Mi sono svegliata presto stamane, a causa del mio raffreddore, ma non importa, va bene così! Ho più tempo per scrivere e per leggere (prima che si svegli il mio bambino e raggiunga la mia postazione in sala, con gli occhi ancora socchiusi, per dirmi: "Ciao mammmma!!" 😂) e poi osservo dalla mia porta vetro del salotto... Lo faccio spesso. Mi fermo lì e contemplo il cielo, oltre la nostra piccola tettoia scura (peraltro, costruita di recente per mano di mio marito! 😀).
Oggi si prospetta una giornata di pioggia: il cielo è velato, grigio e l'aria è fresca, frizzantina.
Adoro le giornate di pioggia. Restare a casa, io e mio figlio, impegnandoci in qualche orrendo gioco da tavola😂, poi non mi dispiacerebbe poter leggere (e finire il mio "Delitto e castigo"!!) e, magari, continuare a correggere il mio ultimo manoscritto...
Non lo so, ma qualcosa mi dice che questo mio nuovo romanzo sia "quello giusto"... "Giusto" per me, si intende. Non posso conoscere realmente i gusti in fatto di lettura delle persone e sarei una vera presuntuosa se volessi iniziare a credere di poter soddisfare la maggior parte delle preferenze della gente!
"Giusto per me" perché questo nuovo scritto racchiude la mia anima, il mio cuore. È una storia di riconciliazione (nulla di più personale, direi...😊) ed è un incrocio, una fusione di vite diverse...
E ora non mi rimane che inviarlo al mio editore (dopo una corretta e il più possibile attenta revisione) o a qualche altra "anima pia", che abbia il desiderio e la pazienza di dare una sbirciatina al mio lavoro... 😟😊
Devo proprio terminare la storia di Raskòlnikov: mi piace moltissimo. Ho notato, inoltre, "l'intrusione" nella vicenda da parte dello stesso Dostoevskij, attraverso la voce narrante in prima persona, seppur di rado...
Una domanda che non mi ponevo prima, ma che ora mi assilla: "Quali caratteristiche, addossate al personaggio, saranno appartenute allo scrittore?..."
Un interrogativo che, prima di imboccare il tortuoso sentiero della scrittura, non mi ero mai posta: leggevo e basta, senza tenere in considerazione colui o colei che si celava "dietro" a quel libro; il mondo interiore dell'autore/autrice che ha fortemente contribuito alla creazione di quel manoscritto in particolare...
Io credo che la scrittura sia un libero sfogo ai propri tormenti interiori: chi vive una vita relativamente tranquilla e serena sarebbe meno propenso, a mio modesto parere, a lavorare con la fantasia, ad "appiccicare" le sue ansie e i suoi crucci su alcuni fogli di carta, no?...
Io la penso così. È la sofferenza, prodotta principalmente dalla realizzazione della nostra finitezza come esseri mortali che mi ha spinta a scrivere. Scrivendo si ha l'illusione di poter vivere di più: in questo modo, siamo in grado di vivere i nostri incubi peggiori, o i nostri sogni migliori, regalandoci le possibilità che la vita quotidiana non potrebbe offrirci.
Sognare, scrivere, leggere. ❤
P.s. "Iside e Celeste", in formato eBook (su Amazon, Mondadoristore ecc), costerà solamente € 0,49 per questo fine settimana. Il prezzo di una mezza tazzina di caffé! 😁
P.s. "Iside e Celeste", in formato eBook (su Amazon, Mondadoristore ecc), costerà solamente € 0,49 per questo fine settimana. Il prezzo di una mezza tazzina di caffé! 😁
Nessun commento:
Posta un commento