sabato 4 agosto 2018

"La chiave del portale" di Nadia Boscu

Fa caldo, troppo caldo! 😱😂 Ci si squaglia persino restando immobili, persino leggendo... 😠
Oggi ho approfittato dell'assenza di mio figlio (che se ne è andato al mare con un suo amico 😊) per portare a termine una curiosissima lettura iniziata pochi giorni fa.
Ho letto La chiave del portale di Nadia Boscu e, pur non essendo un'amante del genere fantasy, posso tranquillamente affermare di essere stata coinvolta da questa storia e catapultata in altri mondi! 😮

"Poi ricordò che i cuccioli d’uomo possedevano delle grandi risorse, sconosciute perfino ai loro genitori; d’altra parte era la razza dominante e la natura sapeva il fatto suo, rifletté Fagus."
Fagus è il Guardiano di uno dei magici portali e, poco prima di esalare il suo ultimo respiro, lascia i suoi poteri al piccolo Giuseppe, incontrato per puro caso in un bosco. Giuseppe sarà il suo erede. 
È proprio vero: i bambini hanno risorse sconosciute persino ai loro genitori... Noi dobbiamo insegnare loro a vivere in società, ma loro ci ricordano quotidianamente quanto siano importanti le emozioni e quanto sia fondamentale esprimere ciò che conserviamo dentro senza vergognarcene. I bambini ci insegnano l'amore e la purezza, su questo non c'è dubbio.


"ora vedeva tutto sotto l’ottica del proibito, per cui avvolto da un’ulteriore magnificenza."
Angela è una studentessa delle medie e mostra interesse alle parole utilizzate dalla sua insegnante per descrivere i castelli che i suoi compagni visiteranno durante una gita scolastica. I genitori della ragazza, forse iperprotettivi, non le permettono di unirsi a quel viaggio di istruzione (cambieranno idea successivamente... 😉) e Angela si sente ancor più attratta da quelle descrizioni.
È vero? Il proibito è avvolto da una veste di fascino? 😕 Ma sì... Io credo di sì. Alcune volte commettere un atto estraneo alle nostre abitudini ci spinge un po' di adrenalina in circolo, che ne dite? 😉 Il fascino del proibito... Basta non farsi prendere troppo e restare con i piedi per terra, accompagnati da una buona dose di buonsenso, si intende! 😉😁

"Angela era persa in quel mondo in cui esiste solo l’istante presente, senza strascichi dal passato, né ritorsioni per il futuro; a quell’età si vive in quei bellissimi e fulgidi attimi che la vita ti mette davanti, senza analizzarli troppo, senza dargli peso. Si vivono intensamente e basta."
L'adolescenza: l'hic et nunc. Quanta incoscienza ci accompagna in questa particolare fase della vita?! Eppure l'adolescenza è bella proprio per quel motivo! Spensieratezza e sorrisi. 😊 

"Era rilassante l’atmosfera che si respirava in un piccolo borgo, riconobbe Giuseppe. L’ultima volta che ci era stato era troppo piccolo per notare la differenza con la vita frenetica della città, dove tutti correvano di qua e di là, senza in realtà badare a nulla. Sapeva perfettamente che molti di quei giovani avrebbero preferito di gran lunga andare ad abitare in una grande metropoli, ma lui al contrario avrebbe tranquillamente barattato la sua vita per stare a due passi dalla natura e in quell’atmosfera familiare e accogliente."
Chi la pensa come Giuseppe alzi la mano! 🙋😁 Assolutamente sì: la natura, il verde e l'aria buona. Non amo la frenesia cittadina ed è per questo che vivo in un paesino immerso nel verde, a pochi passi dal mare. 😊
Comunque, Giuseppe è in cura da un analista a causa di alcuni strani sogni che affollano le sue notti e lo rendono inquieto. Il ragazzo scoprirà durante la sua imminente avventura di non aver mai sofferto di disturbi psichici. I suoi sogni erano una sorta di premonizioni... Erano reali.


"il paese sotto di loro era avvolto da una luce dorata che accendeva i tetti delle case di un colore arancio vivo, in forte contrasto col bianco dei muri e l’argento delle pietre nelle stradine del centro storico. Il cielo si tingeva di rosa e blu in modo delizioso; i due colori si mescolavano creando una tavolozza degna di un grande pittore, capace di dare luce, colore e ombra, in giusta proporzione, al fine di ottimizzare l’opera."
L'autrice ci offre diverse descrizioni dei paesaggi a dir poco meravigliose e incantevoli! 😮😍
Giuseppe scoprirà di essere il primo Guardiano del bosco di Donnor e dovrà affrontare alcune prove per riappropriarsi della chiave del portale, andata perduta tredici anni prima, durante una battaglia tra la luce e le tenebre. Il protagonista farà la conoscenza di nuove creature come gli alari (Liricase è un'esploratrice e fa parte degli alari: impossibile non provare stima nei suoi riguardi... 😉), i geota, i Giardinieri e il suo cammino si incrocerà con quello di Angela, la quale si rivelerà una Portatrice di Luce.
Ma non posso sbilanciarmi troppo: vi ho raccontato già molte cose e la storia va letta gradatamente, cullati e trasportati dalle parole impregnate di dolcezza e magia di Nadia.
Mentre stavo leggendo ho avuto più volte la sensazione di essere sospesa su una nuvola di polvere dorata. Sospesa su mondi fatati. Stregata dall'idea dell'esistenza di altre creature viventi. Le parole di Nadia mi hanno avvolta e riscaldata. Mi è sembrato di poter tornare indietro, ai tempi della mia infanzia, nelle fantasie che mi animavano (e che mi animano tuttora! 😉😁).

"Noi le chiamiamo tenebre, come comunemente gli umani indicano ciò che è molto oscuro e si contrappone alla luce. Così operano: insinuando, portando discordia e guerre, disperazione e corruzione; facendo sì che gli esseri esprimano quanto di peggio possano avere nell’anima, per poi renderli schiavi della loro stessa oscurità» disse Miago d’impeto, «…infiltrandosi nei cuori dei più deboli, rendendoli marionette nelle loro mani, fino a consumarli» continuò con rabbia. "

"Questa era la sua forza: entrare nel cuore di coloro che erano deboli alle lusinghe, alle promesse di una vita facile e agiata, che bramavano il potere. Così le tenebre riuscivano a dominare interi mondi, corrompendone gli animi, svuotandoli, divorandone le speranze e le gioie; avvolgendoli nel sudario del nulla, mentre dava loro l’illusione di ottenere tutto."
Le tenebre che offuscano la mente e illudono i più deboli servendosi di adulazioni.

“È vero. I nostri cuori sono deboli e corruttibili, eppure molti si rialzano, si pentono, sperano… e osano sfidare l’oscurità.”
 I pensieri di Giuseppe erano offuscati dal dolore per l’intromissione nella sua testa, ma sperava di essere chiaro e convincente. “La vera forza sta nel vedere le tenebre e nonostante ciò essere capaci di scorgere la luce dietro di esse, o ancora meglio: riuscire ad attraversarle senza esserne divorati” 
La vera forza sta nel guardare in faccia il male e oltrepassarlo. La vita è un cammino tortuoso e spesso ci presenta innumerevoli ostacoli, sta a noi vincerli, lasciando che trionfi la luce sulle tenebre. ❤
Un bel libro: magico e brillante. E complimenti alla fervida immaginazione dell'autrice! Grande! 😘

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