mercoledì 16 gennaio 2019

Fine prima parte di "Madame Bovary"

Lo so, sto procedendo come una lumaca in questa nuova lettura, ma, ultimamente, non ho più molto tempo libero (e mi piace così: una vita piena! 😊).
Ieri, ad esempio, ho portato il mio bimbo a scuola (a proposito: anche nel rendimento scolastico il mio piccolo è migliorato! Tanto per dirne una: dal 5/6 tirato per i capelli di Italiano siamo passati al 9/8; dal 7/8 di educazione fisica al 9... 😉), poi ho dato ripetizioni a una delle mie ragazze, dopo ho portato mio figlio a fare un giro in bicicletta e infine l'ho accompagnato alla sua lezione di aikido. Abbiamo fatto ritorno a casa alle 19.30, poi doccia, prepara la cena e le 21.30 sono arrivate in un battibaleno! 😨
Il mio bimbo mi ha chiesto, inoltre, di assistere alla sua lezione e... sono rimasta sbalordita dall'eleganza dei suoi movimenti con la katana! 😮 Bravissimo! È stato davvero piacevole vederlo in compagnia dei suoi amici e del maestro. I passi che riproduceva, osservando il suo insegnante, con quella spada di legno tra le mani... Uno spettacolo! L'ordine e il rispetto con cui procedevano tutti insieme... Bello, bello davvero! 😍
Come vi stavo dicendo, ultimamente devo accontentarmi di brevissimi ritagli di tempo per proseguire nelle mie amate letture e nei miei tentativi da scribacchina, ma si fa quel che si può!
Vi ricordate quando vi avevo detto che "Madame Bovary" aveva tutto il gusto di una bella storia d'amore? Beh, le cose sono un tantino cambiate... Carlo è molto innamorato di Emma, ma la donna non ricambia molto il sentimento del marito...


"L'universo, per lui, non s'allargava ormai oltre il serico cerchio delle gonne di Emma, e si rimproverava di non amarla abbastanza; aveva sempre voglia di vederla; rincasava presto, saliva la scala con il cuore in tumulto."

Carlo è molto innamorato di sua moglie e non vede altro che lei, al punto da diventare un burattino nelle sue mani, mosso dai fili di una donna via via sempre più capricciosa e viziata.

"Non poteva sopportare che nella calma in cui viveva consistesse la felicità che aveva tanto sognata."

Emma vive di emozioni, di passione e Carlo, forse, non era il tipo di uomo più adatto a lei. Il signor Bovary, infatti, è un uomo molto abitudinario, pacato e poco propenso alle emozioni forti...

"Più cresceva l'intimità della loro vita è più si sentiva interiormente distaccare da lui."

Emma non è felice: scopre di vivere un'esistenza troppo monotona e lontana dai romanzi che l'avevano sempre emozionata.

"Quando ebbe così battuto un poco l'acciarino sul proprio cuore senza averne fatta sprizzare neppure una scintilla, incapace del resto di comprendere ciò che non provava, come di credere a tutto ciò che non si manifestava nelle forme consuete, si persuase che la passione di Carlo non aveva nulla di eccessivo."

Inizia la sua insofferenza e questa si accresce in seguito ad un importante invito presso il marchese d'Andervilliers. Emma, in quella occasione, viene a contatto con l'alta società e scopre tutti i piaceri del lusso... La sua vita a Tostes le risulterà ancor più noiosa e irritante per la ripetitività delle sue azioni quotidiane.

"Tuttavia si rassegnò: chiuse religiosamente nel cassettone il suo bell'abito, le scarpette di seta che avevano la suola ingiallita dalla cera dei pavimenti dei saloni. Il suo cuore era simile ad essa: anch'esso era rimasto macchiato indelebilmente sfiorando la ricchezza."

E procede con la sua vita, giorno dopo giorno, provando nostalgia per la sua gioventù trascorsa in collegio o per la sua vita in campagna, a fianco del padre.

"Un'avventura poteva provocare a volte peripezie infinite, e la scena cambiava. Ma a lei non accadeva niente."

Emma vorrebbe una svolta, un cambiamento, che, ahimè, non vuole proprio presentarsi...

"Emma non nascondeva più il suo disprezzo per tutto e per tutti; e a volte esprimeva opinioni singolari, biasimando ciò che veniva approvato dalla gente, e approvando cose perverse e immorali; ciò che faceva sbarrare gli occhi a quel brav'uomo di suo marito."

Carlo si convince che la moglie soffra di un disturbo nervoso, perciò decide di traslocare nella zona di Neufchâtel, in un grosso borgo chiamato Yonville-l'Abbazia.
E comincia la seconda parte dell'avvincente romanzo...

Sto continuando a seguire quel corso per diventare blogger: non ci capisco granché... E poi, si parla sempre e solo di investimenti finanziari... Possibile che, oggi come oggi, per cominciare a fare qualunque cosa, sia sempre necessario sborsare del denaro? 😕😠 Va beh, tenete conto che io sono ligure al 100% e, di conseguenza, ho "il braccino corto", però... E che palle! 😂

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