, rinvigorisce e sprona nella scalata.
Eppure io proseguo e attendo.
Okay, oggi è una di quelle giornate no. Una di quelle giornate in cui mi abbandono un pochino alla malinconia (l'influenza di mio figlio contribuisce alla negatività del mio stato emotivo... 😨😁).
Ma, dopotutto, domani è un altro giorno! 😁😉

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