giovedì 31 agosto 2017

"Riflessi di Coscienza"


Okay, ora posso dirlo: il mio "Riflessi di Coscienza" nasce una seconda volta! 😊
Ho trascorso circa un paio di mesi a rivedere il mio manoscritto e, dopo aver rotto le scatole al mio editore, ho deciso di modificarlo: a partire dall'uso della punteggiatura nel discorso diretto (le virgolette caporali hanno sostituito i trattini) fino alla rimozione di alcune affermazioni e all'"estirpazione" di errori grammaticali o di termini perlopiù gergali.
Boh... Credo di aver dato del mio meglio anche in questa sfida che ho lanciato a me stessa (in un momento di pausa dalla scrittura). Forse, la prossima estate mi assalirà nuovamente il desiderio di riprenderlo e di rivoltarlo come un calzino e, più che probabilmente, io non saprò resistere all'idea di rimettermi all'opera... 😂
Non credo che queste mie personali rivalutazioni capiteranno anche con i miei prossimi racconti: "Riflessi di Coscienza" rappresenta il mio primissimo tentativo di scrittura e... Col senno di poi... Non che ora io mi ritenga Dan Brown o Stephen King, si intende... Però, maturando, leggendo e cimentandomi ogni giorno nella scrittura, imparo sempre qualcosina di più: i dettagli diventano cruciali e certi strafalcioni grammaticali tendono a prendere da me le dovute distanze... 😕😁
Va bene. Ho detto tutto, credo. 😦😀
Ora torno a leggere "Delitto e castigo" (lo avevo "messo in pausa" per potermi dedicare alla lettura di: "Consigli pratici per uccidere mia suocera"). 
Un romanzo davvero coinvolgente e sconvolgente!
Il protagonista, Raskolnikov, ha appena commesso il suo terribile delitto (delitti, in realtà, perché una seconda vittima è caduta sotto alla sua ascia: una testimone oculare).
Raskolnikov è freddo e risoluto nel suo intento. Avverte la sensazione di essere nel giusto con questo suo efferato gesto, ma la tensione e l'offuscamento della ragione iniziano a torturarlo subito dopo aver commesso quel terribile assassinio.
Voglio, anzi: esigo sapere che cosa capiterà! Il romanzo è molto corposo, perciò credo proprio che impiegherò diversi giorni per poterlo terminare...
Comunque, dal titolo stesso si intuisce perfettamente che il ragazzo non sarà esente da una punizione, da un castigo.
Chissà... La mia mente, quando i miei occhi si allontanano dall'opera di Dostoevskij, comincia a vagare e a ideare i possibili sviluppi... 
Un romanzo che mi rapisce giorno dopo giorno e che mi incute timore. Mi piace! Buona serata a tutti!

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