Io e il mio bambino, quest'oggi, siamo rimasti a casa e ne abbiamo approfittato per leggere il famoso romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, ovvero: "Il Piccolo Principe".
Un libro dalla lettura scorrevole e semplice (da leggere tutto d'un fiato) e dai contenuti veramente profondi.
Pensavo, nella mia ignoranza, che si trattasse di un racconto destinato specialmente ai più piccoli e, invece, mi stavo proprio sbagliando...
Ho rintracciato in esso una purezza simile a quella che emerge dal romanzo di Forrest Carter, "Piccolo Albero".
Con parole semplici (espressioni tipiche di un bambino), il piccolo principe racconta meravigliosamente il complesso mondo del sentimento...
"Sono state le parole dette a caso che, a poco poco, mi hanno rivelato tutto", afferma il protagonista del libro (ovvero, lo stesso autore).
Il romanzo si sviluppa soprattutto nella forma dialogica e devo dire che alcune conversazioni mi hanno rapito il cuore ed emozionata moltissimo.
"L'essenziale sfugge agli occhi, ma non al cuore", confessa la volpe al piccolo principe. Già... È con il cuore che si può arrivare là dove la vista non può spingersi!
Il piccolo principe ama tutto ciò che è bello; tutto ciò che gli provoca un'emozione: una stella, una rosa, un vulcano da "spazzare"...
È così che il narratore si rende conto di quanto sia importante restare bambini, per poter apprezzare tutte le meraviglie che ci circondano.
Credo che la soluzione possa essere quella di mantenere un "cuore fanciullo" anche all'interno di un corpo adulto... Ardua impresa, ma dovremmo sforzarci... Ne vale la pena, anche perché c'è in gioco l'apprezzare la vita pienamente! 😊
Insomma, l'ho adorato! Una esaltazione della purezza di cuore... Una esaltazione del sentimento... ❤
Nessun commento:
Posta un commento