È da quando ho ricevuto la splendida notizia, riguardante la pubblicazione del mio secondo manoscritto, che mi sono addentrata nell'ardua e sfibrante impresa di autocorrezione...
La parte più difficile in tutto questo risiede nel mantenere uno "sguardo clinico" nei confronti della propria creazione: uscire dalla mia mente per un istante e presentarmi il più oggettiva possibile... Non facile!!
Certo, sto passando al setaccio eventuali refusi grammaticali; analizzando la punteggiatura (immaginandomi, spesso, di poter mettere in scena dialoghi e battute contenuti nel mio racconto; visualizzando nella mia mente l'intonazione dei personaggi e i loro "puntini di sospensione" da suspense o di incertezza; il balbettare generato da timidezza o ansia ecc ecc...) e mi sto dedicando al controllo della frequenza di alcune espressioni, per non incorrere in ripetizioni, che solitamente conferiscono un "movimento meccanico" e non rendono fluente e ben "oleata" la trama...
Sto seguendo una mia personale tabella di marcia: un capitolo al giorno, prima di recarmi a lavoro, o in caso di notte insonne... 😩😁
Ho circa due mesi di tempo per "ripulire" il lavoro e ho già in mente alcuni titoli alternativi da fornire al mio editore (spero vivamente che gli possano garbare! 😁).
Insomma: rimbocco le maniche e procedo avanti nella mia correzione quotidiana, dal mio balconcino, osservando il mare in lontananza e il verde circostante e sempre con una buona canzone a palla nelle orecchie! 😊😘
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