Qualche sera fa ho deciso di andarmi a rileggere ' la carriola ', famosa novella del grande Luigi Pirandello.
Questo racconto mi ha fatta riflettere sul ruolo delle maschere che dobbiamo quotidianamente indossare per poter vivere e sopravvivere all'interno della nostra società...
Il protagonista del racconto in questione è un avvocato di una certa fama, docente, inoltre, di diritto all'università. Un uomo integerrimo, che mette al primo posto la sua famiglia e la sua carriera lavorativa. Egli è, tuttavia, un uomo triste e solo...
Un uomo che trova divertente e piacevole afferrare le zampe posteriori della sua cagnolina per farle fare, appunto, la carriola!! 😁😮
La novella è molto ironica ed è per questo che da impulso ad una riflessione circa la natura umana in generale: il bisogno, anche da parte della persona più distinta e seriosa, di evadere anche solo momentaneamente; di uscire dagli schemi e dalle regole, anche commettendo atti inusuali e magari bizzarri...
Giovedì scorso, io, mio marito ed una mia amica siamo usciti ( dopo tanto ) per trascorrere tre ore di pura stupidità, in discoteca. " Abbandona la ragione e tutto ciò che concerne il razionale! " è stato il consiglio che mi sono sentita di offrire, in auto, alla mia amica, mentre ci stavamo dirigendo presso il locale notturno.
Non abbiamo fatto granché: abbiamo sghignazzato per tutta la serata, dimenticandoci, per un istante, chi siamo nella realtà di tutti i giorni!!
Credo che anche esperienze di questo tipo possano risultare di una certa utilità per la nostra mente; per il nostro distacco dalle abitudinarie maschere, che siamo costretti ad indossare...
Adoro Luigi Pirandello!!! ❤
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