venerdì 10 agosto 2018

"L'altra metà della divisa" di Carlotta Fornara

Ho letto, anzi: divorato un nuovo libro in soli due giorni! 😉😊 Anche questo in formato digitale (devo smaltire tutti gli ebooks acquistati per far "respirare" un po' il mio tablet, ricordate?... 😂). Si intitola: L'altra metà della divisa e l'autrice è Carlotta Fornara.
È un thriller/poliziesco ed è ambientato proprio nella mia regione, in Liguria, tra Imperia, Arma di Taggia, Triora e Genova. ❤
È bello e quasi commovente leggere le descrizioni dei luoghi in cui hai speso alcuni anni della tua vita... 
Arma di Taggia e Imperia mi hanno subito fatto riaffiorare alla memoria il lontano ricordo di un mio fidanzatino, ai tempi dell'università. Triora mi ha riportata indietro ad una festa tenuta in quel paese, in occasione di un Halloween e Genova... Genova è nel mio cuore. 
Genova mi ricorda i trenta e lode ottenuti all'università, il chiacchiericcio con le mie compagne di corso in via Balbi, nella zona del porto, o in piazza delle Erbe e poi mi sento legata al nostro capoluogo di regione perché mio nonno e diversi miei parenti vivevano lì.
Alcune parole del dialetto ligure incontrate nei dialoghi del libro mi hanno fatta sorridere (mi capita spesso di parlare in Ligure a mio figlio, giusto per fare in modo che le nostre tradizioni non si perdano, proprio come facevano i miei genitori. P.s. Credo di non averli mai sentiti parlare in Italiano tra di loro... 😊).
Ora accantono un attimo questa mia dolce nostalgia e vi espongo in linea di massima la trama del romanzo (non troppo, altrimenti rischierei di danneggiare Carlotta, una scrittrice di Lettere Animate come me! 😉😊).
Sonia Rosti è un carabiniere e le viene ordinato di scortare Cesare Viale, un detenuto del carcere di Valle Armea, fino al penitenziario di Genova, dove verrà interrogato in seguito ad un furto commesso in casa dell'avvocato Stella.
La donna, chiaramente, non è sola: al suo fianco ci sono Beghello e Manni, due suoi colleghi.
Ma qualcosa va storto: un tamponamento stradale, in seguito al quale Sonia e Beghello perderanno coscienza, mentre Viale viene giustiziato. L'unico sospettato: il collega Manni. Le cose si ingarbugliano... 
Sonia, a differenza del maresciallo Parodi (che non la vede di buon occhio dopo alcuni trascorsi...), non crede nella colpevolezza del collega e inizia ad indagare riallacciando i rapporti con Marino, un agente della omicidi di Genova, con il quale aveva avuto una relazione improntata principalmente sul sesso... 😮😂
Sonia è una donna molto passionale e le storie di sesso non mancano nel suo passato e nel suo presente!
A proposito: ritenete il sesso un elemento irrinunciabile in una storia? 
A mio parere, il sesso è importante e, spesso, appiccica il lettore alle pagine di un libro; tuttavia, resto dell'idea che non si dovrebbe esagerare con questa - chiamiamolo così - "piacevole piega delle relazioni sociali"! 😂 
Non mi ritengo una bigotta, però credo ancora nell'importanza di quel momento, che dovrebbe racchiudere e coronare l'intimità, i corpi e anche le anime di due persone. 
Oggi se ne parla troppo, a mio avviso, e, spesso, si trasforma in mero divertimento. Okay, sarò troppo all'antica e, con molte probabilità, in questo preciso istante mi starò attirando battute di sdegno, ma resta il mio pensiero. Il sesso è molto di più di un incontro tra due corpi, molto di più di sudorazione e gemiti. Il sesso è fusione, il sesso non può esistere senza l'attrazione mentale, né senza l'amore. Basta! Vi ho esposto il mio parere, ma ora mi fermo. 😁

"Vorrebbe possederne una e navigare in mare aperto, per godersi l'odore del salino, farsi cullare dalle onde, come quando da piccola il papà la portava con lui e i suoi amici a pesca: partivano prima dell'alba su una piccola barchetta, con le canne montate e tutte le esche pronte. Il piccolo motore li accompagnava a fatica fino al largo, e quando si fermavano calavano l'amo in mare in attesa che qualcosa abboccasse. Sonia era affascinata dal mulinello che girava e dalla concentrazione di tutti i presenti per non perdere l'attimo preciso in cui il galleggiante veniva tirato a fondo da qualche sventurato pesce. L'unico aspetto negativo per Sonia era l'estremo silenzio, per non rischiare di spaventare le vittime: era una bambina molto loquace e sempre pronta a esternare i suoi pensieri e quel rigoroso silenzio la infastidiva, mentre adesso vorrebbe poter tornare indietro nel tempo.".
Questa parte mi ha ricordato quando il mio babbo mi portava a pesca con lui, sul suo gozzo. Andavamo al bollentino e non posso cancellare dalla mente un'immagine: un secchio pieno di stringhe (dei pesciolini rosa allungati simili a serpenti, che oggi non sono più molto presenti nel nostro mare) e il vetro che utilizzavamo all'alba, appoggiato sull'acqua, per scorgere le seppie. 😍 
Lo scroscio dell'acqua contro la barca e i remi di mio padre che fendevano il mare. Il profumo di salino sulla pelle e sulle canne da pesca. Un sogno!

"Solo gli stupidi non cambiano mai idea." 
"Le idee si cambiano se c'è una prova a giustificarlo."
Chiaro, no? Concordo. Soltanto gli stupidi si fissano su un'idea. Le idee vanno smontate e rimontate continuamente, sempre se abbiamo delle buone e attendibili prove per farlo. 😉

"... i fari delle auto che illuminano la pioggia fine che inizia a scendere dal cielo, le persone che camminano a passo svelto per ripararsi, ignare o indifferenti al mondo sbagliato e criminale in cui vivono."
"Si accosta alla finestra e guarda fuori, le auto che passano, le persone che parlano tra loro, i locali affollati. Tutto si muove in automatico, giorno dopo giorno; nonostante il male, le malattie e le morti, l'uomo affronta la propria quotidianità, ignaro e menefreghista.".
La vita che procede senza fermarsi. Di tanto in tanto ammicchiamo alle nostre spalle per poi tornare a guardare dritto davanti a noi. È così che funziona.
Sonia ha un passato doloroso alle spalle, che va a bussare alla sua porta di notte, quando si addormenta. Un caso di violenza subita durante la sua infanzia...
Cesare Viali ha toccato qualcosa che non avrebbe dovuto toccare: un documento che incastrerebbe un uomo molto importante.
Sonia e Marino riusciranno a sbrogliare la matassa di questo torbido caso? Non ve lo dico, si intende. 😝😂
L'autrice è stata bravissima ad incastrare ogni tassello: tutto, alla fine, coincide. I dialoghi sono ben strutturati e scorrono catturando via via sempre di più la nostra attenzione. 
Viene toccata una tematica terribile, che, personalmente, mi fa accapponare la pelle: la pedofilia. Credo che Carlotta abbia fatto una scelta davvero coraggiosa affrontando uno dei reati/perversioni, per me, più grave che possa esistere sulla faccia della Terra. Quindi i miei complimenti, Carlotta! Sì, il romanzo mi è piaciuto.
Ma ieri mattina, scendendo nel negozietto sotto casa mia, non ho potuto far a meno di acquistare un nuovo libro... 😕😂 Questa volta un bel cartaceo da sfogliare e da annusare. Si intitola: Il ladro di anime di Sebastian Fitzek e... sì, ho già iniziato a leggerlooo! 😂

P.s. entro fine settembre proverò a partecipare ad un'iniziativa editoriale inviando un mio racconto... Sto correggendo e, nel frattempo, ultimando il mio sesto manoscritto (ho anche preso l'abitudine di andare al mare di notte, con mio marito e il nostro bimbo... Spettacolo!). 😉 Un bacione a tutti. 😘😘

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